Bella autostoppista francese ottiene un passaggio automobilistico da parte d'un attempato ingegnere italiano. Durante il tragitto la giovane (e assai caruccia) ragazza dimostra un atteggiamento contraddittorio ed ambiguo: oscillante tra il cedimento e -allo stesso tempo- l'irreprensibile. Curiosa commedia diretta con buon mestiere da Franciosa che però presenta, come principale motivo d'interesse, la presenza della futura Lady Marianna (Sandokan), la bellissima attrice francese Carole André.
Quarantenne in crisi, bella e (forse) disinibita giovanotta, straniera e autostoppista, il road-movie, la mezza età... Tutta roba fritta e rifritta per ammannire la quale occorreva uno chef migliore di Franciosa; Lionello è encomiabile al solito, la Andrè bellina ma doppiata male, il resto (incluso il glorioso Trieste) fa acqua come da incipit del film nello stabilimento termale, e il colpo di grazia lo dà l'ossessiva, implacabile musichina. Trascurabile
Niente di che. Lionello è il solito piccolo borghese italiano che cerca di mettere le corna alla moglie con una bella ragazzina, senza chiaramente riuscirci mai (figuriamoci! Del resto il film necessitava di un bel visto censura come tutti gli altri). Il ridicolo doppiaggio finto-francese della André è un altro punto a sfavore della pellicola, che comunque tecnicamente si difende ancora piuttosto bene. Lionello è bravissimo come sempre, anche in un ruolo stereotipato.
Film lolitesco che ricorda molto La voglia matta, anche se lì siamo a livelli molto più alti. Franciosa, Lionello (comunque il migliore dei tre) e la Andrè non sono al livello di Salce, di Tognazzi e della Spaak. Diverse volte si sorride grazie a Lionello, ma la regia di Franciosa e l'impostazione non mi hanno convinto. Siamo quasi nei '70 ma non mi aspettavo tutte quelle donnine nude nella parte iniziale...
Road movie di stampo "lolitesco" non molto riuscito. Franciosa dirige con mestiere (anche se devo dire che la sceneggiatura lascia parecchio a desiderare) ma non delinea la psicologia dei personaggi, tutti al limite dello stereotipo. Il film comunque è guardabile e simpatico anche e soprattutto per merito di un sempre bravissimo Alberto Lionello, ma anche per la presenza di una bellissima Carole Andrè (anche se è doppiata da cani). Assolutamente sprecato invece Leopoldo Trieste. Un'occhiatina si può dare.
Massimo Franciosa HA DIRETTO ANCHE...
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CuriositàDusso • 29/07/12 17:44 Archivista in seconda - 1830 interventi
Tratto dal racconto "La ragazza va in Calabria" di Giuseppe Berto
Orsobalzo ebbe a dire: Introvabile da quanto ho capito.
Mi sarebbe piaciuto vedere un altro film sceneggiato da Giuseppe Berto.
Veramente Dusso lo ha appena visto...
DiscussioneDusso • 30/07/12 16:05 Archivista in seconda - 1830 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Orsobalzo ebbe a dire: Introvabile da quanto ho capito.
Mi sarebbe piaciuto vedere un altro film sceneggiato da Giuseppe Berto.
Veramente Dusso lo ha appena visto...
Ho anche il racconto da dove stato tratto il film che casualmente è sullo stesso libro dove c'è il racconto che ha portato al film di Salce "La voglia matta"
Stavo per invocare aiuto in zona "film da identificare" quando finalmente sono giunto alla conclusione che il road-movie lolitesco che beccai parecchi anni fa su una tv locale era nientemeno che questo "Togli le gambe dal parabrezza". Ovviamente all'epoca non conoscevo nè Lionello, nè la André. Mi sembrò di discreto livello.