Si replica Tresette, ormai del tutto privo di qualsiasi elemento western a parte i costumi (e l'inizio). Carnimeo gioca la carta della comicità da avanspettacolo, con stuolo di caratteristi (e la rara, se non unica, comparsata western di Memmo Carotenuto), quasi tutte le cadenze dialettali italiane, e frequente ricorso all'accelerazione da comiche. Risultato complessivamente modesto malgrado qualche ottima prestazione (Garrone, D'Orsi, Pazzafini) e qualche scena indovinata (il raduno del ku klux klan). Di Tresette ce ne sono due, e bastano...
Dio benedica il vero western comico e strafulmini le pagliacciate di bassa lega come questa. Di ciò in effetti si tratta: un'accozzaglia di scenette difficilmente proponibili anche in un barzelletta-movie, con l'abuso di anacronismi stucchevoli (un tipo viene apostrofato come juventino, Pazzafini intòna uno stornello romanesco e via dicendo). L'interminabile parentesi nel manicomio è una delle cose più assurde e deliranti che ho mai visto su uno schermo. Troppi gli attori presenti estranei al genere, totalmente spaesati, soprattutto D'Orsi e Garrone.
Film western spassosissimo, con una miriade di idee per farci ridere. Il povero Riccardo Garrone balbuziente, Nello Pazzafini col suo romanaccio "fracico", il manicomio... Mitiche le scene di quelli che escono dal bar a mo' di calciatori con tanto di numero dietro la maglia, e del raduno del Ku Klux Klan. C'è una miriade di sganassoni, contornata da due simpatici protagonisti: il panciuto e barbuto Chris Huerta e da uno dei miei pistoleri preferiti, George Hilton. Chi non pretende troppo (e si accontenta) gode.
Inevitabile deriva dialettale/demenziale; tutto ciò che di latino è sempre esistito sottotraccia nello spag esplode con questi tardi esempi. È bastato far dire a Milian "a fio de na mignotta" in Companeros e il western italico ha fatto outing. Fino a questi Carnimeo il cui delirio comico è irrefrenabile. Battute parrocchiali, recitazione isterica, anacronismi a gogò, Hilton complice feticcio di queste operazioni. Pieno di caratteristi italiani increduli a cotanto delirio. Ottimo per pomeriggi al cinema della parrocchia. Alessandroni copia (bene) Morricone.
Imbarazzante degenerazione della deriva comica dello spaghetti western iniziata con Trinità, ormai mutata definitivamente verso la barzelletta più fastidiosamente cretina, in cui anche la cornice western è ormai solo un'assurdità demenziale, confusa tra altre trovate assurde e senza più nessuna ragion d'essere. Triste, per di più, vedere il cool George Hilton cercare di improvvisarsi comico senza averne alcuna inclinazione. Prodotto inimmaginabile che fa rivalutare altri western già penosi.
Dopo il primo film di Tresette, Hilton ci riprova prendendo la strada del più demenziale western comico. Qui il west è solo uno sfondo per una passerella di macchiette (il romano, il genovese, i matti del manicomio, Hilton che parla un artefatto tedesco, ecc.) e risse alla Trinità. Nel film sono più interessanti le scene di "parapiglia" che la serie di personaggi dialettali (fanno cadere le braccia).
George Hilton HA RECITATO ANCHE IN...
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Abuso dello spazio per lamentare la deriva keynesiana del sito (il Legnani individua le lacune e altri le colmano), e per segnalare il solito casino del pur grande Giusti, che attribuisce a questo film una scena del primo (il ballo in maschera).
-Doppiatori d'ordinanza per Hilton (Graziani) e Huerta (Romano)
- Dialetti (o meglio accenti) registrati: napoletano (i Maggio), romanesco (vari, con menzione d'onore per Carotenuto e Pazzafini doppiato da Amendola), bolognese (D'Orsi), genovese (Unger), marchigiano (il finto Toro Seduto), milanese (Brambilla - sic). Credo che sia l'unico western della storia del cinema dove si sente la parola "belìn"
Il Gobbo ebbe a dire: Abuso dello spazio per lamentare la deriva keynesiana del sito (il Legnani individua le lacune e altri le colmano)...
Tràttasi di assist per farti fare bella figura...
HomevideoGeppo • 20/03/10 11:38 Call center Davinotti - 4269 interventi
Ecco a voi il DVD-box tedesco della X-Rated (cofanetto con due DVD, edizione limitata 1.000 copie) che comprende sia "Di Tresette c'è ne uno, tutti gli altri son nessuno" sia "La più grande rapina del West".
Master: Discreto con qualche graffio.
Audio: Sufficiente (italiano, tedesco, inglese)
Durata: 89 minuti (integrale)
Video: 2.35:1
Extra: Trailer
La colonna sonora allude con ogni evidenza a Raindrop Keep Falling on my Head, la colonna sonora di La stangata (l'inizio è praticamente uguale). Pietro Torrisi gonfia il muscolo e lo fa bicare da George Hilton, e poi prende un mucchio di botte assieme a Puccio Ceccarelli
Reeves ebbe a dire: La colonna sonora allude con ogni evidenza a Raindrop Keep Falling on my Head, la colonna sonora di La stangata (l'inizio è praticamente uguale). Pietro Torrisi gonfia il muscolo e lo fa bicare da George Hilton, e poi prende un mucchio di botte assieme a Puccio Ceccarelli
Piccola correzione: "Raindrop Keep Falling on my Head" è nella colonna sonora di "Butch Cassidy" (sempre di George Roy Hill e col duo Newman/Redford), non ne "La Stangata".