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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/08 DAL BENEMERITO UNDYING
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B. Legnani 5/07/08 01:57 - 5523 commenti

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Insalvabile commediaccia regnoliana, la cui unica novità sono le poppe al vento della Merlini (fotografate da Crivello, non accreditato). Le altre zie sono la svampita Benussi e la Petit, già dimenticata. Come bellezza tascabile molto meglio Patrizia Gori, verginella che parla da esperta di sesso. Meglio di tutte, però, è Orchidea, che cita l'Ubalda correndo per il campo con saltellanti tette. Banale il fanciullo, inutile De Luca, si salva Maranzana.

Undying 5/07/08 01:17 - 3807 commenti

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Il giovane Libero viene sottratto alla potestà del nonno (comunista incallito, anticlericale per istinto e convivente con una ex prostituta) dalle tre bigotte zie: la più anziana Fiorella (Marisa Merlini), la graziosa Benedetta (Pascale Petit), e la più maliziosa Ninì (la Benussi). In particolare le due più avvenenti lo accolgono in casa restandone turbate e, al tempo stesso, turbando gli istinti del ragazzo, ribattezzato con il nome di Rino (per loro Libero è troppo anarchico). Notevolissima commedia, con forzature erotiche, piuttosto audace e con dialoghi parecchio allusivi e malandrini.
MEMORABILE: La seduta spiritica del venerdì sera, con richiamo dello spettro Patacchi...

Ciavazzaro 5/07/08 12:13 - 4768 commenti

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Commediaccia erotica abbastanza squallida, che se non fosse per un ottimo cast femminile sarebbe da buttare nel cestino. La Merlini è davvero ottima, di una bellezza sconvolgente la Benussi (scultrice) e la De Santis (contadina); c'è anche il simpatico De Luca e il caratterista Crivello. La regia però non rinuncia a volgarità gratuite (ma in effetti è una commedia erotica) e di scarso interesse. Da vedere solo per il cast.
MEMORABILE: La Merlini zitella, che "fa l'amore col pensiero" sul letto, con le foto dei suoi due spasimanti, o sempre lei che rimane a tette all'aria in spiaggia.

Cotola 7/07/08 20:22 - 9009 commenti

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Visto "furtivamente" (di notte) quando avevo 12 anni, mi sembrò molto licenzioso ed erotico. In realtà questo film è piuttosto deludente sotto tutti i punti di vista: la regia è scialba e la sceneggiatura non brilla certo per originalità. Le bellezze muliebri non mancano, ma ciò non basta a salvare le sorti di questo lavoro, molto mediocre.

Dusso 5/11/08 17:03 - 1566 commenti

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Quasi 2 pallini. Primo tempo passabile con qualche momento divertente grazie al nonno comunista veneto (che sparisce o quasi nel secondo tempo), poi il film diventa piuttosto noioso. Bel cast femminile, sopratutto con la De Santis e Patrizia Gori. Incredibile il nudo della Merlini!

Homesick 23/05/09 08:24 - 5737 commenti

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Tra sesso e castità, una poverissima commediaccia campagnola dell'infelice partnership Imperoli-Regnoli, tutta poggiante sul personale femminile: spiccano per particolare avvenenza e disponibilità a spogliarsi la Benussi - anche in tenuta da ballerina con rotonde forme - e la minuta Gori versata in sessuologia. Unico personaggio di peso è il nonno anarchico, arrapato e avvinazzato di Maranzana, sempre pronto a usare il fucile contro gli scocciatori come il disneyiano Dinamite Bla.
MEMORABILE: I seminaristi spaventati dalla De Santis a seno nudo.

Ronax 14/06/09 02:32 - 1247 commenti

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Saranno stati problemi di liquidità o un attacco di esibizionismo senile a spingere la matura Marisa Merlini a mettersi con le tette al vento in questa mediocre commedia erotica dove sgangheratezza e dilettantismo dominano sovrani e l'insopportabile Pupo De Luca conferma la sua insopportabilità? Orchidea e Femi sono una garanzia quando si tratta di tenere alto il morale dello spettatore maschio (anche Pascale e Patrizia non scherzano), ma qui mantengono molto meno di quanto promettano (almeno nella versione cut trasmessa da 7Gold...).

