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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Di derivazione palesemente polanskiana (la protagonista Mimsy Farmer è una sorta di Mia Farrow meno nota così come il film è molto simile a ROSEMARY’S BABY ma soprattutto all’INQUILINO DEL TERZO PIANO) IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN NERO eredita dal grande regista polacco l'impianto scenografico e l'idea di un vicinato ambiguo, solo a prima vista cordiale e disponibile. Barilli, all'esordio, dimostra subito di puntare in alto (anche a costo di apparire pretenzioso) confezionando un horror patinato dalla fotografia...Leggi tutto strepitosa (di Mario Masini), capace di sfruttare luci e ombre con straordinaria classe. Sa creare fin dai primi minuti un’atmosfera opprimente e claustrofobica, disinteressandosi (e questo è un male) quasi da subito della non eccellente sceneggiatura. Ne è uscito un film inquietante, molto lento e riflessivo. Barilli dimostra la volontà (e la capacità) di seguire una strada propria, all'interno dello spesso monolitico cinema horror italiano, trovando i suoi punti di riferimento all’estero: non sono in Polanski ma anche nell'Altman di IMAGES e in registi come Wise e Clayton, maestri nel creare atmosfere rarefatte e terrorizzanti. Poi c'è il Bava di OPERAZIONE PAURA (già rivisto da Fellini in TOBY DAMMIT), con la presenza della bambina fantasma, ma Barilli ne rielabora l'influenza creando un quadro personale, aiutato da una Mimsy Farmer da sempre predisposta a ruoli da semipsicopatica. Il finale è un tripudio grandguignolesco, con una scena di cannibalismo corale. Nel film si dice poco, ma lo si dice bene. Buone le musiche di Piovani.

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B. Legnani 30/01/07 23:31 - 5523 commenti

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Notevole opera prima, pittoricamente impeccabile e capace di momenti finissimi (la Farmer che scrive con grafìa infantile fa venire i brividi): imperdibile per gli ambienti, le situazioni, le attese, le sorprese. Bellissima la colonna sonora di Piovani. Il favoloso palazzo in cui abita la Farmer è a Roma, in Piazza Mincio. Questo di Barilli è uno dei film in cui il ruolo di Carla Mancini è visibilissimo.
MEMORABILE: La Farmer che scrive.

caesars 2/02/07 12:08 - 3777 commenti

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Buon esordio cinematografico di Francesco Barilli, indubbiamente debitore verso Roman Polanski, che a suo tempo fu massacrato dalla critica ufficiale. Il ritmo lento non impedisce alla pellicola di creare un buon clima di tensione e l'interpretazione di Mimsy Farmer è degna di nota. Da segnalare la bellissima fotografia ad opera di Mario Masini. Purtroppo Barilli dopo questo film firmò solo Pensione paura per poi sparire praticamente dalla circolazione. Merita sicuramente almeno una visione.

Undying 21/03/07 22:24 - 3807 commenti

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Leggenda vuole che il soggetto di questo "gioiello" del brivido italiano nasca da una reale esperienza (sei mesi vissuti in Congo) del regista: esperienza maturata perché inizialmente Barilli fu scritturato per la sceneggiatura de Il paese del sesso selvaggio (poi diretto da Umberto Lenzi). Su commissione l'autore modificò l'idea iniziale basata su un soggetto "impegnato" a favore di un "dramma" ispirato a Rosemary's Baby. Da segnalare la presenza del bravo caratterista Mario Scaccia. Ottimo.

Deepred89 3/05/07 12:59 - 3704 commenti

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Stupendo e insolito thriller di ascendenza polanskiana, lentissimo nei ritmi e stupefacente nella confezione, con una ricercatezza nei cromatismi e nella costruzione delle immagini che ha pochi eguali nel cinema italiano. Può far discutere lo sfruttamento del tema della magia nera, ma la progressiva regressione della protagonista, narrata con finezza e ricchezza di particolari, possiede un fascino unico. Mimsy Farmer eccellente, ottima OST firmata Piovani. Più suggestione e disagio che tensione, ma ciò non è per forza un male. Ottimo.
MEMORABILE: I cinque minuti che chiudono il film.

Homesick 4/05/07 18:28 - 5737 commenti

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L'eleganza di ambienti e messa in scena denota un marchio da cinema d'autore, così come l'attitudine di Barilli di allontanarsi dal gotico classico per frequentare le atmosfere claustrofobiche del Polanski di Repulsion e Rosemary's Baby ed addentrarsi nelle latebre di una psiche paranoica; e nell'esibire crudezze sessuali, superstizioni pagane e frattaglie, riemerge con una metafora su di una società accerchiatrice e cannibale. Viso fragile ma pronto a scattare di nevrosi, la Farmer è protagonista nel ruolo che le riesce meglio, e l'ottimo Scaccia inquietante nella sua sospetta affabilità.
MEMORABILE: Il rituale cannibale; La carne (umana) in pasto ai gatti; La bambina biancovestita.

Cotola 8/12/07 18:37 - 9009 commenti

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Splendido thriller, di chiara matrice polanskiana, con venature horror e finale gustosamente grandguignolesco. Il film ha un ritmo che, sebbene non sia teso e frenetico, avvolge lentamente lo spettatore tessendo attorno a lui una ragnatela vischiosa da cui è impossibile liberarsi. Barilli è anche molto bravo nel creare un clima di crescente mistero attorno alla protagonista che, gradualmente accerchiata, sprofonderà sempre più in un baratro di orrore fino allo sconvolgente ed inaspettato finale. Una piccola perla da non mancare assolutamente.
MEMORABILE: Il finale gelido è quasi muto: gela il sangue nelle vene.

