Chi sei? - Film (1974)

Chi sei?
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1974
Genere: horror (colore)
Note: Aka "La cosa è tra noi", aka "Beyond the door". Robert Barrett, accreditato in regia, è nome fittizio che accomuna Assonitis e Piazzoli.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Più nella scia di ROSEMARY’S BABY che dell’ESORCISTA (dal quale eredita solo qualche doveroso effetto speciale e un po' di liquidi verdastri), CHI SEI? ha comunque alcune intuizioni originali (vanificate però da una sceneggiatura confusa e un montaggio che la rende ancor più incomprensibile). Confezionato con discreta classe, interpretato abbastanza bene da un cast che presenta tra gli altri due attori “da teatro” come Gabriele Lavia (coprotagonista) e lo shakespeariano Richard Johnson (è Dimitri, l’ “osservatore...Leggi tutto speciale”), si giova della buona idea (che avranno capito in pochi) dell'occultista (Johnson, per l'appunto) che viene punito dal diavolo per aver salvato la sua donna (Juliet Mills) dalle grinfie del maligno. Verrà catapultato con la sua auto in un burrone. Ma a metà volo il diavolo ferma il tempo e scaraventa la potenziale vittima nel futuro: avrà salva la vita (per qualche anno) se farà nascere dal ventre della sua donna (nel frattempo risposatasi) il figlio del male senza problemi. Sorpresa finale. La coppia di registi Ovidio Assonitis (si firma Oliver Hellman) e Roberto D’Ettorre Piazzolla (si firma Robert Barrett, come il personaggio di Lavia nel film) dimostra un buon talento visivo, gioca molto con il fermo immagine e i trucchi da moviola, inserisce rimandi nascosti tra scena e scena, arriva a far apparire (in alcune copie del film) un misterioso cartello nero con la scritta “Chi sei?” quando gli sguardi di Lavia e Johnson si incontrano sull'ascensore, ma non riesce a far funzionare la sceneggiatura, priva di colpi di scena e troppo lenta. CHI SEI? manca del giusto mordente e delude le aspettative. Però in America ottenne un enorme successo.

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Undying 25/03/07 18:58 - 3807 commenti

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Dietro questo spettacolare spin-off italiano dell'Esorcista, si cela Ovidio Assonitis (Stridulum, Tentacoli, Madhouse): un produttore (e valido regista) che ha sempre saputo conferire ai suoi film - di medio/basso budget - una dignità "filmica" di elevato spessore. Come nel caso di questo film, reso particolarmente incisivo dall'interpretazione di Gabriele Lavia e Richard Johnson (Zombi 2, Il medaglione insanguinato) e dalla colonna sonora di Franco Micalizzi. Miglior esorcistico italiano.

Spectra 28/03/08 12:24 - 84 commenti

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Film con sottotitolo un po' ridicolo: "è un film che fa paura". In pratica la risposta italiana a L'esorcista. Produce Ovidio Assonitis, vecchia volpe del nostro cinema, regia dello stesso e del collaboratore Roberto D'Ettore Piazzolli (che per l'occasione diventa R. Barrett) e Assonitis con l'utilizzo dello pseudonimo Oliver Hellman. Film che non mi ha particolarmente impressionato ma che raggiunge la sufficenza; da segnalare la presenza nel cast di Gabriele Lavia. Merita comunque la visione.

Cotola 17/09/08 18:18 - 9043 commenti

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Sorta di incrocio tra Rosemary's Baby e L'esorcista (ma decisamente più dalle parti di Polanski), il film diretto dal produttore-regista Assontis si inserisce nella scia del filone demoniaco e lo fa con maggiore professionalità della media e con risultati non completamente malvagi. Merito più della regia che della sceneggiatura (poco originale) e delle buone interpretazioni degli attori tra cui spicca Gabriele Lavia. Il finale potrebbe anche far "adirare" qualcuno. In ogni caso sopravvalutato dai fan.

Paolog. 3/10/08 23:50 - 10 commenti

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De Assonitis pare sia stato specializzato in "spin off" (ricordiamo qualche anno dopo "Chi sei?" il film Tentacoli, derivato direttamente dallo Squalo). Film tecnicamente pasticciato, confuso anche in alcuni punti della sceneggiatura, ma capace di provocare notevoli emozioni nelle scene "forti". Da notare come il sarcasmo presente nella caratterizzazione del diavolo abbia influenzato film come L'Avvocato del Diavolo e Il Tocco del Male. Ottima prestazione di Lavia.
MEMORABILE: Le scene di possessione.

