The baby of Mâcon - Film (1993)

The baby of Mâcon
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/07/08 DAL BENEMERITO HACKETT
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Hackett 16/07/08 13:51 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Apologia del grande regista britannico sulla religione, sulla credulità popolare e chi la usa per la propria avidità. In una rappresentazione teatrale più vera della realtà, tutti vogliono una parte del divino e alla fine a pagare sarà l'innocenza. Film controverso, spietato, barocco, disturbante e sublime. Insomma, un film di Greenaway.

Pigro 18/07/08 09:54 - 9672 commenti

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Ingarbugliata vicenda di parti e neonati incorniciata in un metaracconto pseudoteatrale. E’ il fragile e pretestuoso supporto per consentire a Greenaway, definitivamente inebriato dall’autoreferenzialità, di imbastire un personale delirio intellettualoide, dove perfino le belle immagini risultano stucchevoli. Dopo gli straordinari primi film, pensare in grande solo per stupire è diventato con L’ultima tempesta l’orizzonte di un regista che, non a caso, dopo questo film inizierà a fare luci magiche per le piazze: un barocco decadente, appunto.

Cotola 19/07/08 13:15 - 9052 commenti

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Ennesimo film pretestuoso e spocchioso di un regista che ormai ha "maturato", si fa per dire, un'idea tutta sua della settima arte e che invece forse dovrebbe capire che il cinema è anche, o forse soprattutto, comunicazione (con gli altri ovviamente). Lui invece dall'alto della sua torre eburnea continua in maniera ostinatamente pervivace (spesso con sprezzo del ridicolo) a mettere in scena i suoi deliri pseudo-culturali sconclusionati e provocatori che però ormai non scandalizzando più nessuno. Insomma, tanta fuffa e pochissimo arrosto.

Raffmoxtro 29/08/08 15:14 - 1 commenti

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Vidi questo film tempo fa in originale e mi è rimasto molto impresso. Splendido l'uso della luce (le scene ricordano molto i quadri di Rembrandt e di altri fiamminghi), estrema cura nella scelta della musiche, una storia nella storia dove spettatori, reali e fittizi, si confondono e la storia stessa è un pretesto per raccontarne altre, di storie...

Samtam90 4/01/09 03:14 - 56 commenti

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Tra critiche al consumismo e ad un certo modo di intendere la religione, Greenaway costruisce un'opera volutamente sopra le righe e formalmente complessa (a partire dai molteplici livelli in cui si articola la vicenda: la rappresentazione, il doppio pubblico, i retroscena fra gli attori). Le scenografie sono meravigliose e, assieme all'ottima regia (in particolare due stupendi piani-sequenza: il momento dello stupro [evento in cui Greenaway fonde magistralmente realtà e finzione] e il finale), evocano un'atmosfera cupa e disturbante.
MEMORABILE: L'incontro carnale tra la Ormond e Fiennes, in cui il bue incorna, sotto comando del bambino, quest'ultimo. Rilettura forse azzardata, ma notevole.

Mtine 25/03/10 19:27 - 224 commenti

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Sicuramente uno dei film più visionari (ed eccessivi) del regista gallese. Greenaway mette in atto, nel vero senso della parola, uno spettacolo teatrale gandguignolesco, dove mescola realtà e finzione, cercando di marcare il meno possibile il confine fra questi due elementi, riuscendoci; il film, dotato di una scenografia ricca e sfarzosa, che caratterizza molti suoi film, è forse troppo lungo e delirante: sembra quasi di assistere ad una lunga messa, che la sceneggiatura cerca di imtare tramite ripetizioni ossessive e prolungate delle battute.
MEMORABILE: I momenti dove la realtà scenica si mescola con la realtà (vedi lo stupro).

Lucius 10/01/12 18:28 - 3015 commenti

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Uno dei migliori e più violenti Greenaway di tutti i tempi. Una storia affascinante narrata da una regia attenta e scrupolosa. Costumi e fotografia impreziosiscono la pellicola e la chiesa una volta tanto viene messa al muro della vergogna. In alcuni momenti può sembrare un film di Ken Russell, ma nel complesso si riconosce la firma di Greenaway. La corruzione è ai massimi livelli, il tutto viene rappresentato, come nel successivo Nightwatching, a mo' di rappresentazione teatrale. Grandissimo cinema.
MEMORABILE: La violenza carnale di gruppo.

Capannelle 7/01/14 12:33 - 4412 commenti

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È un Greenaway ancora potabile, non quello che si diverte a baloccarsi con le immagini senza costrutto come gli è accaduto in altri lavori. La storia, ambientata nel medioevo, si svolge su un set teatrale e propone un concentrato di credenze, crudeltà e allegorie come piace al buon Peter. Buone la messa in scena, il senso drammaturgico e la direzione degli attori. La parte migliore e più beffarda è la prima mezz'ora, mentre il secondo tempo andava tagliuzzato qua e là.

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  • Homevideo Rebis • 20/03/10 16:17
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Mtine ebbe a dire:
    Vorrei fare una domanda alle persone che hanno visto il film sulla VHS dell'Istituto Luce: il film è doppiato in italiano o, quanto meno, sottotitolato in italiano?

    io l'ho visto in VHS all'epoca: è regolarmente doppiato...
  • Homevideo Mtine • 20/03/10 19:51
    Galoppino - 90 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Mtine ebbe a dire:
    Vorrei fare una domanda alle persone che hanno visto il film sulla VHS dell'Istituto Luce: il film è doppiato in italiano o, quanto meno, sottotitolato in italiano?

    io l'ho visto in VHS all'epoca: è regolarmente doppiato...


