Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un film che copre un’intera generazione, dagli ultimi scampoli di Resistenza fino a metà Settanta; raccontato da tre amici (Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefano Satta Flores) a turno innamorati della stessa donna (Stefania Sandrelli). Ma il titolo è puramente indicativo, perché l’amore è in fondo solo un sottotesto sul quale si innestano le tre vicende dei protagonisti, diverse e tutte (per un verso o per l’altro) capaci di offrire spunti interessanti di riflessione: Manfredi è un infermiere non promosso a causa delle sue idee politiche sinistrorse, Gassman un avvocato intellettuale anch’egli di sinistra convinto dai soldi ad accasarsi con la figlia (Giovanna Ralli) di un imprenditore...Leggi tutto edile con pochi scrupoli (Aldo Fabrizi, che torna sul set dopo anni di esilio volontario) e Satta Flores insegnante frustrato nella sua passione cinefila pro-neorealismo da un corpo docente democristiano iperborghese. La prima parte (quella in bianco e nero, che occupa metà del film) è decisamente la più brillante e divertente, con un Manfredi strepitoso a duettare spesso con Gassman per dare vita a momenti memorabili. La seconda, più impegnata e lenta, è più ambiziosa ma meno coinvolgente, arricchita da bei passaggi temporali dal passato al presente e viceversa tuttavia, a ben vedere, poco originale. Satta Flores, pur bravo, non è al livello dei due “mostri sacri” e le scene che lo vedono protagonista non convincono del tutto. Comunque la sceneggiatura di Age, Scarpelli e Scola è ottimamente congegnata e la regia di Scola la sostiene con intelligenza senza strafare. C’è Mike a “Lascia o raddoppia”.

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B. Legnani 19/02/07 00:56 - 5532 commenti

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Film in cui tutto è di livello elevato: trama (anche se la retorica dell'epoca pesava già al tempo dell'uscita), attori, regìa, fotografia, musica (Trovajoli)... Strepitosa la ricostruzione del set de La dolce vita a Piazza Navona. Grandissimo Aldo Fabrizi, specialmente quando dice che non può essere colpevole di "peculato", perché non sa neanche cosa vuol dire (per mettere - nel confronto - in cattiva luce i socialisti dell'epoca, il suo personaggio nostalgico viene dotato di non poca simpatìa...).

Caesars 7/06/07 08:46 - 3790 commenti

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Bell'esempio di commedia che sa unire un sano divertimento con momenti di riflessione. Tutti gli ingredienti si amalgamano alla perfezione: l'interpretazione di tutti gli attori (veramente straordinari i mostri sacri Gassman e Manfredi), la trama, la regia e la fotografia (che alterna il bianco e nero col colore, a seconda dell'epoca in cui si svolgono i fatti). Film da consigliare caldamente a tutti gli amanti del cinema.

Gugly 27/12/07 21:20 - 1187 commenti

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Film nel quale comicità e amarezza si mescolano, con predominanza della seconda; trent'anni di storia patria diversamente vissuti dai tre protagonisti, dei quali uno, credendo di aver tutto preso, si accorgerà troppo tardi che gli è rimasto poco in mano; grandissima prova di tutti, anche se a rimanere impressi sono l'idealista professore di Satta Flores e la burina di Giovanna Ralli, che per amore del marito cambierà totalmente, senza per questo trovare la felicità. Commovente fino alle lacrime.
MEMORABILE: Il dialogo tra Gassman e la Ralli al cimitero delle auto.

Galbo 5/01/08 13:09 - 12392 commenti

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Magnifico film di Scola, che racconta trent'anni di vita di un gruppo di amici ex partigiani, ma anche la storia dell'Italia post-bellica e degli anni del boom economico. Il regista (come farà ne La famiglia) eccelle nelle storie di gruppo, anche grazie ad un cast di magnifici attori e ad una bella sceneggiatura, nella quale si mescolano toni ora da commedia, ora malinconici e di rimpianto. In un cast così sapientemente assortito si segnalano Gassman e Satta Flores.

Pigro 5/11/08 20:55 - 9666 commenti

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La vita di tre ex partigiani in 30 anni di storia italiana dalla fine della guerra agli Anni Settanta. Il doppio percorso privato e storico riflette il doppio senso del film: da un lato l'agrodolce evocazione della crescita dagli anni dell'entusiasmo giovanile alla più cinica e disillusa maturità; dall'altro l'amara descrizione di un'Italia che rinnega i valori con i quali ha saputo rifondarsi, per rivoltolarsi nelle incertezze sociali e annegare negli ambigui Anni Settanta. Un grande film, sostenuto da una buona sceneggiatura e da tre ottimi protagonisti.

Matalo! 7/11/08 17:26 - 1378 commenti

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Di tutti i film di Scola, il più complesso e compiuto. Pochi registi sono più romani di lui, romani della sinistra romana, nel bene e nel male. L'equilibrio tra commedia e dramma, impegno e spasso, sono fusi molto bene e i personaggi sono sfaccettati. Un feuilletton impegnato, un film politico avvincente come un romanzo francese ottocentesco e con l'humor della nostra commedia riletta da un regista che è un revisionista del genere. Indimenticabili Satta Flores nella sua sconfitta e Aldo Fabrizi come palazzinaro nostalgico e carogna, ma schietto.
MEMORABILE: La trasformazione della Ralli (bellissima). Il varo della porchetta. Re della mezza.

