E venne il giorno - Film (2008)

E venne il giorno
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quello che ancora rende riconoscibile un film di M. Night Shyamalan al di là dei mille difetti che ne penalizzano regolarmente la riuscita (come in questo caso) è lo stile. Non è cosa da poco per un regista: nonostante campi ancora sul successo del SESTO SENSO, Shyamalan riesce comunque a immergere i suoi lavori in un clima insolito, “alieno”, che perlopiù gli salva la faccia almeno con la critica. Anche qui abbiamo a che fare più con un’idea che con una vera storia, un’idea che serve da base per sviluppare personaggi destinati a richiamare inevitabilmente alla mente sviluppi romeriani e un ritorno alla fantascienza...Leggi tutto Anni Cinquanta (chi ricorda Fredric Brown e il suo “Gli strani suicidi di Bartlesville” o i trifidi di Wyndham?): fenomeni inspiegabili di portata enorme, gruppi di sopravvissuti alla ricerca di una salvezza che non si sa come e se potrà mai arrivare. Mark Wahlberg è il leader del suo gruppo, comprendente in sostanza la moglie e la figlia di un amico. Insieme tenteranno di fuggire dalla zona presumibilmente contaminata avventurandosi in una terra di nessuno che Shyamalan ha buon gioco ad animare sfruttando il vento e i colori di un cielo costantemente plumbeo e minaccioso (si è voluto girare solo in determinate condizioni metereologiche ottenendo un buon effetto globale). Gli uomini muoiono a grappoli suicidandosi nei modi più diversi (anche se il proiettile in testa ha la prevalenza) e le scene al cantiere mostrano quanto avrebbe potuto dare il film e non ha dato. Perché il problema è chiaro: mancando un soggetto vero, continuando Shyamalan a imprimere ai suoi film un ritmo lento e trasognato, ciò che si vede sullo schermo molto di rado riesce a ottenere il necessario coinvolgimento. Il risultato che si ottiene lascia insomma una volta di più l’amaro in bocca, la sensazione di avere a che fare con un regista incompleto, abilissimo nello sfruttare la forza delle immagini ma carente sotto troppi punti di vista. Il suo grande merito è aver sempre saputo sostanziare l’ignoto, l’arcano, il misterioso, ed è questo che in fin dei conti lo salva anche qui dalla bocciatura. Perché alcune scene affascinano per come avvolgono chi accetta di stare alle sue regole soprassedendo sulle tante ridicolaggini di un soggetto che solleva molti dubbi. Non chiedete a Shyamalan di spiegare troppo: l’importante è vivere la situazione senza farsi troppe domande quando tutto si conclude. E’ da apprezzare che ad ogni modo esistano registi capaci di esprimere uno stile personale lontano da quello usato dai soliti blockbuster spezzati da sei cambi d’inquadrature al secondo. La volta che riuscisse a lavorare su una storia sviluppata decentemente potrebbe anche uscirne un capolavoro.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/06/08 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/06/08
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Puppigallo 14/06/08 00:43 - 5275 commenti

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Da consigliare al regista un lungo periodo di riposo, perchè se stava bene non poteva certo produrre una pellicola alla sopravvissuti di tale pochezza e con una spiegazione che potrebbe anche avere un senso, ma il vento a comando, quello proprio no. Almeno dura poco (1 ora e 25) e si vedono un po' di morti (non male quelli che volano dall'impalcatura). Il tutto comunque si riduce a camminate, ricerca di posti sicuri e dialoghi noiosi. Alla fine si ha la netta sensazione che l'intera sceneggiatura sia stata comodamente su un foglio A4 (una sola facciata, naturalmente). Evitabile.
MEMORABILE: L'uomo mangiato vivo dai leoni. L'uomo trebbiato (quasi comico, almeno per me).

Diduz 14/06/08 08:07 - 5 commenti

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Sotto shock per il flop di Lady in the Water, Shyamalan gioca in difesa riprendendo il tema di Signs: difendere gli affetti con una fede irrazionale, accantonando la ragione impotente. Qui c'è una minaccia diversa, ambientale e non aliena, che porta un cinema senza le solite creature, interessante nella sua spartanità nel mercato attuale, ma anche lontano dall'unica precedente eleganza formale di Night. Il mix di misticismo, humor alienato e angoscia tipico del regista continua comunque a distinguerlo, pur con un film "minore" e manierato.
MEMORABILE: Tutte le scene con mrs. Jones.

Iochisono 15/06/08 21:04 - 133 commenti

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Come può essere arrivato il regista de Il sesto senso all'estremità opposta del modo di fare cinema che lo aveva lanciato? Se nel film con Bruce Willis la forza narrativa stava tutta nel rendere assolutamente credibile e logico qualunque snodo, qui il regista indiano, ormai palesemente schiavo di sé stesso, mette subito le mani avanti, facendoci dire a inizio film dal protagonista (in maniera così didascalica da non poter passare inosservata) che ci sono tante cose in natura che l'uomo non può spiegare. Ma quale natura? Questo è un film, Shymalan! Bah.
MEMORABILE: Nonostante l'inutilità del film, non si può non rimarcare la bellezza e la forza delle scene di suicidio iniziali.

Schramm 19/06/08 23:09 - 3495 commenti

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Siamo ormai davanti a un nuovo genere: l'epidemic-movie. Shyamalan, nomen omen, dice con tutta l'ignavia di cui è capace la sua, evidentemente folgorato dall'incipit del kinghiano Cell, e da predecessori del calibro di Right at your door e The signal, senza naturalmente possedere un micron dell'afflato apocalittico del Re né della portata claustrofobica di Gorack. Ne scaturisce un catastrofismo tiepido e scotto controbilanciato da un sanremoide amor vincit omnia da coma diabetico, che naufraga in una porcheriola accidiosa e balbuziente.