Manulele81 31/07/08 18:52 - 83 commenti

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Affascinante nero gotico che vira presto nell'horror, in cui un racconto non nuovissimo, di complotti e vicini, diventa l'occasione per Barilli di un raffinato esercizio di stile, in cui più che l'orrore e la violenza conta la paura strisciante, l'angoscioso isolamento della protagonista coi suoi fantasmi, l'impossibilità - anche per lo spettatore - di conoscere il reale. E che culmina in 20' finali d'antologia. Adeguata Mimsy Farmer.

Stefania 13/11/08 20:41 - 1599 commenti

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Una Roma estiva, semideserta, uno splendido palazzo liberty al Coppedé, la bellezza diafana e ambigua di Mimsy Farmer, una storia di traumi sepolti, paranoia e vampirismo. Un po' lento all'inizio, poi si rimane piacevolmente avvolti nell'annebbiamento dei confini tra passato e presente, tra realtà e incubo, tra persecutori e vittime... Echi polanskiani evidenti, ma declinati in maniera originale in un ottimo psico-thriller-horror.
MEMORABILE: L'incursione notturna nell'appartamento di Silvia di se stessa bambina, biancovestita ma alquanto cattivella!

Ciavazzaro 10/01/09 14:24 - 4768 commenti

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Macabro e poetico. Barilli confeziona con cura un bell'horror-thriller molto psicologico, dove realtà e finzione si mescolano, senza rinunciare a momenti splatter (il finale da inserire negli annali tra i finali più inquietanti). Brava la Farmer, notevole anche Scaccia, parti molto più visibili del solito per i due CSC, la Mancini e Guerra. Da citare la scena nella casa abbandonata. Molto bello, buone musiche. Consigliato.

Bruce 9/01/09 10:35 - 1007 commenti

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Come esordio è senz'altro formidabile. La fotografia e i colori sono bellissimi. Il soggetto è sicuramente originale e distante dalle mode del periodo. Buone anche le interpretazioni. Eppure nell'insieme qualcosa non mi convince: la storia non appassiona, troppo cerebrale e poco credibile. Complessivamente risulta un po' forzato, anche nella soluzione finale.

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Capannelle 21/02/09 18:39 - 4398 commenti

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Un filo di tensione caratterizza la pellicola ma alla lunga è troppo labile per far veramente presa. Complice una direzione degli attori poco brillante (la stessa Farmer percorre l'intero film con poca convinzione). Barilli ha il merito di non sconfinare nell'effettaccio e tentare piuttosto una strada psicologica, ma lo fa senza graffiare e perdendosi su elementi poco credibili tipo la magia nera. Meritano invece le musiche di Piovani e la scelta degli ambienti. Polanski rimane lontano.
MEMORABILE: Gli orribili piedi del cadavere della Farmer.

Trivex 23/03/09 20:54 - 1740 commenti

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Notevole horror, pesante e malsano, psicologico... anzi di più. La mente è vittima e cerca di difendersi fino alla fine dagli attacchi del male, sempre più ardito e diabolico nella sua azione. Le implicazioni sociali sono irrilevanti, mentre il contrasto tra il moderno vissuto e l'antico tenuto in sordina, ma pronto a manifestarsi a preparazione ultimata, è davvero ben esplicitato. Il finale è molto originale, lascia stupefatti e nega tutte le supposizioni elaborate durante la visione. Menzione speciale per Mimsy Farmer, specialissima per Jho Jhenkins.

Funesto 18/09/09 19:29 - 525 commenti

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Ottimo esordio alla regia per l'attore Francesco Barilli, che punta troppo in alto sbirciando su Rosemary's Baby ma dimostrandosi comunque indubbiamente all'altezza. Buona la direzione del cast, con un ottimo e sornione Scaccia e una bravissima Farmer sanguinaria ma infantile al tempo stesso che compie un percorso psicologico interessante. Tanta la suspence, soddisfacenti le scene di sangue e letteralmente sbalorditiva la fotografia; peccato per la scarsa sceneggiatura. Uno dei migliori horror italiani. Voto: ****.
MEMORABILE: La scena finale; il tentato stupro nella villa abbandonata; la visione di Marta che si improfuma allo specchio sorridendo.

Metuant 4/01/10 13:35 - 456 commenti

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Non può non rimandare per molti versi a Polanski questa pellicola eppure, nonostante il suo evidente debito verso tale regista, riesce ad acquistare una dimensione tutta sua grazie a una protagonista in parte (una discreta Mimsy Farmer), uno score musicale appropriato e atmosfere estremamente ambigue e sottilmente angosciose. La storia regge bene nonostante qualche pesantezza qua e là e il finale, per quanto enigmatico, sferra un colpo di frusta allo spettatore.
MEMORABILE: Il finale, cruentissimo e quasi onirico.

