Mezzogiorno e mezzo di fuoco - Film (1974)

Mezzogiorno e mezzo di fuoco
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Blazing saddles
Anno: 1974
Genere: comico (colore)
Regia: Mel Brooks
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Fabbiu 17/02/07 13:35 - 2146 commenti

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Il film fa sicuramente molto ridere, ma non credo che sia superiore a Frankenstein Junior. Certo, è pieno di trovate originali e veramente molto comiche (come il cavallo con la sella firmata Guzzi: spettacolare). Però i western comici li avevano inventati gli italiani un pò di tempo prima (è il caso di Trinità) e personalmente mi fanno molto più ridere quelli.

Puppigallo 21/02/07 09:20 - 5279 commenti

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E’ una divertente parodia, con momenti esilaranti intervallati qua e là da qualche caduta di stile (freddure o umorismo di grana un po’ troppo grossa). Per fortuna sono tante le situazioni riuscite e il film non ne risente troppo (il telegramma "Sceriffo ammazzato e chiesa bombardata", l'arrivo dello sceriffo nero, il pistolero con mano tremolante, il boia e le sue vittime, la fagiolata, il cow boy buzzurro braccio destro del cattivo…). Peccato per l’eccessiva buffonata finale, ma resta notevole, grazie anche all'affiatamento tra i due protagonisti.
MEMORABILE: Una sorta di gorilla umano di nome Mongo cavalca un bue, dà pugni sul muso ai cavalli e dice: "Mongo solo pedina in gioco della vita".

Caesars 8/05/07 15:27 - 3794 commenti

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Enormemente meno riuscito del capolavoro Frankenstein junior, è comunque molto divertente anche se di una comicità a volte un po' troppo grezza. Veramente eccessivo il finale che fa scadere un po' il livello del film, resta comunque uno dei migliori di Mel Brooks, che successivamente faticherà molto a rimanere su buoni livelli. Da vedere.

Capannelle 25/11/07 18:52 - 4412 commenti

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Buona parodia che fece scalpore all'epoca ma che è forse un tantino sopravvalutata. Le premesse sono ottime, l'arrivo dello sceriffo di colore e le reazioni che questo scatena sono molto gustose. Mano a mano che la storia procede si perde però di inventiva e la parte finale mi sembra fracassona e poco godibile. Tirando le somme, qualche trovata geniale ma anche diverse banalità.

Undying 19/02/08 10:26 - 3807 commenti

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L'attore feticcio di Mel Brooks, Gene Wilder, presenzia nel cast (tra l'altro lo stesso regista interpreta uno spassoso ruolo) di quella passata alla "storia del cinema" come migliore (leggasi più divertente) parodia western mai realizzata. E' vero che il tema poco si presta alla commedia, ma l'aspetto superficiale del plot (e dei dialoghi... e delle situazioni) rendono esperienza irripetibile la visione: che (ben) diffonde un umorismo di "pancia" (la cena a base di fagioli e successive conseguenze). Da vedere, senza pensarci due volte...

Hackett 11/04/08 19:01 - 1867 commenti

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Probabilmente il miglior film di Mel Brooks. "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" riesce a condensare il meglio dell'arte amorevolmente denigratoria del regista americano. Difficilmente si trova un momento noioso o poco divertente. Il grande Gene Wilder è al suo top e ben sorretto da un buon cast. L'esilarante sceneggiatura (ottimamente resa anche in italiano) demolisce i luoghi comuni del genere americano per eccellenza, facendoli cadere uno dopo l'altro, tra scazzottate e sparatorie, in un misto di polvere e risate.

Gugly 19/04/08 20:42 - 1188 commenti

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Uan vera fucina di gag demenziali, in pratica il papà dei fratelli Zucker... Detto questo bisogna però rilevare che il livello non è pari a Frankenstein Junior: là dove si dipanava una trama, qui si allineano gag a volte volte riuscite altre meno, e in più veniamo stupiti dall'inconsueto finale metacinematografico. Il protagonista di colore è molto simpatico, Madeleine Khan è condannata al ruolo di amante stupita dalle di lui prestazioni. Eccezionale il doppiaggio italiano Di Wilder. Così così Mel Brooks.
MEMORABILE: Hedley Lamarr, non Hedy! Le impiccagioni; Gene Wilder che parla con accento meneghino.