Stubby 19/06/08 01:26 - 1147 commenti

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Che dire... mi ha lasciato piuttosto indifferente: tensione non ne ho provata se non un po' almeno all'inizio (che credo sia la parte migliore della pellicola); per il resto c'è qualche buona trovata qua e là ma a sprazzi... e non mi basta per farmelo piacere appieno.
MEMORABILE: La vecchia che abita da sola.

Mascherato 19/06/08 15:44 - 583 commenti

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L'America era un fantasma (The Sixth Sense), eroina da fumetto suo malgrado (Unbreakable), in cerca di Signs che Le dessero fiducia nel futuro. Poi, dopo l'11/9, si è chiusa in un recinto (The Village) illudendosi di allontanare i mostri raccontando storie(Lady in the Water). L'implosione è vicina. Del paese e del cinema di Shyamalan. Il suo ultimo lavoro ne conferma l'abilità registica, ma ne denuncia l'involuzione narrativa (i dialoghi sono inascoltabili). Forse non gli interessa più raccontare, ma avvertire.

Cotola 25/06/08 13:11 - 9044 commenti

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Dopo un inizio molto promettente, pieno di fascino e di mistero, ed una prima parte più che discreta che riesce a coinvolgere ed interessare non poco lo spettatore, il film va poi pian piano sgonfiandosi nella seconda parte dinanzi al parziale disvelamento del mistero le cui spiegazioni sono a dir poco goffe e ridicole. A quel punto sarebbe stato molto meglio lasciare tutto un po' più incompiuto ed inspiegato. E sarebbe stato anche meglio scrivere dei dialoghi più decenti che invece a tratti sono penosi, inascoltabili ed impresentabili.

Manulele81 1/07/08 16:39 - 83 commenti

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Interessante riflessione, tra fantascienza e filosofia mistica, sul rapporto tra conoscenza, razionalità e follia, in cui al centro dell'azione si trova un'umanità che si rinchiude in se stessa, sperando di trovare rassicurazione nella ragione e finendo vittima della folia pura (la vecchia solitaria, l'istinto di autoconservazione). Shyamalan funziona se deve sedurre il pubblico, ma la complessità non passa dalle immagini e resta sospesa nelle parole. Cattivi attori

Scarlett 6/07/08 23:03 - 307 commenti

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Pensare che Il sesto senso e quest'ultima pellicola siano frutto dello stesso regista, sinceramente mi lascia basita. A parte un prologo dall'aria mediamente intrigante il resto della breve pellicola è di una lentezza abissale. Ridicoli i dialoghi, inesistenti, inconcludenti. Per quanto originale sia poi l'idea di fondo, la trovo risibile. Gli attori non funzionano, freddi e distaccati al contesto non offrono alcun pathos. Sconsigliato.

Supercruel 11/07/08 00:24 - 498 commenti

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Indecifrabile. Da una parte si vuol evitare di essere un blockbuster fracassone (The Day After Tomorrow), dall'altra non v'è un adeguato lavoro sui personaggi (il rapporto Elliot-Alma è appena abbozzato). Manca una direzione, un obbiettivo e nonostante le premesse affascinanti e la solita notevole carica suggestiva dei film di M. Night, la pellicola tradisce le aspettative. A peggiorare la situazione dialoghi improponibili, comportamenti spaziententi (Elliot che fa il simpatico è indecente) e (per noi italiani) un Pino Insegno inascoltabile.
MEMORABILE: Le sequenze dei suicidi sono le migliori del film. Affascinante e inquietante l'idea delle persone che camminano all'indietro.

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Hackett 31/07/08 18:41 - 1867 commenti

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Non è cosi male come temevo. Il regista indiano effettivamente è un po' in debito di ossigeno e dopo il flop di Lady in the water cerca affannosamente di tornare alle tematiche più cupe che gli hanno dato il sucesso mondiale. Il film ricorda molte pellicole di fantascienza classiche ed ha il suo punto di forza in alcuni momenti di tensione e silenzi (notevole il suicidio di massa in cantiere), che il regista riesce sempre a creare. Tutto il resto è abbastanza telefonato, come la superflua storia di amore tormentato e il finale.

G.Godardi 1/08/08 21:27 - 950 commenti

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E il giorno venne.... ma dove questo porti non ci è dato sapere. Come al solito il problema rimane sempre nel finale: sembra che il regista sia incapace di girare un film senza il finale ad effetto... per cui qui manco ce lo mette (il finale, non l'effetto)! Peccato perché l'atmosfera c'era tutta, un mix tra Ai confini della realtà e certa sci-fi anni 50-60. La parte iniziale poi era davvero neinte male, anche se sempre ispirata allo spauracchio post 11 settembre, come per The Village. Pazienza, sarà per un altro giorno.

Straffuori 2/08/08 20:58 - 338 commenti

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Sinceramente mi aspettavo di meglio. Un buon thriller/horror sotto molti aspetti; peccato per il finale troppo affrettato così come la spiegazione dell'intero problema. Il film ha in Mark Wahlberg un ottimo protagonista supportato da un John Leguizamo irriconoscibile rispetto agli altri film. Il film ha momenti molto forti che alzano la media nella parte centrale.
MEMORABILE: Tutta la scena con la vecchia signora e la fucilazione del ragazzino.

