Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Trattasi della più impegnativa imitazione italiana dell’ESORCISTA, diretta da Alberto De Martino (evidentemente attratto dal tema, visto che poi con HOLOCAUST 2000 tenterà di sfruttare anche il secondo grande successo “demoniaco”, ovvero IL PRESAGIO) con discreto dispendio di mezzi. Nel cast figurano infatti due star come Mel Ferrer e Arthur Kennedy, le musiche sono di Ennio Morricone e Bruno Nicolai (in chiara crisi d’ispirazione), le scenografie e la messa in scena non hanno quell'aria sciatta che spesso contraddistingue...Leggi tutto certo cinema bis di casa nostra. Ciò non toglie che, sotto il profilo dell'orrore, L’ANTICRISTO sia un misero fallimento e che Carla Gravina indemoniata faccia al massimo sorridere. Gli effetti speciali sono soprattutto soggetti in movimento, finestre che sbattono e cose che appaiono e scompaiono in dissolvenza grazie a uno dei trucchi più “vecchi” del cinema. È un peccato vedere un film così apparentemente “ricco” seguire con poca fantasia e ancor meno credibilità la strada maestra segnata da Friedkin, ma la sceneggiatura e il soggetto firmati dal regista con Vincenzo Mannino e Gianfranco Clerici non riescono proprio a rendere la storia interessante. L'arrivo dello psichiatra/psicologo (Umberto Orsini) nella villa della sfortunata Ippolita (Gravina) vorrebbe aggiungere mistero con l'ipnosi regressiva che porta la giovane a ricordare di essere stata, in una vita precedente, una sua antenata strega condannata al rogo, ma anche qui tutto si esaurisce in grida disperate, dialoghi scialbi ed effetti speciali da quattro soldi. All'apparire di uno stregone casereccio prima e dall'esorcista poi, il film devia definitivamente verso il trash, con parolacce in abbondanza, vomitate stitiche e offese al prete.

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Undying 23/03/07 23:54 - 3807 commenti

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Sarà il fascino "decadente", sarà la malinconia che si coglie negli occhi di una bravissima Carla Gravina (qua nei panni della paralitica, morbosamente legata al padre e, demoniacamente, posseduta), sarà un motivo musicale (opera congiunta di Ennio Morricone e Bruno Nicolai), fatto sta che questo esorcistico italiano ha, giustamente, raggiunto la statura di classico. Un ottimo cast, discreti effetti, la buona regia lo rendonono secondo, nel sottogenere, solo a Chi Sei? Da vedere.

Lele Emo 11/05/07 11:09 - 184 commenti

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Mettendosi il cuore in pace sulla caratura di serie "B" di questa pellicola, si può concludere che il film non è proprio uno schifo totale, anzi. L'interpretazione della Gravina l'ho trovata di buon livello, anche perché minimizzata da un copione che la vuole inferma su una sedia a rotelle e che praticamente affida l'intero carattere alla sola mimica facciale. Buone anche le sequenze d'apertura, nel complesso molto realistiche. Per il resto è un film che s'arrampica disperatamente nel tentativo d'affermazione, spesso senza riuscirci.

Rebis 11/06/07 15:53 - 2332 commenti

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Meglio che Alberto De Martino impasti morbosità d'Elettra e incestuosi languori, perché quando mette becco nella fenomenologia diabolica il ridicolo ghigna più del diavolo ad ogni piè sospinto. La progressione drammatica annaspa, non s'arrende, ci riprova e inciampa. Scenograficamente però l'impatto è magnifico, con gli spazi scavati nelle mille gole di una Roma infetta, piena delle voci dei busti bianchi che attendono all'esorcismo; le stanze uterine e rosse, i soffitti appesi ad un cielo finto. Notevole il barocchismo in apertura al film. Accomodatevi...

Homesick 14/06/07 18:40 - 5737 commenti

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Demoniaco sulla scia de L’Esorcista, ne ricupera i tòpoi dal turpiloquio al vomito verde, ma ne evita la freddezza, imboccando deciso la strada di una visionarietà e di un eclettismo squisitamente italiani, ottenendo una mistura di folklore e superstizione locale, traumi infantili, frustrazioni sessuali, psicanalisi, reincarnazioni, incesto e trasgressione. Ottima la Gravina, sofferente e penetrante, al centro di un cast di lusso; modesti gli effetti speciali e stonatissima fino al cartoonesco la sequenza con Scaccia fattucchiere. Serpeggia la propaganda cattolica, che nel finale si ostenta.
MEMORABILE: La processione; Il santino blasfemo; Ippolita dentro la gabbia; Il sabba; L'esorcismo finale.