Cotola 17/09/08 18:55 - 9052 commenti

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Considerato il miglior Brooks (ovviamente assieme a Frankestein Junior) è, a mio avviso, un po' sopravvalutato anche se le parti divertenti non mancano. Sicuramente raffinato ed abbastanza complesso da un punto di vista squisitamente cinematografico e metacinematografico ed in definitiva più che riuscito. Per chi ama il regista da non perdere e divertirà anche gli altri. Peccato per l'inadeguato doppiaggio.

Galbo 11/10/08 05:44 - 12399 commenti

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Tra i grandi successi commerciali di Mel Brooks (specie negli Stati Uniti) c'è sicuramente questa parodia del genere western che già dal titolo prende di mira uno degli archetipi del genere. Realizzato negli anni '70, il film ha tuttavia perso parte del suo smalto, specie se confrontato con altre opere dello stesso autore (specie Frankenstein Junior). Il suo limite è la mancanza di organicità, fatto com'è sopratutto di gag (alcune in realtà molto divertenti) ma privo di una struttura narrativa unica portante.

Matalo! 17/11/08 11:46 - 1378 commenti

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Fantastica parodia di genere, tra i capolavori del regista che riesce a fare mille citazioni e allo stesso tempo far ridere anche il più incolto degli spettatori grazie ad una sana volgarità e a situazioni paradossali. Cleavon Little sostituì Richard Pryor e davvero sembra anche fisicamente Duffy Duck. Wilder rifà il personaggio di Dean Martin in Un dollaro d'onore. Ovviamente in italiano il film perde un po' ma resta sempre divertentissimo.

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Lovejoy 18/11/08 17:38 - 1823 commenti

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Sopravvalutato e non poco. Non che manchino le scene divertenti (su tutte il finale nello studio cinematografico e quella dello sceriffo e della vecchietta). Due o tre battute fenomenali e un gruppo d'attori in palla (ma Wilder in italiano non si può proprio sentire). Quello che difetta è una serie di alti e bassi nel ritmo della vicenda che alla lunga pesano sul risultato finale. Non un capolavoro, assolve bene il suo compito ma rimane tra le opere meno riuscite di Brooks.

Tarabas 8/05/09 10:18 - 1878 commenti

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Il campione della parodia Brooks attacca al cuore il mito cinematografico USA per eccellenza, il western. Il campionario delle gag è infinito, variopinto come la coppia sceriffo nero-pistolero bianco che affronta i cattivi, tra cui il geniale Hedley Lamarr. Citazioni a piene mani da Rio Bravo a Hang'em High, How the west was won e così via. Peccato il dopppiaggio così così. Si ride a crepapelle e anche quando colpisce sotto la cintola, Brooks mantiene comunque un notevole livello di intelligenza. Il finale eccessivo riduce il voto a ****!. Limonaro!!!
MEMORABILE: Grande il cameo del regista capo indiano.

Disorder 22/12/10 10:36 - 1416 commenti

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Quella del western comico è un'idea tutta italiana firmata Enzo Barboni; Mel Brooks fa suo il concetto, adattandolo al suo estro comico (al solito, demenziale) e alla tradizione western americana. La sostanza però è che il protagonista si ritrova a fare "per davvero" ciò che Trinità e Bambino facevano in qualche modo per scherzo: la lotta ai prepotenti, ai razzisti e in generale ai cattivi (mandati anche qui in sequenza). Comunque ottimo, le gag divertenti quasi si sprecano e gli eccessi demenziali vanno sempre a segno. Un must della risata.
MEMORABILE: L'allegra fagiolata intorno al fuoco ("Che vi manca un trombone all'orchestra?!"); l'arrivo in città di Mongo; lo sceriffo e la vecchietta.

Rullo 3/03/12 22:54 - 388 commenti

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Divertente commedia che purtroppo non raggiunge i livelli di Frankestein Junior perdendo parte della sua intensità soprattutto nel finale un po' fuori luogo, seppur in sintonia con la filosofia del film. Le recitazioni sono convincenti e le battute scritte perlopiù bene, ma nonostante ciò non lascia troppo il segno.

Saintgifts 30/03/12 10:54 - 4098 commenti

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Fin troppo facile per un regista come Mel Brooks mettere assieme tante "parodie" in un soggetto come questo, senza paura di strafare, anzi più ne inventa di assurde meglio è. Piace molto invece il discorso sul razzismo, punto più importante del lavoro, ma anche su questo grava il sospetto di una scelta fortemente controcorrente fatta solo per stupire e non per denunciare. Lo scopo però è raggiunto.