Galbo 5/11/08 05:48 - 12393 commenti

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Buona idea di partenza ed inizio decisamente riuscito per questo film di Shyamalan, che si conferma regista dal grande talento visivo e capace come pochi altri di creare atmosfere di inquietudine e non rassicuranti per lo spettatore, buona metafora dei tempi bui che viviamo. Peccato che così come in altre opere recenti, il film presenti una sceneggiatura poco sviluppata che porta un film su un binario morto in tutti i sensi. Anche la scelta del protagonista (il pur bravo Whalberg) lascia delle perplessità. Occasione sprecata.

Ghostship 18/11/08 23:23 - 394 commenti

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Strano quanto incredibilmente affascinante nel suo essere tenacemente (ed a tratti tremendamente) imperfetto. L'atmosfera che si respira è quella della minaccia incombente e la tensione è costante. Furbamente Shyamalan costruisce tutto in maniera speculare rispetto a un virus movie: dai dialoghi talvolta (volutamente) agghiaccianti, alle situazioni eccessive che pur nella loro parziale prevedibilità vantano soluzioni visive sicuramente accattivanti. Un cinema difficilmente decifrabile, certamente troppo personale per essere compreso appieno.

Matalo! 9/12/08 10:55 - 1378 commenti

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Come sempre, al termine della visione, l'effetto che mi fanno i film di Shyamalan è quello di aver assistito ad una buona (ma non grande) puntata di Ai confini della realtà. Il flavour new age sempre presente sottotraccia non aiuta di certo e fa del regista un autore più superficiale di quel che crede egli stesso di essere; questo nonostante il livello del film sia superiore alla media dei bruttissimi thriller americani blockbuster. Buone idee qua e là, qualche vera inquietudine ma alla fine si resta a bocca asciutta.

Redeyes 29/12/08 14:18 - 2449 commenti

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Shyamalan, per bocca del professor Elliott, afferma che talvolta non sappiamo realmente perché la natura si comporti in un determinato modo e direi che questo concetto riassume il film. Trascorsi gli 80 minuti o giù di lì si è consci di non aver visto niente e se in "Signs" qualche movimento c'era pure, qua si è immobili. Incomprensibile, poi, il personaggio della vecchia psicotica, assurdamente buttata là senza dar profondità al suo personaggio. Una pellicola che non vale nemmeno un fico secco. Bocciata.

Brainiac 30/12/08 19:03 - 1083 commenti

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Peggior film del regista de Il sesto senso (ovviamente dopo The village!). Molta noia e poco più in questo omaggio alla fantascienza classica dall'innegabile messaggio ambientalista. Troppi i dialoghi fra la coppia in crisi, scarsa l'azione. Non da buttare ma sicuramente non mi verrà voglia di rivederlo tanto presto.

Enzus79 1/01/09 15:19 - 2896 commenti

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Forse è il film meno riuscito di Shyamalan. Certo, l'originalità non manca, ma soffre di troppa lentezza e ha un finale abbastanza scontato. Purtroppo gli attori non lo aiutano; Wahlberg non è certo fatto per questi film, ha bisogno di più azione attorno a sé.

Rickblaine 2/01/09 14:38 - 635 commenti

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Deludente lavoro di Shyamlan, che cade dopo dei buoni film. Il cast non sembra invogliato dalla storia che non prende e rimane senza significato per tutto la durata del film. Noioso con molte scene da dimenticare per non rovinare una reputazione ad un discreto regista.

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Daniela 3/01/09 09:15 - 12662 commenti

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Il sentimento dominante è la delusione. Parte bene Shyamalan, creando con pochi mezzi stupore ed angoscia, ma poi si accoda a personaggi di mezza tacca, male interpretati (Wahlberg è ridicolo, la Deschanel mantiene gli stessi occhioni spalancati dall'inizio alla fine), che blaterano a casaccio. La scelta di mostrare una minaccia catastrofica per l'umanità concentrandosi sulle vicende di un piccolo nucleo familiare, che aveva funzionato in Signs per l'invasione aliena, qui si traduce in un risultato insufficiente sotto tutti i punti di vista, sfiorando il comico involontario.
MEMORABILE: La sequenza del cantiere, che avrebbe meritato di essere inserita in un film migliore - le capocciate dell'anziana signora

Magnetti 3/02/09 23:53 - 1103 commenti

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Più che un film completo è un lunghissimo prologo che suggerisce per lasciare alla fine i più a bocca asciutta (non il sottoscritto però). Mi piace l'atteggiamento registico di Shyamalan, che ha il pregio di seguire un proprio percorso con uno stile personale. Scelta coraggiosa che lo ha anche portato a perdere l'appoggio del grande pubblico. Inquietante l'idea alla base del film, che lascia spazio a varie ipotesi.

Blutarsky 6/05/09 14:52 - 360 commenti

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Pellicola che conferma la parabola discendente del regista M. Night Shyamalan. Un film che dal punto di vista tecnico è ineccepibile, ma che manca di sostanza e ad un ottima idea iniziale (i suicidi di massa) si agginge poco altro. I protagonisti (caratterizzati in maniera odiosa) non fanno che vagare per campi per buona parte del film senza che si palesi un minimo di tensione. Non bastano vaghi richiami alla Notte dei morti viventi, agli “uccelli” e un paio di scene d'antologia per elevarlo dalla mediocrità.

Capannelle 12/06/09 15:59 - 4411 commenti

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Il regista dal nome impronunciabile ci regala alcune scene di gran effetto (il cantiere, l'incontro dei gruppi di scampati al bivio, la stessa riconciliazione finale) e dimostra di sapere come sviluppare certe atmosfere. Ma a lui basta quello e non importa lavorare sulla consistenza del plot ovvero rendere credibile questa ennesima rivolta della natura. Già nel primo terzo di proiezione, del resto, possiamo intuire pregi e difetti del racconto. Non male.
MEMORABILE: Bella la scena in cui ognuno scappa via in auto senza pensare agli altri: un po' di sano realismo...

