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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/11/08 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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- Non male, dopotutto:
Alexpi94 - Mediocre, ma con un suo perché:
Fauno, Dusso - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
B. Legnani, Undying
Curioso film, che per i primi due terzi segue un canone risaputo (ragazza giovane e disinibita arriva in luogo bigotto), ma non privo di qualcosa di originale, per calare purtroppo nella parte finale, quando la trama prende una piega che regge assai di meno. Mi ha colpito, inoltre, l’alternanza fra tocchi interessanti, non banali (il dito a misurare la polvere, le scritte nella torre), e situazioni trite. Sotto la sufficienza, ma curioso. Grande ruolo per la Mancini.
MEMORABILE: La doccia col secchio. Le scritte infantili all'interno della torre.
Filippo Walter Maria Ratti (come Peter Rush) -autore che accarezzerà poi il genere horror-erotico con titoli quali il censurato La notte dei dannati ed il contorto I vizi morbosi di una governante- anticipa il tema di Malizia, narrando il dramma familiare di padre, con figli a carico, che ospita nella dimora (siciliana) la figlia di un'amica tedesca, tale Erika. La ragazza, disinvolta, farà perdere la testa a tutti gli uomini, attirando sul nome della famiglia le maldicenze dei bigotti paesani. A differenza del film di Samperi la sceneggiatura rinnega l'ironia, in favore del tema melodrammatico.
Per una volta vediamo Carla Mancini non come comparsa ma addirittura in abito da sposa. In un contesto geografico-culturale simile, potevano mai prendere piede gli impulsi vitali e i discorsi disinibiti e d'avanguardia della protagonista? Con uno zio scialacquatore, un cugino poeta e l'altro ipermaterialista, poteva forse finir bene il film? Alla fine si ammirano solo Patrizia Viotti e i paesaggi, per il resto è un deja-vu.
MEMORABILE: La sbronza di frustrazione di Pierre Brice.
L'esperto Ratti su un modello semplice (ragazza straniera che arriva nel paesino siciliano che si rivelerà ninfomane con tipica tragedia finale) non ci offre nulla di particolare se non qualche bella inquadratura e qualche scena che riesce a stuzzicare i pruriti erotici dello spettatore (specialmente dell'epoca). I personaggi che interagiscono tra di loro sono molto pochi, ma per lo meno con un loro spessore. La Viotti, sfortunata attrice, è comunque uno dei motivi per visionare la pellicola, che ha comunque un suo fascino vintage.
Un prodotto sexy che anticipa di qualche annetto il cinema erotico-familiare made in Italy. La giovane (e affascinante) Erika viene ospitata nella villa di un ricco barone siculo (e dei suoi due figli...); ovviamente tutti gli uomini in villa perderanno la testa per la bella biondina. Certo non ci troviamo dinanzi a un capolavoro, però il risultato è abbastanza piacevole, la recitazione è accettabile e le musiche del maestro Pregadio aggiungo valore al tutto.
MEMORABILE: Le doccie nel cortile della villa.
Franca Haas HA RECITATO ANCHE IN...
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- Sulla curiosa, insolita e poderosa presenza della Mancini (quantificabile nella durata di qualche minuto) in un ruolo secondario ma basilare allo sviluppo narrativo del film rimandiamo a quel che già ne ha scritto B.Legnani.
Diciamo qui, invece, che Erika è un modesto dramma erotico che sembra anticipare (per ambientazione siciliana e trama) il film di Samperi (Malizia).
Alla regia troviamo Filippo Walter Maria Ratti (13 Giugno 1914), regista conosciuto (a causa dei molteplici nomi anagrafici) come Filippo Walter Ratti e/o Filippo Maria Ratti, mentre - in arte - ha fatto ricorso allo pseudonimo di Peter Rush.
Il cast del film, inoltre, è pressoché identico all'horror (andato incontro a vari problemi di censura causa scene lesbiche) La Notte dei Dannati, anch'esso caratterizzato dalla presenza di Pierre Brice e Patrizia Viotti nei ruoli principali.
I due film sono stati girati lo stesso anno e, probabilmente, utilizzando location quasi identiche.
Da segnalare, inoltre, che la colonna sonora è stata curata da Roberto Pregadio, musicista poi celebre (e celebrato) nel format televisivo La Corrida. - B. Legnani ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
Ehm... In realtà la Mancini sta in scena per qualche minuto...
Ho corretto, infatti non ho cronometrato il tempo: come invece hai fatto tu. - Undying ebbe a dire:
B. Legnani ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
Ehm... In realtà la Mancini sta in scena per qualche minuto...
Ho corretto, infatti non ho cronometrato il tempo: come invece hai fatto tu.
Al di là degli scherzi, direi che forse è il ruolo più corposo, per importanza e per presenza, fra tutti quelli della Mancini che sul momento mi vengono in mente. - Abbiamo commentato 489 film in comune: di questi, in quelli in cui è presente la Mancini, Erika rappresenta il suo ruolo più significativo, senza dubbio.
- Undying ebbe a dire:
Abbiamo commentato 489 film in comune: di questi, in quelli in cui è presente la Mancini, Erika rappresenta il suo ruolo più significativo, senza dubbio.
Più volte vistosissima in ALLELUJA E SARTANA FIGLI... DI DIO. Come tempi siamo ai livelli di ERIKA (forse ancora di più), ma il ruolo è meno cruciale... - Dusso ebbe a dire:
Buono se hai ancora il film da rete 4 quando hai tempo puoi controllarne la durata?
La domanda vale anche per Fauno se possiede copia da rete 4...
86'52" - Grazie! quindi addirittura il Super 8 dura 4 minuti in meno della versione di rete 4. Penso però che le sequenze erotiche del Super 8 siano più lunghe e spero più avanti di controllarne le differenze. Buono nel tuo commento parli di "il dito a misurare la polvere" sequenza questa che non mi pare presente nella versione da me visionataUltima modifica: 2/06/13 19:59 da Dusso
- Dusso ebbe a dire:
Grazie! quindi addirittura il Super 8 dura 4 minuti in meno della versione di rete 4. Penso però che le sequenze erotiche del Super 8 siano più lunghe e spero più avanti di controllarne le differenze. Buono nel tuo commento parli di "il dito a misurare la polvere" sequenza questa che non mi pare presente nella versione da me visionata
Il figlio giovane, quando torna a casa.
