Il cerchio - Film (2000)

Il cerchio
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Titolo originale: Dayereh
Anno: 2000
Genere: drammatico (colore)
Note: Leone d'oro al miglior film alla 57ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/09/08 DAL BENEMERITO MASCHERATO
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Mascherato 10/09/08 08:03 - 583 commenti

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Il cerchio serve anche a metaforizzare lo spazio chiuso, la trappola, la prigione in cui le donne iraniane si trovano a dover vivere dalla nascita (il film comincia proprio con un parto) alla morte. Tre episodi che chiudono i conti, perché da lì non si scappa. E se riuscite a sopportare la pedanteria dei dialoghi (la donna che insiste a chiedere al bambino dove è la mamma, nonostante lui non faccia che ripetere che non lo sa), non mancherete di apprezzare questa pellicola lontana (produttivamente e culturalmente).

Cotola 22/11/09 23:04 - 9043 commenti

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Film dalla struttura circolare (inizia e finisce allo stesso modo) in cui il regista Panahi scandaglia il mondo femminile e lo fa con grande pudore, sensibilità ed in modo sobrio, attraverso otto storie di donne, alla prese con la dura sopravvivenza nel mondo di cui fanno parte, che vanno a formare un cerchio simbolico che forse vuole rappresentare l'universo chiuso in cui esse sono costrette a districarsi. Interessante ma non eccezionale. Leone d'oro a Venezia.

Rebis 2/07/10 15:58 - 2337 commenti

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Il cerchio non descrive solo il tracciato narrativo che conchiude claustrofobicamente il racconto al di fuori della linearità spazio temporale, ma delimita, circoscrive, confina e, conseguentemente, imprigiona, annullando i diritti e l'identità delle otto protagoniste. All'interno di un regime integralista, folle e teocratico, dove venire al mondo donna equivale a compiere un peccato, Panahi tace dei loro reati perché umanamente inesistenti. Raffinato e lirico, ma mai pleonastico, Panahi mimetizza la regia in uno stile essenziale, limpido, oggettivante, alle soglie del documentarismo. Corale.

Deepred89 20/07/10 13:44 - 3706 commenti

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Tema interessante, film sfiancante. Sorvoliamo sul budget (vistosamente basso), sorvoliamo sulla fotografia (pessima, ma forse è colpa del budget), sorvoliamo pure sul cast (anonimo e poco incisivo) e se proprio vogliamo pure sull'abusatissima struttura circolare ad episodi (episodi fiacchissimi ovviamente). Un noia mortale, un'ora e mezzo che sembrano infinite e su questo non so quanto si possa sorvolare. Regia fredda e documentaristica, con qualche buona intuizione che salva il film dal disastro.

Galbo 10/02/12 07:11 - 12392 commenti

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In un paese (l'Iran) dove la donna è spesso emarginata e degradata, Jafar Panahi dedica il suo film proprio all'altra metà del cielo con otto storie e una struttura narrativa circolare che è anche metafora della condizione femminile. Poco apprezzabile da chi cerca nel cinema ritmo ed azione, Il cerchio affronta la quotidianità in modo pacato e riflessivo con storie ordinarie che segnano lo spettatore più attendo e dicono più di dotte dissertazioni.

Pigro 20/11/12 08:21 - 9666 commenti

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Moglie, madre, figlia, puttana, ma comunque essere inferiore: è la donna nella società iraniana, descritta in questo bellissimo film, concepito come un girotondo di storie inanellate di ex detenute, in fuga da qualcuno e in cerca di qualcun altro, nella sconcertante pratica di una profonda discriminazione ed emarginazione. La cinepresa è sempre fissa sulle donne (anzi, sulle macchie nere dei loro veli: evidenza cromatica di esseri alieni), come a rendere loro una visibilità e una centralità negate. Inizio e fine (circolari) da brividi.

Paulaster 26/04/18 10:19 - 4417 commenti

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Microstorie di donne iraniane collegate le une alle altre in cui si narra la loro condizione. Il quadro di repressione femminile è più concentrato sulla paura delle conseguenze che sul dominio che il maschio perpetra. Donne viste come dei fantasmi neri nei loro chador, come delle ospiti indesiderate: la regìa segue bene le fughe e si sofferma sulle espressioni preoccupate. Film realistico anche per evidenti difficoltà ambientali e per le attrici non professioniste.
MEMORABILE: Il parto inziale di una femmina; L’abbandono della bambina per la terza volta.

Kinodrop 23/01/19 20:51 - 2948 commenti

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Quanto turba questo film. Il regista racconta una giornata di ordinaria emarginazione e sudditanza di alcune donne rese sole da un passato non detto, ma certamente drammatico. Alla ricerca di una via di accesso a una normalità impossibile, in una società come quella iraniana (e non solo) maschilista e bigotta, le protagoniste sperdute e bisognose del sostegno reciproco, non hanno possibilità di uscire dal cerchio che le soffoca. Si percepiscono nel caos urbano, l'ansia e l'urgenza di sopravvivere in quella dura realtà. Quanto turba questo film.
MEMORABILE: Il dramma distribuito da una donna all'altra; La piccola abbandonata; La sigaretta; La fierezza della prostituta.

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  • Discussione Capannelle • 3/03/10 10:28
    Scrivano - 3510 interventi
    Dal Corriere del 2 marzo 2010
    "Stretta del regime iraniano su artisti e intellettuali dissidenti. L'ultimo a farne le spese è stato Jafar Panahi: il regista de Il Cerchio (con il quale nel 2000 vinse il Leone d'oro a Venezia) e Oro rosso è stato arrestato a Teheran assieme alla moglie e alla figlia."
  • Discussione Caesars • 10/06/10 16:31
    Scrivano - 16810 interventi
    Una buona notizia: il regista Panahi è stato rilasciato su cauzione.