Harrys 13/08/09 17:00 - 687 commenti

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Come consuetudine nella filmografia di Shyamalan: un'opera imperfetta. Sono proprio queste imperfezioni a scaturire un fascino oramai proprio del regista, grazie anche alla magnifica soundtrack strumentale. Il sottotesto ecologista può solo all'apparenza sembrare fulcro. Risulta chiara, anche qui, la centralità della famiglia nello svolgimento narrativo. Una destabilizzazione che porta ad un'ecatombe. Una riappacificazione che genera nuova vita, forse più consapevole. Un percorso parallelo che questa volta necessiterà di "complici". ****

Belfagor 22/01/10 10:32 - 2690 commenti

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Vien da esclamare "Shamalayan!" come Maccio Capatonda, se si considera quanto bel materiale è andato sprecato in questo film. Laddove si sarebbe potuto ricavare un piccolo gioiello, è invece uscito un film sicuramente bello dal punto di vista delle ambientazioni e dell'idea di partenza ma poco profondo e poco coinvolgente nello sviluppo. Bravi gli attori, comunque. Ad ogni modo, registi statunitensi dovrebbero prendere ripetizioni di scienze naturali per risultare credibili. Nel complesso, **.
MEMORABILE: I suicidi iniziali; l'uomo falciato dalla mietitrebbia; la cena con Mrs Jones.

Rambo90 23/01/10 03:46 - 7697 commenti

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Inquitante film di fantascienza (ai limiti del catastrofico) che parte da uno spunto tutto sommato inedito ed originale. Forse la durata è eccessiva, ma la storia riesce a coinvolgere grazie alla bravura dei suoi protagonisti (Whalberg migliora continuamente) e a una suspence creata benissimo, con alcune sequenze davvero inquietanti. Splendidi i dieci minuti che precedono il finale. Da vedere (e rivedere).
MEMORABILE: L'abbraccio dei due protagonisti, forti del loro amore e incuranti del pericolo che li circonda.

Siregon 10/03/10 18:27 - 352 commenti

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Ormai allo sbando, Shyamalan ripropone temi cari al suo cinema come la famiglia, la natura, la paura e lo fa con il cast peggiore che potesse mettere insieme. Wahlberg al solito è poco carismatico e i dialoghi sono spesso sconclusionati. Nessuno degli attori sembra convinto della storia e non bastano alcune sequenze ben dirette a far crescere una tensione che infatti non si respira mai. La fotografia è discreta ma è davvero poco.

Greymouser 27/03/10 21:37 - 1458 commenti

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Quando uno è bravo (e Shyamalan lo è), corre il rischio di pretendere talvolta troppo dai suoi mezzi, soprattutto quando non si hanno idee. E' ciò che accade al nostro regista, che a parte le suggestive ed agghiaccianti scene iniziali sembra poi non sapere come proseguire e portare a termine il film, che diviene sempre più indigesto girando e rigirando sul nulla fino alla fine. Peccato e speriamo nel prossimo...

Pinhead80 26/03/10 13:59 - 4760 commenti

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Ricalca una moda di questi tempi di veder la terra reagire alle nefandezze fatte dall'uomo nei suoi confronti. Ne esce un mezzo pasticcio anche perché il regista, dopo i suoi primi lavori, ci aveva abituato bene. Dopo un inizio promettente, il film e la sceneggiatura si perdono. Speriamo torni all'originalità di una volta.

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Piero68 22/04/10 17:06 - 2957 commenti

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È chiaro sin da subito che la sceneggiatura sviluppa un soggetto inesistente. Sembra quasi che l'intera struttura sia improvvisata man mano che il film prosegue. Pensare che possa esistere un vento "intelligente" che sprigiona una forza distruttiva solo in base al numero di individui che incontra... è un po dura da digerire. Guardando il curriculum del regista si capisce che è un appassionato di mistero. Ma qui si va veramente oltre anche perché non c'è nemmeno un po' di ritmo a sopperire alle mancanze. Wahlberg sprecato nel ruolo.

Gestarsh99 24/08/10 10:29 - 1395 commenti

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Una preoccupante catena di suicidi mette in allarme la popolazione dell'East-coast. Non si tratta però di "semplice" terrorismo... Come già aveva fatto Darabont con The Mist, Shyamalan realizza una moderna risposta ai cataclismi romeriani: non c'è più nulla da combattere che sia in carne ed ossa, la morte è una brezza impalpabile, un venticello letale apparso dal nulla e che finisce nel nulla. Un atto di difesa della natura messo in immagini col solito stile dell'autore: violenza sobria e aura imperscrutabile che permane anche a fine visione.
MEMORABILE: L'uomo che si suicida stendendosi davanti ad una moto-falciatrice in funzione da lui stessso azionata.

Rebis 7/10/10 18:52 - 2337 commenti

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Ogni tanto saltano fuori film come questo, ostinatamente sbagliati nonostante tutto: le buone intenzioni, l'idea di fondo, la coerenza stilistica e autoriale perseguita fino in fondo. Quanto più il regista rimane aderente ai suoi principi, tanto più il ridicolo si infittisce, ammanta, impregna personaggi, esplicazioni, allegorie. Il verosimile sghignazza sui dialoghi ignominiosi, sugli interpreti allunati da una soap. Un "apocalittico animista" che non riesce a liberare la fascinazione (autentica) verso l'arcano dalle deteriori conseguenze dei suoi stessi postulati teorici. Frustrato.

