Eva contro Eva - Film (1950)

Eva contro Eva
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: All about Eve
Anno: 1950
Genere: drammatico (bianco e nero)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Cinema d'altri tempi, ma che classe! Capace di soffiare l’Oscar 1950 per il miglior film nientemeno che a VIALE DEL TRAMONTO di Billy Wilder. Un capolavoro al femminile. Ben quattro le candidate all'Oscar: Bette Davis e Anne Baxter come protagoniste, Thelma Ritter e Celeste Holm come non protagoniste (curioso che l'Oscar sia invece finito a George Sanders, qui in una figura di contorno). Un classico che rasenta in più punti la perfezione grazie anche a una sceneggiatura (anch’essa premiata con l'Oscar) ficcante, fitta di dialoghi brillanti affidati a due attrici in stato di grazia: Bette Davis fenomenale, un'interpretazione da brividi,...Leggi tutto densa di sfumature, ruba lo spazio a tutti. Ma Anne Baxter, che ha la parte più difficile per la complessità del personaggio di Eva Harrington, se la cava comunque egregiamente (anche se, quando non c'è in scena la Davis, il film un po' ne risente). Il mondo del teatro, visto come metafora dell'America falsa e arrivista, è affrontato e reso con grande sagacia. La regia di Mankiewicz (Oscar pure lui) tiene sempre alta la tensione e non sbaglia davvero un colpo, riuscendo a restare sempre estremamente chiara nella costruzione dei flashback attraverso i quali ALL ABOUT EVE (molto più sensato il titolo originale, il nostro è fuorviante) viene raccontato. L’affiatamento del cast è confermato dal fatto che la Davis, a riprese ultimate, sposò davvero Gary Merrill (che proprio nel film le prometteva il matrimonio); un’ulteriore testimonianza di un’operazione riuscita in ogni senso. Un film appassionante, accalorato, vivo ancora oggi pur se inevitabilmente un po' datato nella rappresentazione dei rapporti interpersonali. Tra i personaggi di secondo piano (è miss Caswell) si affaccia la futura superstar Marilyn Monroe.

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B. Legnani 18/06/07 20:20 - 5523 commenti

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Film di grande culto, a partire dal titolo (bello l'originale, bello pure quello italiano). Nella mia esperienza è la massima prestazione di Bette Davis, gran signora del film. Molto bravi anche tutti gli altri, che s'inseriscono bene in una grande sceneggiatura. Splendido George Sanders.

Galbo 6/09/07 06:00 - 12380 commenti

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Giustamente considerato un classico del cinema, è il frutto di un grande lavoro di sceneggiatura: la storia dell'aspirante attrice che ricalca le orme di una grande attrice è scitta benissimo. Situazioni e dialoghi sono brillanti e il film (che è piuttosto lungo) non presenta pause di sorta. Il film si avvale di un'eccellente regia, che è totalmente al servizio delle protagoniste del film: la Davis principalmente, ma anche Anne Baxter, che interpreta egregiamente un ruolo non facile. Memorabile.

Cotola 5/01/08 18:11 - 9012 commenti

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Capolavoro assoluto della storia del cinema, in cui il regista americano tratta magistralmente i temi preferiti del suo cinema, come l’arrivismo, l’ambiguità della natura umana e soprattutto il potere manipolatorio della parola e lo fa, cosa tipica dei suoi film, attraverso lo scontro di due personaggi forti: quello di Margot, interpretata da una sempre grande Davis, e quello di Eva, incarnato da una straordinariamente subdola Baxter. Ogni ingrediente del film è perfetto e contribuisce a regalarci una pellicola immortale.

Il Gobbo 7/01/08 09:54 - 3015 commenti

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Meritatamente celebrato capolavoro di scrittura e recitazione, la storia della vampiristica relazione fra la diva arrivata e col capolinea non lontano, e l'ambiziosa galoppina, sarà sì un po' invecchiata esteriormente, ma non ha perduto un'oncia di perfidia, di acutezza, di precisione dei dialoghi. Mankiewicz orchestra sornione, fingendo di lasciare briglia sciolta ai cavalli di razza, ma in realtà imponendo una ferrea disciplina che fa risaltare le performances, dal buono al mostruoso (la Davis, monumentale). Classico.