Saldipuma 15/02/09 13:55 - 5 commenti

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A mio avviso resta il capolavoro assoluto di Ettore Scola. Splendida la sceneggiatura. Una commedia amara che rievoca trent'anni di storia italiana, flashback in bianco e nero che rievocano talvolta umorismo, malinconia, amori e delusioni. Ci sono tante scene che ne fanno un "cult" e tra queste: il gioco dei 3 santini (fatto dal frate), la rievocazione della corazzata Potemkin a Ttrinità dei monti, il piano della Sandrelli alla macchinetta automatica delle foto. Ultimo baluardo della commedia italiana. ps: Da segnalare il cameo di Federico Fellini.
MEMORABILE: Come disse Nostro Signore Gesù? Egli disse: "Beati i poveri che se metteranno a sede alla mia destra". Mò, se non ci fossero li ricchi che fregheno li poveri, li poveri nun esisterebbero e Gesù seguiterebbe a rimané a sede da solo...

Cif 2/04/09 15:44 - 272 commenti

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Un film che segna un bilancio di un'epoca, la fine dell'età aurea della grande commedia italiana, il punto massimo che segna anche l'inizio della commedia tardoautoriale, dove l'ottimismo vitale dei Poveri ma belli lascia il passo al pessimismo del crollo delle ambizioni e delle illusioni. Una generazione che esce sconfitta, tutta (il ricco che ha tradito tutti i suoi ideali - Gassman, ed il povero che vi è rimasto fedele - Manfredi). Per la prima volta, si mette alla berlina la generazione della Resistenza. Maestria e tecnica di Scola. ****½
MEMORABILE: Tutti gli attori: Gassman e Manfredi, poi il dimenticato Satta Flores e l'indimenticabile Fabrizi che si fa trasportare in gru, come la sua porchetta.

Capannelle 6/10/09 09:24 - 4411 commenti

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Un gran excursus quello di Scola: dalla guerra in Russia agli anni 70, la vita di tre amici e della ragazza naif che si intreccia con ognuno di loro. Il primo tempo è stupendo, personaggi veraci e ironia corrosiva in stile Monicelli. Il secondo apre le porte alla malinconia, dovendo i personaggi fare i conti con i propri fallimenti e compromessi, ma l'interesse tiene sempre e il regista riesce a combinare dolce e amaro, figure principali e di contorno, con notevole efficacia.

Nando 2/06/10 18:17 - 3814 commenti

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Un film generazionale che ricopre un'epoca della storia italica, tre amici, due uomini ed una donna legati tra loro da vincoli sentimentali ed affettivi. Tre grandi interpreti che sciorinano una valida interpretazione Un Gassman gigione e smargiasso, un Manfredi lievemente dimesso per il ruolo ricoperto, ma animato da impagabile bonarietà ed una Sandrelli totalmente a suo agio nei panni della donna contesa. Una delle ultime commedie serie realizzate in Italia.

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Tillozzo 23/07/10 11:20 - 3 commenti

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Ho 53 anni e questo film lo vivo giorno per giorno. Lo penso e lo cito di continuo con e a tutti come esempio di vita... In fondo ognuno di noi può identificarsi in ciascuno dei protagonisti a seconda del tempo e dell'epoca che ha vissuto. Per parfrasare Giorgio Gaber in "Un'idea" è un film che ho nella mente nella pelle. Ogni volta che incontro qualcuno/a, quel/la qualcuno/a che ha fatto parte del mio percorso, sì, anche della mia vita, scorrono sempre le immagini di Gianni ed Antonio. La scena nel parcheggio di piazza del popolo è un capolavoro.
MEMORABILE: "Ciao Antonio, ci rivedremo tra atri 25 anni. Cioè mai più".

Jandileida 5/12/10 18:07 - 1565 commenti

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Tutto si diluisce e si smussa nella città che ha visto passarsi sopra 2000 anni di storia tra papi, lanzichenecchi, attentati, botteghe oscure, anche i sogni. Ed è qui che Scola, con grande classe, dedcide di ambientare la storia di tre amici alle prese con se stessi e con un amore mutevole. In realtà quella che guardiamo è un grande affresco della storia italiana, pieno di rimandi e di considerazioni, abbastanza amare, su di un paese che ha visto scivolarsi via la possibilità di essere migliore. Manfredi su tutti e bellissimo il mascherone di Fabrizi.

Ciavazzaro 10/05/11 21:41 - 4770 commenti

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Ottimo. Con un cast sfavillante e una solida regia il film è sicuramente una delle opere più interessanti di Scola. Fabrizi immenso, un grande viaggio nel tempo che fa riflettere ed appassionare. Decisamente una pietra militare del cinema italico e non solo.

Hackett 14/10/11 07:34 - 1867 commenti

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Splendido ritratto generazionale dagli entusiasmi del dopoguerra alla disillusione degli Anni Settanta. Le vicende sono ricostruite attraverso gli occhi di tre grandi personaggi: l'idealista ad oltranza, il cinico approfittatore e il tenero sognatore. Regia impeccabile, con scelte narrative interessanti e cast artistico-tecnico di grande livello. Si sorride, si pensa e ci si commuove.