Trivex 7/02/09 15:04 - 1744 commenti

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Film a tratti piacevole, a tratti noioso ed incomprensibile (almeno per le mie modeste strutture), con la componente metafisica sostanzialmente irrilevante, anche se molto pretenziosa. L'inizio è davvero brutto, con la voce del diavolo che sdrammatizza banalmente la storia e indispone lo spettatore, che si aspetterebbe invece paura e brivido. La possessione progressiva è rappresentata in modo frettoloso e inespressivo, mentre le reazioni violente della vittima sono esplicitate con discreta perizia. Senza dubbio inferiore a L'Anticristo di Alberto De Martino.

Homesick 11/10/09 17:39 - 5737 commenti

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Acronico, sinuoso e laico. La simbologia subliminale e premonitrice di Polanski e l'aggressività visiva e verbale del parallelo Friedkin - massima durante la possessione della Mills e nelle impudenti esclamazioni dei due bambini - si compenetrano in un montaggio eccentrico spesso spezzato dal fermo immagine ed avvolti in un'opaca fotografia: idoneo scenario per il nero patto tra Johnson, pencolante moderno Faust, e l'invisibile ma ubiquo Maligno, cui dà vita l'irridente voce mefistofelica di Sergio Graziani. "Bargain with the Devil" traina la variegata colonna sonora di Micalizzi.
MEMORABILE: I commenti di Sergio Graziani; Le bambole che si animano.

B. Legnani 30/10/09 23:46 - 5532 commenti

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La cosa migliore è il tempismo col quale cavalcò l'onda del periodo, il che spiega il successo, all'epoca, del film. Il problema è che il film è invecchiato male: oggi risaltano i vari difetti. Effetti speciali talora ridicoli (gli occhi delle bambole...), i dialoghi arrangiati facendo parlare attori il cui viso non è inquadrato, fino alla totale assenza di momenti magici, la cui ricerca fallisce (i mendicanti di colore). La camicia di forza non andava messa alla Mills, ma a Lavia, che segue idee deliranti. È molto meglio il film di Andrei. *½

Daidae 16/12/09 14:53 - 3179 commenti

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Buon film stile Esorcista del valido produttore greco Assonitis, famoso per produrre film ad alto costo (considerando il cast) non troppo eccelsi (perlomeno secondo la critica). Benissimo il cast, Lavia su tutti, bella la ambientazione borghese americana anni 70. Film da rivalutare.

John trent 15/05/10 18:41 - 326 commenti

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Stupendo. Confezionato divinamente ed estremamente ricco di situazioni visivamente affascinanti (merito anche di un montaggio quasi subliminale) sembra rifarsi a Polansky e Friedkin ma ha una sua originalità e si difende tranquillamente dalle presunte accuse di plagio de L'esorcista: in tutto il film non compare neanche un prete e non vi sono mai rimandi alla religione cattolica (eccezion fatta per il Gesù col corpo di donna che compare brevemente all'inizio). Musica di Micalizzi semplicemente grandiosa. Imperdibile.
MEMORABILE: I titoli di testa con "Bargain with the devil" registrata in sala d'incisione.

Lucius 25/05/10 19:37 - 3015 commenti

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Le atmosfere sono quelle giuste, alla Entity, per un lungometraggio che ricorda troppo L'esorcista 2 - L'eretico. Il montaggio frizzante rende il film godibile e sicuramente migliore di altri prodotti fotocopia tipo L'esorcismo di Emily Rose, ma le analogie, specie quelle relative alla possessione, sono chiaramente evidenti e "ispirate" a L'esorcista. Ottima la colonna sonora.

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Ciavazzaro 27/02/11 20:31 - 4770 commenti

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Italico demoniaco (girato a San Francisco) con punti di interesse. Ottimo Johnson e in questo caso anche Lavia non mi è dispiaciuto, inquietante la posseduta Juliet Mills. Non il miglior rappresentante del genere, ma molto godibile. Da citare la macchina sul precipizio, il tema musicale e l'acquario dei pesci rossi che viene ridotto in mille pezzi. Non male anche il primo colpo di scena finale.
MEMORABILE: La voce di Sergio Graziani che fa da narratore in molti punti.