Renato 27/02/08 14:24 - 1648 commenti

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Non male. Un horror satanico sulla scia de L'Esorcista, ma con qualche spunto interessante ed originale. A convincere è soprattutto l'atmosfera che De Martino riesce a dare alla pellicola e se vogliamo anche le interpretazioni, specialmente quella della Gravina. Forse un po' fuori dal contesto il personaggio di Mario Scaccia, quasi da parodia stile Esorciccio...

Deepred89 6/03/08 13:41 - 3704 commenti

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Sulla scia dell'Esorcista, un film con vari pregi ma anche enormi difetti. Il cast è straordinario, la fotografia è ottima e le musiche funzionano. La regia di De Martino alterna sequenze riuscine (specialmente quelle oniriche) ad altre decisamente ridicole. Involontariamente comici gli effetti speciali e un po' troppo eccessive le volgarità pronunciate dalla Gravina. Raggiunge a stento i 2 pallini.

Caesars 14/03/08 08:50 - 3779 commenti

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Come usava una volta: esce un film di grandissimo successo ed ecco che subito in Italia si sforna una sua imitazione. Ecco quindi questo "L'anticristo", che può vantare un cast di tutto rispetto (ma di non eccelsa resa, se si esclude la Gravina), musiche di Morricone/Nicolai e fotografia del buon Massaccesi. La regia di De Martino è anche dignitosa ma la resa finale è ben lontana dalla sufficenza per colpa di una storia che sa di riciclato, di effetti speciali che non "incantano" e di personaggi stereotipati. Direi brutto.

Ciavazzaro 20/03/08 12:45 - 4768 commenti

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Buon horror demoniaco italiano che conta sulla solida regia di Alberto De Martino e la presenza di un cast che farà la felicità dell'appasionato del cinema di genere italiano. Infatti, oltre alla bravissima Gravina, vi sono: il convincente Ferrer, la bellissima Strindberg (che ci mostra anche il posteriore), Orsini, Scaccia, Kennedy. Ottimi la musica di Ennio Morricone e i flashback. Da vedere assolutamente.

Trivex 15/06/08 16:49 - 1740 commenti

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Una sfortunata invalida cerca la guarigione attraverso un miracolo, ma si trova posseduta dal diavolo, con la minaccia per tutta l'umanità dell'avvento dell'anticristo. Grande Alberto De Martino (conosciuto l'anno scorso ad un festival) che, anche grazie ad un cast notevole, sforna un prodotto apprezzabilissimo, da vero made in Italy. Non manca quasi nulla (nel bene e nel male), anche se qualche scena di nudo integrale avrebbe completato l'opera di riempimento del calderone. 4 pallini per il film e il punto esclamativo in più per la simpatia del regista.
MEMORABILE: L'iniziale esorcismo collettivo.

Herrkinski 29/07/08 18:14 - 8072 commenti

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Grandissimo film del filone esorcistico all'italiana. Sarò l'unico sulla faccia della terra forse, ma preferisco "L'Anticristo" al più celebre L'Esorcista, con buona pace dei detrattori! Cast di vecchie glorie, con una Gravina convincente, effetti speciali tutto sommato dignitosi per l'epoca, ambientazioni barocche di un certo impatto, parecchie scene memorabili (favoloso l'inizio con i fanatici religiosi). I dialoghi a volte sono un po' sopra le righe, ma scene come quella onirica del sabba sono di autentico culto. Davvero sottovalutato!
MEMORABILE: Il sabba.

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Puppigallo 6/08/09 15:16 - 5259 commenti

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Un pastrocchione indecente dove si mescolano, non certo sapientemente, psicologia spicciola, possessione demoniaca con tanto di comparsa di Lucifero in una delle versioni più ridicole (sembra più uno stambecco), voodoo con bambolina, spilloni, un giro di sale da cucina, una monaca posseduta direttamente dal passato e effetti dozzinali (la mano che compare dal nulla, se non fosse per il pezzo di braccio, sembrerebbe quella semovente della Famiglia Addams). Gli attori, ovviamente, non ci mettono molto a naufragare con una simile bagnarola di pellicola a disposizione. Pietoso.
MEMORABILE: Il discorso con la governante, rea di aver nascosto alla protagonista la relazione tra il padre e la tedesca (l'unico vero momento dignitoso del film).