Daniela 24/01/09 16:53 - 12626 commenti

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Riflessione sull'essere e l'apparire, è un capolavoro nei tempi, nei dialoghi, nella magistrale sovrapposizione dei diversi punti di vista, nelle interpretazioni non solo delle due protagoniste (entrambe perfettamente calate nei rispettivi ruoli), ma anche degli attori che ricoprono i ruoli secondari: insuperabile George Sanders nei panni di un critico teatrale cinico ma non immorale (nel quale il regista ammise di aver voluto ritrarre un po' se stesso). Il suo colloquio finale con Anne Baxter mi provoca sempre brividi di piacere.
MEMORABILE: Allacciate le cinture. Sarà una serata movimentata (Davis alla festa). L'apparizione di un'attricetta alle prime armi (è Marilyn Monroe).

Rebis 22/02/09 22:27 - 2332 commenti

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Date al Diavolo una sola occasione e scatenerà l’Inferno sulla Terra. Cinema al vetriolo, succulento e sornione che restituisce con sopraffina complicità l’irriducibile indole umana alla prevaricazione in uno scenario dove perseveranza e abnegazione occultano arrivismo e immodestia: praticamente il Citizen Kane della mediocrità. Nel passa parola spiraleggiante - tra personaggi a tutto tondo - il film assume un andamento imprevedibile. La Davis, semplicemente geniale, può dividere la sua immensità d’attrice solo con Katharine Hepburn. Titolo italiano improprio ma accattivante. Sinuoso.
MEMORABILE: "Anche Lucifero era un angelo..."

Tomslick 31/10/09 17:44 - 205 commenti

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Regia ottima; interpretazioni splendide (spicca ovviamente una grandissima Bette Davis); dialoghi ineccepibili in cui molte volte si nascondono delle vere e proprie lezioni di vita; una storia, sebbene piuttosto "ferma", davvero avvincente. Gli ingredienti giusti ci sono, ed infatti il piatto risulta squisito: la metafora sull'arrivismo umano che calpesta ogni sentimento pur di arrivare al proprio scopo è, oltre che lampante, anche ricca di sfumature (non troppo) nascoste. La Hollywood più classica, quella dei bei tempi, al proprio meglio.

Vstringer 14/03/10 14:32 - 349 commenti

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Vibrante classico della Hollywood di una volta, troppo ben scritto e ben recitato per invecchiare male: la Davis diva egocentrica e la Baxter diabolica apprendista ne sono il fulcro, ma l'importanza dei bravissimi comprimari nell'economia del film mostra come tutto il meccanismo sia ben congegnato. Difficilmente l'ambizione e l'arrivismo troveranno migliore descrizione cinematografica.

Stefania 19/03/10 04:59 - 1599 commenti

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Film circolare, cerchio che si stringe, inesorabile manovra a tenaglia. Tutto su Eva... gli umili inizi, i primi approcci col suo idolo, la grande Margo Channing. Eva studia Margo come uno stratega che vuole espugnare una fortezza: individua i punti deboli, ma non sferra attacchi diretti. Subdolamente, utilizza un "cavallo di Troia". Espugna la fortezza, ma adesso è lei l'assediata! Cerchio che si stringe, inesorabile come il destino. Il destino di ogni Eva che osi sfidare un'altra Eva!

Enzus79 8/06/10 16:20 - 2874 commenti

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Film che si merita tutti gli elogi ed i premi che ha avuto. La Davis è grandissima nei panni di un'attrice gelosa del suo ruolo e anche la Baxter nel ruolo di un'assetata di successo e di gloria. Storia che non stanca mai e che nei dialoghi ha il suo punto forte.

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Pigro 1/09/10 09:25 - 9636 commenti

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Grande film, da mandar giù d'un fiato nonostante la lunghezza, grazie alla perfezione della storia, dei personaggi, dell'incastro complessivo degli elementi. Un atto d'amore per il teatro e le sue sottili ambiguità, dove è la subdola perfidia di una vipera arrivista a garantire il successo alle spalle della diva più matura. Ma anche metafora di uno spietato darwinismo sociale incarnato da umorali figure femminili che non vediamo mai recitare in scena, perché è la vita il vero palcoscenico di questa complicata comedie humaine. Sublime Davis.

Saintgifts 12/12/10 18:16 - 4098 commenti

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Il cinema autocelebra l'arte da cui è nato, il teatro (e di conseguenza la vita), attraverso un capolavoro ben scritto, ben interpretato e ben strutturato. La donna è assoluta protagonista perché migliore e più sottile nel rappresentare tutti gli istinti primordiali dell'essere umano, ma anche capace di riconoscere e riconoscersi e rientrare dignitosamente in un ambito onesto e leale. La cosa più interessante è che nonostante i mezzi, poco leciti, per raggiungere lo scopo, lo scopo è raggiunto per meriti reali e riconosciuti.
MEMORABILE: L'apparizione di Marilyn Monroe come rappresentante, in assoluta contrapposizione alle donne protagoniste e risolute, di un mondo minore di celluloide.