Stefania 4/03/11 00:15 - 1599 commenti

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Il diavolo in corpo, il diavolo ha un corpo: è un uomo, nemico dell'uomo, non di Dio, in questo Esorcista senza esorcismi, in questo Rosemary's senza ambiguità alcuna, ma con brividi gelidi e tuffi al cuore. Il diavolo è una bambola cieca, una luce blu, cose che, se non fossero ben fotografate, sarebbero ridicole, e invece, qui, fanno paura. Il diavolo è febbre, è nausea, è sete cattiva, è bile, è pus, è sonno di piombo... Diavolo, chi sei? Indovinatelo prima della fine, se siete capaci! (In fondo, questo horror demoniaco è anche... un thriller!)
MEMORABILE: "Tu non credi negli spiriti che ritornano, eppure c'è una bellezza nella loro materializzazione".

Herrkinski 24/08/11 00:15 - 8109 commenti

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Assonitis ha sempre dimostrato un certo talento; pur dando vita a degli spin-off, il produttore/regista è sempre riuscito a confezionare lavori di un certo livello tecnico e artistico. È anche il caso di questa pellicola, che pur ispirandosi a L'esorcista (poco in verità) e a Rosemary's baby, riesce a creare spunti originali e sequenze di un certo effetto, anche grazie alle buone musiche di Micalizzi, all'ambientazione americana e alla buona fotografia; peccato per la sceneggiatura un po' caotica. Assonitis farà di meglio col grande Stridulum.
MEMORABILE: L'incipit tra le candele; la possessione demoniaca.

Rigoletto 4/11/11 21:07 - 1786 commenti

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Andrò controcorrente ma a me questo film non ha appassionato. Ed anche se per gli horror tendo ad avere un occhio benevolo, qui non sono proprio riuscito ad inquadrarlo bene. La sceneggiatura certo non aiuta, ma è il tipo di tensione impressa alla pellicola a non funzionare. Nell'Esorcista la tensione aumentava ad ogni fotogramma, qui sembra sempre che sia la volta buona ma poi si annulla, e a lungo andare si rischia un po' la noia. Ad ogni modo un'occhiata gliela si può dare.
MEMORABILE: La scena delle bambole.

Rebis 5/03/12 21:20 - 2337 commenti

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Pur dibattendosi tra Rosemary's Baby e L'esorcista, il film di Assonitis rivela una sua specificità diabolica che lo pone in una sinistra aura metacinematografica. Scostante, confusionario, noioso, ma ossessivo (e a tratti persuasivo) si sforza d'intercettare e riprodurre la logica puerile e beffarda del Demonio: i fermo immagine, il montaggio subliminale, le distorsioni sonore alludono a un "Deus ex machina" che interferisce con il reale manipolando le nostre percezioni, che nell'imprevisto tecnico acquisisce realtà accanto a noi, o dentro di noi. Nella sua modalità bislacca, un film unico.

Caesars 8/06/12 09:21 - 3790 commenti

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Si prenda un po' di Rosemary's baby, un po' de L'esorcista (sucesso mondiale solo pochi mesi prima), un pizzico di 4 mosche (l'inizio in sala d'incisione), si agiti bene il tutto e si otterrà questo Chi sei. Va dato merito ai registi di aver confezionato il tutto in modo dignitoso, ma francamente il film risulta abbastanza arruffato e confuso nella trama e anche gli interpreti principali (Juliet Mills a parte) non mi hanno convinto più di tanto. *!

Max renn 8/09/12 19:43 - 80 commenti

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Una madre posseduta (con sintomi alla Pazuzu: vomito verde, testa roteante a 360°) porta in grembo l'Anticristo (i petulanti vicini di casa Farrow sono sostituiti da un enigmatico Richard Johnson deciso più che mai a impedire un eventuale aborto): il produttore/regista Assonitis saccheggia i classici convinto che dalla somma di due grandi film (L'esorcista + Rosemary's baby) nasca il capolavoro. L'equazione si rivela falsa nonostante si possa riconoscere una buona padronanza del mezzo e un innegabile impegno da parte del cast (Lavia su tutti).

Tomastich 24/01/13 19:23 - 1255 commenti

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Una regia un po' confusionaria non rovina il fascino di questa pellicola esorcistica, degna di inserirsi nel filone "rip-off con dignità"! A Gabriele Lavia riesce perfettamente il ruolo di marito spaesato. Qualche botta di suspance la dà e già questo non è da sottovalutare!

