Dancer in the dark - Film (2000)

Dancer in the dark

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/06/08 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 25/06/08 09:42 - 9635 commenti

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Film gemello dello splendido Le onde del destino: ecco un’altra santa che si immola per una ragione imperscrutabile e incomprensibile agli occhi degli altri, che la rifiutano e la perseguitano. Ma qui la carica del film precedente si è spenta. Non basta il folletto Bjork per dare l’idea della santa semplicità dell’Amore: tutto sembra piuttosto forzato e imbarazzante. Rispetto al precedente è come la differenza tra una beghina e una vera credente. Non è un film brutto, è solo troppo beghino...

Herrkinski 28/08/08 18:33 - 8072 commenti

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Generalmente il preferito dagli estimatori di Von Trier. Personalmente considero il regista un altro di quegli autori discutibili (come Lynch, per citarne uno), comunque questo film ha un'impostazione un po' più "cinematografica" di altri lavori del regista, ed è girato con una certa cura (basti vedere le coreografie delle scene di ballo - non dimentichiamo che il film è quasi un musical). Bjork se la cava molto bene, ma il film rimane un mattone di rara afflizione, spesso talmente tragico da rasentare quasi il ridicolo involontario. Discreto.

Fabbiu 24/04/09 12:09 - 2136 commenti

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Bjork mi piace come la sua arte e la sua voce, infatti ho gradito le canzoni. Ciò che non mi è piaciuta è la costruzione troppo impostata di un personaggio al quale tutti devono per forza volere bene. E nemmeno le riprese, movimentate come se tutto fosse documentato da una telecamera, con frequenti zoom e movimenti che quasi disturbano; inoltre la fotografia, che nei pezzi musicati diventa piatta e trascurata. Ho apprezzato però l'inusualità del dramma musicato, l'interpretazione di tutti e la profonda riflessione sulla pena capitale e sul giudizio.

Cotola 8/06/09 23:43 - 9009 commenti

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Ricattatorio melodrammone, misto a musical, in cui il regista mescola realtà e sogno per raccontare di una donna prossima alla cecità che cerca di fare di tutto per ottenere i soldi necessari all’operazione per il figlioletto. Von Trier si conferma regista privo di qualsiasi scrupolo oltre che del più piccolo briciolo di rigore morale. Anche dal punto di vista squisitamente cinematografico non è nulla di particolare.

Galbo 12/06/09 18:44 - 12380 commenti

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Se Le onde del destino era sinceramente impetuoso nella costruzione dei personaggi e delle loro motivazioni, Dancer in the dark appare al confronto più spento e forzatamente calcolato. L'eccessiva elaborazione in chiave buonista del personaggio principale fa perdere al film che pure godeva di ottime potenzialità il suo imput iniziale e non basta l'ottima prova della cantante Bjork per risollevare le sorti di un opera complessa ma irrisolta.

Homesick 28/06/09 18:02 - 5737 commenti

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Dramma in forma di musical su una creatura innocente e generosa maltrattata e condannata da una giustizia arbitraria con la complicità di odiosi approfittatori. Von Trier gioca la carta del realismo pessimista e tragico, pur non rinunciando all’immaginazione nei sogni della non vedente protagonsita. Fotografia buona, coreografie discrete; Bjork conferma quelle doti recitative e mimiche già intraviste in suoi concerti e videoclips.

Enzus79 12/07/10 17:55 - 2873 commenti

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Avevo pregiudizi negativi su questo film, ed invece devo dire che mi è piaciuto molto, nonostante le parentesi (obbligate) da musical. Bjork si conferma oltre ad essere una bravissima cantante con una bella voce, anche un'attrice discreta. Lars Von Trier è un perfezionista e si vede.

Nando 31/07/10 16:42 - 3810 commenti

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Dramma musicale in cui si evidenzia l'interpretazione della cantante islandese Bjiork. Molto rarefatto nei contenuti nonostante l'entità drammaticistica è sempre in agguato. Narrazione tendente alla commozione inframezzata dalle particolari doti vocali della popstar.

Luchi78 2/08/10 10:39 - 1521 commenti

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Mattonata incredibile, con un finale assolutamente shock, ma al tempo stesso film coraggioso per la sperimentazione del musical drammatico. Personalmente non ho gradito molto il genere ma ne ho sentito la pesantezza della sua drammaticità (anche troppa). Bjork non mi piace ma devo ammettere la sua ottima prova recitativa. Visto una sola volta, può bastare.

Daniela 2/08/10 10:26 - 12622 commenti

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Non mi ero lasciata travolgere dalle onde del destino, trovandole troppo sentimentalmente ricattatorie, ma la visione di questo musical della sfiga mi ha portato a rivalutare l'opera precedente: a confronto della povera mamma quasi cieca che vuol salvare il suo bambinello dalla cecità, la puttana per amore convince di più, anche se entrambe si piazzano bene al festival delle disgrazie. Per fortuna, Bjiork è brava e i numeri musicali sono buoni, ma la vicenda è forzata, pesante, addirittura a rischio di comico involontario. Il troppo stroppia...

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Mdmaster 16/11/10 12:02 - 802 commenti

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Von Trier e la difficilmente gestibile Bjork ( lei stessa ha ammesso che non reciterà mai più) realizzano un musicaldramma di discreta pesantezza, che ha la sua qualità migliore nelle canzoni realizzate spesso con rumori ambientali piuttosto che direttamente con strumenti. Fortunatamente queste spesso funzionano, anche se non le definirei splendide, il cast è in forma. Il ritmo certo non è proprio facile da sopportare e la morale della pellicola è sfuggente, però rimane una prova unica e un esperimento che definirei riuscito.

