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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo lo splendido ma fuorviante DARK STAR, eccolo qui il primo “vero” film di John Carpenter: una rivisitazione in chiave metropolitana de LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI, con i giovani "guerrieri della notte" senza volto che assediano un distretto di polizia in via di smantellamento. A presidiarlo - e a difendere un uomo giunto lì a causa della sete di vendetta di questi “zombi” di città - un uomo di colore (Austin Stoker), due detenuti (il principale è Darwin Joston) e un paio di volonterose segretarie. L'impianto da “notte...Leggi tutto di terrore” alla George Romero è rispettato in pieno (molto più dell'omaggiato UN DOLLARO D'ONORE, comunque simile), con i Nostri a sorvegliare le finestre, le entrate da cui i banditi penetrano come una massa informe e silenziosa di morti viventi abbattuti dai colpi dei Resistenti. Geniale la trovata del silenziatore alle armi: i proiettili sibilano dalle finestre e fanno volare in aria le carte, spaccano i vetri in un crescendo di rumori attutiti e insinuanti mentre gli assediati cercano riparo sotto le scrivanie, dietro i muri o cadono uccisi da colpi invisibili. Carpenter dirige, sceneggia, scrive, monta (con lo pseudonimo di John T. Chance, ovvero il John Wayne di UN DOLLARO D'ONORE) e compone le musiche imprimendo al film uno stile preciso e inconfondibile (la fotografia notturna diventerà un altro trade-mark), eccellente soprattutto nella prima parte, con la lunga e inesorabile preparazione all'assedio. Un'essenzialità che sa già di “classico”, con dialoghi scarni ma efficaci. Impietoso e allucinante quando mostra la noncuranza con cui un teppista spara nel petto a una bambina. Da riscoprire.

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Caesars 7/02/07 10:40 - 3790 commenti

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A mio avviso il capolavoro di Carpenter. Un film teso che parte da una situazione nota (l'assedio di un gruppo di cattivi ad un nucleo di disperati) per aggiungervi poi trovate originali. Il bellissimo "balletto" che fogli, vetri e quant'altro eseguono sotto i colpi sparati con il silenziatore dagli assedianti è cinema allo stato puro. Film da vedere assolutamente, per chi ancora non lo conoscesse. Purtroppo in Italia non esiste il dvd (attenti alla vhs, il formato errato lo rende inguardabile).

Lercio 14/06/07 22:52 - 232 commenti

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Film fondamentale, imitato da decine di altri film e l'ABC dello stile del regista. Forse la sua opera più personale: le musiche composte dallo stesso regista rasentano la perfezione nella fusione con le immagini. Ogni frase, in questo film, è memorabile.

B. Legnani 25/08/07 00:29 - 5532 commenti

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Più importante che perfetto. Versione de La notte di Romero, e nella situazione e nel cadere, impassibile, delle masse informi. Lunghe strade e strisce di verde (donde sparisce pure un cadavere), a precorrere Haddonfield. E lunghe armi, corridoi e bande che corrono, come a prefigurare 1997, il capolavoro. I dialoghi sono così così, rovinati un po' dalla troppo nobile dizione di chi doppia Joston (Gazzolo). Un buon film, che (anche perché ragiono ex post...), ne promette di ottimi nel futuro della stessa mano.
MEMORABILE: Lei (che gli sta preparando il caffè): "Nero?". E lui: "Da oltre trent'anni".

Capannelle 14/11/07 16:31 - 4411 commenti

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Film essenziale che Carpenter gira con bravura senza eccedere in americanate. La situazione è surreale e richiama alla lontana film post-atomici o del genere horror. Tale infatti è l'atmosfera che incombe sul gruppo (mix di poliziotti e galeotti capitati lì per caso) che difende il commissariato dall'assalto delle gang locali. I caratteri più interessanti sono la donna e il condannato a morte. Dialoghi con alti e bassi. Notevole la progressione del ritmo e la musica angosciante che anticipa 1997: fuga da New York.
MEMORABILE: La conta tra i due galeotti.

Cotola 27/01/08 02:21 - 9043 commenti

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Splendido rifacimento in salsa thriller, con ambientazione fanta-metropolitana, di un classico del western (Un dollaro d’onore), in cui Carpenter si dimostra, ancora una volta, maestro di genere, creando un clima di grande tensione e violenza che avvolge lo spettatore dall’inizio alla fine della pellicola. Merito anche di una sceneggiatura secca e scabra priva di fronzoli e di elementi pleonastici. Splendida la fotografia tenebrosa.

Herrkinski 9/06/08 18:05 - 8112 commenti

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Notevole opera carpenteriana, qui a suo agio in un incrocio tra La Notte Dei Morti Viventi e i nostri spaghetti-western, naturalmente con le dovute differenze del caso. Il pregio principale di questo film è la capacità di non annoiare, nonostante sia praticamente tutto ambientato in una stazione di polizia, con pochi attori e dialoghi ridotti all'essenziale. Buona la prova degli interpreti, superlativa la torrida atmosfera notturna, peraltro ottimamente fotografata. Infinitamente superiore al remake, è uno dei migliori Carpenter di sempre.

Lovejoy 4/07/08 18:27 - 1823 commenti

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Un classico nella filmografia di Carpenter. Sorta di Un dollaro d'onore aggiornato ai tempi nostri; un thriller teso, inquietante, spiazzante. Alcune scene, tipo quella del gelataio, sono indimenticabili. Attori poco noti ma eccellenti, a partire da Stoker. Un Cult.

Enzus79 25/12/08 20:03 - 2896 commenti

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La bravura di John Carpenter si capisce vedendo questo film che è costato meno dei film nostrani fatti oggi e che spesso valgono zero. Gli attori non sono professionisti? La bravura sta proprio nella loro non professionalità. Bravissimo Carpenter, "maestro" del genere. Ottime le colonne sonore.