    Ti ringrazio.
  • Homevideo Mtine • 25/03/10 19:05
    Galoppino - 90 interventi
    COPERTINA DEL VHS ITALIANO DELL'ISTITUTO LUCE:

    Ultima modifica: 25/03/10 19:30 da Mtine
  • Discussione Lucius • 2/12/13 20:50
    Scrivano - 9051 interventi
    Zender 4 pallini.Grazie.
  • Discussione Buiomega71 • 3/12/13 01:06
    Consigliere - 16 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Zender 4 pallini.Grazie.

    Li merita tutti! Film STRAORDINARIO di un Greenaway più folle e nichilista che mai! Con quel finale che e puro horror viscerale, che è un pugno nello stomaco che lascia un dolore indellebile, da far impallidire lo zio Jodo e il vate Arrabal.

    Grande, grandissimo CINEMA!
    Ultima modifica: 3/12/13 01:12 da Buiomega71
  • Discussione Fauno • 3/12/13 11:20
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Lo vidi allora, ma certe scene mi diedero un discreto voltastomaco. Col tempo lo rivedrò e lo commenterò, ma non credevo ti piacesse Greenaway, Buio. Ti è piaciuto anche Giochi nell'acqua? FAUNO.
  • Discussione Buiomega71 • 3/12/13 11:35
    Consigliere - 16 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Lo vidi allora, ma certe scene mi diedero un discreto voltastomaco. Col tempo lo rivedrò e lo commenterò, ma non credevo ti piacesse Greenaway, Buio. Ti è piaciuto anche Giochi nell'acqua? FAUNO.

    Greenaway è uno dei miei autori preferiti in assoluto (che accosto insieme a Jodo, Arrabal, Roeg, Russell, Zulawski e Fellini. Mostri sacri imprescindibili per il sottoscritto)

    Di lui ho adorato: Lo Zoo di Venere (credo sia qualcosa di unico e ipnotico, con Andrea Ferreol senza una gamba e la passione per la decomposizione dei due gemelli), Giochi Nell'Acqua (quello che forse amo di più in assoluto. La bambina che mentre canta viene stirata dall''auto in corsa e l'autocirconcisione del ragazzino rimangono nella memoria a vita), I Misteri del Giardino di Compton House (con uno dei finali più agghiaccianti e surreali mai girati, così perfettamente geometrico e beffardo), ma credo che Baby of Macon e Il Cuoco, il Ladro, sua Moglie e L'amante siano l'apoteosi greenawayana in assoluto (il primo qualcosa di viscerale e mortifero che ha ben pochi rivali, il secondo ti sconquassa i visceri, e ha pure alcuni momenti "tarantiniani" ante litteram, con un finale che è un altro bel pugno nello stomaco!). Mi ha un pò deluso con I Racconti del Cuscino (anche se ha momenti a dir poco straordinari)

    Le musiche di Michael Nyman, poi, che accompagnano le visioni greenewayane sono qualcosa di celestiale.

    Mi mancano alla visione: Il Ventre dell'architetto e 8 Donne e Mezzo, il Tulse Luper e L'ultima Tempesta. Ma di lui, in videoteca, ho tutto.

    Nel suo cinema, poi, ci ho visto sempre qualcosa di argentiano, come in pochi altri al mondo.

    Adoro alla follia Greenaway, forse uno degli autori più eccentrici e viscerali che abbiano mai calcato il palcoscenico surreale e visionario del cinema, con la C maiuscola.
    Ultima modifica: 4/12/13 01:16 da Buiomega71
  • Discussione Lucius • 3/12/13 12:24
    Scrivano - 9051 interventi
    Ti mancano proprio alcuni dei suoi capolavori assoluti (assieme a Darwin)....
    "Otto donne e mezzo" uscì anche in vhs all'epoca.
    Ultima modifica: 3/12/13 14:09 da Lucius
  • Discussione Buiomega71 • 4/12/13 00:45
    Consigliere - 16 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Ti mancano proprio alcuni dei suoi capolavori assoluti (assieme a Darwin)....
    "Otto donne e mezzo" uscì anche in vhs all'epoca.


    Sì, Lucius, infatti ho la vhs della Cecchi Gori

    Nella mia videoteca privata ho quasi tutto Greenaway (eccetto i corti e Tulse Luper), ma credo che Giochi nell'acqua, Lo zoo di Venere, Il cuoco... e I misteri... siano inarrivabili. Così come Baby Of Macon, che ha un finale viscerale e quasi insostenibile, così simile (per forza visionaria nichilista e schock visivo) a quello del Profumo Della Signora in Nero
    Ultima modifica: 4/12/13 00:47 da Buiomega71
  • Homevideo Lucius • 16/12/14 23:09
    Scrivano - 9051 interventi
    Immagine al min.54:09 dal dvd targato Rarovideo, reperibile esclusivamente all'interno del cofanetto dedicato a Peter Greenaway e abbinato a "Giochi nell'acqua" e "I racconti del cuscino":

    Ultima modifica: 17/12/14 07:49 da Zender