Ryo 25/03/13 22:04 - 2169 commenti

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È vero che questo film (esordio alla regia per Ovidio G. Assonitis) è in netto debito con L'esorcista di Friedkin, ma è anche vero che questa risposta italiana riesce, con un suo stile ultraonirico e suggestivo, a regalare notevoli sequenze da ansia pura. Anche il cast è all'altezza (bravissimi la Mills e Johnson). Buoni gli effetti speciali, retrò, ma incisivi. Completa l'opera una bella colonna sonora jazz, dal ritmo incalzante.
MEMORABILE: Le bambole agghiaccianti; La disperazione di Dmitri allo specchio; I suonatori di strada che assillano Robert.

Bruce 6/05/13 16:25 - 1007 commenti

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Altro miracolo all'italiana: saper realizzare con pochi mezzi ma tante idee un film capace di reggere il confronto con le migliori produzioni del genere. Qui è evidente l'incrocio tra Rosemary's baby e L'esorcista, ma il film ha una sua dimensione autonoma e grande atmosfera, fatta di numerose e forti suggestioni visive e sonore, un uso originale degli esterni a San Francisco, la grande musica di Micalizzi. Anche i tre protagonisti hanno merito nella buona riuscita della pellicola. Ancor oggi in grado di inquietare e spaventare.

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Giùan 20/07/13 07:15 - 4559 commenti

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La “mostruosa” pellicola di Ovidio (Assonitis) “metamorfosizza” il cervello di capolavori come Rosemary’s baby e L’esorcista in un corpo horror che certo non si può dir originale ma di fronte al quale non si resta cinematograficamente impassibili. Gran parte del merito è attribuibile al levigato lavoro di confezione del regista/produttore italo-greco che, sfruttando un montaggio ipnotico, il leitmotiv ossessivo di Micalizzi e la convinta prova del cast, insinua nello spettatore stille di reale terror satanico, pur all’interno di una trita iconografia.
MEMORABILE: Il dialogo tra i due bambini nella loro stanzetta con la presenza aleggiante del demonio e i giocattoli che cominciano a prender vita.

Markus 17/08/13 14:28 - 3687 commenti

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Sulla scia del periodo esorcistico, ecco quest'ennesima variazione sul tema d’ambientazione americana (ma di produzione italica). Non male lo sviluppo degli eventi e non disprezzabile la prova degli attori, certamente figli di un periodo in cui recitare era cosa seria; manca, invece, un reale senso del ritmo: la scelta puramente registica di alternare flashback e situazioni giorno-notte, normalità-orrore, in definitiva crea confusione e poca attenzione. Comunque buon film di taglio internazionale. Ottimo la OST di Micalizzi.

Maik271 6/01/14 15:49 - 436 commenti

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Sfrutta successi precedenti, ma è apprezzabile per alcuni effetti speciali riusciti. Gli ingredienti sono sempre gli stessi con il posseduto e la famiglia che vengono travolti dagli eventi, anche se con piccole varianti (manca in questo caso il prete esorcista). La migliore produzione italiana del genere senza dubbio, forse aiutata da un budget migliore di altre, che sfrutta una bella location come San Francisco e una buona prova degli attori.

Jena 23/06/15 18:55 - 1555 commenti

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Da non considerare un ripp off o scopiazzatura dell'Esorcista (se non per un paio di scene di possessione con bave verdi d'ordinanza). Trattasi di storia originalissima, su un patto con il diavolo che sprizza originalità: dalla voce off del Diavolo in persona che spiazza completamente, dopo il bellissimo incipit, alla regia particolarmente ispirata (con un montaggio innovativo e gran senso del ritmo). Eccellente la Mills nel trasformarsi da dolce sposina a crudele posseduta, ottimi anche Lavia e Richard Johnson.
MEMORABILE: La scena iniziale col sacrificio sul pentacolo; Le scene di possessione.

Rufus68 19/02/17 17:05 - 3842 commenti

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È indubbio che sia girato con buona professionalità (e gli attori recitano, addirittura). Quel che non convince è la parentela sfacciata coi due capisaldi del genere: una falla nello scafo filmico che, alla scena del vomito verde, si allarga irreparabilmente. Certe cadute, peraltro, non aiutano la causa (gli sghignazzi demoniaci, i mocciosi). E si presenta il consueto problema logico: se il diavolo vuole incarnarsi non potrebbe comportarsi, almeno sin alla nascita, con più cautela? Si lascia vedere, comunque.