Anna 2/02/09 19:39 - 90 commenti

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La fascinosa Ipollita è paralizzata a causa di un trauma infantile, da qui il tentativo di curarla con l'ipnosi, con il risultato che sarà impossessata dal diavolo. Sensuale e credibile la Gravina (Ippolita) nella parte dell'indemoniata, scene dissacratorie e inquietanti da molti definite indecenti, personalmente trovo questo film molto originale e coraggioso.

Brainiac 28/07/09 17:47 - 1083 commenti

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Lo devo ammettere: pur essendo avvezzo all'horror d'ogni fattura, quando sento puzzo di satanico me la faccio addosso. Se però il semplice titolo di questo (pur dignitoso) film mi fa più paura dell'intero lungometraggio, è probabile che la materia scabrosa a disposizione di De Martino non sia stata sfruttata in tutta la sua (potenziale) carica urticante (come ad esempio è stato fatto con L'esorcista, film che posso vedere solo con la luce accesa). Regia ordinata, cast di tutto rispetto e location (soprattutto gli interni), quelle sì, barocche ed oppressive.
MEMORABILE: Il rito satanico, citazione di Rosemary's baby.

Mco 26/07/09 02:30 - 2324 commenti

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Rip-off del celeberrimo L'esorcista, diretto con maestria dal nostro De Martino. La Gravina, indemoniata reincarnata, è eccezionalmente brava ed alcuni passaggi sfiorano il sublime, come la scena a tavola o quando la donna vomita liquido verde ributtante. Volgarità impensabili per i tempi di adesso si susseguono in uno scenario perfetto per un demoniaco che ancora a distanza di anni fa un figurone. Adorabile ed imprescindibile.
MEMORABILE: "Che soddisfazione vedere al santuario un'altra Ippolita (...) sola ed abbandonata dal suo Dio... e con una gran voglia di cazzo"!

Funesto 2/10/09 14:28 - 525 commenti

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Uno dei migliori film italiani sulla possessione demoniaca. Palesemente ispirato a L'esorcista, si distingue per una regia di classe, per ottime scenografie valorizzate da una fotografia impeccabile e un cast di un certo livello, nel quale spicca una Carla Gravina semplicemente superba, che ci regala una performance strepitosa: una delle migliori recitazioni che abbia mai visto in vita mia. Molto suggestivo l'inizio (volgarissimo a tratti, povera Madonna dei 7 dolori), poco ispirate le musiche; peccato per qualche trashata di troppo. *** e 1/2.
MEMORABILE: La recitazione della Gravina: letteralmente da Oscar, ineguagliabile: da inchinarsi con sacro rispetto.

Daidae 4/10/09 20:01 - 3169 commenti

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Sulla scia dell'Esorcista, uno dei migliori film sul genere girati in Italia. Spesso criticato e sbeffeggiato per gli effetti speciali ridicoli (che ammettiamolo... lo sono) ma senza considerare che il cinema italiano non ha lo stesso "peso" di quello straniero in termini di denaro. Oltretutto ai tempi gli effetti erano quelli che erano... Tolto questo abbiamo un ottimo film, interpretato bene da attori decenti (cosa che non sempre succedeva nei film dell'orrore italiani anni 70) e diretto con mano sicura dall'ottimo De Martino.
MEMORABILE: L'esorcismo iniziale, la risposta di Ippolita al mago.

B. Legnani 20/08/10 19:14 - 5523 commenti

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Opera d'imitazione che tutto sommato funziona. Ottima la Gravina, bene gli stranieri, impacciatissimo l'esordiente Girone, della Valli si notano solo gli occhi in quanto doppiata (delitto!), assurdo il personaggio di Scaccia (che non voleva farlo: aveva ragione). Film più di atmosfera che di paura, anche se la modernità della scena dell'antenata fa sorridere, come alcune scorciatoie (la Valli catapultata nell'esorcismo senza uno straccio di preparazione). Effetti speciali non troppo convincenti, ma direi che De Martino qui dirige con un tocco di personalità in più rispetto al consueto. Divertente la lista degli n.c.

Enzus79 3/01/11 15:50 - 2874 commenti

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Sicuramente c'è un abisso tra l'Anticristo e L'esorcista, ma devo dire che il film non mi è risultato indigesto, anzi. Gli interpreti, fra cui l'eccellente Gravina, non deludono e le scene più importanti sono girate bene. In Italia si è visto di peggio.