Il Dandi 10/05/10 01:35 - 1917 commenti

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Sinistro e visionario (emblematica la citazione di Alice nel paese delle meraviglie), trova in inattese scene d'orrore il corrispettivo della sua morbosità psicologica. Penalizzato dal famoso confronto con Polanski, ma Barilli sembra averne pienamente personalizzato la poetica: tant'è che se i rimandi a Rosemary's baby sono riconoscibilissimi, qui addirittura si anticipano alcune suggestioni de L'inquilino del terzo piano. Cast azzeccato, musiche stupende, set naturali: un film straordinario.
MEMORABILE: Solo Silvia è buona, tutti gli altri sono cattivi; solo Silvia è buona...

Pigro 31/05/10 09:36 - 9634 commenti

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Non solo è ossessionata da cupi ricordi dell'infanzia che si materializzano attorno a lei, ma c'è un qualche strano complotto che la circonda. Film inquietante, calato in un'atmosfera di mistero che la rivelazione finale genialmente accresce anziché sciogliere. Un mistero che avvolge ogni persona, ogni luogo e ogni oggetto, grazie a una notevole sensibilità registica che sa ben miscelare visioni, suoni, presenze (con un'efficace Mimsy Farmer ben spalleggiata dal resto del cast) in un malsano ritmo avvolgente. Un'ottima opera prima.

John trent 19/05/10 21:05 - 326 commenti

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Opera prima di Barilli e del Maestro Nicola Piovani. Formidabile. Uno degli horror italiani più affascinanti di sempre, ben diretto e con una fotografia che per certi aspetti sembra anticipare le cromìe di Tovoli in Suspiria; in molti frangenti sembra di essere dentro un quadro... Angosciante, claustrofobico, malsano, inquietante. Il ritmo è lento e sinuoso come un serpente e aumenta d'intensità negli ultimi meravigliosi 20 minuti che conducono lo spettatore all'incubo di un finale raggelante e indimenticabile. Un film affascinante.
MEMORABILE: "Occorre tempo... e pazienza... per entrare in un cervello..."

Stubby 5/08/10 16:32 - 1147 commenti

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Thriller psicologico molto lento quasi cadenzato e soprattutto angosciante, anche se non va mai a culminare nella paura vera e propria. La protagonista è azzeccata nel ruolo della donna fragile e repressa, tutto il cast di contorno invece non ha molta importanza, se non quando i nodi verranno al pettine. Sceneggiatura contorta, probabilmente va interpretata; finale spiazzante assolutamente non prevedibile.
MEMORABILE: Gli invitati al tavolo per il gioco.

Manfrin 24/10/10 13:29 - 391 commenti

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Splendido e angosciante, claustrofobico, opprimente e pure esoterico. Un film che mi ha fatto venire spesso i brividi e che lascia l'amaro in bocca per un finale che, candidamente, ammetto di non capire. L'incubo e la malattia mentale dell'ottima Farmer escono fuori piano piano ma sono niente di fronte ai vicini e conoscenti che si dimostreranno ben più efferati di lei.

Matalo! 11/11/10 16:24 - 1378 commenti

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Interessante anche se con un leggerissimo velo di "fuffa" questo horror che di Argento non ha quasi nulla. Siamo, come tutti dicono, dalle parti di Polanski ma nessuno ricorda Repulsion, che c'entra molto con la paranoia della Farmer. Graficamente ad altissimi livelli, malinconico come pochi thriller italiani, grazie alle belle musiche di Piovani, in cui Morricone si fonde al suo stile placido e melanconico che troveremo in Moretti. Sì, la sceneggiatura è improbabile, ma il fascino c'è tutto e i tempi morti sono una marcia in più. Interessante, suggestivo.

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Buiomega71 6/02/11 19:58 - 2901 commenti

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La prima volta che lo vidi ne rimasi scioccato, infino impietrito. Poi, rivedendolo, mi accorsi di come questo capolavoro acquistasse i toni di una terrificante fiaba nera (la Farmer e lei stessa bambina - Lara Vendel - che non a caso leggono Alice nel paese delle meraviglie). La Roma agostana e disabitata, poi, aumenta l'angoscia. Credo che Barilli avesse in testa l'Images altmaniano arrivando, quasi, ad eguagliarlo. Il finale, poi, è qualcosa di veramente terrificante e scioccante. Uno dei migliori horror degli Anni Settanta, italiani e non.
MEMORABILE: La follia della Farmer che esplode in tutta la sua furia nel finale, brandendo mannaie, con un'espressione sul volto che non si scorda più.

Herrkinski 27/03/11 22:30 - 8072 commenti

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Barilli aveva talento, peccato che si sia presto ritirato dal cinema. Questo suo esordio dimostra la volontà di volersi emancipare dai gialli argentiani del periodo, creando un film che va in tutt'altra direzione; tra psicanalisi, suggestioni voodoo, dramma puro ed orrore urbano, il regista cerca uno stile personale, dimenticando purtroppo di tenere alto il ritmo. La lentezza e la sceneggiatura eccessivamente confusionaria rimangono infatti i maggiori difetti di un film che, a livello formale, rimane una spanna sopra a tanti del periodo.
MEMORABILE: La casa abbandonata.