Vstringer 30/12/09 02:44 - 349 commenti

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Da Imperoli, specialista dell'erotico leggero all'italiana, un tardo e stanco rappresentante della commedia sexy sull'iniziazione "familiare" di un giovane, con la curiosa presenza dei francesi Verné e Petit, quest'ultima specialista della serie B francese. Non si ride granché, se non nella prima parte con il nonno anarchico Maranzana; la sceneggiatura di Regnoli non aiuta, né la regia offre spunti. Orchidea de Santis consola il pubblico maschile mostrandosi con generosità: si mostra anche la Merlini, probabilmente per meri motivi alimentari.

Daidae 1/02/11 00:20 - 3167 commenti

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Alquanto squallido, banale e deludente. Siamo nella campagna veneta, abbiamo il solito erotomane (un poco convincente Maranzana) comunista e anticlericale, un indicibile prete e un giovane "verginello" da iniziare. La storia scorre noiosa sopratutto dopo i primi 30 minuti. Alla fine si salvano solo le giovani bellezze di una ottima (a livello fisico) De santis e la solita Benussi.

Caesars 15/07/11 08:55 - 3777 commenti

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Filmetto insulso che non merita di essere visto se non per le grazie delle protagoniste (esposte neanche in modo troppo generoso, almeno nella versione televisiva). La trama è quella che chiunque legga il titolo del film può immaginare e la realizzazione banale e noiosa; insomma, una bella ciofecona che richiede un certo impegno per essere vista fino alla fine. L'unica cosa che stupisce è il fatto che la Merlini si sia prestata a farsi immortalare a petto scoperto.

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John trent 26/08/11 10:01 - 326 commenti

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Commedia erotica campagnola un po' noiosa con un nonno che vuole svezzare il nipote maschio e tenerlo alla larga dalle tre zie represse e zitelle. La Benussi e la Pascal sono un bel vedere, un po' meno la cara Merlini che sfoggia addirittura un arditissimo topless! Anche Patrizia Gori si difende ma il top è sempre l'Orchidea nazionale (che in una scena agreste corre seni al vento e omaggia Quel gran pezzo dell'Ubalda). Le situazioni erotiche sono abbastanza spinte però il ragazzino biondo è davvero insopportabile. Bene invece De Luca prete.
MEMORABILE: Femi Benussi scultrice che modifica il pene di creta della sua scultura in base alle erezioni del nipote che funge da modello...

Trivex 20/10/11 11:04 - 1740 commenti

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Segue la linea della commedia erotica italiana più spudorata (per l'epoca), con il fanciullo e le signore, i dialoghi spinti, i corpi nudi e qualche accenno politico/militante. Non da buttare senza appello, a mio avviso, perché qui ritroviamo lo spirito classico malandrino degli anni 70, tentatore "nocivo" che produce pruriti e offre la mano vogliosa per sopirli. Nel cast primeggia la mia favorita Femi Benussi, sensuale e divertente come sempre. La trama è l'andazzo di sempre, con lo stracollaudato finale liberatore.
MEMORABILE: I due attrezzi che formano un simbolo politico; La seduta spiritica.

Il Gobbo 8/10/12 20:39 - 3015 commenti

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Nonostante un reparto femminile di buon livello e un'indovinata macchietta da anarchico di Maranzana il film è esilino assai, anche perché scarseggiano sghei e idee (ex aequo). Deprimenti poi il tentativo - non isolato all'epoca - di spacciare fra tette e culi una blanda satira sul compromesso storico, e il topless della Merlini. Da premio invece la sorgiva carnalità di Orchidea De Santis, che qui batte anche la nostra amata Eufemia.

Motorship 25/01/13 17:42 - 585 commenti

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Noioso erotico che riesce ad essere discreto soltanto per 50', per poi scadere in una mediocrità totale. Il tema del nonno che vuole a tutti i costi svezzare il nipote non è male, ma è la sceneggiatura il vero punto dolente che arena il film fin da subito. Le belle protagoniste femminili si spogliano disinvoltamente, in particolare la De Santis (che cita l'Ubalda con le sue tette al vento), la Benussi e la Petit. Unica pecca è che anche la Merlini si associa alle più giovani (sic!). Il nonno e De Luca prete funzionano bene, per nulla il ragazzino.