Deepred89 14/01/11 14:12 - 3704 commenti

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Sopravvalutatissimo film, a tratti realmente disastroso, che evidenzia tutti i difetti del regista: compiaciuto, ricattatorio, irritante nel suo programmatico accumulo di colpi bassi (stavolta nemmeno così efficaci), con riprese in stile "Dogma" raramente così fastidiose, in questo caso inframmezzate, di tanto in tanto, da siparietti musical girati con fotografia più ricercata e piani fissi, tanto fuori luogo (anche se non immotivati) da sembrare degli inserts. Ottima interpretazione di Bjork, ma per il resto c'è davvero poco da salvare.

Mickes2 1/06/11 11:23 - 1670 commenti

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Stavo pensando ci potesse essere qualcosa di ricattatorio, ma insomma soprassiedo, perché il personaggio è nobile, i motivi sono nobili, la tenacia e la convizione, ma anche la sensibilità di Selma, non possono farti rimanere indifferente; la mano di Von Trier si poggia sensibile e sadica al tempo stesso su Selma, quell’aura di drammaticità in cui il regista non risparmia nulla, calca la mano, procede inesorabile al compimento del suo triste destino, in contrapposizione ai sogni/ballo, creano un qualcosa di splendidamente anti-convenzionale ed affascinante.
MEMORABILE: La sequenza della seconda canzone, per la bellezza del testo, la straordinaria melodia, la messa in scena, per l'emozione e la poetica che porta con sè.

Almicione 5/10/14 01:26 - 764 commenti

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Parte male e non recupera più, questo deludente film. Björk mi risulta piuttosto odiosa e ancora di più il suo personaggio, sempre con quel sorriso ebete sulla faccia quando qualcuno le parla o la rimprovera; si vergogna di dire la verità, con la testa fra le nuvole tanto da sognare musical a occhi aperti. Le scene da musical, invece, sono lodevoli in quanto divengono elemento negativo nello sviluppo diegetico (licenziamento, cattura, ecc.), ribaltando così la concezione generale. La trama generale sarebbe anche potuta essere intrigante.
MEMORABILE: L'ultima scena.

Il ferrini 5/02/16 02:03 - 2345 commenti

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Non c'è assolutamente niente che si salvi: una mattonata di due ore e mezza con un soggetto risibile, sceneggiatura vacua, movimenti di macchina fastidiosi e un autocompiacimento snervante. La mamma (quasi) cieca, il bambino che si deve operare, una somma di tragedie verso le quali però non si riesce mai a empatizzare e le parti musicali di certo non alleggeriscono un piatto già di per sé indigesto. Incredibilmente il regista riuscirà a fare addirittura di peggio tre anni dopo.

Fauno 17/01/16 23:10 - 2208 commenti

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Soggetto poco interessante anche se coinvolgente, in quanto ciò che si vede sta nella normale vita di tutti i giorni: sia la pietà e solidarietà per chi viene da lontano e ha retroscena disastrosi, sia l'occasione che fa ladro soprattutto l'uomo che si è rovinato a suon di ciarpame e apparenza. Le visioni della protagonista mi han detto ancora meno: non è la sola ad averne e in particolare ne ha Von Trier a mettere in bocca alla Deneuve la frase "non ragionar col cuore", in quanto la protagonista va lodata per la coerenza che ha con cuore e cervello.
MEMORABILE: La reazione al licenziamento; I testimoni al processo.

Paulaster 2/03/18 11:17 - 4389 commenti

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Operaia con problemi di vista risparmia i soldi per far curare il figlio afflitto dalla stessa patologia. Sprazzi di musical in stile industrial in una sceneggiatura più angosciante che drammatica, che chiude con brutalità (sebbene asettica). Solita camera a mano fastidiosa ma che nei primi piani e nel montaggio scava al meglio le componenti psicologiche. Björk straordinaria come voce e come attrice; la Deneuve sa essere materna. Il processo e il prefinale con la Deneuve che entra nel patibolo sono da dimenticare.
MEMORABILE: Il balletto in fabbrica; Il treno che passa accanto a Björk; La mano che sfiora la pressa; La disperazione al telefono del carcere.

Noodles 5/02/20 16:23 - 2204 commenti

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Inizialmente il film appassiona e commuove, mostrando buone scelte tecniche e interpretazioni. Poi il tutto diventa una caccia al dramma sempre più estremo, e allora la pellicola diventa una lagna clamorosa. Un'esagerazione che alla fine si paga. Perché anche la tecnica particolare di Lars Von Trier a un certo punto diventa fine a se stessa e non colpisce più, in un film come questo. Si salvano le musiche e l'ottima interpretazione di Bjork, grande artista. Il resto è uno strazio.
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  • Discussione Fauno • 17/01/16 23:14
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Direi che la sufficienza la rosica molto per la ferrea coerenza e convinzione della protagonista. Non mi aspettavo di rivedere Barr, che è uno degli ultimi attori che ho ammirato prima di cadere nel grande letargo cinematografico. L'avevo ammirato sia ne Il grande blu di Besson che ne La peste (uuuuuhhh cosa vedo mai, neanche davinottato...che scandaloooo... forza, forzaaaa!!!). FAUNO.
    Ultima modifica: 17/01/16 23:18 da Fauno
  • Curiosità Raremirko • 20/01/19 21:54
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    La Deneuve, colpita da Le onde del destino, scrisse personalmente a Von Trier per complimentarsi e per chiedergli di poter recitare nel suo prossimo film, che ai tempi era questo.


    Fonte: extra del dvd de La ragazza con gli stivali rossi.