Nando 13/11/10 13:10 - 3814 commenti

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Quando la natura si ribella iniziano a verificarsi situazioni altamente drammatiche ed inizialmente inspiegabili. Il regista di origine indiana dirige con originalità questa pellicola che è provvista di una partenza molto interessante salvo poi spegnersi lentamente. Alcune scene colpiscono per la loro veridicità.

Trivex 22/02/11 20:27 - 1744 commenti

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Da una ecoidea niente male, si origina un morigerato prodotto, piatto e piuttosto scialbo, pure probabilmente tagliuzzato nella versione tv. I siparietti pseudocomici fanno ridere, ma nell'accezione peggiore, visto che non stiamo trattando di un film comico (le anziane "mascherate", che parentesi assurda). Anche l'atteggiamento del protagonista l'ho trovato irritante: un genietto troppo sobrio, ma con quell'espressione da tonto proprio non azzeccata. Non cedendo alle lusinghe del film per tutti, ci poteva anche uscire un tre pallini, ma dobbiamo ridurre a due.
MEMORABILE: Le scene dei suicidi iniziali, in particolare quello dall'edificio in costruzione.

Pigro 2/03/11 09:22 - 9666 commenti

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La natura si ribella all'uomo, gli alberi sprigionano tossine e provocano suicidi di massa: detta così è davvero un'idiozia, eppure di questo parla il film. Peccato, perché l'inizio con l'escalation di morti è impressionante (specie nel cantiere), il film è ben girato e qualche suggestione la offre. Ma il confronto con l'analoga insurrezione degli Uccelli (o con altre peregrinazioni nell'apocalisse come The road) è impietoso: in Hitchcock il mistero rimane veramente tale, mentre qui la spiegazione purtroppo c'è e sa di b-movie anni 50. Puerile.

Lucius 14/03/11 01:28 - 3015 commenti

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Da un regista che ha fatto cose eccelse (Il sesto senso) e oscenità inenarrabili (Lady in the water) l'ennesimo film apocalittico. Non siamo ai livelli di Blindness, ma nell'assurdità della sceneggiatura non si può non riconoscergli una certa originalità, e laddove aveva fallito anche Nicole Kidman (Invasion) gli va riconosciuta una certa qualità.

Didda23 28/08/11 22:49 - 2426 commenti

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Ecco la prova lampante di come gettare alle ortiche un'ottima idea. Eppure sembrava promettere bene... Il talento visivo di M. Night Shyamalan è fuori discussione, ma lo sviluppo della vicenda è da condannare. Si percepiscono inquietudine e disorientamento, ma non basta. Se il regista si concentrasse di più in sede di scrittura saremmo tutti più contenti.

Kekkomereq 15/12/11 20:26 - 358 commenti

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Il film ha una buona premessa: la gente inspiegabilmente si suicida senza motivo e il mistero verrà svelato solo alla fine. È un vero peccato che in un buon film sia proprio la fine a mancare di originalità (in più non si capisce bene come e perché si sia diffusa questa malattia). Anche se il cast non brilla, le musiche e la regia di Shyamalan sono davvero buone ed entrambe riescono a mantenere il ritmo. "E venne il giorno" a me è piaciuto, anche se per la sceneggiatura poteva essere meglio.

Zutnas 16/11/12 21:36 - 85 commenti

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Riesce a creare un'atmosfera unica e lascia sbigottiti, questo film che è uno strano miscuglio di generi (fantascienza, fantastico, horror, catastrofico). Almeno all'inizio, perché poi si trasforma in un film d'azione, con i protagonisti che scappano da un nemico invisibile e lo straniamento viene meno. Ottimo fino a metà, poi sembra che le idee manchino (e lo si nota anche nel finale).

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Saintgifts 5/12/14 15:58 - 4098 commenti

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Probabilmente sarebbero bastati una sessantina di minuti di pellicola, eliminando così scene non indispensabili e che tolgono solo meriti al film. Sì, perché di meriti ce ne sono: la regia è buona e le tensioni create pure; più difficile è stato portarle avanti (ed ecco la mezz'oretta in più, deleteria per il nulla che ha da aggiungere). Gli interpreti sono all'altezza, mi è piaciuta Zooey Deschanel, che mi ha ricordato Kate Winslet (e lo dico come complimento). Le reazioni umane di fronte al "problema" sono ricreate piuttosto realisticamente.

Furetto60 9/03/15 09:22 - 1194 commenti

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Fantascientifico eco-apocalittico che ha un buon inizio. Infatti nella prima mezz’ora si assiste a spettacolari suicidi di massa e la tensione crescente fa sì che la trama si dipani in modo scorrevole. Poi qualcosa si inceppa, i vari “spieghini” sulla effettiva natura del fenomeno (ossia che il signor Pino e compari verdi sono inquietati assai) appaiono affrettati. Anche il passaggio nella casa della donna solitaria non convince. Una buona idea sfruttata male.

Undying 2/08/15 20:34 - 3807 commenti

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Dialoghi e situazioni inbarazzanti; una trama (debitrice in parte a Gli uccelli, anche se qui l'effetto scatenante sono le piante) al limite del ridicolo; attori forzatamente goffi causa inconsistenza dei dialoghi. Shyamalan si butta pure nello splatter (l'allucinato incipit, il POV allo Zoo) ma non ha il coraggio di lasciarsi andare al buon vecchio cinema d'exploitation e accarezza invece, per nostra sfortuna, la vanagloria autoriale. Di male in peggio, il cineasta ci tortura qui con un prodotto insopportabile, spesso al limite del visibile...
MEMORABILE: Il suicidio di massa con operai in caduta libera; quello con il passaggio di pistola e la scena allo zoo.