Luchi78 27/01/11 17:28 - 1521 commenti

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Film che mantiene ancora una notevole freschezza, grazie soprattutto ai suoi dialoghi taglienti e alle interpretazioni impareggiabili della Davis e della Baxter. Memorabile il dialogo finale tra la Baxter e Sanders; forse il film si sarebbe potuto chiudere qui, dato che non ho gradito il finale a chiusura "circolare" un po' troppo scontato e improbabile. Comunque trattasi di un'opera senza tempo con una regia impeccabile, mai un secondo di noia.

Mickes2 5/03/11 22:31 - 1670 commenti

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Eccellente tratteggio e caratterizzazione dei personaggi. Un film che si sviluppa seguendo i toni piu frizzanti della commedia; la struttura narrativa è il vero motore della pellicola, la sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, è un condensato grandioso di battute micidiali, di situazioni divertenti, colorate di humour, di scene corali ricche di trovate “cattive”. Le splendide interpretazioni di Bette Davis e Anne Baxter su tutti danno ulteriore valore al film.

Belfagor 26/03/11 10:59 - 2689 commenti

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Coevo di Viale del tramonto, è tuttavia radicalmente diverso: se l'opera di Wilder era incentrata sulla stagnazione, in questo film l'accento viene posto sull'eterna competizione nel mondo del cinema e del teatro, dove "un povero commediante si agita e si pavoneggia sul palco per un'ora e poi non se ne parla più". Ma questo non impedisce che per chi riconosce le proprie azioni ci sia la possibilità di sfuggire al circolo vizioso. Sceneggiatura vitriolica, dialoghi brillanti, splendide interpretazioni della Davis e della Baxter: un capolavoro.
MEMORABILE: L'apparizione dell'allora sconosciuta Marilyn Monroe.

Mdmaster 14/10/11 09:08 - 802 commenti

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L'insaziabile fame di successo che ti porta a calpestare anche chi ti è stato amico. Così farà la doppiogiochista Eve, interpretata dalla brava Baxter, ai danni dell'ormai "anziana" Margo, un'eccezionale Davis in una parte perfetta. Dialoghi al vetriolo, regia attenta e interpreti eccellenti; gli ingredienti ideali per un'immortale fetta di cinema. Uno sguardo bieco alla carriera e agli sporchi trucchi che si devono impiegare, più naturalmente il prezzo che si dovrà pagare: la solitudine. Ha meritato ogni oscar, straordinario.
MEMORABILE: Lo sguardo di Margo mentre viene ringraziata da Eve appena premiata; "Fasten your seatbelts, it's going to be a bumpy night".

Capannelle 5/12/11 09:46 - 4399 commenti

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Un classico dalla fama meritata dove il ruolo dei dialoghi e le performance attoriali raggiungono vette altissime. In primis la Baxter e la Davis, ma tutti danno il proprio contributo nella giusta misura e la scena ne guadagna. Non è il primo film a scandagliare su arrivismo e falsità dei rapporti umani nello showbiz, ma lo fa con gran classe. 4 pallini.

Homesick 4/02/12 18:12 - 5737 commenti

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Secondo una legge spietata ed immutabile, l’astro nascente scalza la diva... Insieme a Viale del tramonto, la più completa disamina del mondo dello spettacolo – nella fattispecie, il teatro – che ne mette a nudo l’arrivismo, l’adulazione, le false amicizie e la fatuità; è anche il capolavoro di Mankiewicz, che in una struttura narrativa a flashbacks multipli – l’esempio è Quarto potere - integra implicazioni socio-psicologiche, humour e cinismo. Attori superbi: tutti in piedi per la Davis, Sanders e per la Ritter, personificazione del malanimo della commediante che non ha avuto fortuna.
MEMORABILE: «Dovunque c’è della magia, dell’illusione e un pubblico, lì c’è il teatro»; il volto burbero e diffidente della Ritter; Sanders smaschera la Baxter.

