Paradiso perduto - Film (1998)

Trasposizione di uno dei più celebri romanzi dell'età vittoriana formalmente curata e con un cast sulla carta promettente ma poco riuscita a partire dalla scelta di trasporre in epoca contemporanea le vicende dell'orfano Pip e della sua amata Estella, in quanto certi passaggi, estrapolati dal contesto originario, suonano forzati ed eccessivamente melodrammatici. Quanto al cast, Hawke e Paltrow sono bellocci sbiaditi e l'ergastolano mafioso di De Niro sembra di passaggio da un altro film mentre risulta più in parte Bancroft nel ruolo della vecchia pazza che vive di ricordi.

Film sentimentale troppo pesante. I sentimentalismi sono all'eccesso e con un cast così ci si aspettava molto di più. Robert De Niro è ai suoi minimi, come una Ferrari usata male. La bellezza della Paltrow non è proporzionale, purtroppo, alla bellezza del film.

Film lento e ripetitivo in alcune scene. Troppo descrittive le emozioni che i due protagonisti si concedono. Bravi comunque Cooper, Ethan Hawke e la Paltrow. Anche Robert De Niro fa la sua parte, pur se piccola. Colpi di scena che non smuovono il film neanche di poco.

Nonostante sia un po' lento nell'incedere, le atmosfere rendono bene la sofferenza dei due protagonisti e il film si guarda con piacere. La storia è narrata dall'adolescenza all'età più adulta. Splendida la dimora dell'eccentrica e brava signora Dinsmoor. Dell'ingombro di De Niro forse non se ne sente il bisogno ai fini della storia, ma fa comunque la sua parte. Bella la fotografia e i due attori nello splendore della loro qui giovane età. Tratto dal romanzo di Charles Dickens "Great Expectations", anche se molto romanzato. Da vedere.