Xamini 26/12/11 23:41 - 1252 commenti

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Dolce-amaro dal titolo fuorviante; film che racconta di percorsi di vita differenti e, nel farlo, si concede citazioni e riferimenti che ne impreziosiscono la visione, specie a qualche anno di distanza (il set de La dolce vita, con alcuni dei suoi protagonisti, la rievocazione de La corazzata Potemkin, Mike Bongiorno in Lascia o raddoppia?, eccetera). Al di là degli esiti morali e di qualche tocco di fioretto (i personaggi isolati dal resto della scena che interloquiscono o che si rivolgono al pubblico), restituisce un sapore di intensa melanconia.

Pinhead80 31/07/12 19:29 - 4760 commenti

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La storia di trent'anni di Italia è anche quella di tre amici che dopo aver fatto la resistenza insieme si separano. Pur percorrendo strade diverse la vita li farà incontrare nuovamente in un mondo che sta cambiando e che li porterà a scelte differenti. Uno Scola sicuramente più maturo ci offre un film importante che si rivela anche come omaggio al cinema in generale (basti pensare alla presenza di De Sica e Fellini nonchè alle tantissime citazioni di carattere cinefilo). Un film per tutti e di tutti che coinvolge lasciando l'amaro in bocca.
MEMORABILE: Satta Flores alla trasmissione condotta da Mike Bongiorno "Lascia o raddoppia".

Lupoprezzo 3/08/12 13:26 - 635 commenti

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Il regista tira amaramente le somme di una intera generazione di persone, passando per l'Italia del dopoguerra, piena di sogni e speranze che si ritrova nel post-boom economico ad inaspettati e disillusi bilanci, lasciando però uno spiraglio alla semplicità più prettamente populista. Il registro malinconico accompagna mirabilmente i personaggi in scena, lasciandoli decantare a lungo nella memoria dello spettatore. Eccezionale la passerella d'onore che Scola dedica al cinema (soprattutto a quello neorealista). Indimenticabile Aldo Fabrizi.

Il Dandi 14/11/12 12:06 - 1917 commenti

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Capolavoro del cinema italiano e sconfinato atto d'amore verso il suddetto. Tre "vite difficili", dapprima unite dalla Resistenza e poi divise dalla resa successiva, naufragio generazionale di amicizie che nemmeno il truffautiano girotondo intorno alla stessa donna era riuscito a scalfire. Geniali gli "stop and go" al buio con i pensieri dei protagonisti, il montaggio sfasato (fin dalle ripetizioni nei titoli di testa) da urlo la fotografia (con la celeberrima scena del pavimento che dal b/n passa al colore). Imprescindibile.
MEMORABILE: Nocera "inferiore" per colpa vostra; la rievocazione del set de La dolce vita a Fontana di Trevi con Fellini e Mastroianni che interpretano sé stessi

Daniela 22/03/13 12:36 - 12662 commenti

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Trent'anni di vita italiana attraverso le vicende, ora convergenti ora divertenti, di tre amici e delle loro donne, dalle passioni della Resistenza al grigiore dei anni settanta, attraverso amori, illusioni, compromessi, ma anche tenace attaccamento ai propri ideali. Dei tre, sono uno può dirsi un uomo "arrivato", ma "arrivato" dove? Uno dei capolavori della commedia all'italiana, imperfetto certo e talvolta ridondante, ma anche vitale, con il suo mix di malinconia, amarezza, comicità. Nell'eccellente cast spiccano Gassman, Fabrizi e Ralli. 3+

Homesick 7/04/13 17:17 - 5737 commenti

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I passaggi della storia d’Italia attraverso gli incontri-scontri di tre amici iniettano amarezza, mentre il Tempo che scorre spegne le loro illusioni politiche; la vita è un battito di ciglia e il futuro diventa silenziosamente passato… Una commedia dalle solidi basi popolari e realiste – infatti è dedicata a Vittorio De Sica – ma che non disdegna sperimentare l’alternanza tra b/n e colore, un prologo sospeso sino all’epilogo e financo sequenze onirico-fantastiche. Interpreti ineccepibili: l’eterno proletario Manfredi, l’arrivista Gassman, l’animoso Satta Flores, la volubile Sandrelli.
MEMORABILE: Il cineforum su Ladri di biciclette; Satta Flores a “Lascia o raddoppia”; gli strafalcioni della Ralli; il parcheggio; l’amara rimpatriata.

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Almicione 21/06/13 01:25 - 764 commenti

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Eccezionale commedia di Scola. La storia d'Italia dalla fine della guerra al 1974 narrata attraverso le vicende di un gruppo di amici i quali, rappresentanti ognuno di un peculiare individuo della coeva società italiana, permettono di comprendere il cambiamento (e non) di quei decenni. La caratterizzazione dei personaggi è mirabile e le scene finali del film fanno riflettere, oltre a rattristare un poco: le speranze, gli ideali, i progetti dei tre protagonisti si sono annicchiliti; una generazione florida è morta. Quanta amarezza!