Caesars 10/10/13 12:17 - 3779 commenti

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Buon film, pienamente in stile hollywwodiano, diretto (e scritto) egregiamente da Mankiewitz e con superbi interpreti (Bette Davis su tutti). Anche la trama è assai interessante, con una sceneggiatura che non ha cali durante le due ore e passa di spettacolo. Certamente non è la prima volta che la mdp indaga sulle magagne che regnano nel mondo dello spettacolo, ma qui lo fa con grandissima classe e arguzia. Cinema d'altri tempi che regge benissimo il passare dei decenni. ****

Deepred89 25/11/14 15:53 - 3704 commenti

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Forte di un'estetica che prende quanto di più stimolante e piacevole all'occhio possa offire lo stile classico, una notevole messa a fuoco del marcio sulle cui basi poggia il mondo dello spettacolo, forte di un'ottima gestione dei ritmi narrativi, di un cast eccellente (anche a costo di apparire scontati, Bette Davis superlativa) e di una perfetta abilità nel bilanciare ironia e cinismo. Struttura circolare forse oggi un po' banale, ma che coglie perfettamente lo spirito dell'opera caricandola di ulteriore pessimismo.

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Jdelarge 30/04/15 17:15 - 1000 commenti

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Gran film diretto da Mankiewicz, con una Bette Davis straordinaria e un cast in piena forma. Ogni personaggio è inquadrato e descritto in maniera minuziosa e la regia sembra non sbagliare un colpo. Strabiliante l'utilizzo degli specchi che prefigurano, ancor prima degli effettivi eventi, il delinearsi della storia. Risulta difficile, durante il film, distinguere la realtà dalla finzione, la vita dal teatro e sicuramente in alcuni momenti le "maschere" indossate idealmente dai protagonisti sembrano rappresentare l'essenza della realtà stessa.

Giacomovie 22/12/15 14:46 - 1397 commenti

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Amara analisi del mondo teatrale elevata a capolavoro ma che non va oltre l’impeccabilità tecnica. Del tutto incentrato sulla perfezione recitativa del cast (con grande merito alla straordinaria prova di tutto il comparto femminile), trova nell’ambiguità del personaggio di Eva l’elemento portante per sviluppare una fitta rete di dialoghi intrisi di fine arguzia che permettono l’analisi psicologica di ogni personaggio. Nonostante il particolare magnetismo che il film emana, non mi ha conquistato pienamente.

Il ferrini 1/11/16 23:44 - 2345 commenti

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Un film straordinario a partire dalla sceneggiatura, perfetta in ogni dettaglio, fino alle interpretazioni dei protagonisti (su tutte ovviamente quella monumentale di Bette Davis, che insieme a Gloria Swanson quell'anno scriverà due pagine di storia). I continui intrighi orditi dalla mente di Eva sono il motore di una storia che rapisce completamente per oltre due ore e che saranno d'ispirazione per molto cinema a venire, non ultimo quello di Almodovar. Piccolo ruolo per una già bellissima Marilyn. Meritata pioggia di riconoscimenti.
MEMORABILE: Il ricatto a Karen (Celeste Holm) nella toilette.

Ultimo 28/11/16 11:00 - 1653 commenti

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Un classico del cinema di ogni tempo grazie alla potenza incontrastata dei dialoghi (dura ben oltre le due ore, ma non annoia mai) e alla bravura dei protagonisti. Magistrale l'interpretazione di Bette Davis, diva di Broadway che spesso ha attacchi isterici e perfetta Anne Baxter nella parte della giovane vogliosa di emergere. C'è anche una giovane Marilyn Monroe. Senza alcun dubbio siamo di fronte a grande cinema. Da vedere e conservare.
MEMORABILE: Il finale.

Paulaster 19/02/18 10:43 - 4391 commenti

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Aspirante attrice riesce a entrare nelle grazie di una star e a raggiungere i suoi obiettivi. Sceneggiatura che si dipana bene tra i vari personaggi e sottolinea l’ambizione smodata e i meccanismi dello spettacolo americano, criticando il business. Attrici che reggono le scena con la Davis di una bravura superiore e i maschi perfetti nei loro ruoli. Chiusura ellittica della vicenda con tocco registico chapliniano.
MEMORABILE: La chiamata notturna per il compleanno; Il fermo immagine della consegna del premio; La chiusura allo specchio.