Patrick78 13/01/09 18:22 - 357 commenti

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John Carpenter ovvero il Maestro del remake. Come già accaduto nel successivo La cosa, anche qui il regista riprende e rielabora un film a lui caro e fondamentale come Un dollaro d'onore e a mio avviso lo migliora di gran lunga. La tensione che si respira nel film è impagabile, così come l'ambientazione notturna che dona al film quell'appeal particolare che latitava nel bel classico di Howard Hawks. Poco conosciuto il cast, ma molto funzionale alla storia. Inutile lo pseudo remake che, a confronto di questa pietra miliare, sembra un filmetto per educande.
MEMORABILE: La bambina con il gelato in mano...

Brainiac 21/01/09 10:04 - 1083 commenti

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Come in Un Dollaro D'Onore, gli assalitori di Carpenter sono una massa di ombre anonime, maggiormente simili ad entità astratte piuttosto che ad uomini in carne ed ossa. Questi esseri sono spesso disposti nel fuoricampo e quindi invisibili, il che li rende ancora più inquietanti. Questo mi piace del regista di Vampires, che ha una vera predilezione per le riprese in profondità di campo, quindi un cinema che ricerca la visione d'insieme. Il film ha qualche lungaggine, qualche attesa di troppo, ma funziona.

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Homesick 11/02/09 17:51 - 5737 commenti

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Insieme a I guerrieri della notte è uno dei titoli più rappresentativi del filone sulla violenza nella metropoli notturna. Aiutato dalle efficaci musiche da lui stesso composte, Carpenter sa esprimere al meglio sia il senso di isolamento sia l'avvicinarsi di una minaccia senza volto, silenziosa e implacabile, non lesinando immagini tuttora spiazzanti (il patto di sangue dei guerriglieri nell'uccisione della bambina). Ferreo e ironico, Joston impersona il criminale che si trasforma in un eroe, invincibile come Napoleone (nomen-omen...).

Daidae 29/03/09 19:54 - 3179 commenti

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Che opera! Non lesina niente: ottimi attori, ottimo regista, buona sceneggiatura, mancanza di battute idiote e scene fastidiose. Gli assassini sono anonimi, una via di mezzo tra morti viventi e microcriminali senza legge né onore. Ottima la colonna sonora.
MEMORABILE: "Cosa ti fumerai lassù?" - "Lassù vedremo".

Bruce 25/06/10 16:14 - 1007 commenti

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A costo di apparire originale, devo dire che mi ha molto deluso rispetto alle aspettative. L'ho trovato lento e scontato, abbastanza puerile nella dinamica, finale compreso. Evidente il richiamo agli assalti di zombie, recitazione piatta, tema musicale di quattro note ripetute all'infinito, effetti speciali da piangere. Non riesco neanche ad individuare il possibile motivo per considerarlo un cult. Boh?

Greymouser 18/06/10 16:13 - 1458 commenti

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Un Carpenter abbastanza inedito, mai così cupo e inquietante, firma un film teso e crudo, senza fare sconti alla sensibilità del pubblico (l'uccisone gratuita e indifferente della bambina è una delle scene più disturbanti della storia del cinema, per la sua gelida concisione), Trama scarna ed esenziale, centrata sull'archetipico tema dell'assedio, sviluppata con tremendo senso del ritmo e della suspence. Da non perdere.

Galbo 21/06/10 07:09 - 12393 commenti

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Il secondo film di Carpenter (anche autore delle musiche) è diventato giustamente un cult. Nonostante la parvenza di un poliziesco, il film è in realtà un western metropolitano di cui ha tutta la struttura, a partire dall'assedio al commissariato che ricorda quelli ai fortini da parte degli indiani. L'opera si segnala per la validissima sceneggiatura e per lo stile conciso ed efficace della regia.

Piero68 26/07/10 17:49 - 2957 commenti

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Sceneggiatura davvero deboluccia per questo film di Carpenter che, nonostante le analogie con il mondo degli zombi di Romero (persino il nome della banda - Vudù - è un richiamo), rimane comunque una pellicola decisamente mediocre. Atmosfera cupa e stato d'assedio non bastano a dare allo spettatore quel minimo di pathos o di suspense che comunque ci si aspetta da film del genere. Ogni singola scena sa di scontato e appena inizia puoi già immaginare come finisce. Anche la poca azione che c'è rimane una massa indefinita di colpi e corpi. Sopravvalutato.

Losciamano 17/08/10 16:14 - 112 commenti

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In assoluto "Distretto 13" è il più cinico dei film di John Carpenter. La storia è un riverbero di vecchi film western, ma la sa dire tutta sul sociale senza intellettualismi provocatori, al contrario con una schiettezza "di strada" e una robustezza nelle parole e nei doppi sensi. Cast azzeccato.

Tuxtucis 24/09/10 21:37 - 34 commenti

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Sono stato spinto alla visione del film dal giudizio che ne dà Maltin sul suo dizionario: un film minore rispetto a 1997 Fuga da New York, ma migliore. Concordo pienamente: la tensione e la trama di "Distretto 13" sono molto più efficaci che nell'altra, più celebrata, opera di Carpenter. L'unico difetto è costituito dal fatto che la prima parte è molto più riuscita della seconda.

Vawe 19/02/11 19:12 - 61 commenti

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Distretto 13 è uno di quei film in cui si riconosce da subito la mano di Carpenter per merito della sua caratterizzazione dei personaggi e di dialoghi cinici e al contempo ironici. Quì dirige un dramma d'azione destinato a permanere nei ricordi dei cinefili. Anderson è una zona in cui dimora una gang dedita all'occultismo che si macchia di orrendi crimini. Duro e schietto l'assalto al Distretto, in cui pernottano alcuni detenuti; ma non tutti i cattivi lo sono realmente. L'inferno è là fuori, aprire il fuoco per salvarsi la vita.
MEMORABILE: Dialogo tra Leigh e Napoleone L: "Purtroppo noi due ci siamo incontrati fuori tempo" N: "Sì, è una storia vecchia per me. Io sono nato fuori tempo".

