Un amore - Film (1999)

Che sorpresa: teatrale, gradevole. Difficile trovare un genere che non mi piaccia come il "sentimentale", eppure devo dire che il film funziona, che i piani-sequenza non sono per nulla fini a loro stessi (il film è quasi un'azione teatrale con dodici quadri - molti di noi ne abbiamo vissuti di simili...), che Gifuni è bravissimo, che lei lo è poco meno. Avrei preferito evitare l'ultimo quadro, chiudendo con la consegna del "pacco", ma va bene lo stesso.

Diviso in più episodi, che sono altrettanti piani sequenza, intervellati da disegni animati, è un film d'amore che alterna momenti riusciti ad altri decisamente noiosi. Fabrizio Gifuni e Lorenza Indovina fanno a gara di bravura, comunque. Prodotto a bassissimo budget (si vede nella mancanza - a tratti desolante - di comparse nei piani lunghi), maldistribuito, ignorato dal pubblico.

Opera prima di un regista promettente ma persosi poi nei "comodi" meandri della fiction italiana. Come accade talvolta a chi è agli esordi, Tavarelli è un po' troppo scolastico, ma i bei momenti non mancano ed è apprezzabile la voglia di mantenere una certa sobrietà e di non strafare, evitando inutili e stucchevoli acrobazie tecniche e formali da primo della classe.

La storia di un amore mancato, accennata più che descritta, attraverso momenti non sempre significativi. Una sorta di ricordo comune dei due protagonisti, fra separazioni e reincontri. Ben costruiti i lunghi piani sequenza (quello sul lungofiume decisamente complesso), con il movimento di macchina che non perde mai di fluidità. Bravi i due protagonisti, altri attori mediocri e comparse pessime. Un po' troppo spoglio. Anacronistica l'ambulanza del 118 nel 1991.