Brisby e il segreto di Nimh - Film d'animazione (1982)

Una topolina di campagna vedova, per salvare la propria famiglia e la propria casa dalla distruzione dell'aratro del contadino, si rivolge a ratti fuggiti da un laboratorio (con un gene tale da renderli super intelligenti) allo scopo di spostare la propria casa in un posto più sicuro. Delizioso film per tutta la famiglia con un forte messaggio di coraggio e denuncia agli esperimenti sugli animali.

Il primo cartone di Don Bluth anticipa già le tematiche dei suoi lavori successivi: vaga tristezza aleggiante, storie di animali con problemi umani, ecc. In questo Brisby non propone nulla di nuovo, nonostante la tecnica di Don sia già affinata a livelli splendidi e la vicenda sia comunque interessante, non riesce a mantenere l'interesse alto nonostante la breve durata. Una boccata d'aria fresca rispetto all'allora stagnante Disney, comunque e Bluth riuscirà a correggere il tiro nei suoi successivi lavori. Non in Dragon's Lair, ovvio.

Una timida topolina vedova e madre di famiglia deve cambiare casa perché minacciata dal periodo della semina: si rivolgerà ad una tribù di ratti intelligenti, ma... Ottimo film diretto da un mestierante del genere. Film a tratti non proprio per bambini, per via delle atmosfere cupe, a tratti orrorifiche e le molte scene di violenza, ma dal fortissimo messaggio ecologista e di denuncia. Animazione e disegni eccellenti, doppiaggio italiano ottimo. Film che ha fatto parte della mia infanzia. Da vedere.

Per salvare la propria famiglia dal pericolo rappresentato dagli umani, una topolina vedova chiede aiuto ad un gruppo di ratti fuggiti da un laboratorio in seguito ad un esperimento che ha aumentato la loro intelligenza. Film d'animazione sui generis, caratterizzato da temi complessi e da atmosfere cupe: Bluth conosce lo stile disneyano ma lo applica in maniera più matura e meno "infantile". I personaggi sono caratterizzati da un disegno particolarmente espressivo. Il perfido e teatrale ratto Cornelius resta sicuramente impresso.

Troppo serioso questo primo "lungo" di Don Bluth, meno riuscito del successivo Fievel. Le atmosfere sono davvero troppo opprimenti e cupe. Rendendosene forse conto, la sceneggiatura escogita inserti comici (la zia Bisbetica, il corvo Geremia) che la regia rende pretestuosi e irritanti nella loro vocazione macchiettistica. Tutto l'impianto ha comunque qualcosa di lovecraftiano, malgrado il diffuso gigantismo. Lo stile manierista dell'animazione di Don Bluth è già evidente.

Per salvare la propria casa dall'uomo, una topolina è costretta a chiedere aiuto a un gruppo di ratti geneticamente modificati fuggiti da un laboratorio di esperimenti. La prima cosa che salta all'occhio è la forte critica contro gli esperimenti sugli animali attraverso cui si dimostra come il vero cattivo sia proprio l'uomo. Le atmosfere sono molto tetre e angoscianti e sconfinano con l'horror (basti pensare alla scena col vecchio gufo). Omicidi, morte e questo sfondo horror fanno di Brisby un cartone anomalo forse più per adulti che per bambini.

Capita spesso che un cartone animato celi al suo interno una morale e insegnamenti veicolati da un linguaggio e da forme espressive destinate ai più piccoli. Bluth mira molto in alto e l’anagramma di Nimh fa subito capire quali siano le intenzioni. Dispone di belle animazioni, riuscendo a tratteggiare in profondità ogni singola personalità (in particolare quella di Brisby, che incarna la tenacia e la bontà di chi lotta senza mai arrendersi). Riesce a lanciare più di uno spunto di riflessione sull’affanno dell’esistenza terrena. Piccolo capolavoro.

Topolina vedova chiede aiuto ad alcuni ratti, diventati più intelligenti a seguito di un esperimento di laboratorio, per trasferirsi insieme ai figlioletti in una zona sicura, dato che il campo in cui vivono sta per essere arato... Il disegno è d'impronta disneyana ma la storia è più complessa e non mancano momenti molto cupi che possono spaventare il pubblico più piccino. A parte questo, si tratta di un film notevole, il più bello di Don Bluth grazie ad una trama originale ed avvincente con personaggi ben caratterizzati fra cui spicca Cornelius, cattivo da antologia.

Topolina vedova e con prole a carico chiede aiuto a ratti senzienti (esperimenti umani li hanno resi più intelligenti) per spostare la propria casa evitando il pericolo imminente (il contadino pronto a vangare la terra). Un corvo simpatico e pasticcione la accompagnerà durante tutta l'avvenura. Magistrali disegni e storia veramente toccante che non potrà non coinvolgere. Feroce critica sociale nei confronti dei laboratori che testano i loro prodotti sulle cavie. Un cartone animato che fa riflettere.

Un bellissimo gioiello di cartoon realizzato da Don Bluth. L'animazione ricorda nei tratti dei personaggi quella tipica della Walt Disney, ma sia nella trama che in alcuni dettagli dei luoghi e degli sfondi c'è una cupezza che avvolge tutto e un'attitudine più adulta nell'affrontare i temi proposti. Scorre piacevolmente, senza rinunciare a personaggi divertenti come Geremia, e anche il villain Cornelius rimane impresso. In alcuni punti potrebbe addirittura spaventare i più piccoli.