Poliziesco per la serie, il più pulito ha la rogna (e si parla di poliziotti). Il tutto regge almeno fino al finale quasi fantascientifico. C'è molta azione, i dialoghi sono abbastanza godibili e il protagonista (Reeves) se la cava dignitosamente (una sorta di giustiziere assai poco etico). Le scene delle sparatorie sono riprese piuttosto bene e la pellicola prosegue senza particolari pause. Nel complesso è un discreto prodotto, che però non spicca mai completamente il volo, ma che merita comunque un'occhiata.
MEMORABILE: Il capitano al detective (Reeves): "Tanto lo sappiamo tutti che quando fai la "cacca" nel letto, arriva subito il tuo capo a cambiare le lenzuola".
Poliziesco medio, violento e oscuro quanto basta, sulla corruzione della polizia e sulla deriva della giustizia nelle metropoli americane. La struttura del discorso è più superficiale di quanto ci si aspetterebbe da Ellroy, ma meno di quanto ci si aspettava da Ayer, che se non svaccasse in un finale fracassone e contraddittorio (dove l'eroe può tutto e anche farlo un eroe è discutibile) si sarebbe reso responsbiled di un piccolo gioiellino d'atmosfere malate. Bravo Reeves, meno gli altri.
MEMORABILE: Noi siamo quelli che interveniamo (alla faccia dell'italiano...)
La storia è risaputa: detective tormentato opera al di sopra della legge in un mondo violento pieno di poliziotti vili e corrotti. Ad aggravare la mancanza di originalità, una sceneggiatura tirata per i capelli con situazioni che sfiorano il ridicolo, sfidando la logica e il buon senso. Peccato perché la storia è narrata con un buon ritmo e il film è diretto benino, magari se ci si ricorda di spegnere il cervello si riesce perfino ad apprezzarlo. Convincenti Laurie e Withaker, Reeves invece mi è sembrato un po' imbalsamato.
Discreto poliziesco, apprezzabile in quanto ben interpretato e girato con discreto mestiere. Dal punto di vista emotivo, essendoci Ellroy di mezzo, sarebbe lecito aspettarsi un po' di più. Anche se le versioni di celluloide dei suoi libri (Black Dahlia docet) non sono sempre riuscite bene. Manca l'estrema violenza senza speranza, la nauseante viziosità dei personaggi nei suoi lavori migliori. La corruzione della polizia non basta, tutto resta un po' in superfice, con una patina buonista che non fa parte dello stile dello scrittore americano.
Un buon poliziesco-thriller dalle ambientazioni prevalentemente notturne e cupe. Reeves come protagonista offre una discreta prestazione così come Whitaker. Il film è nel complesso abbastanza prevedibile, piatto e con momenti di lentezza ma il film si fa perdonare questi momenti con -Momenti di cinismo - Scene d'azione/Sparatorie - L'auto del protagonista (Dodge Charger My2008). Finale abbastanza telefonato.
Avvincente e diligente poliziesco dalla trama risaputissima: c'è del marcio in polizia. Il solito poliziotto tutto d'un pezzo alla Callaghan, dopo essere stato usato, dice no e si incazza. Cast ok, ma la curiosità è tutta per Laurie, il quale entra in scena proprio come se fosse Dr. House... ma dopo questo la sua presenza si limita a un paio di scene. Per il resto nulla da rilevare, tutto nella norma dello stereotipo. Non da buttare ma Harsh times era ben altra cosa. Ideale per serate estive.
Benchè lo spunto e la struttura narrativa non siano molto originali (il solito poliziotto/vendicatore solo contro tutti nella lotta al crimine), La notte non aspetta è un discreto film di genere. Di certo non un capolavoro ma ben girato, con atmosfere cupe e realistiche, un montaggio serrato e molto efficace e un cast all'altezza. Keanu Reeves si rivela un interprete maturo in un ruolo non facile e gli altri attori (specie Whitaker e Laurie) lo affiancano degnamente.
Un poliziotto dal grilletto facile e dai modi di fare un po' coloriti viene invischiato nell'omicidio di un collega. Scoprirà terribili verità. È il solito film dove non ti puoi fidare nemmeno della polizia, dato il marciume che c'è dentro. Ayer, dopo il bellissimo Harsh times, gira questo film che, pur non deludendo del tutto, ci lascia con l'amaro in bocca. Bravi gli interpreti. Ottima la fotografia.
David Ayer ci regala un altro buon film. Infatti, dopo l'ottimo Harsh Times, il regista non cambia molto con le inquadrature e la cupezza degli sguardi dei protagonisti. Interessante poliziesco dove il personaggio di Keanu Reeves ricorda il fantomatico cavalier Maurizio Merli. Qui però è tutta un'altra storia. C'è uno scopo dietro il fascino della tecnica registica e la bravura degli attori. Ricorda Serpico per gli intrighi nel mondo distrettuale della polizia. Ottimo Whitaker.
Dopo averci impressionato con Harsh times, David Ayer questa volta si ripresenta con un film davvero noioso e con poco da offrire. Una pellicola piuttosto malriuscita, che non sfrutta del tutto le facoltà del regista e degli attori. La storia potrebbe risultare ben pensata ma è sorretta purtroppo da una sceneggiatura poco credibile, che non riesce a dare un valore ai personaggi. Whitaker è il migliore del cast. Reeves, invece, se deve continuare a offrire prestazioni del genere è meglio che non si faccia più vedere in giro...