Buiomega71 10/04/11 20:04 - 2910 commenti

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Forse uno dei migliori Carpenter in assoluto. Notturno, tetragono, spietato e angoscioso. Dall'omicidio a freddo della bimba che vuole cambiare il gelato all'assedio che non molla di un secondo la presa, al patto di sangue della gang, al violento e fulminante inizio, sino alle battute da antologia di Napoleone Wilson. Puro cinema coi controcosi, per non parlare del magnifico score di Carpenter stesso. Non solo Carpenter rivisita l'western, ma realizza il poliziesco d'assedio per antonomasia. Capolavoro da sapere a memoria. Inutile il remake.
MEMORABILE: Il galeotto nero: "Dannato silenziatore! Ho sparato tutta la notte con una pistola scarica!"; la gang sulla macchina nera con la musica di Carpenter.

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Puppigallo 2/06/11 18:53 - 5275 commenti

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Notevole dramma poliziesco, quasi da senza speranza, con un cast che vale più della sceneggiatura, che si limita a un accerchiati in un distretto di polizia appena dismesso. I dialoghi non sono niente male, l'azione e le uccisioni non mancano, qua e là ci sono guizzi degni di nota e soprattutto, non si risparmia nelle carneficine. La figura più interessante è quella del galeotto prossimo alla sedia elettrica, mentre la poliziotta è troppo imperturbabile, quasi robotica. I due neri, come capitava spesso nei film, si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
MEMORABILE: L'agente "Non sei uno psicopatico, non sei uno stupido...". E il galeotto: "Allora sono uno stronzo...non puoi togliermi tutto, amico".

Markvale 13/07/11 13:12 - 143 commenti

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Un'ambientazione notturna a dir poco suggestiva, una tensione costante e avvolgente, attori sconosciuti quanto bravi ed efficaci... Assieme a Halloween il capolavoro della cinematografia carpenteriana, con molti degli ingredienti che l'avrebbero caratterizzata. Pastiche di western, fantastico, violenza urbana, thrilling e horror, è soprattutto una parabola sull'ineffabilità del Male, del suo mistero... Fra la pieghe della quotidianità, senza ragione, la violenza esplode incontrollata e senza rimedio...

Lucius 21/02/12 21:13 - 3015 commenti

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Notevole poliziesco che ha il suo punto di forza nelle atmosfere notturne che contribuiscono ad acuire i numerosi momenti di tensione presenti nella pellicola. Girato con passione e pochi mezzi ma pregno del talento di Carpenter, distribuito in egual misura nella regia, nella soundtrack e nel montaggio. Crudo, spietato e ombroso; per valutarlo appieno consiglio di visionarlo in lingua originale.

Max renn 29/03/12 00:15 - 80 commenti

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Uno dei migliori preziosi della gioielleria Carpenter, "Distretto 13" è un film da vedere e rivedere. I pregi sono numerosi e vanno dai dialoghi scoppiettanti alla grandiosa colonna sonora. Ma ciò che mi ha da sempre affascinato di più è l'incredibile sapienza del regista nella costruzione della prima mezz'ora, ove assistiamo alla presentazione in parallelo dei diversi personaggi che, in un esemplare crescendo di suspense, si troveranno costretti ad affrontare l'assedio. Cast in gran forma, Napoleone su tutti.
MEMORABILE: Poliziotto: "Non capisco... non sei uno psicopatico, non sei stupido..." Napoleone: "Allora sono uno stronzo, non puoi togliermi tutto".

Cloack 77 13/10/12 20:42 - 547 commenti

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Quando lo scontro si sposta nella piccola stazione di polizia la vendetta e l'azione si impossessano dello spazio e il ritmo sancisce l'ottima tenuta della sceneggiatura. Naturalmente c'è qualche piccolo inciampo, ma creare un microcosmo tanto folle, con un padre che per vendetta ha insanguinato le sue mani, con due criminali pronti a morire in difesa di una stazione di polizia e naturealmente della propria vita, un amore impossibile, con la convinzione dell'unità per la salvezza e rendere il tutto solido e credibile, è opera di somma maestria.

Jurgen77 11/02/13 11:04 - 629 commenti

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Uno dei migliori Carpenter. Teso, violento, cupo. Come l'affollata metropoli può, all'imbrunire, diventare il luogo più cupo e pericoloso del mondo. Una sorta di western tramutato in un thriller di altissimo livello. Dall'inizio alla fine la tensione è alle stelle. Grandiosa anche la colonna sonora, scritta dallo stesso regista. Una pietra miliare.

Didda23 20/02/13 10:15 - 2426 commenti

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I pregi migliori dell'opera di Carpenter risiedono essenzialmente nello strepitoso score musicale (composto dallo stesso) e dalla gestione della tensione che esplode nell'incontro nel distretto, poi purtroppo tutto naufraga inesorabilmente... L'assedio avrà fatto pure scuola, ma per il sottoscritto è di una noia mortale e la scelta di creare una massa informe dai connotati zombeschi è risibile e fuori luogo. Entra con dirompenza nella top five delle delusioni più inaspettate. Mediocre.

Vito 27/03/13 14:34 - 695 commenti

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Bellissimo western metropolitano. Buoni e cattivi sotto assedio in un distretto di polizia abbandonato. Sbirri, disgraziati, innocenti, criminali in cerca di redenzione cercano di sopravvivere alle ombre senza umanità che vengono dall'esterno. Carpenter ha a disposizione un piccolo budget e ne esce un miracolo: regia e ritmo perfetti, colonna sonora opprimente, dialoghi fantastici... Bravissimi Darwin Joston e Austin Stoker.
MEMORABILE: Got a smoke?