Olotiv 8/01/11 12:54 - 19 commenti

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Il confronto con L'esoscista è impari: effetti speciali caserecci quando non ridicoli... ma certe scene valgono la visione del film: la processione dei tarantati con il "mancato miracolo" di Ippolita e il suicidio di un malato; il santino blasfemo; il sabba delle streghe; la possessione di Ippolita che ne dice quattro alla bella bibliotecaria amante di papà. Atmosfera cupa e senza speranza dall'inizio alla fine. Curiosa la presenza della Gravina in un film non "impegnato".
MEMORABILE: La processione iniziale; il sabba.

Cotola 19/03/11 02:14 - 9009 commenti

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Tra i film accettabili di De Martino. Alterna momenti riusciti ad altri imbarazzanti: se, infatti, non mancano spunti interessanti e (pur solo a tratti) buone atmosfere, sono impresentabili alcuni eccessi nell'uso degli effetti speciali che risultano baracconeschi e fanno sfociare la vicenda nel ridicolo. Non male: gli amanti del genere horror (specie quello del filone demoniaco) potrebbero gradire. Però che tristezza vedere coinvolta una grandissima attrice come la Valli, ma soprattutto sacrilega la scelta di doppiarla. Perché mai?

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Max92 1/06/11 17:42 - 104 commenti

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Uno dei tanti, troppi horror italici ingiustamente bistrattati dalla critica. È innegabile che in più punti si evidenzino cadute di tono e soprattutto di stile (la possessione "sessuale" del maligno è vicina al ridicolo involontario), ma nel complesso, grazie alla splendida fotografia di Aristide Massaccesi ed alla monumentale interpretazione di una Carla Gravina perfetta, il film risulta un onesto prodotto da intrattenimento, ben realizzato e coinvolgente. Chi è molto religioso lo eviti come la peste: imperano volgarissime blasfemie.
MEMORABILE: Ferrer: "Ma Ippolita, cosa hai detto?" Gravina: "Le (alla Strindberg) ho detto: brutta vacca pensa ai cazzi tuoi! Sì sì, che ne ha conosciuti tanti!"

Zardoz35 19/06/11 01:28 - 290 commenti

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Uno dei migliori prodotti dell'epoca, che ha la sola colpa di essere considerato un clone malriuscito del celeberrimo L'esorcista. Qui il cast è notevole e l'interpretazione della Gravina nella parte dell'indemoniata davvero magistrale. Bellissimo anche il crescendo di orrore: si parte da una situazione di quasi normalità (eccezion fatta per l'invalidità della protagonista), poi mano a mano si vedono mobili sollevarsi, fiamme e altri fenomeni inspiegabili crescere. Forse eccessivo il turpiloquio, ma rende l'idea.

Ryo 1/11/11 14:27 - 2169 commenti

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Pur essendo un clone spudorato mirato a ricalcare il successo dell'Esorcista (uscito l'anno pirma), rimane un ottimo esempio di cinema horror nostrano. Gli effetti digitali fanno sorridere, oggi, ma altre scene rese preziose da inquadrature suggestive, scenografia ricca di oggettistica, dai colori azzeccati in cui nulla è lasciato al caso, riescono a turbare lo spettatore trasportandolo nell'incubo. Ottima la Gravina.
MEMORABILE: La prima ipnosi regressiva.

Buiomega71 2/11/11 11:08 - 2901 commenti

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De Martino cavalca l'onda del "possession movie" dopo il più riuscito (di molto) Chi sei? assonitisiano. La Gravina ha la phisique du role per fare l'indemoniata, scalcia, turpiloquia, sbava, bestemmia, ha pulsioni incestuose e, a volte, un ghigno satanico davvero terrifico. Peccato per alcune macchiette da commediaccia (Mario Scaccia) e momenti presi di peso dal capolavoro friedkiano. Ma nel complesso risulta piuttosto malsano e zozzerello. Gran inizio visionario russeliano con il sabba e di un certo pathos la chiusa final. Piacevolmente blasfemo.
MEMORABILE: Il suicida all'inizio; La blasfemica e ghignate foto di Gesù Cristo; Il sabba; Le "raffinate" risposte della Gravina possessed al povero prete.

Giùan 30/11/11 10:23 - 4539 commenti

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All'incipit antrop(etn)ologico (in cui il buon Alberto prova a credersi l'omonimo Ernesto), segue la doppia variante psicoanalitica: regressiva e freudiana (l'Edipo irrisolto). Di qua alla possessione demoniaca, si sa, il passo è breve e la soluzione a basa di acquasanta e crocefissi irrinunciabile. In tale marasma filmico De Martino ha la ventura d'appoggiarsi alla fotografia di Aristide D'Amato, alle inquietanti scenografie della villa e ad una Gravina che, grazie allo Spirito Santo o a un patto col diavolo, non cade mai nel ridicolo. Girone fu giovane?
MEMORABILE: La "maledetta" scena in cui l'indemoniato De Martino ha la capacità di render ridicoli due mostri sacri come Alida e Scaccia. L'orgasmo di Carla.