Rambo90 24/07/13 23:31 - 7697 commenti

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Uno dei film che ha segnato indelebilmente la fine del periodo d'oro del cinema italiano: una storia vera e realistica ma anche un omaggio al cinema tricolore (in particolare al grande De Sica, quasi commovente in quello che è l'ultimo primo piano della sua carriera) e il ritratto di un'epoca. Straordinario carosello di attori in cui svettano Gassman, Manfredi e un fantastico Aldo Fabrizi, forse alla sua ultima vera grande prova. Indimenticabile.

Mickes2 28/07/13 17:56 - 1670 commenti

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Monumentale affresco che all’unisono è intima riflessione di una fase importantissima di Storia italiana tra la II guerra mondiale e gli anni ’70 e racconto sul cinema italiano e del suo evolversi di tematiche e tecniche. Un mosaico grondante malinconica nostalgia sull’amore (non corrisposto) e i sogni (infanti), le illusioni (disilluse) e le felicità (effimere, (d)eluse) di una generazione che per tutta la propria vita ha tentato di migliorare il posto in cui vive pagando amaramente le scelte di non-omologazione e non-integrazione. Sublime.
MEMORABILE: Al cineforum, su Ladri di biciclette; Il falò davanti alla scuola; Aldo Fabrizi: “Tanto io nun moro!”; De Sica e l’aneddoto; Al parcheggio in piazza.

Gabrius79 1/08/13 18:15 - 1427 commenti

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Indimenticabile commedia diretta da Ettore Scola che a suo modo ha segnato la storia del cinema italiano. Il cast è decisamente impagabile e stellare: Manfredi, Gassmann, Sandrelli, Fabrizi, Ralli, Satta Flores. Il film racconta 30 anni della nostra storia attraverso le vicissitudini dei protagonisti (da segnalare Satta Flores concorrente al Rischiatutto con una gustosa partecipazione di Mike Bongiorno nei panni di sé stesso). Geniale l'idea del primo tempo in bianco e nero e del secondo a colori.

Roger 9/11/13 19:05 - 143 commenti

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Eccellente film di Scola e punto massimo della commedia all'italiana, oltre il quale essa non sarà più la stessa. Perfetto parallelismo tra la storia di tre amici partigiani che la vita porta su differenti percorsi e la storia dell'Italia stessa, che degli ideali e speranze partigiane ha poco rispetto e memoria. Cast perfetto e anche il personaggio di Gassmann, il consueto arricchito cinico e disilluso, appare più sfaccettato e approfondito. Completa il tutto un meraviglioso, struggente tema musicale di Trovajoli.
MEMORABILE: L'inquadratura del pittore di strada che dal B/N si colora, a intendere il passare del tempo e di un'epoca.

Il Gobbo 4/01/14 13:09 - 3015 commenti

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Premesso che la retorica della resistenza tradita ci ha fatto due palle così e che quel poco che si è intravisto dell'Italia sognata da quei sognatori fa sospirare di sollievo per lo scampato pericolo, il film non è naturalmente privo di meriti, soprattutto per le robuste prove degli attori. La commedia all'italiana, sebbene in articulo mortis (le esequie sono imminenti) conferma la sua duttilità, anche come veicolo di grandi narrazioni corali, pure se come qui un po' lamentose e schematiche.

Nancy 7/04/14 00:45 - 774 commenti

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Uno dei film più celebri del maestro Scola è un film estremamente - anche se sottilmente - malinconico: tre amici e il loro allontanamento reciproco, ma anche un affresco dell'Italia nell'arco di un trentennio, quello che va dal dopoguerra pieno di speranze agli anni 70, malaticci e disillusi, anche se quel po' di speranza nel finale non fa mai male. Un film estremamente politico che però non dimentica di omaggiare il grande cinema, con palesi citazioni da Ejsenstejn a Fellini, senza dimenticare De Sica. Amaro sin dal titolo, ma si fa spazio nel cuore.

Ryo 24/05/14 15:15 - 2169 commenti

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Uno splendido mix di commedia, dramma e rilfessione sociale. Ottimamente girato, con stile particolare che omaggia a piene mani grandi registi quali Truffaut e Fellini e De Sica e interpretato magistralmente da mostri sacri come Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefania Sandrelli. Ritmo articolato, attenzione sempre viva; si ride e ci si emoziona sino alla fine. Apprezzati abbattimenti della quarta parete persino sull'amaro finale che chiude la pellicola.
MEMORABILE: Il set de La dolce vita; Gianni che incontra lo spirito della moglie; Nicola concorrente in "Lascia o raddoppia?"

Vitgar 15/07/14 17:11 - 586 commenti

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Bellissimo film tipicamente alla Scola. Questo ripercorrere storie e situazioni generazionali verrà poi ripreso anche in La famiglia del 1987. Viene messo in evidenza come i caratteri delle persone escono alla distanza in positivo o in negativo. Nicola resta il sognatore comunista, Antonio quello buono e sincero, Gianni vira verso il sogno dell'italiano post-bellico (la ricchezza a tutti i costi). Ottimi gli attori, d'altronde il cast è di primissimo piano, buona la musica. Gran film.