Trivex 24/03/14 13:55 - 1744 commenti

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Potente, inquietante e affascinante, da subito. America, metà anni 70: talvolta povera, spesso pericolosa. La polizia è in guerra e in questo caso contro un nemico pazzo, se non peggio. È un assalto quasi irrazionale, portato in modo sofisticat, anche se disordinato (è quello l'anello debole, che consente di difendersi). A tratti diventa un "videogioco di quelli spara-spara", con le munizioni che finiscono e bisogna inventarsi altro, nella speranza che qualche "anima" possa sentire i colpi e aiutare i vivi a difendersi.. dai morti!
MEMORABILE: "È solo alla vaniglia.. ti avevo detto misto!" (il terrificante omicidio della bambina, dal gelataio ambulante).

Daniela 27/03/14 11:50 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Formidabile crossover fra il western d'assedio di stampo hawksiano e l'horror reinventato da Romero con i suoi zombi, con questo film Carpenter entra nell'immaginario cinematografico collettivo sfondando a calci la porta. Il bello è che funziona anche all'ennesima visione: pur conoscendo sequenze e battute quasi a memoria, bastano poche note della ansiogena colonna sonora per annodarmi lo stomaco. Girato in due settimane con pochi soldi ed attori sconosciuti, un nuovo classico destinato ad essere più volte remakato ed imitato, ma mai superato.
MEMORABILE: L'assassinio della bambina; gli effetti di luce dei proiettili

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Saintgifts 16/04/14 09:15 - 4098 commenti

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Il fascino di questo film, come di pochi altri, lo si percepisce fin dall'inizio, senza ancora sapere quali saranno gli sviluppi. Difficile dire il perché, o tutti i perché, sarebbe come scoprire la formula magica. È, come sempre, l'insieme di diverse cose, e nella creazione di un film queste cose sono tante; è la capacità di riunirne molte assieme che fa nascere l'opera che rimane impressa. Il film non è esente da piccole incongruenze, ma sono state usate a favore e nel modo giusto, per accrescere il gusto della visione nello spettatore.

Nicola81 24/05/14 19:34 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

La cornice è quella del poliziesco metropolitano, ma la storia è da western canonico o da horror alla Romero, visto che l'assalto al distetto può ricordare indifferentemente quelli degli indiani o degli zombi. Al di là delle chiavi di lettura, un film teso, privo di fronzoli, violento ma non trucido. Non è il caso di gridare al capolavoro, ma è doveroso rendere il giusto onore a Carpenter, che con pochi mezzi e attori sconosciuti è riuscito a trasformare un soggetto nemmeno troppo originale in un prodotto di tutto rispetto.
MEMORABILE: Il raggelante omicidio della bambina; L'assedio; Il finale.

Myvincent 17/10/14 07:36 - 3741 commenti

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Il distretto di polizia 13 è in sgombero, senza immaginare che quell'ultima notte sarà la più feroce di tutte. Uno dei migliori Carpenter, racconta la violenza delle periferie americane, mescolando le carte e confondendo i ruoli che la società spesso assegna inesorabilmente. C'è una tensione "calma" che anticipa eventi drammatici e i cadaveri si accumulano uno dopo l'altro alla maniera dei "morti viventi". Straordinario davvero...

Rigoletto 15/02/15 22:13 - 1786 commenti

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Un grandioso Carpenter firma un film ad alta violenza urbana a metà strada tra un western e un film di zombi, ma di godibilissa fattura; scarno, essenziale, persino grezzo, ma quanto di più naturale possibile. A questo vanno aggiunte una fotografia strepitosa, un cast di non grande risonanza ma di una efficacia incredibile e tanti altri particolari usati dal regista con grande personalità. Nel suo genere siamo vicini al capolavoro.
MEMORABILE: Il primo doppio omicidio della banda; La conta fra i due criminali; "Hai da fumare?".

Jdelarge 9/03/15 11:49 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Secondo film di Carpenter e seconda prova di enorme spessore. Il film si può dividere in due parti ideali delle quali la prima spicca, senza dubbio, per suspense. Carpenter per la prima mezz'ora si diverte con inquadrature che fanno sempre pensare al peggio, utilizzando sapientemente il montaggio e premonitrici inquadrature laterali. La seconda parte è meno riuscita, ma non per questo priva di spunti registici, tra i quali si può notare la scelta di non inquadrare quasi mai i volti dei delinquenti, che rappresentano l'oscurità della violenza.

Samdalmas 30/05/15 14:01 - 302 commenti

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Secondo film per Carpenter, che rivela il suo genio assoluto nel mescolare vari generi tra loro come - in questo caso - il western e l'horror alla Romero. Realizzato con un budget modesto e attori sconosciuti, è un saggio di come girare un piccolo capolavoro con pochissimi mezzi a disposizione. La figura del galeotto, eroe suo malgrado, Napoleone Wilson (interpretato da Darwin Joston) anticipa il celebre Jena Plissken di 1997: Fuga Da New York. Musiche dello stesso Carpenter.

Fulcioso70 31/05/15 17:38 - 8 commenti

I gusti di Fulcioso70

Ne sono certo: District 13 è un inconsapevole (?) zombi movie! L'assalto al distretto di polizia più famoso del cinema, da parte di teppisti-killer senza nome, senza volto, senza parola, rende i protagonisti (tutti all'altezza della situazione) eroi di una terra priva di regole, sporca di sangue e crivellata di pallottole. Esattamente come in Zombi di Romero, gli "assediati" vendono cara la pelle, sprangano porte e finestre nel tentativo di riportare all'inferno questi Carpenteriani teppisti "vivi morenti".

