Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/09/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 26/09/08 05:57 - 12372 commenti

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Storia di due faccendieri italiani che cercano di mettere a punto una truffa ai danni del governo albanese iniziando un’odissea che li porterà a stretto contatto con la triste realtà del paese. Come quasi sempre accade per i film di Gianni Amelio, Lamerica è un’opera dura e pessimista fortemente anticonsolatoria. Nel tentativo (riuscito) di raccontare l’Albania odierna, il regista perde un po’ di vista il versante umano della storia che a tratti procede meccanicamente, nonostante l’impegno profuso dal buon cast.

Ercardo85 16/12/08 18:21 - 81 commenti

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"Lamerica" del titolo è un luogo ideale, anzi due: L'italia di oggi, vista come meta di sicuro benessere economico dagli albanesi che emigrano nella speranza di rifarsi una vita e L'America vera, quella del passato, verso la quale ad emigrare eravamo noi italiani con le stesse paure e le stesse speranze di quei popoli disperati che oggi, quasi sempre in condizioni pietose, sbarcano sulle nostre coste. È una lezione di tolleranza e di umanesimo da parte di un regista sempre originale; se di solito vengono raccontate storie ambientate nel passato per parlare di oggi, qui si fa il contrario.

Nando 6/07/10 16:14 - 3806 commenti

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Lucida narrazione dell'Albania postcomunista in cui un italiano un po' sprovveduto cerca di far soldi, ma la fortuna gira dall'altra parte. Un'emigrazione al contrario scevra di sogni e speranze che sa di vera sconfitta nonostante il sogno sia di molti altri.

Daidae 9/08/10 23:35 - 3163 commenti

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Valido film del regista Gianni Amelio che riprende la situazione dell'Albania degli anni 92-93 quando il comunismo era appena crollato in tutta l'Europa dell'Est. Nel cast un valido Enrico Lo Verso ma sopratutto Carmelo Di Mazzarelli: è alla sua prima prova da attore ma già ruba la scena, mentre Placido è purtroppo in ombra e si vede davvero poco. Ottima fotografia, film da riscoprire.

Pigro 5/04/11 09:25 - 9623 commenti

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Il ribaltamento dei luoghi comuni sull'epopea dei profughi albanesi rivela aspetti illuminanti, dalla neocolonizzazione affaristica al ricordo dell'invasione fascista. Ma è soprattutto lo sguardo ravvicinato a quel mondo in ebollizione dove tutti gli albanesi, nella miseria, parlano un italiano appreso in tv, a offrire le suggestioni migliori in un film in cui la storia del rientro fortunoso del faccendiere (un Lo Verso inadeguato) è troppo simbolica (ma il bel finale sa trascinare il simbolismo verso l'emozione). Un'opera civile importante.

Ishiwara 11/06/11 18:41 - 214 commenti

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Alcuni difetti ci sono, ma nel complesso è un buon film. Un po' troppo di schematismo e una scelta degli interpreti non troppo buona: Lo Verso è insopportabile quando fa l'italiano arrogante ed ancora peggio dopo la sua "redenzione". Placido per fortuna si vede poco. La trama qua e là sembra raccontare i luoghi comuni sull'Est postcomunista, ma nel complesso non affonda nella retorica e nella melassa. Un buon risultato, visto l'argomento. Un'odissea in un Paese alla deriva che è anche un viaggio di formazione, di comprensione di sè e dell'altro.
MEMORABILE: Il viaggio in camion; il discorso con il poliziotto dopo l'arresto; la partenza in nave.

