La fabbrica delle mogli - Film (1975)

La fabbrica delle mogli

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tratto da un romanzo di Ira Levin, l'autore di "Rosemary’s baby", THE STEPFORD WIVES (il titolo italiano è forse più "corretto", ma svela già troppo) non è certamente a livello del celebre film di Roman Polanski, dal quale tuttavia eredita la medesima visione “complottista” tipica di Ira Levin. Nell'idea di base i due film si somigliano molto (anche se ROSEMARY’S BABY si concentra su implicazioni demoniache qui del tutto assenti) ed evidenziano una critica sociale ben precisa, una lotta contro il conformismo e il conservatorismo....Leggi tutto Purtroppo, come si diceva, il regista Bryan Forbes non è Polanski e la tensione mirabilmente creata in ROSEMARY’S BABY qui praticamente non esiste. THE STEPFORD WIVES è un film solare, girato nella classica provincia americana delle megaville con giardino, tra le quali si muovono personaggi un po' inquietanti proprio come lo erano quelli de L’INVASIONE DEGLI ULTRACORPI (e soprattutto dell'ottimo remake TERRORE DALLO SPAZIO PROFONDO), umani con qualcosa di sospettosamente "meccanico". Qui i dubbi nascono dal comportamento delle mogli degli abitanti di Stepford, esageratamente attaccate alle faccende domestiche, incapaci di costruirsi una vita propria al di fuori delle mura di casa. Come sempre chi se ne accorge è la nuova arrivata in paese, destinata al ruolo di protagonista col compito di smuovere le coscienze femministe delle vicine. THE STEPFORD WIVES è carente soprattutto nella regia, che non è in grado di imporre un ritmo accettabile né di costruire scene realmente coinvolgenti. Si intuisce che il soggetto era buono (Wes Craven ne girerà una versione fantascientifica col suo tv-movie INVITO ALL’INFERNO), ma la realizzazione modesta lo affossa ben presto.

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B. Legnani 9/05/07 20:57 - 5519 commenti

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Che splendida occasione buttata via. Si ha un'attrice fra le più deliziose (Katharin Ross), una fra le più brave (Paula Prentiss), una storia che permetterebbe ironia, tensione, critica all'istituzione matrimoniale e mille altre cose. Invece no. Si vola basso, quasi nella banalità, tranne alcuni momenti che "svegliano" lo spettatore prima di ri-abbandonarlo alle derive della noia e della solitudine. Da vedere con la moglie, affinché rifletta, vàluti, agisca di conseguenza...
MEMORABILE: Quando la Prentiss "si rompe" davanti alla Ross.

R.f.e. 22/08/09 21:02 - 816 commenti

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Ispirato al romanzo (1972) di Ira Levin. Già l'autore del libro non fu capito e venne stigmatizzato come antifemminista (cosa assurda, visto che il romanzo è semmai contro l'istituzione matrimoniale, ma non contro le donne o l'amore passionale). Il film fa ancora peggio, per paura d'urtare femministe e buonisti vari: aggiunge un assurdo happy-end che lo banalizza e ne disarma la grottesca ironia dell'epilogo, proprio ciò che dovrebbe far riflettere sull'ipocrisia dell'amore istituzionalizzato e sull'assurdo ideale femminino dei "mariti" WASP.

Buiomega71 15/12/10 14:26 - 2899 commenti

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Straordinario apologo fantascientifico/femminista, che parte in sordina e lancia messaggi inquietanti e disturbanti, per poi manifestarsi, in tutto il suo orrore, nel terrificante e agghiacciante finale. La lentezza di alcuni passaggi fa crescere la tensione e Forbes andrebbe adorato solamente per questo fantahorror che colpisce come una pugnalata! Paranoie Polanskiane in un contesto Crichtoniano. Altro tassello fondamentale del cinema di fantascienza degli anni settanta.
MEMORABILE: Katharine Ross davanti al suo "doppio", con le pupille completamente nere e un sorriso diabolico.

Homesick 17/03/13 16:45 - 5737 commenti

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Per i due terzi l’opera di Forbes si adagia su ambienti assolati e situazioni conviviali, addensando solo negli ultimi venti minuti il senso di inquietudine e claustrofobia che il visionario capolavoro di Polanski – di cui condivide medesima paternità letteraria ma se ne differenzia per un complotto dalle mire societarie più concrete – creava direttamente o allusivamente sin dall’inizio. Il sottofinale da incubo gotico - non mancano il temporale che si abbatte su di un lugubre maniero - prelude ad un risveglio ancor più raggelante e distopico.
MEMORABILE: Il coltello affonda nelle carni (?) della Prentiss e ne manda in tilt i circuiti; la Ross faccia a faccia con il suo “doppio” robotico.