Taxius 22/04/17 15:15 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Shyamalan o gira filmetti da niente o gira film d'alto livello; "E venne il giorno" è uno di quelli che appartiene alla prima categoria. Parte bene, perché i primi 20 minuti sono davvero interessanti e inquietanti e fanno ben sperare, ma subito dopo ci si rende conto che siamo davanti a una storiella debole debole in cui c'è spazio solo per la noia. Fosse stato un episodio da 45 minuti di una raccolta horror alla Incubi e deliri di King probabilmente saremmo stati davanti a qualcosa di davvero interessante.

Rufus68 8/08/19 22:52 - 3842 commenti

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Un'altra apocalisse, ma di una tale angustia da sembrare un irrilevante disastro in un tinello. Le scene solo intuite (gli spari del gruppo suicida, l'uomo sbranato) invece di suggerire l'orrore, ingigantendolo, vantano, invece, una fastidiosa piccineria. Così come l'andamento narrativo nella zona del contagio: una serie banale di vignette. Sugli (eventuali) messaggi simbolici o politici meglio tacere. Fra Wahlberg e la Deschanel è difficile dire chi sia più imbambolato.

Vito 13/09/19 19:33 - 695 commenti

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Shyamalan si butta nel catastrofico/post apocalittico con risultati altalenanti. A una prima parte carica di tensione, ritmo serrato e buone interpretazioni (Wahlberg, Leguizamo), ne segue una seconda noiosissima e con un finale che si accartoccia su se stesso. Alla fine allo spettatore rimane un po' l'impressione di aver perso il suo tempo inutilmente. Peccato.

Il ferrini 3/09/21 00:20 - 2358 commenti

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Fosse di chiunque altro ci sarebbe da essere più generosi, ma da Shyamalan è lecito attendersi di più. Se non altro perché dopo un quarto d'ora è già piuttosto evidente che il problema siano le piante e - per quanto intrigante - una sola idea è un po' poco. Anche la famigliola non convince granché (meglio quella di Signs, ed è tutto dire), si salvano invece alcune soluzioni visive; gli operai che si suicidano gettandosi dai tetti sono genuinamente inquietanti. Peccato, i presupposti c'erano.

Nick franc 17/08/21 23:12 - 515 commenti

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Shyamalan continua con il suo consueto stile ma questa volta non tutto va per il verso giusto. Se la partenza è buona (le scene a Central Park e nel cantiere),  quello che viene dopo è pasticciato e confuso, con una direzione degli attori scadente (sembrano tutti recitare in catalessi), dialoghi al limite del nonsense e scene involontariamente comiche. Per fortuna ogni tanto la mano del regista torna a farsi vedere (la parte dell'anziana eremita), ma è veramente troppo poco. Finale tirato per i capelli, ma con un soggetto simile era difficile far quadrare tutto con efficacia.
MEMORABILE: L'inizio a Central Park; Il cantiere; Walhberg parla con una pianta di plastica; L'anziana che sfonda finestre a testate.

Noodles 17/03/22 08:47 - 2228 commenti

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Shyalaman ha grande talento, ma è come se in ogni film cadesse sempre in qualche errore che poi ne inficia la bellezza. Questo film in particolare parte benissimo, con alcune sequenze davvero notevoli, e in generale mantiene un'ottima atmosfera di inquietudine per tutta la durata. Quello che non appare azzeccato è anzitutto la scelta degli attori, un cast anonimo che non riesce a seguire in parallelo le vicende, e poi la scelta di alcune situazioni che sanno davvero di ridicolo, vedi quella del soldato incontrato nelle campagne. Sufficiente, ma grande occasione sprecata.

Buiomega71 9/05/23 00:48 - 2910 commenti

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I trifidi immobili di Shyamalan mettono davvero i brividi, l'incipit crispinesco ghiaccia il sangue e l'ariosità agorafobica delle riprese ricorda i migliori western fordiani. Nella casetta in campagna della vecchia pazza salta fuori il miglior Night (e anticipa The visit), mentre le schegge impazzite di violenza e crudeltà colpiscono nel segno (ragazzini uccisi a bruciapelo, sbranati dalle fiere come in Climati, la jeep che impatta contro un albero, le finestre sfondate a testate, impiccati in mezzo alla strada). Beffarda, e inaspettata, la chiusa a Parigi. La natura fa il resto.
MEMORABILE: La surreale casa dove tutto è finto (come in Alice); Le nuvole minacciose sui titoli di testa; La mostruosa bambola sul letto della vecchia pazza.

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Giùan 21/05/23 10:00 - 4559 commenti

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"Segnato" da intuizioni e allusioni di immediata scaltrezza, il cinema di Shyamalan è quasi irrimediabilmente minato (fatta forse salvo la splittata robustezza del suo, ad oggi, capolavoro) da una narratività fragile e ondivaga, incapace di dar seguito teoretico agli "accadimenti" iniziali. In tale contesto rientra perfettamente quest'opera di fantascienza apocalittica, i cui riusciti inserti orrorifici (i suicidi, la casa stregata della Buckley) son tanto disturbanti quanto sciocche e didascalicamente irritanti le pezze filosofeggianti. La Deschanel ha un ironico sorriso intrigante.