Faggi 6/04/19 12:52 - 1549 commenti

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Dialoghi perfetti, cinici (battute alla soda caustica); sceneggiatura geometrica (struttura circolare); interpretazioni impeccabili (l'espressività di Bette Davis è da antologia); regia vellutata (evidenzia senza invadenza): la tensione psichica fluisce spontaneamente, sottilmente, ora insinuando e alludendo ora palesando con nettezza i moti dei pianeti intorno alla stella: dove i pianeti sono gli esseri umani e la stella è l'arte. Il finale, formidabile, danza come un ineluttabile serpente velenoso. Un classico.

Fedeerra 27/12/19 05:19 - 770 commenti

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Il Pantheon hollywoodiano più cinico e spietato mai portato sul grande schermo. Tanto grande nella messinscena quanto maestoso nella scrittura. Una sinfonia di dialoghi e parole pressoché perfetta, un feroce tour de force sul disincanto, l’ambizione e la female rivalry. Celebri gli sguardi di Bette Davis, che conferma ancora una volta di essere nata per il cinema. Assieme a Viale del tramonto (uscito lo stesso anno) il miglior film sui lati oscuri del palcoscenico. Iconico.

Noodles 16/02/20 15:37 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Al di là del fatto che il film è ambientato nel mondo del teatro, guardandolo sembra davvero di stare a teatro. Il film è infatti quasi sempre ambientato in luoghi chiusi e i dialoghi la fanno da padroni. Dialoghi brillanti, anche se a volte un po' troppo teatrali, appunto. Il film comunque, nonostante l'età, è di grandissima modernità e rivela e critica con arguzia le falsità e i doppiogiochismi dell'ambiente. Straordinaria Bette Davis, come la sua spalla Anne Baxter. Un grande film.

Il denali 27/02/20 12:18 - 1 commenti

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Ricca di dialoghi serrati e altamente caustici, la sceneggiatura sostiene l'intero film, interpretato da tutti gli attori in modo sublime. Rimarrà per sempre impresso nella memoria lo sguardo lanciato da Bette Davis all'inizio (e alla fine) del film all'infame Eva. Il regista si limita a seguire la sceneggiatura con qualche suo piccolo commento. La pellicola sfiora quindi la verbosità senza raggiungerla e intrattiene meravigliosamente nonostante il film sembri durare secoli.

Fulleffect 7/09/21 18:09 - 107 commenti

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Il regista Joseph Leo Mankiewicz con questo film raggiunge il suo apice e dirige uno dei film più belli e importanti della storia del cinema. Spietata analisi dell'arrivismo nel mondo dello spettacolo e del teatro visto attraverso l'incontro/scontro tra due attrici. Un film in cui tutti fingono, tutti indossano una maschera e chi in fondo sembra non indossarne una forse nasconde le più cattive intenzioni. Dialoghi taglienti come lame, se si ride, lo si fa a denti strettissimi. Neanche a dirlo la recitazione è a livelli impressionanti, con una Bette Davis semplicemente impareggiabile.
MEMORABILE: Il regista all'attrice: "Sarebbe ora che il pianoforte capisse che la musica non è stata scritta da lui".

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Giufox 24/11/21 09:10 - 324 commenti

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Partizione lineare e universale sulle quali le parole - gridate o sussurrate - viaggiano tese volte ad amare, manipolare e riempire vuoti su quel palcoscenico di costrutti che rappresenta la società moderna. La metafora del teatro, in questo canto al potere della menzogna e della determinazione, stratifica il discorso imponendo un'acuta riflessione sull'animo umano diabolicamente interpretata da un cast in stato di grazia. Tra Martini dry, parrucche e pellicce, un saggio di bravura collettiva che si presta a infinite letture restando quindi immortale.
MEMORABILE: La metamorfosi di Betta Davis; "Anche lucifero era un angelo".

Teddy 28/10/22 05:57 - 811 commenti

I gusti di Teddy

Un mondo spietato e competitivo quello raccontato da Mankiewicz, ambito proscenio di luci e lustrini che tende a incasellare l’arte recitativa nell’esclusività dei sobborghi newyorkesi. Scritto e diretto con pugno di ferro, vanta alcuni dei dialoghi più splendidamente feroci di tutta la storia del cinema americano. Bette Davis, in mezzo a un cast di prim’ordine, aggiunge l’audacia del proprio volto e la consapevolezza della propria superiorità dominando ogni singola scena e inquadratura. Incommensurabile.