Minitina80 9/06/15 15:20 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Vero esordio registico per Carpenter, se escludiamo lo sperimentale Dark Star. Nonostante il budget limitato tira fuori una delle sue opere migliori, complice una sceneggiatura concisa e senza falle che mantiene il ritmo e la tensione alti fino alla fine. Il regista getta le basi per quello che sarà il suo cinema; la figura di antieroe, così come la distinzione mai netta tra buoni e cattivi, verranno ripresi più volte in futuro. Spietato, cinico, cupo come solo succede nei film di Carpenter.

Alex75 6/10/15 09:23 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Con pochi mezzi e validi attori sconosciuti, Carpenter trasporta il west in una periferia metropolitana degradata in cui la violenza urbana è un mostro cieco e senza volto, la cui minaccia è resa attraverso le musiche metalliche e le inquadrature, che creano tensione e ansia. La sceneggiatura essenziale e i dialoghi, spesso cinici e ironici (soprattutto nella costruzione del personaggio, molto eastwoodiano, di Napoleone Wilson), contribuiscono alla riuscita di questa contaminazione di generi.
MEMORABILE: Le battute di Wilson e le sue continue richieste di sigarette; Il camion dei gelati; Leigh, offrendo il caffè a Bishop: “Nero?” “Da più di 30 anni”.

Andypanda 12/12/15 11:53 - 29 commenti

I gusti di Andypanda

Trasposizione in chiave thriller di La notte dei morti viventi. Gli assedianti sono una di banda di criminali e non orde di zombi, ma il meccanismo è lo stesso. Ritroviamo anche la discussione sul dove è meglio posizionarsi per resistere agli aggressori (sopra o sotto?, ma sotto non saremo in trappola?). Inoltre, in entrambi i casi, chi dirige con coraggio ed efficienza le operazioni è un uomo di colore, avversato dal miope egoismo di un guastafeste (qui una donna, ne La notte un uomo). Film ben riuscito.

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Jena 1/01/16 14:23 - 1555 commenti

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Il primo vero film di Carpenter e colpo di fulmine. Regia pura, perfetta nell'orchestrare ogni momento con alcune sequenze da vera storia del cinema: i tipacci che si aggirano con la carabina silenziata, i dialoghi fulminanti con Napoleone Wilson (vero antesignano del loser Jena), la crudelissima uccisione della bimba, tutta la splendida grandiosa sequenza dell'assedio. Bellissime le musiche di Carpenter stesso.

Taxius 30/01/16 23:12 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Un "western" ambientato negli anni 70, fa parte del sottogenere dei film d'assedio in cui un gruppo di eroi, asserragliato dentro un edificio, deve resistere all'assedio di una banda di delinquenti. Carpenter ambienta il suo film in una Los Angeles notturna, sporca e degradata in cui la legge è la violenza e l'unico modo per sopravvivere è uccidere il prossimo. Gli assalitori, in puro stile carpenteriano, sono silenziosi e il loro assalto assomiglia molto a quello degli zombi di Romero.

Ultimo 22/02/16 09:38 - 1655 commenti

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Film claustrofobico, cupo, teso, ambientato per la maggior parte dentro una stazione di polizia assaltata da malviventi. L'inizio è quasi da pugno nello stomaco, lasciando presagire una sorta di "quiete prima della tempesta"; dal momento dell'ingresso in scena dell'auto nera nelle strade semi deserte, il film prende vita. Carpenter riprende le tematiche già trattate da Romero e ne fa un'opera tutta sua (i membri della brigata ricordano molto i morti viventi...), forse non perfetta e con dialoghi un po' scarsi, ma sicuramente notevole. Cult.
MEMORABILE: La reazione del padre post assassinio della figlia.

Il ferrini 4/05/16 12:32 - 2358 commenti

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Un film scuro, claustrofobico, che parte molto lentamente ma che - inesorabile - è capace di accumulare una tensione straordinaria. Piatto forte della pellicola sono senza dubbio le musiche, anch'esse opera di Carpenter, che contribuiscono in maniera determinante al clima generale. Molto bravo Stoker, discretamente attivo in quegli anni nel genere blaxploitation. Menzione speciale per l'eroico Tony "Wells" Burton, qui fresco reduce da Rocky e pronto per Shining. Come sempre accade con i grandi film, ne è stato girato un evitabile remake.

Ryo 29/12/16 13:22 - 2169 commenti

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Sorprendentemente violento, dai toni cupi e ultraclaustrofobici. Pur avendo una trama semplice e molto basica, riesce a tenere col fiato sospeso e far entrare in sintonia con i personaggi, che sono talmente ben caratterizzati da non necessitare di troppi minuti sullo schermo per risultare credibili. L'ottima musica contribuisce non poco a mettere tensione. I dialoghi dell'adattamento italiano sono un vera forza.
MEMORABILE: "Hai da fumare per caso?".

Il Dandi 21/05/17 23:39 - 1917 commenti

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Minimale, addirittura stilizzato (i dialoghi sono ridotti all'osso e ogni meccanismo di interazione fra i personaggi è elementare), il secondo film di Carpenter è un inedito (allora) connubio tra western (l'assedio), invasione da zombie-horror (gli aggressori sono ombre senza volto) e ambientazione da metropoli post-atomica (il distretto abbandonato nel quartiere deserto). Carpenter fa di necessità virtù e poggia una pietra miliare, che ha tanti antecedenti quanti epigoni a sua volta.
MEMORABILE: L'omicidio della bambina; La liberazione di Napoleone.

Rebis 17/08/17 17:06 - 2337 commenti

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Hawks e Romero: ascissa e coordinata di una rifondazione della messa in quadro che conduce il cinema di genere alla consapevolezza della sua portata teorica, nel rispetto della funzione ludica. Quasi un manifesto - come se Carpenter fosse promotore di un'avanguardia (e a ben vedere, lo è stato...) - nel quale definisce i cardini di tutta la sua produzione a venire, aldilà dell'evoluzione stilistica. Soundtrack formidabile, caratteri prototipici, tensione intuitiva, senso del ritmo esemplare, grande epica delle marginalità sociali in una perfetta ricomposizione degli affluenti narrativi.