Buiomega71 30/12/12 21:39 - 2912 commenti

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Lo preferisco a Frankenstein Junior per la sua follia, il suo nonsense e quel pizzico di volgarità in più. Non tutto fila liscio però, alcune gag girano a vuoto e il finalone metacinematografico catastrofico pre-landisiano che coinvolge mezza Hollywood è troppo fracassone per divertire davvero. Restano un Gene Wilder simpatico che parla in milanese e una sexyssima Madeline Kahn alle prese con le zip dei pantaloni, nonchè un Dom De Luise "Bugsy Berkeley" ferocissimo. Mel Brooks anticipa il trio ZAZ, ma non ci si scompiscia. Un cult, ahimè, mancato.
MEMORABILE: Il cattivone e la paperetta nella vasca da bagno; Le flatulenze notturne al bivacco; Il finale con Limousine nera; Gli spettacoli di Madeline Kahn.

Daniela 25/03/13 13:06 - 12670 commenti

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Boss delle ferrovie che vuol impadronirsi di alcuni terreni convince il governatore gaglioffo a inviare in una cittadina uno sceriffo nero, contando sul fatto che ciò spinga a sloggiare i residenti... Parodia che, insieme a Frankenstein junior, costituisce uno dei maggiori successi di Brooks, ma, a differenza di quello, ha perso molto del suo smalto. Alcune gag non sono male, certi personaggi riusciti (in particolare il pistolero alcolizzato interpretato da Wilder) ma l'insieme è scombinato, con battute a vuoto, ritmo a singhiozzo, epilogo caciarone. Assai discutibie il doppiaggio dialettale.
MEMORABILE: La vecchietta immobilizzata e presa a cazzotti che si rivolge agli spettatori: "Avevate mai visto tanta crudeltà?".

Black hole 10/04/13 15:18 - 143 commenti

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Film strepitoso nel suo genere. Secondo me insieme a Frankenstein Jr. (autentico capolavoro) il migliore di Brooks. Wilder/pistolero "milanese" e il povero Cleavon Little (lo sceriffo "negro" ma dal QI superiore) sono davvero divertenti; in più intorno a loro ruota la solita ciurma di quegli anni (Harvey Korman, Madeline Kahn, Dom DeLuise...) con gag esilaranti, spesso grevi, allusive, ma sempre destinate a far ridere tutti. Parodia western con un finale fuori di zucca tra scorribande, scazzottature varie per tutti gli Studios di Hollywood.
MEMORABILE: Mongo che stende un cavallo con un pugno; La desolante storia di Waco Kid, un pistolero ridotto all'alcolismo da un piccolo "baùscia".

B. Legnani 8/08/13 17:02 - 5534 commenti

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Sopravvalutato. Non amo la comicità demenziale, ma qui mancano troppe cose. Si tratta, più che di un film, di una serie di scenette, talora divertenti, più spesso noiose e/o volgari e/o prevedibili. Finale interminabile e fastidiosamente fracassone. Mai capito il successo di questo film, pure afflitto qua e là da discutibili scelte di doppiaggio.

Ryo 14/08/15 16:10 - 2169 commenti

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Mel Brooks parodia il genere western introducendo una satira politicamente scorretta sul razzismo. Geniale e divertente, dal ritmo forsennato. Gustose le trovate metacinematografiche, le gag cartoonesche e anacronistiche. Il doppiaggio italiano abbassa un po' la qualità dei dialoghi, ma il film si lascia vedere ugualmente con divertimento.
MEMORABILE: "Prendi il re, prima che lo prenda io"; "Taxi! Portami via da questo film!"; "Siamo svegli?" "Siamo mica sicuri. Siamo... negri?"

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Deepred89 15/12/16 16:34 - 3709 commenti

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La vicenda principale (lo schiavo nero eletto sceriffo nel far west) aveva un buon potenziale comico, potenziale che rimane potenzialmente inesploso, impantanato tra lungaggini (interminabile lo spettacolo stile La magnifica preda) e ambizioni fuori luogo (il finale), per quanto impeccabilmente girato. Più energico ma meno raffinato (anche nella comicità, spesso di grana grossa) di Frankenstein Junior, rimane un prodotto riuscito a metà, con un cast ben selezionato ma divertente a sprazzi.

