Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/07/08 DAL BENEMERITO MANULELE81
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Manulele81 2/07/08 17:56 - 83 commenti

I gusti di Manulele81

Intelligente e riuscito dramma bellico sulla staticità e l'inanità fisica e morale della provincia in tempi di guerra civile, ma anche il ritratto acido di un impero morente. Notevole esordio, a volte un po' viziato dalla maniera e dalla staticità, ma con una gran cura della messinscena e dei rapporti psicologici. Ottimo il cast, specie il duo Salerno-Cervi, inadeguata Lee.
MEMORABILE: La visita del gerarca a casa dell'invalido.

Saintgifts 22/03/10 22:24 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Tratto dal racconto "Una notte del '43" della raccolta Cinque storie ferraresi, di Giorgio Bassani e opera prima del regista Florestano Vancini. Ricostruito in studio a Cinecittà il centro di Ferrara, castello Estense compreso e ben ricostruito anche il clima che si viveva nell'autunno del 1943 (bel b/n di Carlo Di Palma) dove i fascisti, dopo l'otto settembre, si combattevano tra di loro divisi in "falchi e colombe", coinvolgendo, come vittime, gli abitanti antifascisti della città. Buon ritratto psicologico dei personaggi. Finale amaro.
MEMORABILE: La stretta di mano tra Franco Villani (Gabriele Ferzetti) e Carlo Aretusi "Sciagura" (Gino Cervi).

B. Legnani 17/03/12 00:10 - 5523 commenti

I gusti di B. Legnani

Anche se il film perpetua un falso storico (Bolognesi - che in realtà si chiamava Ghisellini - fu ucciso dai partigiani, come confermato da Spero Ghedini, sindaco di Ferrara; verissima, invece, è la fucilazione di undici persone da parte dei repubblichini), possiede un vigore notevole ed una notevole capacità di intrecciare i drammi personali a quelli collettivi. Ottime interpretazioni. ***

Nando 2/10/14 17:37 - 3810 commenti

I gusti di Nando

Un triste episodio con una narrazione lucida e ben congegnata che vede una Ferrara plumbea e adatta alla vicenda. La prepotenza fascista e la remissione degli avversari ridotti a essere vittime sacrificali. Cinico Cervi mentre Salerno è un perfetto pavido, bravo Ferzetti e tormentata la Lee, che da lì a un anno perira tragicamente.

Deepred89 22/11/16 23:00 - 3704 commenti

I gusti di Deepred89

Storia d'amore impossibile avvolta nella gelida e potente atmosfera di una Ferrara mai così mortuaria, con regia di assoluto mestiere (messa a quadro sapiente, ambientazioni sfruttate al meglio, sia cittadine che periferiche) e almeno due performance attoriali da applausi (Cervi e Salerno). Ottimamente reso il senso di persecuzione, qualche eccesso di melodramma bilanciato da un finale cinico ma non scontato. Un'esordio intenso e vibrante, con una Belinda Lee indimenticabile.

Nicola81 1/11/16 13:11 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

Tratto da un racconto di Bassani (ferrarese come il regista), il film d'esordio di Vancini, sceneggiato da De Concini e Pasolini, è un dramma sentimentale e un affresco ideologico anti-retorico e pessimista visto attraverso gli occhi della gente comune sacrificata sull'altare di una faida tutta fascista. Niente eroismi e catarsi finale, soltanto egoismo e vigliaccheria. Ferzetti e Salerno ovviamente impeccabili, convincente la Lee, ma la vera sorpresa è un Gino Cervi diabolico e lontanissimo dai bonari e rassicuranti Peppone e Maigret.
MEMORABILE: I titoli di testa; L'epilogo.

Cotola 22/08/17 10:16 - 9012 commenti

I gusti di Cotola

Storia collettiva e storie private a parte, mi ha colpito soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi: a ben guardare infatti, non ce n'è uno tra i protagonisti, a mio avviso, davvero postivo. Sono un po' tutti un impasto di bianco e nero, e in molti agiscono in modo pavido e totalmente individualista. Forse avrebbe giovato dare meno spazio alla storia d'amore, ma le qualità ci sono: in particolare la bella prova degli attori e la notevole fotografia di Carlo di Palma. Ottima la ricostruzione.
MEMORABILE: Nel finale: la stretta di mano tra Ferzetti e Moschin.