Saintgifts 4/04/16 18:34 - 4098 commenti

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Le zie e le cugine hanno sempre rappresentato un universo eroticamente stuzzicante, seppur proibito (fino a un certo punto) per i ragazzi-uomini i cui ormoni cominciano a bollire. Il film poggia su queste premesse, aggiungendo una rivalità alla Don Camillo e Peppone (in sedicesima) tra il nonno mangiapreti e il parroco del paese. Piccolo film con presenze femminili desnude (vera e unica attrazione), compresa una Merlini molto sportiva che non esita a mostrare il seno. Le musiche sono di Fidenco. Due pallini con generosità.

Herrkinski 5/12/18 04:14 - 8072 commenti

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Sghangherata commedia pecoreccia d'ambiente campagnolo/paesano (siamo in Veneto) ambientata nel dopoguerra, mette in scena il classico ragazzino arrapato sulla falsariga di Malizia; le zie qui sono ben tre, oltre alla De Santis in versione contadina sexy, molto bella e disinvolta come sempre. Le attrici si spogliano un po' tutte (persino la Merlini) mentre il resto della vicenda tenta una farsesca satira alla Don Camillo & Peppone, tenuta in piedi dal buon Maranzana; a dire il vero si ride poco o nulla e c'è qualche volgarità verbale di troppo.
MEMORABILE: Le scene con la De Santis.

Markus 24/10/18 08:50 - 3682 commenti

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Campagna veneta. Un piacente ragazzo che vive con il nonno viene rapito e sedotto da tre zie... malate di sesso! L'opera di Mario Imperoli, seguendo tutti i rigidi dettami del filone sexy/familiare germinato da Malizia di Samperi, è una bieca e quasi mai entusiasmante carrellata di mezze nudità, contornate da scenette da avanspettacolo fuori tempo massimo. Anche gli scontri politico/"culturali" alla Don Camillo e Peppone (il nonno comunista, il prete di provincia) risultano stantii e quasi mai dilettevoli. Qualche bellezza un po' ruspante.

Il Dandi 20/03/20 18:09 - 1917 commenti

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Terribile sotto-Malizia che al canovaccio dell'adolescente svezzato dalla zia (in questo caso tre zie) affianca quello dei dispetti di Peppone e Don Camillo, qui incarnati dallo zio comunista in perenne rivalità col parroco. Pupo De Luca è sempre divertente in abito talare, ma decisamente non basta; e le zie in questione sono di livello decisamente impari, con la povera Marisa Merlini che per competere con le altre sfodera il primo topless della sua vita in terza età. Da evitare con cura.
MEMORABILE: La seduta spiritica.

Cerveza 11/02/23 08:23 - 358 commenti

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Come il Remo delle “Sorelle Materassi” di Palazzeschi, pure il nostro Libero, giovane orfano dall'angelica bellezza, è assillato dalle morbose cure delle represse zie bigotte che si contendono le sue attenzioni,… o forse è il contrario? Per fortuna vegliano su di lui un nonno "senza-Dio" e la sua polposa concubina. Divertente commedia sull'eterna lotta tra diavolo e acquasanta dal succoso cast femminile. Tanta voglia di vivere e di "liberarsi" come Libero. Anche l'ormai ultracinquantenne Merlini si unisce a questa atmosfera giocosa esibendo un petto dal turgore invidiabile. Brava!
MEMORABILE: La zia scultrice costretta a modificare continuamente il "pipino" della statua perché il "modello" non sta fermo.

Reeves 19/02/23 08:26 - 2172 commenti

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Commedia erotica che mescola Guareschi con il tema del giovane svezzato in famiglia, in questo caso tra ben tre zie. Alcuni personaggi, come lo zio veneto comunista interpretato da Maranzana, sono insopportabili, le scene sexy sono contenute (ma i dialoghi osano molto di più), la storia è tipica di Polselli qui sceneggiatore: tutto tende verso il basso. Si salvano le venerale Petit, Benussi e Merlini perché sono simpatiche, ma non basta.
MEMORABILE: Ovviamente a lezione di musica si citano solo Segovia e Boccherini...