Rebis 20/07/14 12:59 - 2337 commenti

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Opera fiume che restituisce trent'anni di storia italiana seguendo le vite di tre personaggi in cui decanta, a turmo, l'anima di una nazione. Scorci di metacinema svuotati di ogni intellettualismo dialogano con il pubblico, intercettandone la complicità. Amaro e appassionante, gronda dedizione per la Settima arte. Meravigliosi gli interpreti - ed eccezionale il lavoro di make up – con sorprendenti efflorescenze da parte dei comprimari (Fabrizi e Ralli). Tutti i meriti andranno spartiti con la sceneggiatura di Age e Scarpelli: generosa, entomologica, graffiante. Fronte tecnico ineccepibile.

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Lythops 15/04/15 10:57 - 1019 commenti

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Rivisto oggi un bellissimo affresco dell'Italia che fu, in tutti i sensi: quella degli anni '70 in cui il film uscì omaggiando De Sica e quelli di 30 prima, con la vita di tre amici, partigiani, che si perdono di vista dopo la fine del secondo conflitto mondiale e che si ritroveranno molto più tardi, ciascuno con il proprio vissuto e i propri ricordi. Interessante, ottimamente interpretato, con personaggi complessi ma nei quali è facile identificarsi, il film tiene nonostante il terreno sia stato percorso molte volte da altri. Buono quanto amaro.

Tersilli 27/07/15 23:29 - 61 commenti

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Uno dei capolavori assoluti del Cinema Italiano. Film perfetto in tutto: regia magistrale, fotografia splendida (qui i colori hanno un ruolo fondamentale) come le musiche di Trovajoli. Gassman è monumentale, Manfredi immenso, la Sandrelli magnifica, il cast di contorno unico: Aldo Fabrizi (strepitoso), Giovanna Ralli (grande), Satta Flores (grandissimo). Omaggio di Scola al cinema. Poetico, amaro, magnifico: un classico senza tempo...

Rocchiola 19/01/16 15:34 - 968 commenti

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Primo film completamente riuscito del regista Scola, che prima aveva diretto qualche discreta pellicola ma nulla di essenziale. Un grande affresco sulla nostra storia dal secondo dopoguerra fino agli anni 70, diretto con un ottimo retrogusto amaro e con alcune azzeccate citazioni cinematografiche (il neorealismo, La dolce vita). Coinvolgente e commovente perché ogni spettatore si può immedesimare in uno dei protagonisti e nelle sue vicende private e pubbliche. Bella la trovata poi molto sfruttata di mescolare bianco-nero e colore. Capolavoro!
MEMORABILE: Il prologo partigiano; I battibecchi tra Gassman e Fabrizi; Gli incontri dal "Re della mezza porzione"; Il finale davanti alla villa di Gassman.

Fulcioso70 1/02/16 20:27 - 8 commenti

I gusti di Fulcioso70

L'avevamo tanto amato, Ettore Scola. Qui, in un sussidiario sull'amore, sulla storia d'Italia. Un affresco potente e ricco di sfumature per tutti i gusti. Per tutte le età. Storia eterna sull'amore, sui ritorni, sugli errori di gioventù, sull'opportunismo spietato degli amanti, sull'amicizia senza tempo e su come l'amicizia vince il tempo. Una pietra miliare del nostro cinema e di tutto il cinema.

Puppigallo 17/07/16 18:18 - 5275 commenti

I gusti di Puppigallo

Affresco, lungo un trentennio, che ha come filo conduttore le sorti di tre amici, amanti, temporanei nemici, che si ritrovano, si lasciano e si reincontrano, mentre il tempo passa e loro invecchiano. E' però soprattutto una passerella d'onore per registi e attori che hanno fatto la storia del cinema italiano, arricchita da omaggi a giganti del neorealismo, come Ladri di biciclette, o capisaldi storici come la Corazzata Potemkin. Emblematico che i protagonisti, principali e non, siano accomunati dall'appuntamento con Lascia o Raddoppia. Buona prova degli attori, per un buon risultato.
MEMORABILE: "I ricchi sono soli perchè sono pochi"; La moglie a dieta: "Non posso magnà idrocarburi"; Ridi, che mamma ha fatto i gnocchi...Dante Alighieri...".

Ultimo 15/08/16 10:16 - 1655 commenti

I gusti di Ultimo

Spaccato di vita italiana dal dopoguerra agli anni settanta, raccontato attraverso gli occhi dei protagonisti, amici di vecchia data che si perdono e si rincontrano nel corso dei decenni. Scola si dimostra molto abile nel dirigere il gruppo di attori ove spiccano l'elegante Gassman (il cui personaggio è il più malinconico...) e Satta Flores (storica la scena a "Lascia o raddoppia", in cui litiga con Mike). Bravo anche Fabrizi. Nel complesso un film malinconico e riflessivo e da annoverare tra i migliori prodotti della commedia all'italiana.
MEMORABILE: L'incontro tra Gianni e Luciana; La visione al cinema di Ladri di biciclette (chiaro omaggio al maestro De Sica).