Stefania 10/06/12 23:00 - 1599 commenti

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Trascinante l'incipit fulciano, poi si percorre la via crucis di un'anima (e di un corpo) sofferenti e repressi, sentiero appena rischiarato da richiami alla psicanalisi e alla parapsicologia, poi si sfocia in un incubo liberatorio, diviso tra un cielo metafisico, alla De Chirico, e buie catacombe: bellissimo. Poi, purtroppo, descrivendo la vera e propria possessione demoniaca, si utilizza il più rozzo alfabeto del sotto-genere:brutti F/X e l'incredibile Mario Scaccia (diavoli?), esorcista con accento burino, per poi risollevarsi in un epilogo ricco di pathos visivo. Imperfetto ma speciale.
MEMORABILE: Il corridoio con i busti di marmo; l'iniziazione satanica della Gravina; la fuga notturna per le strade di Roma nel pre-finale.

Gugly 24/02/13 02:16 - 1185 commenti

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Clone de L'esorcista? Sino a un certo punto: la prima parte del film sfrutta suggestioni prettamente italiane (il santuario paesano, i tarantolati) e il fascino notturno di Roma; la Gravina si può considerare la versione diabolica della bella strega de Il segno del comando e inquieta spesso con i soli occhi; la trama mescola davvero di tutto (regressione, psicanalisi, storie di famiglia) ma offre lampi blasfemi davvero inusitati, oltre a un Remo Girone praticamente ragazzino e stupefacente di suo. Diabolico!
MEMORABILE: Il santino del Cristo blasfemo: mi ha messo davvero paura; Il sogno erotico-regressivo di Ippolita.

Myvincent 18/02/13 22:18 - 3727 commenti

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Versione italiana de L'esorcista, inquietante e lugubre, si avvale della presenza di una ottima Carla Gravina che, forte della sue capacità teatrali, sfodera tutto il suo talento di interprete. Contribuiscono alla buona riuscita del film la fotografia nitida di Massaccesi, la scelta degli ambienti interni e i dialoghi nient'affatto banali. Finale piuttosto affrettato rispetto a tutto lo sviluppo narrativo precedente.

Markus 25/02/13 12:42 - 3682 commenti

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Tra i film esorcistici "all'amatriciana", questo di De Martino è forse il più celebre; se non altro per l'impiego di grossi nomi provenienti dagli sceneggiati Rai e dal teatro impegnato (Gravina, Orsini). Sul versante horror siamo in linea con gli standard italici del tempo, con effettacci se vogliamo funzionali (benché di bassa lega); il problema, semmai, è l'inevitabile confronto - anche in termini artistici - con il noto capostipite americano (ma non mi sembra il caso di infierire).

Blutarsky 5/11/13 18:55 - 360 commenti

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Esorcistico italiano con al timone un De Martino ispirato anche se non sempre sostenuto da una sceneggiatura discontinua. L'incipit è la parte più suggestiva e riuscita del film, dopo cui viene spesso a mancare il rigore necessario a mantenere la giusta atmosfera di tensione per l'infausta scelta di riproporre versioni grevi di alcuni elementi del modello Friedkiano. Vanno elogiate comunque le ottime scenografie e la sicura regia di DeMartino. Brava la Gravina nonostante alcuni eccessi gratuiti di volgarità.
MEMORABILE: Il fantastico incipit.

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Gada 23/01/15 01:17 - 33 commenti

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Regia e scrittura filmica eleganti e intense. Giochi di sguardi e silenzi sottolineano benissimo i rapporti fra i protagonisti su cui spicca una immensa Gravina. Film coraggioso in ogni scelta, autonomo fino alla obbligata conclusione che deve replicare il successo dell'Esorcista e in cui anche il regista credeva evidentemente poco, risolvendola con mestiere ma fretta e poca cura. Gli effetti son funzionali sebbene oggi possano apparire datati. Filone demoniaco esorcistico dunque, ma con una sua personalità autonoma. Bellissimi i flashback!
MEMORABILE: "In questo secolo vinco io".

