Charlot poliziotto - Corto (1917)

Charlot poliziotto
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Titolo originale: Easy Street
Anno: 1917
Genere: corto/mediometraggio (bianco e nero)
Note: Aka "La strada della paura". Cortometraggio (23m.27s.).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/10/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 25/10/08 18:32 - 5737 commenti

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Nel pieno della prima guerra mondiale Chaplin gira questo corto sui bassifondi, dove regnano indigenza, criminalità, droga e un ordine imposto con la forza dalla polizia, braccio armato della legalità. Le immagini – considerata l’epoca - sono di un realismo piuttosto toccante, seppur stemperato dalla vis comica di Chaplin e del mastodontico Campbell, suo fedele collaboratore; torna anche l’amore, nelle gentili fattezze della solita Purviance.
MEMORABILE: La sequenza in chiesa. Chaplin che, drogato, sgomina l'intera banda di teppisti.

Pigro 22/01/09 10:52 - 9672 commenti

I gusti di Pigro

Vagabondo si arruola nella polizia e pattuglia una strada povera e rissosa. Chaplin tocca fin d'ora temi che svilupperà con potenza nei grandi lungometraggi futuri: non solo il personaggio del "Tramp", ma più in generale i temi sociali, trattati con affettuosa partecipazione, facendo divertire ma anche portando sullo schermo scorci di degrado con lucidità e rigore. Ci sono gag, all'epoca da risate e oggi solo da sorriso, ben costruite e interpretate. E c'è una straordinaria abilità di composizione dell'immagine e della narrazione.

Galbo 5/02/13 15:07 - 12399 commenti

I gusti di Galbo

Inizia nei panni del suo personaggio più famoso, quello del vagabondo, poi il protagonista Chaplin si arruola nelle forze dell'ordine. Decisamente uno dei cortometraggi più riusciti del grande artista che mette parzialmente da parte il lato comico a favore di un lucido (e critico) sguardo sui bassifondi metropolitani e sugli indigenti, sguardo che sarà una costante della sua carriera. Non mancano le gag e l'ottima prova dei soliti comprimari. Ottimo.

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  • Discussione Zender • 9/01/09 13:57
    Capo scrivano - 47802 interventi
    ...E allora con tali titoli vado a correggerlo. La regola è sempre la stessa: se esiste un titolo italiano conosciuto anche solo a quattro gatti (tipo quello di beyond the valley... di Meyer) si preferisce usare sempre prima quello.