Coyote 29/03/11 21:13 - 185 commenti

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Difficile da valutare, un film veramente ricco di contrasti: da un lato una fotografia, una musica e un’ambientazione perfette; dall’altro una sceneggiatura frettolosa, tanto che, nonostante l’atmosfera decisamente coinvolgente e convincente, rimane l’impressione di un’occasione parzialmente sprecata. Rimane comunque la piacevole sensazione di aver assistito a qualcosa di originale, soprattutto rispetto a tanti thriller/horror dell’epoca fatti con lo stampino. Il finale lascia di stucco.
MEMORABILE: Ottima la musica, che ricorda "Il suonatore Jones" di De Andrè (d'altra parte Piovani tre anni prima era stato co-autore dell'album su "Spoon River").

Mark 24/06/11 03:03 - 264 commenti

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Francamente mai vista un'accozzaglia così sconnessa di sottogeneri incollata solo per smarcarsi stilisticamente (sembra quasi ad ogni costo) dagli stilemi del thriller e dell'horror allora in voga. Se voleva essere un esperimento, lode al tentativo, ma decisamente non è riuscito. Convulsione totale di deliri, visioni, venature gialle dal principio apparentemente legate, ma incredibilmente smentite da un finale grottesco. Una summa velleitaria, un intruglio indigesto a base di tutto e di più.

Luchi78 14/07/11 11:27 - 1521 commenti

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Non lascia indifferente questo che ormai è considerato il capolavoro di Barilli. L'ottima fotografia di Masini e la chiarissima ispirazione polanskiana da cui il regista attinge a piene mani ne fanno un piccolo cult horror del nostro cinema. Peccato per l'eccessiva lentezza della parte iniziale e centrale, con il chiaro intento di ricalcare il crescendo ansioso di Rosemary's Baby, ma su questo piano fallisce clamorosamente. Nel finale riguadagna i tre pallini.

Giùan 4/08/11 15:31 - 4537 commenti

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Opera così originale nel panorama del cinema italiano da esser sostanzialmente rimasta (quasi) l'unica del Bertolucciano interprete di Prima della rivoluzione. Film d'atmosfera di stampo polanskiano (Repulsion più che Rosemary) che s'allontana dagli spaghetti thriller di quegli anni, rispetto ai quali è ben più "centrato" nella confezione: scenografie e musiche (Piovani) son memorabili, come il sulfureo finale e le interpretazioni della diafana Farmer (molto Deneuve) e dello strepitoso Mario Scaccia. Troppo catatonico ma peccar d'eccesso al cinema è veniale.
MEMORABILE: Le scene in cui è protagonista Mario Scaccia, attore in grado di dar espressività pur con un ondeggiare del capello grigio mentre dà le spalle alla mdp.

Pinhead80 28/12/11 14:52 - 4719 commenti

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Un'opera straniante e particolare che fa smaniare lo spettatore nella ricerca della chiave di lettura del film. La spirale d'angoscia e il tormento che assale la protagonista è reso in maniera impecabile da Barilli. Un horror che mi ha ricordato molto le atmosfere e la diabolicità dell'Inquilino del terzo piano di Roman Polanski. Una gemma del genere horror italiano degli anni '70.
MEMORABILE: Il finale.

Moro 24/02/12 23:24 - 36 commenti

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Il soggetto è molto valido: la messa in scena della subdola deriva verso il Male da parte dell'essere umano. A non convincere affatto è la gestione registica della vicenda della protagonista: se è ben descritto il quid di follia presente nella fase lucida della sua vita (comportamenti strani degli altri) risultano, invece, troppo lucidi i suoi presunti momenti di follia (passino le visioni, ma non certo i dialoghi coi fantasmi o le uccisioni immaginarie). L'aggancio col tema della setta viene, quindi, a perdere di pregnanza emotiva e di fascino.

Fauno 9/05/12 15:11 - 2208 commenti

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Originale finché si vuole, almeno nel panorama italiano, ma nonostante l'impegno indiscutibile del regista ha una lacuna troppo grande da colmare: non è lineare. Per 75 minuti è inconcludente, anche perché non è facile discostare il reale dallo sdoppiamento e saltan fuori pure le favole; poi a un livello già avanzato di assopimento si sparan fuori 5 minuti intensissimi e un finale che anticipa mostri sacri quali Joe D'Amato. Gli strumenti ci sono, anche il silenzio di certe scene è encomiabile, ma è troppo un collage, perde materia mentre avanza...
MEMORABILE: Il discorso di Harry sulla magia nera.

Nicola81 12/09/12 12:23 - 2840 commenti

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Un horror elegante e fuori dagli schemi ma che, a conti fatti, non mi ha poi detto molto. Barilli sfrutta adeguatamente l'ambientazione in una Roma estiva e semideserta, ma il ritmo è lento, il truculento finale un po' stonato rispetto alle premesse iniziali e la sceneggiatura un colabrodo. Alla Farmer i ruoli da nevrotica si addicevano, mentre Bonuglia non mi ha mai convinto; molto meglio Scaccia e Orlando, anche se poco sfruttati. Splendida la fotografia di Mario Masini, buone le musiche di Piovani. Due Pallini e mezzo.
MEMORABILE: Il discorso iniziale di Jhenkins sulla magia nera: col senno di poi, la chiave di lettura di tutto il film.

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Saintgifts 8/11/12 18:26 - 4098 commenti

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Mai come su questo genere si fa riferimento a opere autoriali precedenti o addirittura successive. Io credo che Barilli abbia fatto un'opera sua, dalla confezione ineccepibile, in un'orgia di cromia, di mistero e di tasselli ben distribuiti il cui puzzle si vedrà solo nel finale, ad accrescere il mistero. E' probabile che rubando secondi ad ogni scena qualche vantaggio ci sarebbe stato, ma non è detto. Tutti gli interpreti sono bravi (qualche riserva su Bonuglia), segno di una direzione eccellente. Buona la colonna sonora.
MEMORABILE: L'interpretazione di Mimsy Farmer.

