Esordio in chiave minimalista, bizzarro ed interessante. Nel raccontare le vicende di un perdigiorno fallito - sia in ambito sentimentale che lavorativo - la cui vita ronza attorno al Trees Lounge, bar di periferia scelto a rifugio da alcolizzati cronici ed altri emarginati, Buscemi adotta uno stile pudico, condito da tocchi ironici, che lascia però intuire il fallimento individuale e la dissoluzione sociale. Nel cast, oltre a parenti ed amici, figurano volti noti, compresi Samuel L. Jackson e Imperioli, il "cugino" Chris della famiglia Soprano.
MEMORABILE: Il camioncino del gelato e le bizzarre richieste dei ragazzi (un gelato al gusto di patata!).
Intorno ad un bar dei sobborghi newyorchesi, gravita la vita di una serie di personaggi capitanati da Tommy Basilio, sfortunato meccanico. Esordio alla regia per il bravo attore Steve Buscemi, è un film all'insegna del minimalismo narrativo. Toni pacati e uno stile realista servono a raccontare parecchio, ma sopratutto la disgregazione sociale ed individuale. Buoni la regia e il cast.
Forse il film più bello di Buscemi (scritto, diretto e da lui interpretato), ci parla di un Bukowski dei giorni nostri dedito all'alcol e alla ricerca della felicità. Ottimi cast e ambientazioni per un film che fa il verso ai romanzi del vecchio "Buck" e che ne tratteggia, a mio avviso, il lato più scanzonato e romantico.
Una commedia nera, o un dramma dei giorni nostri. Buscemi è grandioso per regia e interpretazione, pessimistico e triste. Perfetta la rappresentazione dell'America che non ti aspetti. Un dramma quotidiano diviso fra alcolismo, crisi economiche, delusioni sentimentali. Il tutto ruota intorno al bancone di un pub di periferia...
L'odore dei bar frequentati da "Hank" si respira chiaramente in tutto il film. Ma Buscemi non è un cinico (o almeno non lo è del tutto) e allora la storia si fa a tratti più dolce, più indulgente verso le debolezze umane e diventa un tentativo di mostrare l'attaccamento alla vita, in ogni sua forma, di un gruppo di mosche da bar naufragate sulla rotta che porta verso l'american dream. La regia è attenta e riesce a farsi notare anche grazie alla scelta di uno stile compassato e placido che convince. Buone anche le prove degli attore. Solido cinema Usa.
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Visto che sono molto conosciuti aggiungerei anche Samuel L. Jackson e Mimi Rogers, per quanto non abbiano ruoli di primo piano uscirebbero così nella ricerca e magari a qualcuno potrebbe venire la voglia di gustarsi questo bel film.