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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/09/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 25/09/08 05:52 - 12372 commenti

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Un giovane carabiniere calabrese è incaricato di accompagnare due ragazzini, figli di una prostituta fino in Sicilia, in cerca di un istituto di accoglienza. Bellissimo film di Gianni Amelio, in cui è particolarmente curata la storia del rapporto tra l’adulto e i piccoli protagonisti che inizialmente si respingono e poi legano sempre di più. Rilevante inoltre il ruolo che il film esercita di reale e toccante testimonianza umana della provincia meridionale italiana. Eccellente la prova di tutto il cast.

Pigro 10/01/09 11:55 - 9623 commenti

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Carabiniere porta due ragazzini da Milano a un collegio al sud dopo l'arresto dei genitori. Purtroppo ho perso parecchie battute per l'audio terribile (fonica pessima) e per la pronuncia biascicata di molti attori. La storia del viaggio che fa avvicinare mondi umani diversi è bella anche se non originale. Il problema è che non c'è molto altro, qualche scena bella e una dura e coraggiosa "oggettività" registica, ma la storia langue e procede stentata (e incongruente). Notevole la scelta delle location. Sopravvalutato.

Mco 7/01/11 17:48 - 2323 commenti

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Gran film di Amelio sui rapporti umani e sulle differenze di interagire che essi stessi possono evidenziare a seconda della vita. Qui da un lato un carabiniere, retto e onesto, si contrappone a un duo di giovanissimi che dall'esistenza hanno imparato solo la diffidenza e la violenza. In più un ritratto essenziale del meridione, nudo e crudo, bello e desolante al tempo stesso. Sentimenti ben espressi, ciascuno a modo suo, dai protagonisti che regalano un'oretta e mezza circa di emozioni pure.

Nancy 26/12/12 16:46 - 774 commenti

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Un buon film che risente solo di un po' d'inaccuratezza nella confezione: la fotografia non valorizza certe scene come avrebbe potuto fare. La storia è semplice ma intensa, un viaggio nel Sud interiore ed esteriore: il protagonista incarna infatti certi valori ma ovviamente sarà lui a pagarne le conseguenze in un mondo in cui anche i bambini non sembrano poi essere così innocenti e indifesi. Alcune lentezze nel primo tempo, ma nel complesso il film scorre bene e appassiona.

Mickes2 27/05/13 18:59 - 1670 commenti

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Road-movie esistenziale schierato dalla parte degli sconfitti, inermi dinanzi all’indifferenza di tutto un paese, quell’Italia così bella fuori e brutta dentro. La mano realista di Amelio non risparmia nessuno: dall’annichilente ipocrisia delle istituzioni al cinismo delle persone normali che, spaventate da ciò che non conoscono, girano lo sguardo ricacciando ogni appiglio d’umanità. Nemmeno l’istruzione (intesa come conoscenza) riesce a trarre in salvo l’innocenza, ora perduta per sempre, spenta dentro gli occhi già disillusi di un’infanzia rubata.

Gabrius79 23/10/14 00:45 - 1420 commenti

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Gianni Amelio dirige magistralmente questo bel film con un Enrico Lo Verso davvero molto bravo. Il merito della riuscita va anche all'ottima recitazione dei piccoli Valentina Scalici e Giuseppe Ieracitano. Le emozioni e i momenti teneri si susseguono e commuovono perché riescono a centrare il bersaglio. Davvero un film sorprendente.

Maxx g 19/01/15 18:56 - 631 commenti

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Ho visto questo film con una certa curiosità, dopo aver letto buone critiche nelle riviste dell'epoca. Onestamente non ne sono rimasto estasiato, anche se la prova del giovane Lo Verso è più che convincente. I due bambini, seppure discreti, non suscitano affatto la simpatia dello spettatore. La vicenda si riesce a seguire ma non convince appieno per come si risolve. Forse è meglio concentrarsi su altre sue prove.

Pinhead80 3/09/15 15:31 - 4715 commenti

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Gianni Amelio è un grande regista perché riesce sempre a portare sul grande schermo storie vere e appassionanti. Due poveri bambini vengono affidati a un carabiniere affinché questi li accompagni in un istituto romano. Il viaggio lo cambierà radicalmente. Ho avuto la fortuna di leggere prima il libro e di vedere dopo il film apprezzando quest'ultimo ancora di più. La scelta dei protagonisti è azzeccatissima a partire da Lo Verso che riesce a mettere grande intensità e forte immedesimazione nel ruolo che interpreta.
MEMORABILE: La scena al mare.

Nando 13/09/16 12:49 - 3806 commenti

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Un lungo viaggio della speranza che coinvolge un giovane carabiniere e due bambini già segnati dalla durezza della vita. Realistico e privo di fronzoli, il film mostra la grande capacità di Amelio di raccontare il quotidiano con estrema semplicità e chiarezza, lontano dai soliti luoghi comuni. Lo Verso ottiene la sua consacrazione e i due giovani protagonisti lo supportano degnamente.