Bergelmir 22/03/15 23:13 - 160 commenti

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Uno dei più classici succedanei de L'esorcista messo in opera da DeMartino senza badare a spese ma puntando solo sulla moda del tema demoniaco, senza originalità né qualità. Ci sono momenti che funzionano, come i primi 10 minuti; Carla Gravina sarà anche in parte, ma poi non mancano pesanti cadute nell'effettistica (Melies insegna) o trovate da gotico d'appendice. L'intervento di psichiatri, guaritori e preti aumenta l'imbarazzo generale. Esageratamente complesso e lungo.

Nando 10/05/15 10:17 - 3810 commenti

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La risposta italiana all'arcinoto Esorcista, una pellicola torbida in cui orrore e sensualità si miscelano con discreto mestiere. Alcune situazioni, viste con gli occhi attuali, sembrano rasentare il ridicolo ma complessivamente si assiste a un lavoro dignitoso. Brava la Gravina e in parte Girone; stranamente doppiata la Valli.

Jurgen77 8/10/15 08:30 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Ottimo horror demoniaco sulla scia dell'Esorcista. A tratti molto estremo (da antologia la scena del Sabba tra la strega e il demonio). Perfetta anche la rappresentazione degli spazi, degli ambienti e buoni gli effetti speciali curati da un maestro (Rambaldi). Inquietante Carla Gravina in versione posseduta. Trama che si rifà chiaramente all'Esorcista con deviazioni nel contesto religioso italiano.
MEMORABILE: Il tentativo di esorcismo da parte del "mago" napoletano...

Rigoletto 1/06/16 22:53 - 1785 commenti

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Era abbastanza scontato che un film che attingesse così tanto da L'esorcista venisse poi paragonato all'originale... e il paragone non regge: l'atmosfera maligna, tagliente, priva di speranza, la cupezza abissale che abbiamo trovato nel capostipite qui manca, sebbene De Martino - con un bel cast a disposizione - sforni un prodotto che, per essere apprezzato, deve essere per forza disgiunto dal modello perfetto. Grande prova della Gravina. Adeguate le musiche di Morricone e Nicolai.

Rufus68 19/07/16 09:21 - 3825 commenti

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Il regista vien meno alla regola aurea della chirurgia: "Nel dubbio, taglia"; e aggiungo: specialmente se non hai una lira (e la capacità di operare per ellissi e simboli). E invece Martino tutto lascia: effetti speciali goffi (anche se la scena del sabba è meno peggio del previsto), personaggi pleonastici (Scaccia), derivazioni plateali da L'esorcista. E allunga, colpevole, il brodo: alla fine gemiti, rantoli e bestemmioni vengono alla noia. Lodevole la Gravina.

Parsifal68 20/07/16 12:52 - 607 commenti

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Ovvio il rimando al più celebre (e migliore) L'esorcista di appena un anno prima. De Martino sembra voler cavalcare l'onda dello straordinario successo del capostipite e perde sotto tutti i punti di vista. Qualcosina da salvare però c'è: una certa atmosfera satanica a infondere qualche brivido qua e là, inoltre la recitazione della brava e inquietante Carla Gravina a impreziosire un film però prevedibilmente nella media dei film del regista romano.

Minitina80 27/07/17 11:59 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

Discontinua e imperfetta, ma al tempo stesso efficace questa versione italica de L’esorcista in cui De Martino si distingue per aver dato un’impronta di folklore italico e un tocco di raffinatezza con i lussuosi interni della villa. Superlativa la Gravina in un ruolo tutt’altro che facile, deludente Ferrer perennemente sornione e mono espressivo. Inutile, invece, il personaggio di Scaccia, che poteva essere epurato senza patemi. Sebbene si tratti di un epigono non è da buttare via e meriterebbe una rivalutazione senza troppi pregiudizi.
MEMORABILE: L’epilogo al Colosseo.

Matalo! 19/12/17 22:36 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Più ridicolo e ridanciano de L'esorciccio; la confezione simil-lusso accentua i difetti, che sono macroscopici. In primis Carla Gravina: bellissima e bravissima, proprio per questo fa risaltare il suo ridicolo personaggio. Una carta giocata male, la possessione come emancipazione, nelle mani del regista diventa un mattone più greve dei drappi dei finestroni del palazzo. E certe battute nun se possono sentì proprio. Gli effetti speciali sono ottocenteschi anche per il '74.
MEMORABILE: "Ma tu credi davvero all'esistenza del diavolo?" (a un prete...).