Enzus79 5/01/13 15:43 - 2873 commenti

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Non male questo thriller di chiara ispirazione polanskiana. Abbastanza coinvolgente la trama, pur non essendo molto originale. Mimsy Farmer è la caricatura della Farrow, ma se la prima è più bella la seconda è più convincente. Buona la regia di Barilli e notevole il finale.

Bergelmir 27/04/13 23:26 - 160 commenti

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Si era nel periodo aureo del thriller italiano e questo di Barilli ne è un ottimo esempio. Evidentemente influenzato da Polanski, Bava e, nell'estetica, da Argento, riesce a dare origine a un prodotto ispirato, originale e coraggioso, anche per l'epoca. C'è il giallo, c'è l'horror, ma soprattutto c'è la follia che avanza e che pervade ogni cosa e ogni persona, fino a un finale incredibile, spiazzante, metafisico. Esemplari scenografie e fotografia.

Samdalmas 3/02/14 18:02 - 302 commenti

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Anche se di chiara ispirazione polanskiana, questo film scritto e diretto da Barilli, ex attore di Bertolucci, ha assunto uno status di cult per il suo fascino sinistro e misterioso. Perfetta Mimsy Farmer nel ruolo di Silvia, biondina triste e fragile che nel finale fa emergere la sua follia in modo violento e suggestive le musiche di Piovani.
MEMORABILE: Silvia con il vestito nero e il profumo della madre; Il finale con la setta di cannibali.

Didda23 25/02/14 09:47 - 2426 commenti

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Senza ombra di dubbio uno degli esordi cinematografici più clamorosi della storia del cinema, perché Barilli fonde in un'unica essenza eleganza formale (evidentissima in meravigliosi giochi di luce) assieme a momenti di una cattiveria fuori dal comune. Francesco fa propri i dettami polanskiani, reinterprentadoli a proprio gusto e riuscendo a partorire una delle opere italiane più interessanti e angoscianti di sempre. Il ritmo lento fa penetrare piano piano la vicenda nella pancia e nella mente, scuotendo e ribaltando ogni cellula.
MEMORABILE: La scrittura della Farmer; Il palazzo (location meravigliosa); I cromatismi; Gli ultimi 10 minuti.

Jdelarge 19/03/14 00:04 - 1000 commenti

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Barilli confeziona un film registicamente molto interessante ma dalla trama eccessivamente confusionaria: se da un lato infatti ogni inquadratura è studiata nei minimi dettagli, complici un'ottima fotografia e un utilizzo delle luci davvero notevole, dall'altro sembra che si sia messa troppa carne al fuoco, perché la storia percorre due strade che si incontrano in maniera del tutto casuale (da una parte le turbe psichiche di Silvia e dall'altra la setta). Ne esce un buon film, ma avrebbe potuto essere migliore. Bravissima Mimsy Farmer.

Maik271 16/10/14 21:25 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Notevole regia di Barilli per un film che vede una brava Mismy Farmer protagonista di un giallo horror molto inquietante. Le musiche sono perfette per creare, insieme alle immagini, la giusta atmosfera di angoscia. Anche il cast, dall'attore protagonista alla semplice comparsa, è scelto con cura e buona resa, così come è efficace la bella ambientazione in un palazzo romano reso famoso dai gialli dell'epoca. Il finale è uno dei più disturbanti mai visti. Da vedere!

Tarchetti 25/11/14 18:29 - 34 commenti

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Capolavoro di Barilli. Uno dei migliori thriller-psicologico-horror italiani dei '70. Pellicola elegante, misteriosa e angosciante con attori giusti (Mimsy Farmer e Scaccia su tutti) e location notturne azzeccate (palazzo compreso). Una storia che scorre liscia sul filo del mistero, un mistero che coinvolge - oltre che la protagonista - le persone che sono a stretto (e non) contatto con lei e che si risolve con un grandioso, agghiacciante, incredibile finale. Supercult.
MEMORABILE: Le visioni della Farmer; L'agghiacciante finale.

Ultimo 13/02/15 18:59 - 1653 commenti

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Indubbiamente ispirato al Rosemary's baby di Polansky, questo film di Barilli è sicuramente riuscito grazie a una regia che non sbaglia quasi mai mista a una fotografia ottima (azzeccati i colori e le luci). La trama è inquietante e ancor di più lo sarà il finale, ma a causa di un eccessivo (a mio parere) alternarsi tra sogno e realtà il film risulta a tratti lento e confuso. Azzeccata la protagonista, scelta a suo tempo da Argento per 4 mosche di velluto grigio. Nel complesso un buon film, che sarebbe potuto essere molto di più...
MEMORABILE: Le musiche; La bambina che parla con la Farmer.

Taxius 26/10/15 15:40 - 1656 commenti

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Francesco Barilli si ispira fortemente al Rosemary's baby di Polanski per la realizzazione del suo primo film: vengono riprese l'ambientazione claustrofobica del vecchio condominio liberty e l'ambiguità dei vari personaggi secondari (oltretutto la Farmer ricorda molto Mia Farrow). Il ritmo è abbastanza lento e descrive molto bene la discesa verso la follia della protagonista. Pezzo forte è la colonna sonora, che aumenta il senso di angoscia e claustrofobia. Interessante il finale sanguinolento. Da vedere!