Caesars 25/01/12 08:25 - 3772 commenti

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Ancora una volta Amelio ci racconta un difficile rapporto tra due persone che per età potrebbero essere padre e figlio. Sfondo (protagonista) della vicenda è l'Albania post comunista, dove uomini d'affari italiani senza scrupoli trovano terreno fertile per guadagni facili. Il film ha qualche limite nella storia che procede un po' senza meta, però proprio questo vagabondare con i protagonisti permette al regista di farci conoscere una realtà della quale solitamente si ignora l'esistenza. Buon film, quasi ***

Pinhead80 20/06/12 15:16 - 4715 commenti

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Una coppia di imprenditori italiani va in Albania per cercare di avvantaggiarsi della situazione di miseria con la compiacenza di ministri corrotti. Il protagonista (Lo Verso) vive una vera e propria odissea sulla sua pelle rendendosi conto dell'amaro destino a cui migliaia di persone vanno incontro ogni anno nella speranza di avere una rivalsa sociale ed economica. Lamerica è un film che non risparmia niente e nessuno. Un film ancora oggi molto attuale che dovrebbe far riflettere sulle dimaniche che portano le persone a migrare all'estero.
MEMORABILE: Lo Verso che oramai senza passaporto e quindi senza un qualsiasi riconoscimento di "diritto", si confonde nella massa dei poveri migranti.

Deepred89 21/12/14 18:33 - 3701 commenti

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Davvero un bel film, in grado di arricchire un'odissea "di formazione" nell'Albania post-comunista con piacevoli tocchi ironici (tutte le volte che gli albanesi parlano dell'Italia) o eccentrici (gli assalti "zombeschi") senza cadute a livello di verosimiglianza né particolari scivoloni retorici (quella parata di volti finale la si può perdonare, mentre il "ritorno a casa" si carica di connotati tra il mitico e il grottesco che mettono in ombra eventuali buonismi). Lo Verso non particolarmente carismatico, ma ci può stare. Da vedere.

Myvincent 26/08/17 08:20 - 3721 commenti

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Dalle ceneri del lungo regime comunista in Albania, un popolo affamato cerca una sua identità senza ancora sapere cosa farsene di una nuova libertà acquistata. Amelio racconta la tragedia di un popolo "italofilo" con lo stile usuale del road-movie, fra disperati albanesi, ma anche italiani, senza ricorrere troppo alle facili emozioni retoriche. Lo Verso e il suo broncio acquistano un loro perché nel dispiegamento del film, mentre si ammira la naturalezza espressiva di Carmelo Di Mazzarelli. Educativo.
MEMORABILE: Pane e formaggio donati gratuitamente al protagonista affamato.

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Magi94 21/06/18 23:04 - 942 commenti

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Film relativamente poco famoso ma che merita un posto di diritto tra i capolavori del cinema civile italiano. Gianni Amelio riesce infatti a discostarsi dal didascalismo, dalla pesantezza e noia di un certo filone di film sociali più recenti e crea una storia che coniuga potenza storico/politica ed emozioni. Vettore di questa storia è il vecchio Michele, che stampa sulla pellicola la differenza tra due mondi italiani distanti nel tempo, ricordando gli straccioni e accusando gli arrivisti, senza lasciar spazio ad alcuna accusa di "pietismo".
MEMORABILE: La faccia di Di Mazzarelli, che non può che far commuovere; Placido, perfetto imprenditore arrivista arrogante e ignorante.

Gabrius79 14/09/19 00:51 - 1420 commenti

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Gianni Amelio confeziona un film che dipinge abbastanza bene un certo periodo storico albanese e lo fa con un ottimo Carmelo Di Mazzarelli, ben calato nella sua parte che spesso riesce a oscurare Enrico Lo Verso (a tratti un po' appannato). Il ritmo a volte latita e la storia pare perdere di appeal, ma quel che conta spesso sono le immagini e la sofferenza che traspare. Placido in un cameo non propriamente memorabile.