Paulaster 15/12/16 11:05 - 4373 commenti

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Storia narrata senza pietismi o drammaticità gratuite, perché il tema della bambina prostituìta e delle conseguenti difficoltà a piazzare i due fratellini è tosta e a rischio di cadere nella retorica. Amelio sottolinea invece l'ipocrisia di chi si scandalizza ma è pronto a puntare il dito e le promesse che portano a nulla. Nel viaggio l'Italia è resa spoglia, polverosa, con gli ubriachi alle fontane; anche il corredo sociale è specchio della povertà d’animo.
MEMORABILE: Le botte tra i due fratellini.

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Alex1988 30/03/19 18:28 - 728 commenti

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Una dolce storia riguardante due bambini la cui madre, accusata di aver indotto la figlia a prostituirsi, viene arrestata e i ragazzi vengono momentaneamente dati in custodia a un giovane carabiniere. Nel corso della storia i tre protagonisti si avvicineranno sempre più, fino al sospeso finale. Amelio sa toccare le corde giuste e, nonostante qualche piccola caduta di ritmo qua e là, dà vita a un film da apprezzare. Gran premio della Giuria a Cannes.

Hearty76 19/08/19 03:53 - 258 commenti

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Un giovane carabiniere calabrese deve scortare una ragazzina e suo fratello minore in Sicilia, dove li attende un istituto di accoglienza. Storia cruda d'un viaggio difficile e avventuroso, appeso e sospeso tra i silenzi della rabbia e delle speranze sotterrate dal dolore. Fra una sosta e l'altra un inaspettato senso paterno riesce a far breccia nei cuori induriti, laddove il ritratto terrigno d'una società meridionale tanto bucolica quanto lapidaria non lascia respiro. Finale commovente, adagiato sul bordo di un tacito lirismo quasi redentore.

Daniela 27/08/21 21:15 - 12606 commenti

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Dopo l'arresto della madre, fratello e sorella siciliani vengono mandati presso un istituto per ragazzi problematici a Civitavecchia. La missione è affidata a due carabinieri ma il più anziano si imbosca, lasciandolo solo l'altro, giovane ed inesperto.. Un racconto di viaggio punteggiato da luoghi, momenti ed incontri significativi durante il quale l'iniziale diffidenza dei bambini si scioglie con il progressivo emergere dell'umanità del loro impacciato accompagnatore. Film pudico, attento nell'evitare derive ricattarorie e facili sentimentalismi, interpretato dalle facce giuste.

Pessoa 2/01/22 00:51 - 2476 commenti

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La metafora del viaggio serve questa volta ad Amelio per raccontare, attraverso una storia ispirata alla realtà, l'incapacità delle istituzioni nel gestire situazioni problematiche come quella del film. Il racconto scivola via lento e quasi sospeso grazie alla mano di uno dei più grandi registi italiani contemporanei, capace di trovare la poesia nel degrado e nello squallore. Immenso Lo Verso nel ruolo che gli ha dato la celebrità, bravi i bambini che tengono bene la scena per tutto il film. Una favola sporca, senza lieto fine, che però riesce a dare sollievo all'anima. Molto bello!
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  • Discussione Gugly • 26/09/08 14:05
    Portaborse - 4711 interventi
    Questo film l'ho visto molti anni fa e mi colpì per la voluta lentezza e la luce, in quanto si svolge anche al sud...ma mi è rimasto impresso perchè andai a vederlo nel tardo pomeriggio del 23 maggio 1992, quando le agenzie avevano appena lanciato la notizia della strage di Capaci.
  • Discussione Zender • 26/09/08 15:29
    Capo scrivano - 47698 interventi
    con notizie come quello io avrei sovrapposto il ricordo con la realtà di Capaci: già ricordo poco dei film che ho visto tempo fa, figuriamoci di quelli usciti in concomitanza con notizie del genere...
  • Curiosità Pessoa • 2/01/22 11:41
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Per il ruolo del carabiniere Antonio, che fece conoscere Enrico Lo Verso al grande pubblico, era stato scelto l'attore spagnolo Antonio Banderas, ma Amelio durante l'audizione a Lo Verso, che avrebbe dovuto doppiare Banderas in italiano, ne rimase molto colpito e decise di affidare a lui la parte.
    Fra i papabili per quel ruolo c'era anche Massimo Troisi, ma Cecchi Gori non avallò il progetto rifiutandosi di "prestare" l'attore a Rizzoli perché si aspettava da lui il film di Natale e non una pellicola impegnata come questa.

    Fonte: Wikipedia