Redeyes 13/02/17 07:45 - 2449 commenti

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Dalla gioia della liberazione, l'amore nato dalla resistenza all'illusione di un'Italia pronta a spiccare il volo attraverso gli occhi di tre amici. In un'anomala, grigia Roma, Scola, anche grazie agli exploit felliniani, a un De Sica scomparso eppur forte, ben miscela le luci della ribalta con un'amara realtà di lotta e proletaria e per la pagnotta. Nel cast spicca un Gassman glacialmente anaffettivo, proiettato solo su se stesso, che esce vincitore ma perdente. Una bella fotografia dell'Italia che fu e che è.
MEMORABILE: I reati elencati da Aldo Fabrizi; La confessione nel garage di Elide.

Pessoa 20/09/17 03:26 - 2476 commenti

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Una delle vette della commedia all'italiana che disegna un Paese cresciuto in fretta, fra palazzinari e idealisti che devono piegarsi alla complicata livella dell'amore in tutte le sue forme. Sullo sfondo un impagabile Fellini che rifà se stesso e un commovente De Sica. Scola imbastisce il suo capolavoro con un cast spaziale dove le stelle brillano tutte, con Manfredi e la Ralli che vincono il loro Oscar personale. Ottimo lavoro di Ricceri su scenografie e costumi. Sceneggiatura da antologia per un film davvero straordinario. Obbligatorio!
MEMORABILE: "Lei non salisce?" "None"; (Ralli-Gassman); "Antonio..." "Dimme" "Tu sei l'unico uomo della mia vita" "Beh, lasciamo perde..." (Sandrelli-Manfredi).

Il ferrini 5/10/17 00:20 - 2358 commenti

I gusti di Il ferrini

Mentre la commedia all'italiana si avvia al declino, Scola omaggia il neorealismo di De Sica citando a più riprese Ladri di biciclette ma anche La dolce vita di Fellini (entrambi i registi peraltro sono presenti con brevi cameo). Il trio Manfredi-Gassman-Satta Flores è encomiabile, straordinaria anche la trasformazione della Ralli fra il primo e il secondo tempo; la Sandrelli (bella, per carità) fortunatamente invece parla poco. Ad ogni modo gran film, regia e fotografia impeccabili, sceneggiatura solida e dialoghi brillanti. Pietra miliare.
MEMORABILE: I due "poveri" Manfredi e Satta Flores si picchiano fra di loro incuranti del "ricco" Gassman, scena magistralmente simbolica.

Minitina80 2/01/18 21:20 - 2984 commenti

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Scola dirige una commedia ambiziosa, ricca di sfumature e valorizzata da interpretazioni importanti tra le quali spicca quella di un Gassman davvero brillante. I rimandi a riflessioni profonde non mancano, ma a emergere maggiormente dalla complessità di sensazioni è una sferzante malinconia che non molla un attimo la presa, quasi fosse un atto di abbandono al fallimento morale del dopoguerra italiano. L’opera, però, non si ferma qui perché vanta una tecnica registica sopraffina e invidiabile sulla quale si potrebbe parlare a lungo e bene.
MEMORABILE: La guerra finì, scoppiò il dopoguerra.

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Piero68 29/10/18 09:06 - 2957 commenti

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Un po' Una vita difficile un po' Dramma della gelosia il film cerca di proporre uno spaccato sugli italiani nel dopoguerra tra cinismo, disincanto e arte di arrangiarsi. Peccato che non riesca ad assurgere a capolavoro a causa di una narrazione troppo slegata e a tratti pure noiosa. E se alla fine il personaggio più interessante e riuscito sarà quello di Fabrizi, qui nelle vesti di attore non protagonista, qualcosa vorrà pur dire. E' solo grazie alla magnifica regia e al gran cast che si eleva dalla mediocrità assoluta.
MEMORABILE: Le comparse dei vari Mastroianni, Bongiorno e Fellini nei panni di loro stessi.

Paulaster 7/01/19 12:28 - 4419 commenti

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La storia di tre amici in un trentennio. Omaggio a Vittorio De Sica e al grande cinema post guerra con al contempo la sconfitta morale di una generazione. Gli anni 70 stanno spazzando via i sogni e la politica creerà solo confusione sociale. Cast di livello tra Gassman e Manfredi che convivono perfettamente. Fabrizi è il valore aggiunto e viene sacrificata la Ralli. Scola ha più idee del solito e sfrutta bene le ricostruzioni dell'epoca con i vari camei. Conclusione che si incarta un po'. Meno descrizioni dagli attori in mdp avrebbero giovato.
MEMORABILE: "Non posso magnà idrocarburi"; Il set a Piazza Navona; La carrozzella giù dalla scalinata; La Ralli defunta dallo sfasciacarrozze.

Raremirko 25/02/19 22:11 - 577 commenti

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Un titolo sempreverde del cinema italiano, con un cast superbo (Manfredi, la Sandrelli, un serioso Gassman...) e camei illustri (Fellini e Bongiorno su tutti). Una macchina da presa puntata sul reale, in un modo di far cinema che oggi manca e che, purtroppo, è sempre più raro riproporre. Scene e dialoghi da antologia. Uno Scola da vedere e rivedere.

Noodles 16/01/20 20:14 - 2228 commenti

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Il miglior Ettore Scola di sempre si circonda di un cast stratosferico (accanto ai mostri Manfredi e Gassman ruotano splendidi comprimari, su tutti il mai troppo apprezzato Stefano Satta Flores) e scrive un film struggente e nostalgico, che fa riflettere e affronta con apparente leggerezza temi cardine come amicizia, amore e politica. Una regia da sogno chiude il cerchio. Storia di straordinaria amarezza e straordinario realismo. Ottime le location. Capolavoro.