Pessoa 25/07/21 19:58 - 2476 commenti

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Amelio racconta dell'emigrazione albanese verso le coste italiane alternando toni epici e momenti sommessi, densi di una tristezza quasi impalpabile. La storia personale di un bravissimo Lo Verso, emigrante "al contrario", è svolta con chiarezza e molto mestiere da Amelio, che naturalmente non risparmia la critica sociale a tratti molto efficace, ma si ha quasi l'impressione che lo script metta troppa carne al fuoco e alcuni momenti-chiave non siano sviluppati a sufficienza risultando poco credibili. Si tratta comunque di una pellicola molto buona, che merita sicuramente una visione.
MEMORABILE: I primi minuti con Placido, che con il suo immenso talento alza notevolmente il livello del film: La regia di Amelio, impeccabile.

Paulaster 15/07/22 09:49 - 4373 commenti

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Una coppia di faccendieri va in Albania per creare una società fittizia. Amelio rappresenta al meglio il clima postcomunista albanese e il sogno del suo popolo di arrivare in Italia. Ambientazioni di povero degrado, con il girovagare dei protagonisti (Lo Verso modesto, Di Mazzarelli rivelazione) che accompagna un esodo di disperati che rende il paesaggio lunare e impalpabile. Il viaggio pieno di speranze è reso con un fondo poetico per sdrammatizzare un imbarco apocalittico e umanamente difficile.
MEMORABILE: L’ospizio fatiscente; Il furto delle ruote; Il cinema piccolo; Il passaporto confiscato; L’incontro sul barcone.

Noodles 17/11/22 16:53 - 2196 commenti

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Gianni Amelio gira un film di eccellente valore, se lo si considera più come un documentario che un film a soggetto. La pellicola mostra infatti con efficacia l'Albania degli anni '90 ai tempi dei grandi sbarchi in Puglia con attenzione, appunto, quasi documentaristica. Nel far questo però, sembra che ai registi di casa nostra non riesca di evitare di inserire i soliti stantii cliché e stereotipi dell'italiano all'estero, e anche questo film non ne è privo (c'è anche "L'Italiano" di Toto Cutugno, basta vi prego...). Riuscito a metà, vale comunque una visione.

Straffuori 19/02/23 11:21 - 338 commenti

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Storia che inizia nell'Albania post-Hoxha a inizio anni '90 con due affaristi (Placido e Lo Verso) a caccia di facili guadagni. Il più giovane rimarrà travolto in un'odissea senza fine per rincorrere il loro vecchio (e rimbambito) prestanome, un esordinente (nonostante i 76 anni) Carmelo Di Mazzarelli. Dramma low budget in crescendo, si lascia seguire e raggiunge punte elevatissime di comicità involontaria quando Lo Verso inveisce contro persone a caso in strada. Dialoghi con gli albanesi molto stereotipati ma credibili, finale intenso.
MEMORABILE: L'immortale scena madre del furto delle gomme con Lo Verso che sbrocca fuori dalla locanda.
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  • Discussione Neapolis • 20/06/12 16:17
    Call center Davinotti - 3036 interventi
    Pinhead80 ebbe a dire:
    Il film fu girato fra l'agosto e il dicembre del 1993, ma il finale potè essere aggiunto solo nel giugno del 1994 perchè le autorità italiane temevano che le comparse presenti sulla nave, tentassero davvero di fuggire dall'Albania per rifugiarsi in Italia.

    Fonte: Libretto in allegato al dvd originale dell'edizione del film presentato da "La cineteca Repubblica- L'Espresso".

    Non ho capito. Cosa cambiava aggiungendo la scena sei mesi dopo?
    Ultima modifica: 20/06/12 18:11 da Zender
  • Discussione Pinhead80 • 21/06/12 01:16
    Scrivano - 309 interventi
    Neapolis ebbe a dire:
    Pinhead80 ebbe a dire:
    Il film fu girato fra l'agosto e il dicembre del 1993, ma il finale potè essere aggiunto solo nel giugno del 1994 perchè le autorità italiane temevano che le comparse presenti sulla nave, tentassero davvero di fuggire dall'Albania per rifugiarsi in Italia.

    Fonte: Libretto in allegato al dvd originale dell'edizione del film presentato da "La cineteca Repubblica- L'Espresso".

    Non ho capito. Cosa cambiava aggiungendo la scena sei mesi dopo?