Schramm 4/08/17 18:01 - 3495 commenti

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Evidentemente folgorato dalla somma di tutte le muse, un Carpenter col tocco di Mida forgia uno di quei rari obelischi che instaurano uno stretto legame di parentela con lo spettatore, l’epica, il Mito e l’albero genealogico del cinema, in un incesto filmico dove Hawks e Romero diventano a staffetta continua l’uno padre e figlio dell’altro e i generi fanno genetica cavallina tra loro: il carcerario si fa western che si fa horror che si fa action-thriller che si fa dramma rosé che si fa dark-comedy. E al termine di ogni rinnovata revisione la commozione inumidisce gli occhi. Ost intramontabile.

Pessoa 19/08/17 23:24 - 2476 commenti

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Grande ingresso nel cinema vero di un ispiratissimo Carpenter, che gira un thriller rigoroso, denso di tensione e ricco di citazioni colte che attraversano la storia del cinema. Il low budget diventa un vantaggio per il regista che trasforma la location di quasi tutto il film in un coacervo di emozioni che scaraventano quasi lo spettatore in quel distretto 13 a condividere l'ansia dei protagonisti. Grande lavoro sui dettagli e nel montaggio, curato dallo stesso Carpenter. Un film che ha cambiato la grammatica del cinema di genere. Fondamentale!
MEMORABILE: Joston che finalmente fuma; La conta per decidere chi deve uscire; L'apertura della cassa col fucile.

Wilkerson 8/11/17 00:05 - 22 commenti

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Il film che ha consacrato il talento di Carpenter rimane a tutt'oggi una delle sue opere migliori. Non si insiste sul sovrannaturale – che diventerà poi una costante di tutto il suo lavoro – ma le misteriose figure che assaltano il distretto di polizia rimangono una delle metafore più potenti e poetiche di tutto il cinema degli anni '70, sintetizzando le angosce e la violenza di quel decennio. Film imperdibile anche per la colonna sonora, forse la migliore del regista, autentica opera pionieristica di musica elettronica.

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Rocchiola 28/12/17 09:19 - 968 commenti

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Dopo l'esordio con il saggio universitario Dark Star, Carpenter firma il suo primo capolavoro, riconosciuto tale solo molti anni dopo l'uscita. Essenziale nello svolgimento che richiama il classico Un dollaro d'onore ma innovativo sul piano formale, che fonde western metropolitano, poliziesco e horror. Resteranno nella memoria la musica minimale composta dallo stesso Carpenter, i criminali-zombi privi d'identità, l'astrazione dell'ambiente urbano in cui sembrano esistere solo gli assediati e la "sinfonia" di oggetti sfasciati dalle pallottole.
MEMORABILE: La crudelissima uccisione della bambina; L'hawksiano passaggio del fucile da Stoker a Jonston; "Nella mia condizione i giorni sono come le donne".

Berto88fi 11/05/18 12:10 - 216 commenti

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Film cinico e cattivo, teso come una corda di violino fin dai primi minuti. In un'atmosfera di costante angoscia, si viene trascinati nella vendetta di una gang feroce, muta e senza volto, in una Los Angeles "terra di nessuno". Senza attori professionisti e con poco budget Carpenter tira fuori un bel thriller urbano; peccato per qualche incongruenza perdonabile e qualche dialogo scontato.
MEMORABILE: La vendetta del padre della bimba; La raffica continua di proiettili nel distretto.

Lythops 7/07/18 13:04 - 1019 commenti

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Seconda opera di un grande maestro dei cinema purtroppo sottovalutato, utile per comprendere una genialità narrativa che qui ha già solide basi. Girato in soli venti giorni in sostituzione di un western impossibile da realizzarsi per mancanza di fondi sufficienti, Carpenter decide di ripiegare sull'epoca moderna, ma di fatto mantenendo i medesimi personaggi e l'impianto. Ottimi attori e ambientazione, con musiche dello stesso regista. A volte prevedibile in certe situazioni, non perde comunque il suo fascino.

Thedude94 22/10/18 23:39 - 1097 commenti

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Grande film d'azione, questo del maestro Carpenter, il quale con classe e bravura immensa decide di regalarci una regia perfetta, un montaggio sontuoso e una colonna sonora magnifica. La tensione in ogni scena, il nemico fuori dal distretto (come se fossimo in uno zombie movie), le performance degli attori, sono alla base del successo dell'opera, che entra di diritto nella storia del cinema. Gli spunti che fornisce sono infiniti: si va dalla violenza della polizia a quella delle gang. Grande cinema.

Giùan 2/05/19 10:43 - 4559 commenti

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Perfezionando la peculiarità già emersa in Dark Star, Distretto 13 conclama la cinefilia totalmente elettiva di Carpenter, capace di evocare generi e richiamare modelli costruendo però un universo filmico incontestabilmente personale grazie a una sincerità affettiva, a una chiarezza narrativa e a una onestà ideologica destinate a diventar proverbiali. Così, su una trama estremamente rischiosa, in deficit di spessore e sviluppo, John edifica una conduzione registica magistrale, uno score spettrale, un gioiello da lumare a ogni incallita re-visione.
MEMORABILE: L'omicidio della bambina davanti al carretto dei gelati; Napoleone Wilson e il tormentone sul nomignolo; L'erotismo di Laurie Zimmer.

Rufus68 13/05/19 23:40 - 3842 commenti

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Celebre oltre misura, il film, rivisto oggi, ancora appassiona per la struttura claustrofobica e la costruzione della tensione pre-assedio (esemplare, da tal punto di vista, l'omicidio della bambina). A convincere meno è il discorso sociale sotteso (lo scambio di ruoli antirazzista fra bianco outlaw e nero uomo d'ordine) che confligge con la parte più affascinante (la minaccia indistinta e senza nome, di levatura quasi metafisica). Di rilievo le musiche, come sempre.