Keyser3 14/03/20 23:28 - 444 commenti

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Capolavoro fondamentale del cinema italiano di Scola che si avvale di una sceneggiatura magistrale, una sequela di battute e situazioni memorabili, scritte con Age & Scarpelli. Trent'anni di storia italiana raccontata attraverso gli occhi di quattro personaggi: Gassman, cinico e arrivista; Sandrelli, dolce e ondivaga; Manfredi, leggero e ingenuo; Satta Flores, logorroico e idealista. Commento musicale di Trovajoli, straordinario anch'esso.
MEMORABILE: "La nostra generazione ha fatto veramente schifo".

Gordon 5/04/20 19:56 - 261 commenti

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Scola corona il grande ciclo della commedia all'italiana impiegando alcuni tra i suoi protagonisti più illustri in un film agrodolce, in cui traspare il disincanto di un'intera generazione. Per il resto la trama è ben imbastita ma è rovinata da un ritmo non elettrizzante, anche per via di una Sandrelli a volte troppo fiacca. Infine, seppure non abbondino le risate (ma è meglio così, data l'atmosfera), la sceneggiatura dosa bene i momenti ironici e quelli più cupi. Da vedere.
MEMORABILE: Gassman che si finge un parcheggiatore.

Gmriccard 6/06/20 22:26 - 121 commenti

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Probabilmente la miglior commedia di tutti i tempi. Un trio di autentici colossi del cinema italiano, pluricitazioni cinematografiche e letterarie, l'unico inno partigiano veramente non divisivo sono solo una parte della grandiosità d'insieme. L'aver messo insieme in tempi non sospetti i fratelli Fabrizi, De Sica (ahimè, solo da repertorio), Fellini e Mastroianni (gustosissimo il cammeo) conferisce da solo ••. Ancor prima c'è la sincerità delle storie d'amore e relativi dialoghi, ma la vera perla è l'interpretazione di Giovanna Ralli, maschera dolce, indifesa e dal destino atroce.
MEMORABILE: Tutte le parti con Giovanna Ralli. L'ultimo dialogo Gassman/Sandrelli. Gli omaggi al cinema italiano, deferenti ma assoggettati alla trama.

Zender 22/06/20 17:08 - 315 commenti

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Cos'è l'amicizia, cosa l'amore, quanto la prima possa subordinarsi al secondo e quanto il tempo lenisca ferite che l'amore subito riapre. Nell'arco di trent'anni tre ex partigiani sono poli che si attraggono e respingono in una divisione tra b/n e colore che frattura visivamente due ere altrimenti troppo simili: il carattere non cambia, di nessuno, cambiano le opportunità. C'è chi sa coglierle presto e chi tardi. I due giganti (Gassman dolente, Manfredi di bonaria rassegnazione) lasciano il terzo incomodo Satta Flores a ricamare ammirevolmente in superficie sdrammatizzando.
MEMORABILE: Satta Flores a “Lascia o raddoppia” elargisce ripetute, pedanti lezioni di cinema estenuando Mike che taglia corto.

Camibella 23/03/21 11:27 - 277 commenti

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Le vicende di tre amici e di una donna da loro amata sullo sfondo dell'Italia dal Dopoguerra alla prima metà degli anni Settanta. Scola dirige il suo capolavoro, un affresco amaro, struggente e, per molti versi, cinico; un racconto privo di tenerezza e con molti aspetti di quel cinema neorealista al quale fa anche omaggio. I tre amici, gli straordinari Gassman, Satta Flores e Manfredi, sono diversi tra loro eppure così uguali nel tratteggio meschino ma anche virilmente appassionato che gli fa sì intraprendere strade diverse ma che poi li fa in qualche modo ritrovare.
MEMORABILE: "Il futuro è passato e non ce ne siamo nemmeno accorti" (Gassman seduto in trattoria rivolto ai suoi due amici).

Giufox 31/05/21 09:17 - 324 commenti

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Squarci di storia e (mal)costume italiano, tra sperimentalismi rari in patria (dialogo col pubblico, iterazioni ed altre connotazioni meta-filmiche) per quella commedia che chiude simbolicamente la stagione delle stesse, scivolando verso una rappresentazione tanto ironica quanto malinconica di un'implosione generazionale. Tante le figure d'eccezione, per ampliare nostalgia e contesto: Fellini, Buongiorno e De Sica; irrita la Sandrelli "Io la conoscevo bene", con la sua "non-recitazione". Un meccanismo che unisce idealismo, amicizia e lavoro, per un'analisi (introspettiva) riuscita.
MEMORABILE: La lite Gassman/Fabrizi; Flores a Lascia o raddoppia; Il set de La dolce vita; "Stai sempre in cattedra, come tutti i falliti".