Katullo 23/05/23 17:30 - 329 commenti

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Altro centro di Shyamalan, questa sorta di prequel della più recente realtà terrestre, in cui la calamità è di casa e sembra non si possa far nulla per lasciare aperti spiragli di salvezza. Molto atteso all'epoca dell'uscita, come un po' tutte le opere del catulliano regista indiano (odi et amo per i più), vive un'eterna giovinezza poiché il tema è di quelli sempreverdi. Wahlberg è protagonista corretto, insieme ai suoi affetti minati da turbe e incertezze. Ci si impressiona con poca soluzione di continuità. Epilogo spalancato, of course.
MEMORABILE: Gli "edili volanti"; La mietitrebbia; L' "ospitale" Mrs. Jones; La comunicazione tra casa e capanno; Gli occhi della Deschanel.

Diamond 15/03/24 07:21 - 176 commenti

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Pastrocchio firmato Shyamalan che ha di decente giusto lo spunto iniziale. Sembra tutto approssimativo (sceneggiatura, dialoghi, stile, direzione generale); quasi come se Shyamalan non sapesse bene dove affondare il colpo. La tensione latita e una botta di volume ogni tanto non serve a nulla. Anche le idee buone (e ce ne sono un paio) non colpiscono come avrebbero potuto e il sottotesto eco vengance si perde inesorabilmente. Finale banale e scontato.
MEMORABILE: Il suicidio di gruppo; Leguizamo in jeep e dopo l'incidente.
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  • Homevideo Trivex • 22/02/11 21:31
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Il dvd 20th Century Fox Home Entertainment, è indicato dotato di contenuti non visti al cinema e porta il divieto ai 14.
    La versione vista in TV, a mio avviso è priva di tali elementi.
  • Curiosità Gestarsh99 • 27/03/11 20:54
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Da WIKIPEDIA:

    * All'inizio del film si fa riferimento alla frase attribuita ad Einstein "Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita." riguardo alla quale, tuttavia, secondo quanto riportato da SNOPES.COM, non esisterebbe una fonte originale, né alcun riferimento in nessun documento prima del 1994. In quell'anno, è stata usata per la prima volta su di un volantino distribuito a Bruxelles dall'Unione Nazionale Apicoltori francesi in rivolta a causa della concorrenza del miele d'importazione.

    * Il personaggio Joey, che nel film appare solamente come nome sul display del cellulare della moglie del protagonista, nei titoli di coda è indicato come interpretato dal regista, M. Night Shyamalan.

    * Nella scena in cui Alma ripone il quadretto con la foto, nello zaino di Jess, si nota chiaramente il logo de L'ultimo dominatore dell'aria, opera successiva del regista.

    * In una scena iniziale in cui Elliot e Alma stanno guardando la tv che parla dell'attacco di Central Park si possono notare tre scatole di alcuni videogiochi della Playstation 3 tra cui Grand Theft Auto.
  • Discussione Capannelle • 8/06/11 00:04
    Scrivano - 3514 interventi
    Rivisto questo film, abbastanza deludente. Qualche sprazzo, buona fotografia ma il secondo tempo sfiora il ridicolo.
  • Discussione Galbo • 8/06/11 05:42
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Concordo, io pensavo fosse il film meno riuscito di M. Night Shyamalan finchè non ho visto L'ultimo dominatore dell'aria.....
    :)
  • Discussione Rebis • 8/06/11 12:55
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Rivisto questo film, abbastanza deludente. Qualche sprazzo, buona fotografia ma il secondo tempo sfiora il ridicolo.

    Sì, concordo, non capivo più se era un'autoparodia o che altro... Comunque il doppiaggio italiano è infame...
  • Homevideo Gestarsh99 • 8/08/11 01:32
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Ucraino
    5.1 DTS: Italiano Tedesco Russo
    Dolby TrueHD 5.1: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Tedesco Russo Ucraino Danese Finlandese Norvegese Svedese
    * Extra Scene tagliate
    Il difficile taglio
    ''Vi ho sentito bisbigliare''
    Lo stile registico
    Elementi di una scena
    Forze invisibili
    Sequenza di gag
    Opzione Picture & Picture
    Sequenza del treno
    Making of di E venne il giorno
  • Homevideo Raremirko • 23/05/14 00:31
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Tra le scene tagliate, presenti anche un feroce sbranamento di un uomo ad opera di una tigre ed una cruda uccisione di un bambino con tanto di parte di testa che esplode.
    Quest'ultima è stata tagliata anche per evitare l'NC-17 al film.

    Fonte: extra del dvd
    Ultima modifica: 23/05/14 07:31 da Zender
  • Homevideo Cristian74 • 14/09/17 19:18
    Galoppino - 42 interventi
    Ma in dvd/blu ray c'è una versione estesa ?
  • Discussione Buiomega71 • 9/05/23 10:14
    Consigliere - 25999 interventi
    I trifidi immobili di Shyamalan mettono davvero i brividi (con quel vento che soffia implacabile) e l'incipit alla Macchie solari (la ragazza che si trafigge il collo , con inquietante nonchalance, con lo spillone che le ferma i capelli, gli operai edili che si schiantano al suolo) ghiaccia il sangue.

    Basterebbe l'intro (straordinari e evocativi, poi, i titoli di testa con i nuvoloni minacciosi e la cupa OST di James Newton Howard) per decretarlo come una delle migliori opere dell'autore del Sesto senso (che in comune ha pure gli impaccati agli alberi in mezzo alla strada e una certa spietatezza riservata ai minorenni), ma E venne il giorno non si ferma solo all'incipit.

