Dal più poetico dei nostri registi, Pasquale Festa Campanile (autore anche del romanzo da cui il film è tratto), una simpatica commedia erotica, insolita quanto originale: in un futuro nel quale ogni fonte di energia è scomparsa (non ci sono più auto, né corrente elettrica) il dottor Nobili (un Proietti simpatico e gioviale) scopre che l'energia prodotta durante l'atto sessuale può essere incanalata e sfruttata. Come cavie ignare sceglie una massaia iperprolifica (Agostina Belli) e un dongiovanni impenitente (Christian De Sica). Soddisfatto del risultato, convincerà il mondo che copulare in continuazione è l'unica via per riacquisire i vantaggi dell'era contemporanea. Campanile dirige con gusto,...Leggi tutto impiegando al meglio le possibilità di un Christian De Sica ai suoi primissimi ruoli su grande schermo (grassoccio, la voce quasi irriconoscibile e dall'accento contenuto) e i corpi statuari della dolce Agostina Belli e della candida, giovane e stupenda Eleonora Giorgi. Non c'è volgarità gratuita ma solo un desiderio, tipicamente settantiano, di ribaltare la morale comune. Momenti comici ce ne sono, erotici molto meno (nonostante il divieto ai 18 anni), ma il film è curioso soprattutto per la sua atipicità di fantascienza (con molte incongruenze, come prevedibile) a sfondo erotico, strana commistione di generi. Girato con toni soft, mai caciaroni (De Sica, va ripetuto, non sfoggia ancora nessuno dei suoi eccessi gigioneschi) non stanca grazie anche a un Proietti piuttosto in forma e agli sguardi dolcissimi delle due giovani protagoniste. Finale azzeccato, riuscito.
La domanda che viene spontanea è: ma i giovani d'oggi cosa diavolo capiranno di questo film? Non perché siano dei deficienti, per carità! Ma come spiegare a loro che ci fu un periodo in cui "poteva esistere" un film del genere, tratto dal romanzo omonimo dello stesso regista ma debitore delle teorie - oggi alquanto fuori moda - di Wilhelm Reich (l'autore di "La funzione dell'orgasmo")? Ciò che resta, per lo spettatore attuale, boh, forse è la freschezza della Giorgi e della Belli, allora molto giovani. Un reperto del modernariato meno rivalutabile.
Caruccio, ma un po' troppo prolisso per quello che ha da dire. Bravo Proietti, che regge il film a lungo, mentre i giovani sono un po' così: il migliore è De Sica, la peggiore è la Giorgi, comunque bellissima. Il cast dei "poteri forti" è notevole, con Scaccia che, ovviamente, fa un grande cardinale. Sugli scudi anche Maranzana e Robutti. A testimonianza che nudo non è sinonimo di volgarità, il fatto che l'unico momento volgare è vestitissimo (quando ci fanno capire che la Belli è brava quanto la Lovelace).
Come per le palline clic clac, oltre la mancanza, ce ne sfugge l'utilità. Questo film è spocchioso e ingenuo allo stesso momento, nonostante un cast molto buono, una stupenda Giorgi che incanta con i suoi occhi e con il suo corpo. Proietti, vero gigante, porta la croce di un film già vecchio in partenza. Pasquale Festa Campanile mi piace pensarlo senza colpe, in virtù di una signorilità così rara nel cinema italiano e di una eccellente bravura come sceneggiatore di tante bellissime pellicole.
Niente di eccezionale. Come commedia direi che non funziona mentre per quanto riguarda l'erotismo abbiamo una sensuale Agostina Belli e un ancora più nuda Eleonora Giorgi. Direi che ci siamo. Troppo lungo e a tratti noioso, comunque un'occhiata gliela si può dare. Cast maschile ricco di buoni caratteristi.
Niente male questa simpatica commedia anni '70, nata sull'onda dell'austerity decretata proprio in quegli anni. La paura di rimanere senza energia aguzza l'ingegno, così si sviluppa un film che di erotico non ha molto (eccetto i nudi offerti da una giovanissima Eleonora Giorgi e dalla sex-symbol Agostina Belli) ma è gradevole soprattutto per la trama e per la critica sociale insita soprattutto nell'intelligente finale.
Abbiamo un Proietti in forma, molto bravo, adatto al ruolo, belle ragazze come la Giorgi e Agostina Belli molto nude (anche la Asti per quel poco che si vede qui rimane impressa...), un resto del cast buono ma non eccezionale. Il film ha una trama molto particolare ma è divertente.
L’avveniristica idea di base (la potenza orgasmica come rimedio alla crisi energetica) è divertente e si incupisce nella distopia di una società di automi eterodiretti persino negli istinti, sebbene Festa Campanile la tiri per le lunghe con troppe concessioni alla commedia scollacciata talora volgare (il monitoraggio dei coiti nella stanze d’albergo). Guidato da un compìto Proietti e dalla coppia “superdotata” De Sica-Belli, il cast funziona a dovere anche in tutte le caratterizzazioni secondarie, in particolare quelle di Pisu, Scaccia, Robutti, Maranzana e Parmeggiani.
MEMORABILE: I disastrosi esiti delle Autorità travestite da camerieri…
Un film strano, ma riuscito, proprio per merito della sua originalità di fondo. Quasi per nulla volgare, ma con qualche lungaggine di troppo, il film scorre molto bene grazie anche a una certa analisi critica al suo interno, oltre che a tanti momenti divertenti. Ottimo Gigi Proietti, così come anche Scaccia monsignore, che funziona alla grande. Tra i caratteristi rimangono impressi Robutti, Maranzana e Pisu, mentre tra le bellezze (nude) del periodo si va alla grande con le bellissime Eleonora Giorgi e Agostina Belli. Finale azzeccatissimo!
Un prodotto originale ed elegante, forte di una notevole idea di partenza e di dieci minuti finali che sono una mezza genialata. Ciò che sta in mezzo tende un po' alla ripetitività, ma la professionalità della confezione e del cast (nonostante un personaggio principale sopra le righe e un De Sica bravo ma inadatto) e la sorprendente sobrietà nel trattare la tematica sessuale tengono comunque alto il tasso di godibilità. Agostina Belli meravigliosa, deludenti musiche di Bongusto. Davvero niente male.
Dopo un iniziale scetticismo sulla pellicola, debbo ammettere che mi sono divertito. L'idea è piuttosto originale (quella di usare il sesso come motore per l'elettricità), il cast si muove bene e spicca un mefistofelico Proietti, oltre ai caratteristi nel ruolo delle autorità che assistono all'esperimento in albergo. C'è anche da rifarsi gli occhi con una giovane Giorgi e una splendente Agostina Belli. Merita una visione.
MEMORABILE: I disastri del personale provvisorio dell'albergo; I fugaci nudi della Belli e della Giorgi.
Campanile affronta e risolve una seria problematica d'attualità con la prima cosa che verrebbe in mente all’italiano medio: il sesso. E questa soluzione banale non poteva che generare uno sviluppo ingenuo e ripetitivo. C’è da godere solo del gineceo "tutti frutti" dallo strip facile, al quale si contrappone come "dinamo erotica" un Christian De Sica formato Cicciobello, ma non ne ha il physique du rôle. Si tenta pure la carta della satira sociale, ma anche quella è ritrita e tardiva. Con altri accrediti verrebbe immediatamente liquidata come dozzinale commedia sexy.
MEMORABILE: “Che fa? Si ferma alla nona? Chi crede di essere? Beethoven?”; Il giradischi a spinta.
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DiscussioneDusso • 18/05/11 20:02 Archivista in seconda - 1832 interventi