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Androv 12/11/21 08:58 - 195 commenti

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Una delle pagine più belle e poetiche del cinema italiano e mondiale. Una storia meravigliosa fra quattro amici intrecciata con le vicende italiane. E' il capolavoro di Scola (insieme a La famiglia). Attori e mostri sacri (Gassmann e Manfredi) in stato di grazia, intreccio eccellente ed esplorazione dei sentimenti e dell'animo umano di rara bellezza. Il film è un palese pamphlet di propaganda politica, ma risulta ancor più bello se si cercano di ignorare i dettami propagandistici. Un capolavoro.
MEMORABILE: La scena della macchina automatica per le fotografie; Lascia o raddoppia; La scena alla fontana di Trevi; L'incontro al parco; Il finale.

Bullseye2 16/02/23 22:25 - 396 commenti

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Affresco agrodolce di una generazione che avrebbe potuto e dovuto rinnovare l'Italia dopo gli orrori della guerra, per poi scoprire dolorosamente sulla propria pelle che, come nel Gattopardo, ''tutto era cambiato, ma nulla era cambiato'' tra delusioni politiche, umane, culturali e amorose. Film corale in cui nessuno mette in ombra l'altro: l'ingenuità commovente di Manfredi, l'opportunismo vile di Gassman, la lontananza dalla realtà di Satta Flores, la volubilità opportunista della Sandrelli e l'arroganza simpatica di Fabrizi sono i cinque elementi che rendono il film un capolavoro.
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  • Discussione B. Legnani • 15/06/16 14:00
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Schramm ebbe a dire:


    @buono: non ti sarà sfuggito che accreditata in coda come c.s.c c'è anche carla mancini


    Sì, ma non la ho identificata. Fra l'altro IMDb le dà il nome di LENA, che non ho trovato nel film. Chissà, forse è fra i genitori che presidiano la scuola...
  • Discussione Zender • 15/06/16 14:08
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Ok Schramm, ma mi dovresti spiegare perché hai rimesso Federico Fellini e Mastroianni che erano già nel cast. A meno che tu non voglia farmi credere che pensi che il cast sia solo quello abbreviato che vedi qui a fianco e non quello che si legge nella pagina dei commenti...
  • Discussione Schramm • 15/06/16 14:57
    Scrivano - 7694 interventi
    ...no è che ieri non li ho proprio visti io. eppure ho controllato il cast della scheda due volte. ho proprio bisogno di un ricostituente.
  • Discussione Schramm • 15/06/16 14:59
    Scrivano - 7694 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:


    @buono: non ti sarà sfuggito che accreditata in coda come c.s.c c'è anche carla mancini


    Sì, ma non la ho identificata. Fra l'altro IMDb le dà il nome di LENA, che non ho trovato nel film. Chissà, forse è fra i genitori che presidiano la scuola...


    ...sui due piedi -e sono anche fresco di visione- non ricordo alcun personaggio così chiamato. doveva essere estremamente marginale.
  • Discussione Blondie666 • 24/06/19 17:42
    Galoppino - 68 interventi
    qualcuno conosce il titolo del film che vanno a vedere al cinema?

    c'è Laurence Harvey in scena
  • Discussione Matemalex • 24/06/19 20:31
    Galoppino - 496 interventi
    Blondie666 ebbe a dire:
    qualcuno conosce il titolo del film che vanno a vedere al cinema?

    c'è Laurence Harvey in scena


    Guarda in Curiosità il post di Roger del 2012: Schiavo d'amore del 1964
    Ultima modifica: 24/06/19 20:32 da Matemalex
  • Discussione Blondie666 • 25/06/19 09:48
    Galoppino - 68 interventi
    Matemalex ebbe a dire:
    Blondie666 ebbe a dire:
    qualcuno conosce il titolo del film che vanno a vedere al cinema?

    c'è Laurence Harvey in scena


    Guarda in Curiosità il post di Roger del 2012: Schiavo d'amore del 1964


    grazie, mi era sfuggito!
  • Musiche Turivel • 4/03/23 12:34
    Disoccupato - 1 interventi
    Buongiorno a tutti.
    Una mia curiosità; ascoltando un disco di Piero Umiliani del 69 "fischiando il beat" ho notato che diversi brani hanno assonanze, melodiche e ritmiche con quelli della colonna sonora del film, attribuita al Maestro Trovajoli.
    Non voglio parlare di plagio, ma possibile che quest'ultimo si sia ispirato all'altro celebre musicista?
  • Musiche Lucius • 5/03/23 22:25
    Scrivano - 9051 interventi
    Era abbastanza comune ai tempi,  gli stessi autori apportavano talvolta  variazioni a taluni dei loro pezzi o a quelli di colleghi e capitava così di riconoscere assonanze in colonne sonore dello stesso autore o di autori diversi.
    Ultima modifica: 5/03/23 22:30 da Lucius
  • Homevideo Django77 • 6/12/23 15:16
    Disoccupato - 10 interventi
    Finalmente è' uscito anche in blu ray l'edizione francese NOUS NOUS SOMMES TANT AIMES -COMBO DVD + BD  a cura della Studio Canal il restauro è quello del 2016 della Cineteca nazionale è presente l'audio italiano non so' se i sottotitoli in francese siano fissi o removibili. E' comunque assurdo che ancora una volta un capolavoro del cinema italiano esca prima all'estero speriamo nell'uscita di un'edizione italiana in blu ray