C'è del marcio nella polizia ma Reeves, poliziotto tostissimo e senza scrupoli per quanto appaia un po' rincitrullito, ci mette proprio tanto a capirlo, arrivando comunque un bel pezzo dopo lo spettatore. A salvare dalla mediocrità questo film cupo e poco originale (nonostante il soggetto di Ellroy) ci pensa il ritmo sostenuto, un finale amaro (chi fa il lavoro sporco ci deve sempre essere, pedina al servizio di un padrone o dell'altro) e la professionalità di Whitaker, mentre Laurie sembra House in vacanza.
Noir notturno e cupo, girato a Los Angeles tra criminali e poliziotti più o meno marci e corrotti. Keanu Reeves è il bravo protagonista, alcolizzato e puro, Forest Whitaker il suo capo e miglior amico. Ottimo nel ritmo, nelle scene d'azione, nella fotografia, nel montaggio e nella scelta degli interpreti. Anche i dialoghi sono efficaci, scarni, reali. Poliziesco interessante e decisamente riuscito.
Una notevole delusione. La sceneggiatura è piatta e opaca e la mancanza di novità pesa sul lavoro di un cast che, considerato il livello, avrebbe avuto molto di più da offrire. Bravi Whitaker e Laurie, anche se il primo è meno espressivo del solito e il secondo ricorda troppo il suo alter ego medico; Reeves, invece, è stranamente bolso e poco convincente. Se non altro, possiamo aspettarci qualcosa di meglio la prossima volta.
Poliziesco dalla forti scalmane crivellatorie che cerca affannosamente un possibile punto di equilibrio tra thriller complottistico alla Tony Scott e "serpicante" denuncia deontologica, attaccando in maniera fasulla e contraddittoria il corporativismo omertoso e cleptocratico ufficiosamente sistematizzato nei settori meno candidi delle forze dell'ordine. L'idea di assaltare coi medesimi mezzi indisciplianti certa corruzione "istituzionale" e smontarne coperture e regolamenti non scritti solo quando essa si ritorce al proprio interno è ancor più disonesta ed eticamente incommentabile del male primario da abbattere.
MEMORABILE: L'agente Reeves si scusa coi delinquenti coreani per averli definiti giapponesi: "Come faccio a capire a quale razza di testa di mandorla appartenente...?"
Lo sceneggiatore di Training day e regista del bel Harsh times David Ayer firma questo solido poliziesco metropolitano; cupo e violento, ambientato in una L.A. notturna e marcia dove la corruzione sale dai semplici poliziotti fino alle alte sfere giuridiche e politiche. In forma Reeves e bravo anche Evans, ma vengono oscurati dai giganteschi Whitaker e Laurie.
Nonostante la firma illustre di James Ellroy, la sceneggiatura non ci risparmia né i consueti luoghi comuni tipici del poliziesco americano (protagonista dal grilletto facile, corruzione dilagante) né un epilogo piuttosto telefonato. Tuttavia chi apprezza la formula "usato sicuro" non rimarrà deluso, perché il film scorre senza inutili divagazioni e presenta buone dosi di azione e di violenza (molto ben girate le sparatorie). Los Angeles è sempre sfondo ideale per certe storie e qui viene fotografata splendidamente. Non male il cast.
Thriller-poliziesco senza grandi guizzi di sceneggiatura o regia, con un Keanu Reeves in un ruolo più cupo del solito. Il plot riguarda il solito caso di corruzione nella polizia, già esplorato più e più volte prima di questo film. Reeves interpreta il suo ruolo di sbirro-giustiziere restando nella media; l'azione non manca di certo, ma non ci troviamo, certo, di fronte a un film imperdibile. Per gli amanti del genere.
Poliziesco cupo e violento nel tipico stile di Ayer, con una marcia in più rispetto alle classiche storie di poliziotti corrotti, sia per l'intreccio abbastanza intricato che per una buona confezione dalla bella fotografia (soprattutto quella notturna). Reeves poliziotto Superman è chiaramente a suo agio, ma molto bravo è soprattutto Whitaker, mentre il cast di contorno è abitato dalle facce giuste per il genere (compreso Evans pre-Captain). Buone le sequenze d'azione.
Nella divisione "Vice Special" della polizia angelena non si salva nessuno, a cominciare dal loschissimo capo, un gigionesco Forest Whitaker e dal suo uomo di fiducia per i lavori sporchi, Keanu Reeves imprigionato in un ruolo che più cliché non si può: il dirty cop beone e violento ma con qualche rigurgito di coscienza. Sceneggiato nientemeno che da James Ellroy, è in realtà un film piuttosto scontato, con una confezione certamente di livello ma sostanzialmente finalizzata a incartare un film di botti e sparatorie. Deludente.
Affronta il tema della corruzione all’interno della polizia di Los Angeles, ma non si presenta con le intenzioni di riscrivere il genere o di lanciare particolari messaggi moralistici. Ha più le caratteristiche del classico prodotto da intrattenimento basato su una scrittura volutamente fuorviante che non consente di capire dove stia esattamente il marcio e di scene d’azione sostenute da un buon ritmo. Ovviamente, se ci si pone di puntiglio, la sceneggiatura non è sempre plausibile e propende a una visione che non va per il sottile, comune in questa tipologia di opere.
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HomevideoGestarsh99 • 16/08/11 11:38 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Spagnolo Tedesco
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese per non udenti Spagnolo Tedesco Norvegese Svedese Danese Finalndese
* Extra Commento audio regista
Sotto sorveglianza
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La bestia nera di Los Angeles
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