Saintgifts 25/06/13 17:01 - 4098 commenti

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Il film procede senza praticamente dire niente (se si toglie il fatto che una bella famigliola si trasferisce dalla caotica New York, in un delizioso paese del Connecticut), salvo lasciare qua e là piccoli indizi (e questo fa pensare che qualcosa ci debba essere sotto). Questa ricercata lentezza ha un suo perché e salterà fuori naturalmente nel finale, che non può essere diverso per via della metafora che rappresenta. Le interpretazioni sono buone e la regia appropriata; nonostante questo non riece a essere davvero avvincente.
MEMORABILE: I begli occhi della Ross, ultimo tocco alla creazione.

Daidae 12/09/13 00:51 - 3163 commenti

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Bello. Inizialmente è un po noioso, sembra quasi insensato. Poi dopo il quarantesimo minuto prende corpo un buon fantastico, senza scene spinte ma che si lascia apprezzare, sopratutto nel finale. Ottimo il cast, in particolar modo la Ross che si lascia apprezzare non solo per la sua bellezza. Tre pallini meritati.
MEMORABILE: Il finale.

Lucius 19/09/13 00:31 - 3015 commenti

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Probabilmente la prima parte in stile commedia accattivante è stata ideata per sorprendere lo spettatore (vedi secondo tempo); il film è recitato magnificamente anche se soffre di qualche lungaggine. La verve che caratterizza i dialoghi ne rappresenta il punto forte. Le femministe lo odieranno, io l'ho gradito.
MEMORABILE: Il finale.

Deepred89 11/03/16 18:16 - 3701 commenti

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E' un peccato che la sceneggiatura si perda, per 3/4 di film, in lungaggini immotivate e chiacchiere femministe (che il doppiaggio italiano appesantisce ulteriormente) degne del contestatario italico più scalcinato, perché quando si inizia a giocare sul serio i toni cupi e destabilizzanti - alla Polanski, per intenderci - funzionano egregiamente e la critica alla società patriarcale giunge potente e fulminante. Una mezza occasione sprecata, anche se l'ottima confezione e il buon cast riesce a rendere tollerabili anche i frammenti più smorti.

Ciavazzaro 26/07/17 01:31 - 4768 commenti

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Interessante. Buon esempio di fantascienza inserita in un contesto cittadino apparentemente idilliaco e piacevole, che in realtà nasconde dentro sé un orrendo segreto. Ottima la Ross, supportata da un favoloso cast di caratteristi, applausi per O'Neal capo del famigerato club, William Prince dottore, la Wallace e la Prentiss. Nonostante la lunghezza non annoia mai ed è efficace nella creazione di un senso di pericolo incombente, molto bello il tetro finale nel club deserto e l'inquadratura nel prefinale è veramente inquietante.
MEMORABILE: La scoperta del segreto nella stanza segreta.

Anthonyvm 13/03/18 09:20 - 5612 commenti

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L'atmosfera del film è senza dubbio tesa, misteriosa, macabra e non stupisce che sia tratto da un romanzo dell'autore di Rosemary's baby. Forse un Polanski avrebbe fatto un lavoro migliore, ma la regia di Forbes non è il problema: è il ritmo che manca. Il film dura circa due ore e solo l'ultimo quarto d'ora riserva i brividi che lo rendono degno di essere ricordato. Probabile che il fatto di sapere già quale fosse il segreto delle mogli di Stepford mi abbia rovinato buona parte della visione, ma resta troppo lento. Comunque finale da paura!
MEMORABILE: Gli ultimi dieci minuti sono un concentrato di terrore, follia e horror paranoide da antologia.

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Caesars 13/03/18 08:32 - 3772 commenti

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Mi aspettavo qualcosa di più. Invece la pellicola scorre senza incidere più di tanto, con ritmo lento e situazioni abbastanza prevedibili. Tratto da un romanzo di Ira Levin, il film ricorda molto le atmosfere di Rosemary's baby (stesso autore letterario) ma Forbes non è certo Polanski e la cosa si vede. Rimandi anche alla fantascienza de L'invasione degli ultracorpi. Comunque un lavoro che si lascia seguire senza problemi, anche se sulla carta risultava più interessante, anche grazie alle corrette interpretazioni di tutti gli attori.