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Myvincent 5/04/16 08:18 - 3726 commenti

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L'ossessione sul passato remoto (traumi inclusi) rende complessa l'esistenza di Silvia, una donna riservata che ama spesso stare in compagnia di se stessa. Thriller psicologico e snervante, si dissocia dai classici coevi per affrontare il tema dell'esoterismo macchiato di sangue, con una Mimsy Farmer che si conferma attrice sfaccettata e perfetta nei ruoli di personaggio complicato. Purtroppo qua e là, specie nel secondo tempo, fa capolino un po' troppo spesso la noia.
MEMORABILE: I raffinati abiti di Krizia indossati dalla protagonista.

Rufus68 30/07/16 22:57 - 3825 commenti

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Il film è la lenta registrazione di un rituale, minuziosamente approntato per il sacrificio; esso procede con tranquilla eleganza (e col suo carico di inganni e false piste ai danni dello spettatore, che è come una novella Alice) impreziosito da un Piovani ammaliante nel suo tema principale. A differenza di Rosemary's baby (simile solo per l'ambientazione) qui non vi sono entità demoniache, ma Il male scaturisce dall'uomo contro l'uomo. Perfetti la Farmer e il cast di contorno.

Alex75 11/10/16 09:43 - 878 commenti

I gusti di Alex75

L’intreccio, pur un po’ forzato, tra dramma psicologico e occultismo e il connubio tra la fotografia curatissima, ricca di rimandi e le musiche di Piovani conferiscono fascino a quest’opera prima dalle atmosfere polanskiane. Barilli valorizza l’espressività della Farmer (tra il malinconico e l’allucinato) attorniandola di personaggi dall’antipatia urticante che contribuiscono a creare un angoscioso clima di cospirazione (da menzionare, in particolare, Scaccia, Orlando, Jhenkins e la Wendel).
MEMORABILE: La “pappa” dei gatti di Rossetti; La grafia di Silvia; “Solo Silvia è buona...”; La disgregazione psichica di Silvia e il raggelante rito finale.

Fedeerra 1/01/18 06:24 - 770 commenti

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È senza alcun dubbio uno dei thriller italiani (ma forse sarebbe il caso di dire horror) migliori; la Roma deserta e accaldata, le musiche fiabesche di Piovani, il volto splendido e ingenuo della Farmer. Un congegno psicologico creato ad arte in cui l'ambiguità delle situazioni e l'angosciante atmosfera di attesa vengono perfettamente accompagnate da una regia pulita, che sa prendersi le sue distanze e che riesce a mantenere un sottile equilibrio anche nei momenti più violenti. Barilli firma il suo capolavoro.

Magi94 5/01/18 15:37 - 944 commenti

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Un'opera interessante nel panorama del giallo all'italiana, anche se non pienamente riuscita. E' visibile l'amore per il cinema di Barilli, che si cimenta in un thriller onirico dove nulla è chiaro ma rimane un'angoscia costante di sottofondo, ma allo stesso modo è visibile la sua inesperienza: nella direzione del cast, ma soprattutto nel come segue una sceneggiatura molto imperfetta, aggiungendo troppe scene poco lineari e tagliate troppo in fretta. Ottima comunque la fotografia e di tanto in tanto qualche sequenza colpisce in pieno.
MEMORABILE: Il meraviglioso tema musicale di Piovani.

Xabaras 22/07/18 05:22 - 210 commenti

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Il film sembra partire dal ruolo di psicopatica con turbe infantili della Farmer complottista in Quattro mosche. Barilli volta però i ruoli e, con un occhio a I diabolici (per quanto riguarda l'aspetto complottista) e a Il rosso segno della follia (per quello che concerne il trauma infantile), dal giallo onirico di Argento vira verso l'horror nella maniera più implacabile costruendo lungo tutta l'ossatura della pellicola una tensione che non molla mai la presa. E come in ogni buon horror che si rispetti la verosimiglianza va a farsi benedire.

Bubobubo 12/10/18 22:54 - 1847 commenti

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Che Barilli fosse un pittore convertito alla settima arte lo si può desumere non soltanto dall'esilità della sua produzione lunga (di fatto limitata a due titoli, questo compreso), ma anche dall'eccezionale estetica che caratterizza questo fenomenale esordio, un giallo torbido e inquietantissimo giocato sul filo della paranoia e del trauma, con un finale a sorpresa graficamente grandguignolesco ma certo efficace. Spesso definito polanskiano, ma L'inquilino gli succede di due anni: e se fosse Roman a essere stato barilliano? Capolavoro.

Ira72 25/10/18 14:40 - 1309 commenti

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Un made in Italy raffinato di cui andare fieri: indubbiamente ricorda anche altri film (a tratti si tinge anche di Profondo rosso, di un anno successivo) ma ha uno stile personalissimo. La tensione regna sovrana tra ricordi, allucinazioni e ambienti claustrofobici dove convivono ambigui personaggi (medium e imbalsamatori, per citarne un paio). E' l'esistenza di misteriose sette sataniche a innescare la bomba che si trova nella fragile mente di Silvia, fino al gran finale agghiacciante, perfettamente scandito da Piovani.