Buiomega71 31/12/17 11:56 - 2910 commenti

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Il demonio bussa alla porta e quello che sembra un rip-off del capolavoro friedkiniano diventa una piccola gemma del possession movie tricolore. Assonitis vira nell'occultismo e nella fiaba nera (lo straordinario incipit) con tocchi surreali e squarci visionari notevoli (distesa, nuda, sul pentagramma argentiano) lambendo il cinema dei bambini dannati (l'agghiacciante stop frame finale) anticipando lo Schock baviano. Tra inquietanti bambole alla Dolls e una confezione superbamente internazionale, brillano le impressionanti sequenze della Mills posseduta in odor di blasfemia.
MEMORABILE: La Mills che levita, vomita, delira, in una grottesca pantomima cristologica con tanto di corona di spine; I funesti fenomeni paranormali.

Bubobubo 2/10/18 15:28 - 1847 commenti

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Sicuramente invecchiato, specialmente a livello di effetti speciali, rimane comunque una dignitosa opera di artigianato low cost, che sfrutta con efficacia e furbizia l'onda alta del filone esoterico-demoniaco allora in voga. Assonitis, da regista di mestiere qual è sempre stato, ha quantomeno il pregio di scegliere due buoni attori tra i volti principali: un'incantevole Juliet Mills (quasi una Kirsten Dunst ante litteram) e un tenebroso Richard Johnson. Buona, quandanche un po' ridondante, l'O.S.T. di Micalizzi.

Noodles 22/02/19 23:48 - 2227 commenti

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Nonostante la fortissima influenza di film come L'esorcista e Rosemary's baby (a tratti pare quasi una copia), si tratta di un buon horror con momenti di autentica paura. Gli effetti speciali caserecci funzionano e buoni sono anche i movimenti della macchina da presa. Ottima prova di Gabriele Lavia. Peccato per il ritmo, che man mano che il film scorre diventa sempre più lento. Belle anche le atmosfere. Non un capolavoro, ma da vedere senz'altro.

Fedeerra 14/12/19 02:58 - 770 commenti

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Jessica è un simbolo, una donna oggetto; l’incubatrice dell’orrore, della disgregazione familiare, dell’annientamento psicologico e del disfacimento fisico. Un film che ricalca spudoratamente due dei massimi vertici del cinema di genere: Rosemary’s baby e L’esorcista; ma che riesce, grazie anche alla sua protagonista (una più che convincente Juliet Mills) a trovare un proprio equilibrio tra i tratti distintivi dell’orrore uterino. Folgoranti alcune sequenze di possessione e ottimi gli effetti speciali.

Siska80 21/03/20 10:52 - 3792 commenti

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L'idea di partenza è interessante (e verrà meglio riutilizzata anni dopo da Michele Soavi ne La setta), poi il film sconfina in una sorta di imitazione de L'esorcista presentando varie lacune nella sceneggiatura. Qualche scena macabra e la bravura degli attori non riesce a sopperire a tali mancanze, tuttavia il finale, seppur prevedibile, è comunque inquietante.

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Keyser3 18/05/20 23:16 - 444 commenti

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Assonitis scopiazza senza tanti complimenti Polanski e Friedkin, ma gli mancano il piglio del fuoriclasse e la capacità di dare la giusta profondità ai personaggi. C'è qualche buona trovata (si veda la presentazione della storia affidata nientemeno che al Diavolo in persona), ma la noia è sempre dietro l'angolo e la vicenda si trascina troppo per le lunghe. Pregevoli le musiche di Micalizzi, sebbene talvolta stonino col narrato.
MEMORABILE: Il linguaggio colorito dei due fratellini.

Rambo90 3/04/23 22:17 - 7697 commenti

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Ricalcato su Rosemary's baby ma con grossi debiti visivi verso L'esorcista, questo film è una sorta di guazzabuglio poco riuscito, dalla sceneggiatura confusa e resa ancora più difficile da digerire da un montaggio a dir poco sconclusionato. C'è qualche sequenza che funziona discretamente (come quella con le bambole e la stanza che ondeggia) ma tensione e paura latitano fino al punto di annoiare, per arrivare poi a un finale anticlimatico dal colpo di scena scontato. Fuori parte Lavia mentre se la cava molto bene la Mills.

Nick franc 7/04/23 08:01 - 515 commenti

I gusti di Nick franc

Assonitis si inserisce nel filone horror demoniaco ispirandosi agli inarrivabili Polanski e Friedkin ottenendo comunque un film più che dignitoso: il trio di protagonisti è buono (soprattutto il sempre carismatico Johnson), alcune sequenze lasciano il segno e la parte finale funziona. Certo, in più momenti il ritmo è veramente lento e gli effetti speciali (non preoccupatevi, c'è anche il passato di piselli) sono poveri, ma l'insieme ha un'aria di indubbia professionalità. Molto buone le musiche di Micalizzi.
MEMORABILE: Il prologo; La Mills che cambia continuamente voce.