    Ti ringrazio di aver posto questa domanda perchè mi permette di fare la seguente riflessione.
    In quel momento (a partire dai primi sbarchi del 1991 e purtroppo a fasi alterne anche tutt'ora) la politica italiana aveva montato a hoc con la collaborazione di stampa e televisione il panico per la presunta "ondata migratoria" o "emergenza clandestini" che aveva portato a temere che anche le comparse (come tutta la popolazione albanese) potessero tentare di fuggire dall'Albania per venire (come un orda di barbari) a delinquere nel nostro paese. Le cose a mesi di distanza cambiarono perchè il nostro governo si premurò di avviare pratiche di espulsione (coatta o indotta) nei confronti dei migranti con l'effetto di tranquilizzare (da una paura creata a hoc e incrementata da numeri falsi) l'opinione pubblica. In realtà così facendo si è trasformato il Mediterraneo in un cimitero liquido dove centinaia di persone sono morte (e continuano a farlo) per tentare fortuna e scappare dalla miseria. Lo straniero (in questo caso l'Albanese, ma in generale vale per tutti gli extracomunitari") è stato categorizzato come clandestino e quindi delinquente. Troppo spesso ahimè dimentichiamo che siamo un popolo di migranti.
    Non so se sono riuscito a spiegarmi, forse no, ma per una riflessione più accurata ti rimando alla lettura del libro "Non-persone" di Alessandro Dal Lago che è davvero molto interessante.
    Ultima modifica: 21/06/12 01:21 da Pinhead80
  • Discussione Neapolis • 21/06/12 12:37
    Call center Davinotti - 3036 interventi
    Grazie per l'ottima precisazione.
  • Discussione Alex1988 • 1/12/15 21:15
    Fotocopista - 23 interventi
    Il film fu presentato in concorso a Venezia nel 1994. Tra i giurati, c'erano Carlo Verdone e il premio Nobel Mario Vargas Llosa (il presidente della giuria era David Lynch). In un'intervista, Verdone rivelò che durante la discussione, tra i giurati, dopo aver visto il film, Vargas Llosa lo stroncò, perché, secondo il suo punto di vista, Amelio si era divertito nel mostrare l'umanità ridotta come degli insetti.


    Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=q4EkOg1m5mE
    Ultima modifica: 7/12/15 23:39 da Alex1988
  • Discussione Zender • 2/12/15 08:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Mettere sempre la fonte di queste info, Alex. Grazie.
  • Discussione Daidae • 20/12/18 19:31
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Ho rivalutato il film,chiedo se possibile l'alzamento a tre pallini
  • Curiosità Daidae • 20/12/18 19:34
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Nel film ogni tanto appare una tv che trasmette noti programmi di successo italiani su reti Mediaset. Il primo è Non è la Rai, che appare al minuto 5:



    Il secondo è Ok il prezzo è giusto. Vediamo una immagine in cui è riconoscibile il famoso logo al minuto 56 circa:

  • Discussione Zender • 21/12/18 08:03
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Doivresti anche riscrivere qui il commento, Daidae. Non è un commento da tre, il precedente.
  • Discussione Daidae • 21/12/18 19:55
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Doivresti anche riscrivere qui il commento, Daidae. Non è un commento da tre, il precedente.
    Ecco il nuovo commento.

    Valido film del regista Gianni Amelio che riprende la situazione dell'Albania degli anni 92-93 quando il comunismo era appena crollato in tutta l'Europa dell'est.
    Nel cast un valido Enrico Lo Verso,ma sopratutto Carmelo Di Mazzarelli,alla sua prima prova come attore ma già ruba la scena,mentre Placido è purtroppo in ombra e si vede davvero poco.Ottima fotografia,film da riscoprire.
  • Discussione Zender • 22/12/18 08:12
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ok, messo.
    PS (vale anche per i post): dopo virgole, punti, punti e virgole ecc. va sempre uno spazio.