Minitina80 12/01/19 15:06 - 2980 commenti

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Lo sguardo di Barilli è palesemente rivolto a Polanski, almeno a livello di concetto e di impostazione. Per quanto il ritmo sia lento e i sussulti si contino sulla punta delle dita, non si soffre molto di astinenza in quanto la cura dei particolari consente di creare una discreta coperta di tensione che avvolge e fa temere per quello che potrà accadere nella scena a seguire. Anche l’occhio soddisfa la sua parte, grazie a cromatismi di ottima fattura e buone scenografie, mentre le melodie di Nicola Piovani chiudono il cerchio in maniera degna.

Rigoletto 12/02/19 10:29 - 1785 commenti

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Barilli marca un film di una cupezza terrificante, le cui immagini possono perfino risultare disturbanti ma la cui arte preparatoria è indiscussa. Ciononostante si appronta l'equivalente di una grande festa nella quale l'ospite d'onore tarda ad arrivare... e al suo arrivo gli invitati che hanno già dato fondo al buffet si ritrovano ormai sazi e non né godono appieno la compagnia. Peccato, poteva essere un capolavoro; così è soltanto un buon film, retto da atmosfere raggelanti e un buona prova del cast.

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Aal 3/11/19 09:10 - 321 commenti

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Thriller/horror psicologico riuscito e ben realizzato ma non certo un capolavoro. Non è difficile intuire ben prima della conclusione del film quale sarà il colpo di scena finale che è all'origine del climax di delirio e allucinazioni che avvolgono la protagonista e che rappresentano la quasi interezza della trama. Bella la colonna sonora, ma gratuiti i riferimenti all'Africa e alla magia nera. Brava la Farmer, circondata dalle buone prove di tutti i comprimari. Finale notevole da interpretare.

Fromell 24/01/20 09:18 - 77 commenti

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Mixando traumi infantili di derivazione argentiana, inquilini sinistri alla Rosemary's baby e un finale grandguignolesco che anticipa lo splatter di Joe D'Amato, Barilli esordisce con un notevole giallo all'italiana in cui una Mimsy Farmer di fragile porcellana si muove di stanza in stanza in eleganti appartamenti color pastello in uno dei quartieri più misteriosi di Roma, il Coppedé. Ma se la confezione del film è impeccabile, il contenuto non soddisfa appieno: colpa di una sceneggiatura in cui non tutte le influenze stanno in perfetto equilibrio.
MEMORABILE: Il dolly in apertura a presentare la palazzina liberty al Coppedé.

Noodles 21/06/20 22:30 - 2204 commenti

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Splendido thriller parapsicologico, perfettamente integrato nel periodo storico in cui è stato girato, con diverse venature horror e un finale tra i migliori in assoluto nel genere. La regia di Francesco Barilli è elegante ed efficace, impreziosita da un'ottima fotografia e dalla bella e malinconica colonna sonora di Nicola Piovani. La sceneggiatura non sempre è perfetta e alcuni passaggi sono poco chiari. Nel complesso comunque è un film costruito benissimo, con atmosfere davvero inquietanti. Ottimo anche il cast. Una spirale di follia da godere sino all'ultimo minuto.

Fulleffect 11/10/21 10:57 - 107 commenti

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Barilli, qui all'esordio, dimostra già di possedere un grande talento per la messa in scena, aiutato dall'ottima fotografia e dalla buona prova recitativa del cast. Il film è un incrocio tra il thriller da camera di matrice polanskiana e un certo tipo di horror all'italiana, a cui però il regista aggiunge la giusta dose di originalità. Il film crea buona tensione e mantiene una bella atmosfera per tutta la sua durata, la sceneggiatura traballa in qualche momento rischiando di contraddirsi e il finale, nonostante l'enorme potenza evocativa, appare abbastanza slegato.
MEMORABILE: Ovviamente il banchetto finale.

Teddy 7/02/22 06:28 - 811 commenti

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I colori saturi e luminosi dei luoghi in contrasto con l’oscurità fatiscente dei personaggi accentuano la morbosa ambivalenza del racconto, ottimo esempio di psico-thriller-horror pervaso da un profondo senso estetico e introspettivo. Mimsy Farmer, ossessionata dal fardello del  passato e dallo spettro della sessuofobia, nel ruolo della vita. Maestranze tecniche e produttive ai massimi livelli. Una delle perle italiane più rare dei seventies.

Occhiandre 23/03/22 10:29 - 153 commenti

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Un film che colpisce per due elementi essenziali: la presenza della bionda attrice californiana Mimsy Farmer e le ambientazioni estremamente ricercate. La bellezza eterea della protagonista incontra un soffocante sfondo di appartamenti antichi ed eleganti, di circoli sportivi e parchi popolati da personaggi che da poco più che comparse si trasformano in elementi centrali, lasciando frastornati noi e la povera Mimsy. Questa trova sporadicamente rifugio solo nella razionalità del moderno laboratorio industriale dove lavora. Desolata ricostruzione di un mondo scomparso ancora velenoso.
MEMORABILE: La scena di apertura a piazza Mincio; Il tè in stile Alice nel Paese delle meraviglie; Gli incontri coll'infido vicino di casa.