Fedeerra 5/02/20 04:59 - 770 commenti

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La paranoia è di matrice polanskiana (infatti il film è tratto da un romanzo di Ira Levin, autore di Rosemary’s baby), il femminismo tipico del decennio settantiano, ma l’impronta narrativa sembra non avere un autorialità riconoscibile. Nonostante questo però siamo di fronte a uno degli esperimenti cinematografici più inquietanti e suggestivi di sempre. Tra commedia, fantascienza e thriller si snoda un apologo sul complottismo ancora oggi estremamente attuale. Bellissima la chiusa finale e perfetta Katherine Ross.

Paulaster 30/07/20 10:30 - 4373 commenti

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In una cittadina tranquilla le donne diventano tutte brave casalinghe. La congrega di maschilisti vive nel suo mondo perfetto e due donne cercano di essere progressiste. Prima parte alleggerita dalla Prentiss (che oscura la protagonista più volte) e poi virata nel thriller fantascientifico. I momenti clou hanno poca tensione (sebbene ci siano coltellate e bastonate) e il prefinale poteva essere più orrorifico, tenuto conto che i figli erano spariti. Con questa regia si poteva girare una commedia evitando accostamenti azzardati a Polanski.
MEMORABILE: I disegni delle donne; La Prentiss accoltellata; La finta camera da letto.

Fauno 14/03/21 01:16 - 2206 commenti

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La Ross incanta con la sua bellezza, ma è meglio guardare lei, silenziare il film e volgere lo sguardo altrove in sua assenza, neanche tanto per lo squallore del mondo artificialmente perfetto, quanto per i 90 minuti che il regista si concede per l'introduzione più lunga della storia del cinema, sciorinando un personaggio patetico dopo l'altro (non si salva nessuno). Il vero film si limita agli ultimi 10 minuti, risolti da un epilogo che ghiaccia il sangue, non solo asseverando il suddetto squallore, ma rincarando perfino la dose con la pugnalata finale allo spettatore.
MEMORABILE: Il cambiamento della Prentiss; I ritratti; Il rapimento del cagnolino (sigh!); La sbornia del marito.

Franty 27/08/22 04:09 - 6 commenti

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Una società che non distingue un manichino spoglio da una donna nuda. Per più di 3/4 si sopporta di tutto: gallerie d arte, laboratori di analisi e studi psichiatrici. L'epilogo non si appoggia a nulla di quanto viene inutilmente costruito precedentemente e la protagonista non ha nemmeno il coraggio di chiedersi perché ma le viene comunque data una risposta: "perché possiamo farlo". Finalmente un paio di tette velate dal "femminismo" di quegli anni chiudono un film impegnativo e disorientante (il rapimento del cane?).

Teddy 9/09/22 05:37 - 808 commenti

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Risoluto, mai indefinito, l'equilibrio tra thriller sociale e dramma individuale, ma il ribaltamento dell’epilogo è da genuino, terrifico horror. Dalle pagine di Ira Levin un film antropologico e femminista, lento, magnetico, straordinariamente preciso nella caratterizzazione dei personaggi secondari: un sottobosco di marionette e burattinai da far gelare il sangue. Sottovalutatissimo.

Nicola81 21/09/22 13:01 - 2827 commenti

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Da un romanzo di Ira Levin, sceneggiato da William Goldman, un apologo femminista e anticonformista declinato in chiave fantascientifica. L'inizio è compassato, ma poi si insinua gradualmente l'inquietudine che raggiunge il suo apice in venti minuti finali agghiaccianti per tensione e pessimismo (sebbene il titolo italiano qualcosa lasci intuire). Cast ben diretto, soprattutto una sempre radiosa Katharine Ross (probabilmente alla migliore prova della sua carriera) e una Prentiss convincente sia prima che dopo la trasformazione. Discrete le musiche di Michael Small.
MEMORABILE: La Ross a colloquio con la dottoressa; Il finale.