Daniela 2/09/17 21:37 - 12626 commenti

I gusti di Daniela

Alla fine del '43, dopo l'uccisione di un gerarca, per rappresaglia i fascisti fucilano 11 civili, fra cui anche il padre del protagonista che però preferisce non conoscere la verità sulla vicenda... Fedeltà storica a parte, un bel film che riesce a rendere con efficacia un momento storico particolarmente travagliato grazie a personaggi in chiaroscuro interpretati da un cast di valore in cui spiccano il risentito farmacista invalido Salerno e il protervo "Sciagura" Cervi in due straordinarie caratterizzazioni. Pregevole anche il b/n con cui De Palma fotografa una Ferrara fredda ed omertosa.

Kozincev 4/10/18 20:58 - 56 commenti

I gusti di Kozincev

Magnifico esordio alla regia del ferrarese Vancini, già apprezzato documentarista. Splendida la fotografia, efficacissime le riprese in una Ferrara notturna e gelida, come l'anima dello spietato Aretusi (un grande Gino Cervi). Bravi gli interpreti secondari (Lee, Ferzetti, Checchi); su tutti si staglia un magnifico Enrico Maria Salerno, che sa rendere tutte le sfumature della viltà tormentosa del suo personaggio, fino al vibrante incontro con Sciagura. Tra i più bei film italiani di sempre.
MEMORABILE: Il confronto finale Cervi-Salerno: una scena da antologia.

Gmriccard 12/11/18 18:27 - 121 commenti

I gusti di Gmriccard

Sceneggiatura da brividi, nessun attore stecca (Salerno ottimo, Cervi da empireo) e una fotografia magistrale che trasmette alle ossa la stessa umidità e rarefazione della nebbia padana di quel lontano novembre. Non bastasse, c'è persino l'accenno al trasformismo, cancro perpetuo della nostra politica. Plauso anche alle uniformi, molto verosimili. Non arriva al massimo per l'erronea attribuzione dell'omicidio del federale, che a uno storico schierato ma onesto come Vancini non si può perdonare.
MEMORABILE: I modi cortesi di Sciagura (Cervi) nel ripresentarsi a Ferzetti, da paesano modello.

Florestano Vancini HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina I lunghi giorni della vendettaSpazio vuotoLocandina La violenza: quinto potereSpazio vuotoLocandina Il delitto MatteottiSpazio vuotoLocandina La banda Casaroli

Victorvega 15/04/20 00:36 - 501 commenti

I gusti di Victorvega

Bellissimo, intenso e ricostruzione perfetta, da un racconto di Bassani. Evitando raffronti, occorre dire che qui il clima, l'angoscia di allora, sono perfettamente trasferite. Il film è molto amaro e i personaggi sono resi al meglio: nessuno ne esce bene e la caratterizzazione è perfetta, anche per la presenza di grandi attori. La Lee era bellissima, Salerno un fuoriclasse. Ferzetti e (soprattutto) un Cervi cattivissimo e meschino offrono una prova notevole. Film stupendo, con il fascino di un cinema che non c'è più.

Zampanò 24/07/20 17:59 - 381 commenti

I gusti di Zampanò

Mai visto un Enrico Maria Salerno più lacerato e un Gino Cervi così luciferino; vieppiù che anche Ferzetti scala montagne di farabuttismo e Belinda Lee vette di gualcita beltà. Tutti segnali che rendono ragguardevole l'esordio di Vancini su adattamento dell'iridato libro di Bassani. La notte è lunga sia politicamente (è nata la Rsi) sia nei sentimenti, e come spesso accade la piccola storia curva la linea della grande Storia, anche nelle omissioni. Congegno narrativo senza pecche (Pasolini e De Concini alla sceneggiatura) e attori diretti al meglio. Da vedere.
MEMORABILE: Barilari, vecchio squadrista, assiste all'eccidio dalla finestra di casa.

