Un frustrato desiderio di paternità spinge il protagonista a cercare una donna qualsiasi che lo renda finalmente padre. Banale commedia di Quartullo, anche simpatico come attore ma del tutto inadeguato come scrittore e regista, ha il solo merito di mostrare parecchi centimetri di epidermide femminile. Tolti i nudi comunque, assomiglia decisamente ad un prodotto televisivo.
Commediola insulsa sul desiderio di paternità di un trentenne. Situazioni banali che sfociano in un finale veramente deludente. Quartullo è simpatico, ma a livello recitativo appare fuori tempo, mentre le interpreti femminili recitano col pilota automatico. Qualche nudo accennato.
Dall'idea di un uomo che cerca in tutti i modi di essere padre si potevano ricavare situazioni comiche e allo stesso tempo malinconiche che però Quartullo, talora modesto come attore, non riesce a far germogliare. L'umorismo è risaputo (fatta eccezione per la scena dello scambio delle riviste osè) e anche le potenzialità di riflessione sul tema della ricerca della paternità rimangono latenti. Noiose le scene di vita bucolica della seconda parte. Fortunatamente una discreta messinscena e qualche sorriso qua e là gli danno qualche punto.
C'è poco da salvare se non niente: un finale verosimile, qualche donzella scelta con cura e tutto sommato una sceneggiatura plausibile per un argomento che è senza dubbio meglio inscenabile. Di male tutto il resto, in particolare: la recitazione del protagonista/regista, decisamente scialba, e il narcisismo dello stesso che rende ipocriti i pochi momenti di autoironia e ridicoli quelli in cui si prova a intavolare un registro drammatico. Più che una commedia una farsa.
Pino Quartullo HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneZender • 24/09/19 17:05 Capo scrivano - 47787 interventi
Ne avevo già messa una di curiosità, oggi. Come curiosità salti fino al 27, Samuel. E per cortesia non farle a pezzi: quando la metti la completi, se no non metterla.