Kinodrop 12/03/20 20:12 - 2950 commenti

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Più che i contenuti e la concatenazione causa-effetto degli eventi, c'è da apprezzare il senso di inquietudine e di attesa che avvolge questa sorta di western urbano di Carpenter. Nonostante l'evidente low budget (e forse proprio per questo) si evidenzia l'asciuttezza della sceneggiatura che concede poco alle sottigliezze psicologiche in favore di aspetti più dinamici ben orchestrati e per dare spazio all'incombere di un "nemico" senza volto, fanatico e crudele. Un cast senza grandi nomi e perfettamente funzionale alla coerenza del dramma.
MEMORABILE: Spari e proiettili "dal nulla"; I due prigionieri si uniscono alla polizia; Il finale frettoloso.

Bubobubo 6/07/20 13:15 - 1847 commenti

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Uno dei primi Carpenter, uno dei Carpenter migliori di sempre. Girato in poco più di due settimane, con un budget limitato, è il trionfo dell'autoproduzione, il banco di prova perfetto per mettere in risalto i molteplici talenti del ragazzo di Carthage, qui regista, sceneggiatore, comparsa, autore della memorabile colonna sonora. Ritratto ideale di come volgere a proprio favore ogni limitazione circostanziale: storia affilata, tetra, annegata nel rosso del sangue e nel verde dei neon, che incrocia temi importanti (la giustizia fai da te) e che, nel finale fracassone, si fa iconica.
MEMORABILE: Lo spietato, indifferente omicidio della bimba; Il rapporto umano fra il tenente Bishop (Stoker) e Napoleon Wilson (Joston).

Bullseye2 23/12/20 16:19 - 396 commenti

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Buio, geniale B-Movie d'Autore (con la A maiuscola) che fonde western, poliziesco e zombie-movie come mai prima e mai dopo. Non si perde tempo in chiacchiere dall'inizio alla fine e Carpenter spara immediatamente tutte le sue migliori cartucce colpendo sempre nel segno, portando sullo schermo duri anni '50 e nuovi (anti)eroi 70s in maniera assolutamente originale, oltre alla più cupa e sanguinaria gang di strada mai vista sullo schermo, terrificante perché senza volto, senza voce e (forse) senza vita. Uno dei più grandi capolavori del cinema USA di una magica e irripetibile decade.

Fedeerra 25/04/21 04:08 - 770 commenti

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Tra i film più compatti, insidiosi e veloci di Carpenter, che riesce a trascinare avanti la sua opera senza un solo attimo di cedimento. Ritmo e suspense da cardiopalma e grande empatia coi personaggi principali. Lo score, firmato dallo stesso regista, è magistrale nell’accompagnare con aderenza la storia. Politicamente scorrettissimo (la bambina col gelato) ma riguardoso nei confronti di personaggi outsiders relegati ai margini della società. Un gioiello.

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Markus 18/07/21 12:03 - 3687 commenti

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Opera seconda di Carpenter, che evidentemente prende spunto da La notte dei morti viventi per una vicenda, escluso l’impiego degli zombi, del tutto simile. Lo spettatore è così coinvolto in un assedio presso un distretto di polizia in via di smantellamento di Los Angeles. Si spara senza una vera ragione e si uccide anche con facilità, ma la banale storia tiene sul film di lama, è ben girata e ha caratterizzazioni di livello che agevolmente riescono a essere suggestive. La colonna sonora (curata dallo stesso regista) è una degna cornice.

Keyser3 16/08/21 23:11 - 444 commenti

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Il secondo lungometraggio di Carpenter è un vero e proprio caposaldo dell'exploitaion settantiana, nonché uno dei film più riusciti del regista. In una Los Angeles distopica, di periferia, mai così cattiva, lo spettatore si ritrova un po' come i protagonisti in trappola: la regia è secca, tesa, compatta e non c'è un attimo di tregua, con picchi di violenza alternati a scambi umoristici, sino al gran finale. Musicato benissimo dallo stesso Carpenter, un film cui registi come Tarantino devono tanto.
MEMORABILE: L'omicidio della bambina.

Paulaster 4/06/22 10:57 - 4419 commenti

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Banda metropolitana assedia un distretto di polizia per vendetta. Il film si svolge nell'arco di una giornata, basato solo sulla tensione e sugli sporadiche vittime uccise a sangue freddo. Carpenter mantiene il ritmo nonostante un budget ridotto e propone ottime musiche e discreta fotografia. L'assalto fatidico è girato bene, ma in quanto a veridicità è oltremodo fantasioso. Dialoghi che evitano l'effetto trash anche per via di una parvenza di humor.
MEMORABILE: La bambina uccisa dal gelataio; La conta tra i galeotti; Il sangue che cola dall'alto.

Pesten 14/12/22 11:38 - 790 commenti

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Film che ancora oggi è attuale e incide grazie al suo semplice e ficcante svolgimento, caratterizzato da pochi fronzoli ma da un approccio visivo (luci e riprese) che crea un risultato unico. Oscuro, ansioso, violento senza mostrare troppo: gli eventi vanno a braccetto con la colonna sonora e qui sin da subito Carpenter si dimostra unico in questo, dato che solo lui e Badalamenti hanno reso le musiche personaggi principali dei loro film in questo modo irripetibile. Sono pochi i film che dipingono uno stato di assedio in modo tanto peculiare. Tra i migliori lavori di Carpenter.
MEMORABILE: Tutta la sezione dell'incontro tra la gang e il carro dei gelati; L'assedio notturno; Le musiche di Carpenter.