Panza 4/01/23 23:00 - 1834 commenti

I gusti di Panza

Quando a fianco delle interpretazioni colossali di Bette Davis e Anne Baxter, anche i comprimari brillano di luce propria grazie a caratteri non di mero contorno, allora vuol dire che Mankiewicz, regista e sceneggiatore, ha fatto un lavoro straordinario e in fondo è già la storia a confermarlo. Anche tutto lo sviluppo del tema dello sfumato confine tra personaggio e persona, sia nella diva affermata sia nella giovane praticante, è avvincente. I dialoghi taglienti e spiazzanti dovrebbero essere un punto di riferimento per chi vuole scrivere una commedia vivace e cinica.
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  • Homevideo Galbo • 29/05/11 08:55
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    E' uscito il Blu-Ray di questo grande classico
    Edizione interessante e ricca di extra.
    Specifiche tecniche (fonte dvd-store)
    Formato video 1,33:1 1080p
    Formato audio 2.0 Mono Dolby Digital: Inglese
    5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo Tedesco
    5.1 DTS HD: Inglese
    Contenuti extra: Commento dell'attrice Celeste Holm, del biografo Ken Geist e di Christopher Mankiewicz
    Commento dell'autore Sam Staggs
    Joseph L. Mankiewicz e il film
    Joseph L. Mankiewicz si racconta
    La vera Eva
    Il segreto di Sarah Siddons
    i retroscena
    Interviste promozionali d'epoca
    Fox Movietone News:
    - 1951 riconoscimenti agli Oscar TM
    - 1951 Hollywood presenzia alla prima serata di gala
    - Premio della rivista Holiday
    - Premio della rivista Look
    Ultima modifica: 29/05/11 08:55 da Galbo
  • Curiosità Lucius • 13/06/12 12:59
    Scrivano - 9063 interventi
    Il ruolo di Margot Channing fu assegnato a Bette Davis perchè Claudette Colbert aveva mal di schiena. Per la parte erano state valutate anche Marlene Dietrich e Anne Baxter.

    Fonte: 101 grandi registi di Steven Jay Schneider.
  • Discussione Daniela • 17/07/12 13:19
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    E' morta all'età di 95 anni Celeste Holm, la migliore amica di Bette Davis in "Eva contro Eva". Celeste Holm ebbe per questo ruolo una candidatura all'Oscar, già vinto pochi anni prima, sempre come miglior attrice non protagonista, con "Barriera invisibile" di Kazan.
  • Discussione Daniela • 17/07/12 13:30
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    La Holm è stata anche guest star in un episodio di Colombo, "Delitto d'altri tempi". Non fra gli episodi più memorabili, a mio parere, però il suo personaggio era davvero brillante: la sorella dell'assassina, frivola e rubamaschi, che sviene non appena sente la parola "omicidi", mettendo in imbarazzo il nostro caro tenente.
    Ultima modifica: 18/07/12 17:45 da Zender
  • Discussione Zender • 17/07/12 17:25
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Lucius ebbe a dire:


    Eh si, migliore amica era solo sullo schermo...
    La Holm è stata anche guest star in un episodio di Colombo, "Delitto d'altri tempi". Non fra gli episodi più memorabili, a mio parere, però il suo personaggio era davvero brillante: la sorella dell'assassina, frivola e rubamaschi, che sviene non appena sente la parola "omicidi", mettendo in imbarazzo il nostro caro tenente.

    Un episodio un po' sottovalutato (ma per me lo sono tutti :), comunque accetto il non tra i pù memorabili, anche se aveva ottime parti.
  • Discussione Ciavazzaro • 18/07/12 15:43
    Scrivano - 5591 interventi
    Grave perdita,R.I.P.
    per l'episodio a me pare ingiusto sia sottovalutato,a me piace molto intanto perchè è l'ultimo episodio degli anni settanta con le musiche di dick de benedicts,e inoltre
    perchè è molto cupo,e questo lo rende particolare.
  • Discussione Zender • 18/07/12 17:46
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Non ho mai capito perché da che ti conosco scrivi sempre DeBenedicts al posto di Dick DeBenedictis, Ciavazzaro :) Comunque hai ragione: è un episodio molto cupo e particolare.
  • Curiosità Lucius • 13/04/14 13:34
    Scrivano - 9063 interventi
    Il titolo originale, "All about Eve" (letteralmente Tutto su Eva), è stato ripreso da Pedro Almodovar per il suo "Tutto su mia madre", e infatti è proprio il film di Mankewicz che madre e figlio guardano in televisione.

    Fonte: Ciak, Un secolo di grandi capolavori, supplemento riservato ai lettori di Ciak n.3