Teddy 22/11/23 03:52 - 825 commenti

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Possession movie che si risolve inaspettatamente senza esorcismi, senza catarsi, senza vie di uscita. Assonitis crea una sorta di collage reverenziale privo di nessi logici ma con una resa visiva che mantiene cioè che promette: ovvero un’infinità di scene madri dall’allure tanto farraginoso quanto perturbante. Di grande effetto il trucco necrotico sul volto della Mills.
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  • Discussione Rebis • 7/03/12 15:48
    Compilatore d’emergenza - 30 interventi
    Scusa Zender, dimenticavo: forse tra gli aka andrebbe messo anche "Beyond the door" che è il titolo con cui venne distribuito in America. Volendo potremmo completare la "trilogia americana" inserendo "Beyond the door II" tra gli aka dello Shock baviano e "Beyond the door III" tra quelli de Il Treno. Mettere i quadretti sarebbe invece eccessivo visto che è una trilogia... apocrifa :)
    Ultima modifica: 7/03/12 17:27 da Rebis
  • Discussione Zender • 7/03/12 19:00
    Capo scrivano - 47782 interventi
    I quadratini nemmeno mi sogno in questo caso :) Messo agli altri, ma Il treno risulta essere Beyond the door III come titolo originale...
  • Curiosità Undying • 4/05/12 17:50
    Risorse umane - 7574 interventi
    Lucifero, Baphomet, Astaroth, Satana. Espressioni diverse di una stessa entità: il Male. Come se nel mutare dei tempi e dei luoghi assumesse forme e sembianze diverse.
    E' errato pensarlo in qualche modo riconoscibile da particolari che, in realtà, sono solo ingenua tradizione di folclore.
    Poiché Lui è infinita malvagità è anche infinita astuzia che usa per essere subdolamente simile a noi, accanto a noi... tra noi!
    L'uomo di fronte a lui è condannato solo ad una eterna domanda: "Chi sei?"

    Dal trailer cinematografico del film
  • Discussione Caesars • 8/06/12 09:41
    Scrivano - 16810 interventi
    Su Imdb esiste la scheda di un corto (del 2009) intitolato Chi sei? penso dedicato alla pellicola in questione (forse anche a L'anticristo, o al demoniaco italiano in generale, visto che negli interpreti figura anche Carla Gravina). Qualcuno ha idea di cosa sia? Si trova come extra nei dvd del film?
    Una domanda: su Imbd vedo che la media pesata (per il corto, non per il film) su 9 voti è 2.2. Andando però a consultare i singoli voti si trova che: 7 persone hanno votato 10, una ha votato 9 e una ha votato 1, media aritmetica 8.9. Allora come la pesano sta media per fare uscire 2.2? Per me è un mistero.
    Ultima modifica: 8/06/12 09:46 da Caesars
  • Musiche Lucius • 4/02/13 20:38
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:


    Ultima modifica: 5/02/13 07:41 da Zender
  • Musiche Zender • 5/02/13 07:42
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Bellissime anche queste, qui sicuramente la doppia immagine ci voleva! Bravo Lucius!
  • Curiosità Zender • 2/03/14 18:37
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film con gli effetti citati da Caesars poco sopra:



    E un altro flano molto invitante:

  • Homevideo Tarzanb74 • 10/11/18 01:16
    Disoccupato - 36 interventi
    il dvd cinekult dura 1h 42m 34s
  • Curiosità Fauno • 19/02/19 01:44
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un altro flano del film:

  • Discussione B. Legnani • 1/04/24 18:57
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Giusto per curiosità (seguirà stralcio dell'intervista fatta ad Assonitis dai tipi di Nocturno ed apparsa su un vecchio Book) la regia del film è da attribuire a Ovidio G.Assonitis e Roberto D'Ettorre Piazzoli, che hanno siglato con il nick unico (interessante scoprirne l'origine) di Robert Barrett...

    Confermo quanto riporto, poi ampliato nei post sottostanti. Va aggiunto in regia,come vero nome di Barrett Roberto D'Ettorre Piazzoli . Ribadito da Assonitis pure in "Champagne e cambiali", pagina 418.