Gmriccard 18/12/18 12:55 - 121 commenti

I gusti di Gmriccard

Sulla lunga scia di Friedkin viene prodotto questo emulo in salsa italica, dai più ritenuto (forse avvedutamente) il miglior esempio di cinema demoniaco nostrano. Molti i riferimenti al tatticismo della Chiesa, così come al folklore, differenziandosi dal prototipo che traeva spunto da un esotico ritrovamento archeologico. Ci sono però alcuni bassi, quali la parte con Mario Scaccia e anche gli abominevoli effetti speciali. La Gravina è credibilissima e dimostra grande spessore artistico e versatilità.

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Uno dei più celebri rip-off de L'esorcista, a tratti perfino più godibile dell'originale friedkiniano in virtù delle notazioni folkloristiche (di quelle già apprezzate in Rondi e Fulci, per intenderci) che De Martino non ha bisogno di essere un antropologo per mettere in relazione alla dimensione satanica: gli basta essere un italiano. Punti deboli (qualche dialogo ingenuo, qualche effetto speciale mal invecchiato) abbondantemente superati da punti di vera forza (location e cast spettacolare, messo in ombra dalla prova splendida della Gravina).
MEMORABILE: L'incipit con la Madonna.

Noodles 23/04/20 23:19 - 2204 commenti

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Non tutto funziona in questo comunque discreto horror demoniaco. Numerosi gli ovvi debiti verso L'esorcista. Il film ha un'ottima atmosfera, cupa e inquietante e il crescendo è molto buono, così come qualche buon momento visionario e psicologico. I dialoghi però non sempre convincono, a volte arrivano alla totale banalità e anche la sceneggiatura a volte zoppica. Buono il cast, con un'Alida Valli a suo agio come sempre con il genere. Effetti speciali non perfetti. Guardabile.

Schramm 29/06/21 11:43 - 3490 commenti

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De Martino come Freudkin: Elettra e l'incubato, il succubo e l'incesto, metempsicosi e ipnosi, parapsjungologia, spiritismo e inquisizione, hocus pocus nazional-popolare e sabba satanico. E poi Roman, il doppleganger, la po666ssione in tutta la sua imponenza e sua maestà l'esorcismo. Non bada a soglie di massimale da rispettare, Alberto: spalleggiato da una psicopatologica Gravina (che rivedremo solarizzata 11 anni dopo) che conduce zelante il ballo di San Vito e una Valli già in odor di Suspiria, fa partire il tappo al pozzo nero del medianico con un solenne sehnsucht figurativista.

Keyser3 10/05/22 23:30 - 444 commenti

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Probabilmente il meno peggio fra i tanti epigoni del capolavoro di Friedkin. Girato da un buon artigiano come De Martino, autore poliedrico del cinema di genere, non ha ovviamente la statura del lavoro a cui si ispira: gli effetti speciali sono risibili e più di una scena suscita non poca ilarità (il santino col fallo enorme, la possessione dell'ava Ippolita, l'esorcismo di Scaccia), ma compensa con un buon cast e con un grado di blasfemia anche superiore all'originale. C'è anche spazio per un nudo della Strindberg, dea assoluta di quell'epoca.
MEMORABILE: La Gravina posseduta che insulta la Strindberg a tavola.

Pumpkh75 9/02/23 15:34 - 1740 commenti

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Non che sia da buttare: una buona parte è caratterizzata da assoluta professionalità, un discreto equilibrio e il tentativo elegante, quasi patrizio, di contestualizzare la vicenda nel costume e folklore italico senza ricalcare passo passo altri modelli. Da Scaccia in poi (poverino, non che la colpa sia sua) però tutto va in malora, si disintegra sotto effettacci di bassa lega e collassa in un trash gravoso e strabordante, tant’è che sinceramente non si vede l’ora che arrivino i credits. La Gravina allinea la sua bravura a quanto sopra, il sabba lascia il segno. Interrotto.

Von Leppe 4/03/24 19:07 - 1259 commenti

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Funziona bene l'ambientazione romana tra palazzi nobiliari e chiese; la storia di possessione si svolge infatti all'interno di un'antica famiglia aristocratica e ciò crea un'atmosfera che si discosta in modo riuscito dall'originale, riallacciandosi pure a un certo mondo di superstizioni popolari. Buona soprattutto la prima parte, con rimandi psicoanalitici e alla stregoneria; poi, durante le scene esorcistiche, si scade in esagerazioni troppo baracconesche. Carla Gravina dal canto suo acquista espressioni demoniache efficaci.