Giufox 27/05/21 18:18 - 324 commenti

I gusti di Giufox

Coinvolgente per il tentativo di salvaguardare la memoria attraverso un taglio intimista, dai toni calcolati e funebri, debole e sbrigativo nella parabola piccolo-borghese finale. Preparato il cast, che sa muoversi tra cameratismo e tradimenti, rastrellamenti e fughe, creando intrecci ambigui, ben caratterizzati, ma forse non del tutto risolti (complice un epilogo critico e rassegnato plausibile, ma forzato, che intacca l'atmosfera cupa e notturna del film). Ottime la ricostruzione in studio e la fotografia cupa di Di Palma.
MEMORABILE: Il dialogo tra Cervi/Aretusi e Balinari/Salerno nel salotto; Balinari che spia dalla finestra.

Silvia75 31/08/21 17:16 - 157 commenti

I gusti di Silvia75

Ottimo film di Vancini ispirato al racconto omonimo di Bassani. Un eccidio (realmente accaduto nel 1943) compiuto dai fascisti a Ferrara viene visto solo da un insonne disabile che scopre al tempo stesso che la moglie gli è infedele. Bravissimi Salerno, la sfortunata Belinda Lee, Ferzetti e Gino Cervi. Splendida ricostruzione d'epoca con inquadrature che sfruttano i portici della nebbiosa, bellissima città rinascimentale in cui Antonioni ambienterà Al di là delle nuvole e Montaldo Gli occhiali d'oro.

Noodles 10/01/22 16:12 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Un buon esordio cinematografico per Florestano Vancini, che sin dalla sua opera prima mostra subito alcuni caratteri tipici del suo cinema, specialmente l'uomo sullo sfondo dei grandi cambiamenti storici ed eventi traumatici. Qui, tratto da un racconto di Giorgio Bassani, si parla di un eccidio avvenuto in una notte di dicembre nella città di Ferrara. I personaggi sono come manichini che nulla possono fare in mezzo ai grandi sconvolgimenti del periodo. Già ottima la regia, il film si segnala anche per la coerente sceneggiatura, a cui partecipò anche Pasolini. Bello il finale. Buono.

Reeves 11/01/22 11:30 - 2174 commenti

I gusti di Reeves

A inizio anni Sessanta, quando la situazione politica in Italia rende di nuovo attuale la contrapposizione fascismo - antifascismo, Florestano Vancini si ispira a Bassani e dirige il suo film migliore. In una Ferrara livida, racconta gli ultimi bagliori di una guerra tremenda e di una violenza quasi disperata, aiutato dalla straordinaria interpretazione di tutti gli attori

Magi94 17/04/22 22:07 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Cinema classico italiano in cui i toni da melodramma come spesso accade non giovano alla narrazione neorealista. Eppure la trama viene trainata dalla forza della Storia stessa: si scava nel profondo delle contraddizioni di una società sospesa tra il fascismo più brutale e il futuro democratico, facendoci seguire la vita di personaggi a cui il regime non piace ma che non riescono a opporsi in maniera netta. Storia travagliata dell'antifascismo italiano e della transizione alla repubblica (il personaggio di Cervi), su cui pesa il ricordo degli undici fucilati nella Ferrara del '43.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Xtron • 12/05/12 11:22
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Medusa ha una durata di 1h40m54s
    C'è il trailer come extra

    Ultima modifica: 12/05/12 12:05 da Zender
  • Homevideo Digital • 28/02/18 09:37
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 23/03/2018.
  • Curiosità Fedemelis • 17/03/21 11:51
    Fotocopista - 2137 interventi
    La partita che il gruppo di persone segue alla televisione (ma del quale si sente solo radiocronaca) è l'amichevole Inghilterra-Italia termina 2-2 e giocata il 6 maggio 1959.
    Nella breve radiocronaca si sentono nominare i giocatori della nazionale inglese Flowers e Holden, presenti entrambi in questa unica partita prima dell'uscita del film.