Rassegna estiva:
Le Regine del B-Movie
La quintessenza dello slasher ottantiano, miserello, inutilmente citazionistico e poveristico, come se ne facevano a caterve nei gloriosi anni '80
Intelaiatura pressochè identica a
Halloween (matto massacra la famiglia, le scappa la sorellina, si trova in manicomio, fugge, e si getta al suo inseguimento fino alla Sorority dove alloggia la sorella con le sue amiche che più oche non si può)
Dal modello carpenteriano prende pure la figura di Michael Myers (uno sfigato con la faccia da scemo, ridicolo e penoso più che spaventoso) e ne rigira, pedissequamente, scene pressochè identiche (Beth in classe che si assenta mentalmente durante la lezione, e fuori dalla finestra vede la sagoma del killer)
Poi ci si infilano gli stilemmi alla
Nightmare (le fasi oniriche della ragazza, le bambine), un pò di
Amytiville horror (la strage famigliare) e addirittura
Mirror (la figura minacciosa dell'assassino che appare allo specchio nella stanza della ragazza)
La Frank (che tenta pure di dare un impronta femminile al genere-vedi la prova dei vestitini delle ragazze oche giulive- e mostra pure un tipo che scappa a chiappe all'aria) all'inizio vuole "spiazzare" con un montaggio onirico-frammentario (che crea solo confusione), procura mal di testa con steadycam impazzite, poi si adagia sul body-count del solito mattochescappadalmanicomio (la sua fuga e talmente cretina da vederla per crederci!)
La recitazione, i dialoghi (perle del tipo: "
Dov'è Tracy?" e per tutta risposta :"
E stata uccisa da quel disgraziato!") e il doppiaggio italico sono a dir poco imbarazzanti
Di rara stupidità i delitti (una pugnalata e via, alla prossima), le situazioni (la scala antincendio, ma dai!), il solito prefinale a tu per tu col mattacchione di rara scempiaggine (da scompisciarsi la ragazza che prende a badilate sul capoccione l'assassino, e lui non si scompone)
In nemmeno 71' minuti la noia, poi, regna quasi sempre incontrastata, tra scemate tra ragazze, i soliti racconti di terrore intorno al caminetto, e il matto che infuria e si incazza (l'omicidio in tenda potrebbe essere utile per capire come NON si dovrebbe girare una scena delittuosa), con un espressione da ebete che rasenta i confini del weird
Alcune intuizioni (nel marasma quasi semi-amatoriale) ci sarebbero pure: le bambine/bambole intorno al tavolo col sangue che cola dal soffitto, la foto in BN delle bambine appesa al muro che butta sangue, l'assassino che vede le ragazze che punta diventare bambine (un pò come il killer delle
Foto di Gioia le vedeva insetti/antropomorfi), la non disprezzabile fotografia di Marc Reshovsky (piuttosto curata rispetto agli standar di questo genere di film), le musiche di Michael Wetherwax che hanno sonorità simili a quelle composte da Tim Krogg per
Mirror, la presenza di Angela O'Neill (che assomiglia vagamente a una ragazza dipendente della mia parruchiera-dove vado a rasarmi-)
Il resto non sorpassa la mediocrità (e non manca il finalone a sopresa alla
Carrie: "
Beth!")
Lo slasherino in rosa della Frank e davvero poca roba, narcolettico, dimenticabile e in fondo inutile.