Sebazara 8/02/24 20:43 - 43 commenti

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John Carpenter produce una pellicola alquanto avvincente e molto godibile, dando vita al genere noir metropolitano con tempi gestiti alla perfezione, che ti tengono teso come una corda di violino per tutto il film. All'epoca abbastanza sottovalutato dalla critica per la scena dell'omicidio della bambina a sangue freddo, ma fu col tempo fortunatamente rivalutato in positivo. Un cult assoluto.
MEMORABILE: La colonna sonora prodotta dallo stesso Carpenter.

Noodles 24/03/24 20:20 - 2228 commenti

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Qualunque genere gli si proponga, John Carpenter riesce a dare il meglio di sé. Anche in questo caso il regista gira un film ottimo, dispensando ansia, tensione e violenza a tutto spiano e trovando contemporaneamente il tempo per un'analisi psicologica sui personaggi. Se si aggiunge l'ottima scelta di svolgere l'azione tutta in una giornata e la quasi unica location, nonché l'atmosfera resa sapientemente, abbiamo un film veramente imperdibile. Perfetto anche il cast. Con alcune sequenze dal vago sapore horror. Da vedere tutto d'un fiato... e di fiato ne lascia davvero poco.

Reeves 3/04/24 08:58 - 2216 commenti

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Straordinario western postatomico in cui John Carpenter dimostra che con due soldi (ma con le idee giuste) si può fare un grande film che regge le visione anche a decenni di distanza. Il ritmo del film, le scelte visive, la musica ripetitiva e ipnotica (peraltro composta dallo stesso Carpenter) rendono il film perfetto, indimenticabile. E anche i volti dei vari protagonisti sembrano scelti da un casting director geniale, che probabilmente era ancora una volta Carpenter...
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  • Homevideo Saimo • 19/11/17 16:16
    Disoccupato - 259 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:
    Il 15 di questo mese inizierà il pre-order per una nuova edizione di questo film a cura della Cine-MuseumUscita sospesa.
  • Homevideo Noncha17 • 19/11/17 18:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    Saimo ebbe a dire:
    Noncha17 ebbe a dire:
    Il 15 di questo mese inizierà il pre-order per una nuova edizione di questo film a cura della Cine-MuseumUscita sospesa.


    Ho letto anch'io..

    Pare che manchi l'autorizzazione a rilasciare qualche "neo-memorabilia".
  • Homevideo Rocchiola • 28/12/17 09:28
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    In ogni caso l'edizione Quadrifoglio (ma si può avere un'etichetta con questo nome!!! solo in Italia), presenta un'ottima qualità audio e soprattutto video. Non so quale master abbiano utilizzato (il migliore pare quello dell'americana Shout Factory) ma visto che resta l'unica edizione in bluray con l'audio italiano (per di più fuori catalogo), direi che ci possiamo accontentare.
    A proposito della Quadrifoglio, qualcuno sa che fine ha fatto? dopo aver pubblicato qualche titolo tra cui anche il bluray I Tre Giorni del Condor è letteralmente sparita dal mercato !!!
    Misteri del mercato home-video italico ...
  • Homevideo Taxius • 12/03/18 16:14
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Per chi fosse interessato è uscita una nuova versione extra lusso del film https://cinemuseum.store/collections/cinemuseum-exclusive/products/assault-on-precinct-13-lenticular-edition-limited-500
  • Homevideo Rebis • 14/03/18 22:15
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    A quanto pare cambia solo il packaging, ma il blu ray è identico a quello quadrifoglio :(
  • Musiche Caesars • 16/05/18 09:05
    Scrivano - 16811 interventi
    Grande Lucius. Pensavo di essere l'unico ad avere questa "strana" versione ispirata alla colonna sonora del film, ma vedo che anche tu (e come potevo dubitarne, vista la tua estesa collezione) ne sei possessore.
    Parli di 45 giri, ma in effetti (almeno quello che possiedo io) è un EP del formato di un LP. Anche il tuo?
    Ultima modifica: 16/05/18 14:56 da Caesars
  • Musiche Lucius • 16/05/18 14:45
    Scrivano - 9051 interventi
    Ave Caesars! :) Si, in effetti è un Extended Play. Corretto. Grazie. Ciao.
  • Discussione Kop • 13/02/19 23:25
    Disoccupato - 77 interventi
    Qualcuno saprebbe dire se nei passaggi televisivi, dal 2010 in poi, la famosa battuta mancante è stata ripristinata o meno?
  • Homevideo Rocchiola • 26/01/21 08:35
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Rivisto il BD Quadrifoglio su nuovo schermo 55" ambilight. Confermo la bontà del prodotto anche se ho notato maggiormente che i neri non sono molto contrastati e profondi. Inoltre ci sono alcune sequenze un pochino più sgranate e meno definite della media, ma nel complesso resta un prodotto di buonissimo livello da tenersi stretti.
  • Musiche Caesars • 6/12/21 13:59
    Scrivano - 16811 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Homesick ebbe a dire:
    Nella traccia italiana la canzone dei titoli di testa e di coda è cantata; nella traccia inglese è invece sostituita da un brano strumentale.

    ciò è dovuto a problemi di diritti d'autore -che evidentemente non hanno sfiorato il suolo italiano- e relativi dissidi economici tra i musicisti. il testo della canzone you can't fight it, infatti, non è di carpenter, ma di kenny lynch e jimmy chambers. la canzone, peraltro bellissima, non figura purtroppo nemmeno nella ost.
    A proposito del "mistero" della canzone sui titoli di testa/coda, che appare nella versione italiana ma non in quella originale.
    Leggo su Wikipedia in lingua inglese:

    "A vocal version of the theme, titled You Can't Fight It, with lyrics and production by Kenny Lynch, was recorded by Trinidad singer Jimmy Chambers and released in the UK as a 45 on the Pye label in April 1978"

    Quindi parrebbe che la canzone sia stata scritta 2 anni dopo la realizzazione del film, e che quindi sia stata inserita dai distributori nostrani (da noi il film ottenne il visto di censura il 3 Ottobre 1978)