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  • Discussione Undying • 5/07/08 01:31
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il tema è sempre quello già affrontato da Malizia, qua però moltiplicato per quattro: ovvero dalla De Santis (ex prostituta che convive con il nonno dell'adolescente protagonista di nome Libero) e dalle tre audaci e represse zie. Tra queste ultime si ricorda la solita presenza della Benussi, sempre in ottima forma e splendida nel rimuovere i vestiti (ma anche nel farli rimuovere, come nella scena del "modello per la scultura") e quella dell'aggraziata (a dir poco) Pascale Petit (indimenticabile quando prende le misure del "cavallo" per i pantaloni di Libero).

    Imperoli è stato un regista che ha saputo dare, al film, un taglio unico ed indimenticabile: dal sapore classico (lo scontro tra il vecchio ateo e comunista ed il prete -interpretato dal simpatico Pupo De Luca- rimanda a Peppone e Camillo) e dall'erotismo implicito e costituito da dialoghi malandrini e doppi sensi ripetuti (la scena della forchetta che spinge la Benussi a cercare una parola che inizi per "effe"; Libero che posa nudo mentre una zia ne fa una scultura e l'altra lo spia dalla finestra; la seduta spiritica con i vari "colpi & tocchi" sui corpi ansiosi delle giovani ziette, ecc.).

    Da notare, inoltre, come anche questo titolo certifica la costante del tema incestuoso (anche se il tono prevalente è quello della commedia) nel cinema italiano degli anni '70...

    Decisamente un bel film, simpatico, diretto, senza mediazioni e, forse per questo, incappato in diversi problemi di censura.

    E' passato su 7 Gold, inavvertitamente (nel palinsesto era segnalato Voglia di Donna).
    La versione del film (che appare lievemente tagliato nella scena conclusiva dello svèzzamento di Libero portato avanti dalla De Santis) dura 99 minuti (contro i 90 ufficialmente indicati ovunque).

    Sorpresa inattesa dunque, anche perché di Le Dolci Zie circola una vhs canadese con audio italiano proposta a costi elevatissimi...
    Ultima modifica: 5/07/08 09:45 da Undying
  • Discussione B. Legnani • 5/07/08 02:29
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Francamente l'ho trovato pessimo. Meglio Metzger...
  • Discussione Undying • 5/07/08 02:40
    Risorse umane - 7574 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Francamente l'ho trovato pessimo. Meglio Metzger...

    Io invece l'ho trovato meglio d'un classico brassiano...

    Però sono d'accordo su una cosa: meglio Metzger (quando non si firma Henry Paris)...
  • Curiosità B. Legnani • 5/07/08 10:23
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Alcuni inseriscono fra gli attori Petruzzellis e Nieddu.
    Credo di aver capito come è nato l'errore.
    Risale al Giusti, che li cita. Gli altri hanno copiato e via errando.
    Perché Giusti (o chi per lui) ha sbagliato? I due crediti ci sono nei titoli di coda, entrambi in quota c.s.c. (https://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=132&Itemid=79), ma fanno parte del cast tecnico (mi pare siano aiuto-registi). Probabilmente Giusti (o chi per lui) ha visto i crediti finali in fretta, ha visto la sigla c.s.c. e ha pensato che fossero attori in parti minori.
  • Curiosità Undying • 20/02/10 19:10
    Risorse umane - 7574 interventi
    Venga a prendere il caffè... dalle dolci zie

    Fatte le debite distinzioni (per artistica qualità) è da segnalare la somiglianza del plot con il precedente film di Lattuada: Venga a prendere il caffè... da noi (1971).

    Ispirata dal romanzo di Piero Chiara, la pellicola di Lattuada propone, nella figura del maturo Emerenziano Paronzini (un, al solito, strepitoso Ugo Tognazzi) l'amante coccolato da tre sorelle (con aggiunta di cameriera) destinato a paralisi per eccessivo stress sessuale.