Ragazze da marito - Film (1952)

Flebile. Certo non la migliore prestazione cinematografica di Eduardo De Filippo, questa commedia che dopo tre quarti del tempo sfocia più di un poco nel dramma. Debole è l’assunto, il che pesa sul film, visibile quasi esclusivamente per la compresenza di Eduardo, Peppino e Titina. Bellissima Delia Scala, affascinante Anna Maria Ferrero. Trascurabile.

Un film molto amaro e malinconico, con poche scene comiche e nessuna vera risata. Parte molto bene, solo che poi rallenta (sfiorando anche la noia) nella parte ambientata a Capri. Comunque risollevato dai De Filippo e in particolare da Peppino, che trova alcuni momenti particolarmente riusciti.

Visto oggi fa sorridere pensando ai mutamenti culturali, ma allora maritare delle figlie era una cosa seria e il povero Eduardo, buon padre di famiglia con qualche pessimo vizietto, si ritrova in una situazione complessa. Eduardo qui sceglie una veste di contenutezza formale lasciando spazio all'istrionismo comico del fratello Peppino. Un film discreto che non rimane nella memoria se non per la presenza, accanto ai fratelli, di Titina de Filippo.

Povero travet con tre figlie a carico da maritare perde avventatamente i risparmi e si lascia quindi corrompere per favorire alcune pratiche; la vita per la famiglia all’oscuro apparentemente cambia. Scritto da Eduardo, risulta come diviso in tre tronconi: la prima, con toni da commedia vivace, descrive la situazione della famiglia con notazioni argute, la seconda, più frivola e banale, si sofferma fin troppo sulla vacanza a Capri, la terza torna al tema da sempre preferito dell’autore, l’intima tragedia dell’uomo qualunque. I dialoghi tra i tre grandi De Filippo sono sempre gustosi.