Taxius 15/11/17 14:20 - 1656 commenti

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Mel Brooks sforna la sua parodia del genere western e come sempre non delude facendoci scompisciare dalle risate. Il film è più che altro un insieme di sketch molto ben montati l'uno con l'altro di cui solo un paio sono poco divertenti. Ovviamente il confronto con Frankenstein Junior è impietoso, ma quello è un capolavoro mentre questo è "solo" un semplice gran bel film. Da vedere.

Paulaster 14/02/18 11:38 - 4425 commenti

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Sceriffo di colore salva un paesino dalla speculazione ferroviaria. Brooks si prende diverse libertà: anacronismi, battute razziali, grossolanità sessuali e una buona dose di metacinema. Inizio con gag a ripetizione e simpatia con Wilder, cala con l'arrivo della Kahn e buona idea per il finale (anche se troppo sbracato). Gli ambienti funzionano insieme agli abbinamenti parodistici.
MEMORABILE: La borsa Gucci dalla sella.

Giùan 8/10/22 11:25 - 4562 commenti

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Dalla carica eversiva non sottovalutabile: siamo nel 1974 e fare di un nero il protagonista di un western per quanto parodico aveva un suo potere sovvertitore di regole e schemi. Per il resto è un Mel dell'epoca classica, dotato dunque della sua assolutamente peculiare grossolana grazia demenziale, che ha il merito di far sorridere pur quando la battuta è fragile e la gag risaputa, grazie anche, come evidenzia questo caso, a un meraviglioso cast che ricambia la generosità del suo regista: simpatico Little, splendido Wilder Martin sottotraccia, eccezionale Kahn, il migliore Korman.
MEMORABILE: I fraintendimenti sul nome di Hedley Lamarr (Harvey Korman).

Panza 13/01/23 20:11 - 1842 commenti

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Forse è anche colpa dell'adattamento italiano, che si è preso alcune libertà rispetto ai dialoghi originali, se l'umorismo a tratti è facilone, talvolta con trovate davvero prevedibili e volgari; in altri momenti invece ci si diverte di più (specialmente con il cowboy alcolizzato), pure se, vista la fama di cult, la delusione è inevitabile, anche rispetto ad altre parodie del regista. In mezzo a una comicità altalenate serpeggia una non disprezzabile satira sul razzismo e sul perbenismo americano. Brooks si conferma comunque bravo regista, capace di una messinscena di livello.

Il ferrini 1/07/23 00:09 - 2360 commenti

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Ci sono indubbiamente alcune buone idee, anche se arriva quattro anni dopo una  parodia western insuperabile. Il linguaggio metafilmico di Mel Brooks esplode nel finale, mentre per il resto sono apprezzabili il forte messaggio antirazzista e alcuni gustosi anacronismi. Il titolo italiano è fuorviante: non di tratta infatti di una parodia del capolavoro di Zinnemann ma di una caricatura più ampia del genere e dei suoi cliché. Davvero bravo Gene Wilder in un ruolo che ha fatto completamente suo. Doppiaggio odioso. Imperfetto ma con fiammate di genio, come tutte le opere del regista.

Enzus79 8/12/23 22:49 - 2901 commenti

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Due arroganti amministratori, il giudice Lamarr e il governatore De Petomane, hanno in mano Rock Ridges, finché non gli si oppone il nuovo sceriffo di colore Bart. Commedia di impronta western abbastanza riuscita, non risultando comunque indimenticabile come altri lavori diretti da Mel Brooks. Divertimento a metà. Convincente il cast. Intrattiene. Consigliabile.
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  • Discussione Ciavazzaro • 7/05/09 14:40
    Scrivano - 5591 interventi
    E' morto il buon attore Dom De Luise uno dei protagonisti di questo film.
    Un vero peccato,attore americano di indubbio talento.
    Aveva 75 anni.
  • Discussione Zender • 7/05/09 15:20
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Eh, l'avevi già detto in L'ULTIMA FOLLIA DI MEL BROOKS, Ciavazzaro... Doppia segnalazione di morte mi pare un po' esagerato. D'accordo che si vive solo due volte, ma si muore pur sempre una...
  • Discussione Ciavazzaro • 8/05/09 14:25
    Scrivano - 5591 interventi
    Opss erroruccio.
    Be' la memoria del poveretto ora e' sicuramente assicurata hehe.
  • Musiche Puppigallo • 5/01/23 10:15
    Scrivano - 506 interventi
    La musica della canzone che descrive la cittadina è molto simile a quella della colonna sonora di Mezzogiorno di fuoco.
    Ultima modifica: 5/01/23 10:17 da Zender