Nick franc 17/02/24 12:11 - 509 commenti

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De Martino non è Friedkin ma confeziona un buon prodotto di imitazione professionale ed elegante, inserendo elementi non privi di interesse, su tutti la lettura in chiave regressiva-repressiva della possessione della protagonista. Forse un po' discontinuo, alterna momenti eccellenti (il sabba, il santuario) e un buon finale a cose imbarazzanti (l'inutile parte con Scaccia), ma effetti speciali esclusi è invecchiato bene. Nel cast dai nomi altisonanti spicca, inevitabilmente, l'ottima performance della Gravina in un ruolo molto sfaccettato e impegnativo.
MEMORABILE: L'incipit al santuario con il suicidio di Colli; Il sabba; Il santino blasfemo; Il finale al Colosseo.
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  • Discussione Matalo! • 19/12/17 22:42
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io l'ho visto da piccolo e devo darci un occhio nuovamente, perché lo ricordo come un qualcosa di molto ridicolo. Però all'epoca per me l'unico paragone possibile era L'esorcista, ed è inevitabile che non potessi coglierne molti aspetti positivi.
    Se ti può confortare il film è brutto come te lo ricordi te (rivisto or ora)
  • Discussione Caesars • 19/12/17 23:02
    Scrivano - 16800 interventi
    Anch'io lo considero molto scarso. Però ha i suoi estimatori.
  • Discussione Buiomega71 • 19/12/17 23:15
    Consigliere - 25937 interventi
    Pur avendo momenti "caciaroni" (il mago/cialtrone di Scaccia, le lascività , a volte un pò risibili, della Gravina posseduta) ha il suo fascino (bellissimo  il sabba russelliano, il santuario della Madonna con i posseduti-o semplicemente squilibrati mentali-, il lungo corridoio con gli inquietanti busti di casa Gravina) e come rip-off del capolavoro friedkiano funziona abbastanza (notevolissima la ost morriconiana), anche, se, come "fotocopia Pazuziana", per quanto mi riguarda, Chi Sei? resta il must (che si distacca dall'Esorcista per alcune idee intriganti, che mancano , appunto, nell'Anticristo)
    Ultima modifica: 29/06/21 11:50 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 20/12/17 00:13
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    E' uno dei più citati cloni de L'esorcista, almeno.
  • Discussione Schramm • 29/06/21 11:25
    Scrivano - 7694 interventi
    a me è piaciuto un pacco. ne avevo sempre visto solo l'ultimo quarto d'ora, captandolo nei palinsesti pomeridiani delle private, e per quel che ne ricordavo non ci avrei scommesso sopra l'unghia di un alluce.

    martino bulimico (c'è stipato a spinte davvero più di tutto) e senza un mezzo freno che sia uno e in gonfissima vena d'espressionismo spinto come mai più s'è rivisto (eccettuando forse holocaust 2000) - è vero che a strafare e sovrabbondare di cotal guisa il rischio di capitombolare dall'orlo del ridicolo non è basso, ma provate ad accostarlo al grosso degli exo-movies degli ultimi 20-25 anni, anche solo quanto a fascino visivo e compositività figurale non c'è nemmeno il colpo di pistola del via di una gara. per me il top dei rip-off nostrani assieme al sabba sabba hey! di damiani.

    non so se sia voluto o del tutto casuale e involontario, ma è davvero assai curioso come la gravina sia - col senno di poi - una sorta di solarizzata anticipazione della nagy di 7th hyden park. generi plot e contesti lontani, certo, ma ambedue paraplegiche per via di un trauma recondito - e anche quanto a soma e acconciatura/tinta, siamo lì.. e la valli che già faceva le prove generali per argento, sempre carismatica.
  • Homevideo Buiomega71 • 14/07/21 11:11
    Consigliere - 25937 interventi
    A settembre in blu ray per la Cine-Museum
  • Homevideo Kop • 2/12/21 11:56
    Disoccupato - 77 interventi
    Annunciato per Kino Lorber il Blu-ray da nuovo master 4K lavorato da StudioCanal. Audio italiano compreso. Disponibile dall' 8 febbraio.
  • Homevideo Buiomega71 • 2/12/21 12:04
    Consigliere - 25937 interventi
    Kop ebbe a dire:
    Annunciato per Kino Lorber il Blu-ray da nuovo master 4K lavorato da StudioCanal. Audio italiano compreso. Disponibile dall' 8 febbraio.

    In regione A però, a quanto mi risulta
  • Homevideo Kop • 8/12/21 12:50
    Disoccupato - 77 interventi
    Non saprei. Altre loro uscite io riesco a leggerle senza problemi, ma dovrei vedere bene cosa è indicato in copertina.