Giùan 15/09/23 23:27 - 4528 commenti

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Rispetto all'altra trasposizione da un romanzo di Levin, trasfigurata da Polanski in una perturbante progressione tra incubo e realtà, Forbes riporta il film in una dimensione di "horror sociologico" più contestualizzata alla temperie del genere e del decennio. Se così l'opera appare oggi priva della necessaria ambiguità, non c'è dubbio che la messa in scena sia di notevole fattura, impreziosita dalla luce di un sole falso e meccanico quanto le omologate "bambole" che si aggirano per Stepford. Ross e Prentiss splendide, mentre la parte maschile avrebbe abbisognato di più incidenza.
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  • Homevideo Buiomega71 • 14/02/16 18:04
    Consigliere - 25892 interventi
    FINALMENTE in dvd per la Sinister, disponibile dal 19/04/2016

    http://www.amazon.it/Fabbrica-Delle-Mogli-Katharine-Ross/dp/B01BP1LMHW/ref=sr_1_456?s=dvd&ie=UTF8&qid=1455468757&sr=1-456
  • Curiosità Buiomega71 • 26/06/16 10:40
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flano cinematografico di La fabbrica delle mogli:

  • Homevideo Xtron • 2/07/16 14:59
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Ecco il dvd SINISTER

    Audio italiano e inglese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 1h50m08s
    Extra: Trailer

    immagine a 18:04

    Ultima modifica: 2/07/16 18:39 da Zender
  • Discussione Ciavazzaro • 26/07/17 01:38
    Scrivano - 5591 interventi
    Sicuramente Buio lo saprai, ma questo film ha ben 2 seguiti,e mi sono quindi divertito a vedere l'intera saga uno dopo l'altro in 3 giorni (ci sarebbe anche un quarto capitolo, ma da quel che ho letto è più un remake con questa volta le donne a comandare, si chiama The Stepford Husbands), e devo dire che mi ha soddisfatto e molto.

    Questo primo capitolo ha una bella idea di partenza, e un fantastico cast di caratteristi: O'Neal come al solito una scelta vincente , ottima la protagonista Ross e la Prentiss.

    Il finale poi nel club vuoto è alquanto inquietante

    SPOILER

    Gli occhi neri del robot

    FINE SPOILER

    Domani inserirò la scheda del secondo capitolo, inedito qui sul sito: Revenge of the Stepford Wives e il titolo dice già tutto !
  • Discussione Buiomega71 • 26/07/17 05:34
    Consigliere - 25892 interventi
    Di questo mio cult assoluto sapevo che esistevano due sequel

    Uno ( non ricordo se il secondo o il terzo, erano comunque film per la televisione) era diretto dal mio amato Robert Fuest e venne trasmesso anche su TMC ( in prima serata, a metà anni 90) con il titolo LA RIVOLTA DELLE DONNE DI STEPFORD

    Taccio sul remake " pagliaccesco" di Oz
    Ultima modifica: 26/07/17 09:06 da Buiomega71
  • Discussione Caesars • 13/03/18 08:40
    Scrivano - 16796 interventi
    La versione che ho visto aveva numerose brevi sequenze parlate in inglese. Questo mi fa pensare che a suo tempo in Italia il film sia uscito nelle sale in versione "cut".
  • Discussione Buiomega71 • 13/03/18 09:06
    Consigliere - 25892 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    La versione che ho visto aveva numerose brevi sequenze parlate in inglese. Questo mi fa pensare che a suo tempo in Italia il film sia uscito nelle sale in versione "cut".

    Probabilmente piccole sequenze di dialogo eliminate dalla versione che uscì da noi nelle sale ( come è successo con L' ORCA ASSASSINA o AMITYVILLE POSSESSION)
  • Discussione Caesars • 13/03/18 09:19
    Scrivano - 16796 interventi
    Si, solo piccole sequenze di dialogo, non scene rilevanti, eliminate. Brutto vezzo italiano.
  • Homevideo Caesars • 5/12/19 14:10
    Scrivano - 16796 interventi
    Per chi fosse interessato, segnalo la nuova riedizione Sinister Film (restaurata in HD) in uscita il 30 gennaio 2020

    https://www.dvd-store.it/Video/DVD-Video/ID-70171/La-fabbrica-delle-mogli-Restaurato-in-HD-Sci-Fi-d-Essai
  • Homevideo Mortician • 9/06/21 12:20
    Galoppino - 155 interventi
    la nuova edizione altro non è che una ristampa dell'edizione uscita nell'aprile del 2016, perciò ritroviamo i difetti della precedente edizione ossia: video leggermente sgranato, bassa definizione delle immagini e in alcuni punti il video appare interlacciato.
    Conclusione: la dicitura "restaurato in HD" è uno specchio per allodole.