Sonoalcine 12/08/23 08:10 - 184 commenti

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Francesco Barilli filma e dirige un thriller molto più diretto sul piano psicologico, onirico e talvolta anche esoterico rispetto ai classici gialli all'italiana. Dopo una prima parte forse un po' lenta e monotona, si passa allo svisceramento emotivo dei pensieri e dei ricordi della protagonista, fino a giungere a una seconda parte in cui non si riuscirà mai a capire se ciò che si vede accade veramente o è solo frutto della mente distorta e travagliata della protagonista. Molto brava (e bella) Mimsy Farmer.
MEMORABILE: La comparsa della bambina fantasma (Lara Wendel); Il finale.

Kinodrop 13/10/23 20:20 - 2921 commenti

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Un horror-thriller visionario che guarda quasi esclusivamente al citazionismo e agli estetismi manierati (anche se ben resi dall’ottima fotografia di Masini). Il contenuto non è riassumibile perché trattasi di una specie di delirio a occhi aperti di cui è vittima la protagonista (una gelida e monotona Farmer), che ripercorre i traumi del passato impersonati da una sequela di figuri che si muovono tra magia nera e falso perbenismo di condominio. Finale cannibalesco che non offre certamente un filo interpretativo ai pregressi. Tirato per le lunghe, modestissima la colonna sonora.
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  • Discussione B. Legnani • 3/02/18 22:10
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    E per il prosieguo di oggi quale film ti viene in mente, amico e collega Buio?

    Piccoli omicidi
  • Discussione Buiomega71 • 4/02/18 11:55
    Consigliere - 25933 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    E per il prosieguo di oggi quale film ti viene in mente, amico e collega Buio?

    Il più calzante Teste rasate
  • Discussione Xabaras • 22/07/18 05:26
    Galoppino - 63 interventi
    Bellissima la scena in cui il sociologo nero afferra la mano della Farmer,feritasi durante la partita a tennis, e ne succhia il sangue a mo' del Nosferatu di Murnau.
    Ultima modifica: 22/07/18 12:30 da Xabaras
  • Homevideo Didda23 • 12/11/18 09:04
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ho comprato il suddetto bluray della 88 films e confermo che la traccia audio ha i sottotitoli removibili.
    Purtroppo il comparto video è terribile ( in effetti gli screen che si trovano in rete erano un campanello d'allarme preoccupante) con una grana fastidiosa che invade ogni fotogramma (sia di giorno che di notte).
    La definizione non è granchè, solo la colorimetria è soddisfacente.
    Mi sento di sconsigliare l'acquisto, a meno di possedere un televisore non di ultimissima generazione e con una grandezza inferiore ai 32 pollici.

    Una delusione.
  • Homevideo Caesars • 4/03/21 16:55
    Scrivano - 16799 interventi
    A giugno dovrebbe uscire un combo (bluray+dvd) edito dalla francese Artus. Audio italiano, sub (non so se eliminabili) in francese.
    Qui i dettagli
    https://www.fnac.com/a15762657/Le-Parfum-de-la-dame-en-noir-Combo-Blu-ray-DVD-Mimsy-Farmer-Blu-ray#int=:NonApplicable|NonApplicable|NonApplicable|15762657|NonApplicable|NonApplicable
  • Homevideo Zender • 4/03/21 17:47
    Capo scrivano - 47726 interventi
    La Artus di solito (sub di solito sono eliminabili) abbatte molto la grana, assai presente nei bd attuali. Se non sbaglia i colori come le è già capitato può essere interessante.
  • Homevideo Viccrowley • 4/03/21 18:47
    Fotocopista - 19 interventi
    Certo, la Artus abbatte la grana...ma piallando con i filtri tipo DNR....se il film aveva una grana accentuata, questa deve essere correttamente riportata nel BD. E meno male che i recenti Blu Ray hanno la grana visibile, finalmente hanno imparato che gli orridi filtri digitali sono da evitare, non come nei primi anni del formato dove era la sagra dei volti al cerone....L'edizione 88 Films ha uno scan dai negativi originali e non è niente male, per ottenere di più ci vorrebbe un nuovo scan magari in 4K.
    Ultima modifica: 4/03/21 18:50 da Viccrowley
  • Homevideo Zender • 5/03/21 09:02
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Vecchia storia, io non sono de tutto d'accordo (anche perché la grana digitale spesso non ha nulla a che vedere con quella cinematografica e l'effetto è completamente diverso) e la chiudo qui. Ne abbiamo discusso mille volte. Mi limito a dire che può essere interessante. Poi chi odia i filtri lo sa e fine.
    Ultima modifica: 5/03/21 09:03 da Zender
  • Homevideo Zender • 24/02/22 15:01
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Il bluray della Artus ha la stessa invadente grana delle altre edizioni, ha traccia italiana e sottotitoli removibili. Nulla di nuovo sotto il sole insomma.
    Ultima modifica: 24/02/22 15:02 da Zender
  • Homevideo Whysleep • 24/09/23 01:04
    Disoccupato - 6 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Il bluray della Artus ha la stessa invadente grana delle altre edizioni, ha traccia italiana e sottotitoli removibili. Nulla di nuovo sotto il sole insomma.
    La stessa grana digitale? Allora deve trattarsi dello stesso scan. È un peccato, Artus ha spesso accesso a nuove scan, anche se sono sempre riusciti a rovinarle rimuovendo la grana.