    Una regia ariosa, agorafobica, quasi johnfordiana, che riprende maestosamente i campi e la natura circostante (come in Signs, più di Signs), una ferocia e una crudeltà centellinata che quando arriva lascia il segno (l'uomo fatto letteralmente a pezzi dalle leonesse allo zoo stile Ultime grida dalla savana, i ragazzini fucilati a bruciapelo nell'assedio carpenteriano dell'uomo barricato in casa, la jeep che va a impattare a tutta velocità e il guidatore sbalzato violentemente fuori, il tizio maciullato dal mietitrebbia, il bellissimo piano sequenza della pistola raccolta a terra e i suicidi e gli spari a effetto domino, la ragazzina al telefono con la madre che dice frasi sconnesse come "Calcoli..calcoli" e poi la sentiamo gettarsi dalla finestra. Ed è un vero peccato che, oltre a eliminare le scene più "forti" per la temuta NC-17-il pasto finale della leonessa sul malcapitato fatto a pezzi, il pezzo di cranio del ragazzino di colore che salta per aria dopo la fucilata alla testa (vedi home video extra del dvd), Shyamalan abbia tolto completamente il suicidio del giovane violinista che si ficca l'archetto del violino in gola , visto attreverso lo schermo di un telefonino, come gli alieni di Signs ripresi amatorialmente o la bimba avvelenata poco a poco dalla madre, videoripresa nel Sesto senso ) e tutta la paurosa, decadente e malsana parte nell'isolata casetta di campagna della vecchia pazza (una Betty Bucley da Oscar immediato) dove Shyamalan anticipa The visit e salta fuori tutto il miglior cinema dell'angoscia del regista di origini indiane tra mostruose bambole coricate sul letto, la vecchia che da di matto, cammina all'indietro nell'orto e sfonda le finestre a testate in un frangente impressionante che nemmeno il miglior Argento.

    SPOILER

    Geniale, poi, la chiusa circolare a Parigi dove tutto ricomincia.

    FINE SPOILER

    Non esente da qualche difetto (attori non al massimo della forma, il doppiaggio italiano di Wahlberg meritava di meglio, la Deshanel perennemente imbambolata e almeno un dialogo delirante che non c'entra nulla con quello che sta accadendo, dove Wahlberg se ne esce con la storiella sulla farmacista e lo sciroppo per la tosse per far ingelosire la moglie(sic!), ma sono peccati veniali, perchè quello che conta e la natura che implacabilmente, e silenziosamente, si sbarazza del suo nemico principale: l'essere umano e lo fa senza alcuna pietà, in un modus operandi tanto imprevedibile quanto devastante,

    E quello che conta è Shyamalan è il suo cinema così personale, denso di umori e paure ancestrali, che qui, rinuncia al suo proverbiale twist finale, ma che ricomincia quando tutto sembrava finito.

    Deliziosi, poi , i rimandi alle fiabe, tanto care all'autore di Lady in the water come la casa dove tutto è finto (Alice nel paese delle meraviglie) o la strega cattiva di Hansel & Gretel che vive nella casetta in mezzo al bosco.

    Per il sottoscritto uno dei migliori film del nostro, appena sotto al Sesto senso, nettamente superiore a Signs e quasi a parimerito con The visit.

    La natura circostante e inquieta e la maestria di Tak Fujimoto, poi, fanno il resto.

    E sarà solo una mia impressione, ma in mezzo a tutta quella campagna e a quelle cascine abbandonate e diroccate o abitate da vecchie pazze solitarie, ho avvertito atmosfere e riverberi avatiani.


    Ultima modifica: 9/05/23 13:38 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 9/05/23 11:06
    Consigliere - 25999 interventi
    Il dvd edito dalla 20th Century Fox Video

    Formato: 1.85:1
    Dvd 9 doppio strato
    Audio: italiano, inglese, tedesco, spagnolo
    Sottotitoli: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, turco, danese, finlandese, norvegese, svedese
    Come extra: Scene tagliate: "Elliot e Alma litigano" (4 minuti di una discussione ininfluente tra Wahlberg e la Deschanel) "Attacco dei leoni" (1 minuto dove l'uomo che , allo zoo, entra nel parco dei leoni e viene aggredito dalle leonesse, dopo averle strappato entrambe le braccia-scena presente nel film-la leonessa lo butta a terra e si avventa sulla gola con sprizzi di sangue annessi) "Recital musicale" (1 minuto dove attraverso lo schermo di un telefonino, si vede un ragazzo che suona il violino in una stanza con le finestre aperte e con pubblico. Improvvisamente la gente tra il pubblico cade a terra dalle sedie e il violinista si ficca l'archetto del violino in gola) "Veranda di survivalisti" (4 minuti della sequenza fuori dalla casa del tizio barricato dentro che spara ai due ragazzini con il fucile. Nella sequenza estesa, rispetto a quella che si vede nel film, il colpo di fucile fa saltare letteralmente un pezzo di cranio al ragazzino di colore).
    "Il difficile taglio" (8 minuti dove lo stesso Shyamalan spiega il perchè ha dovuto tagliare le scene piu forti del film, evitando la temuta NC -17).
    "Vi ho sentito bisbigliare" (4 minuti dove Betty Buckley spiega il suo personaggio di miss Jones-la vecchia pazza che vive nella casetta in mezzo alla campagna-)
    "Lo stile registico" (6 minuti del piano di lavoro sul set di Shyamalan)
    "Elementi di una scena" (10 minuti dove Shyamalan e i suoi collaboratori studiano la scena del violento impatto della jeep contro l'albero)
    "Forze invisibili" (4 minuti dove Shyamalan e i suoi collaboratori si adoperano, con giganteschi ventilatori, per creare il vento che muove le piante assassine)
    "Sequenza di gag" (2 minuti di backstage del film)
    Tutti gli extra sono sottotitolati in italiano
    Durata effettiva: 1h, 26m e 38s

    Immagine al minuto 0.52.06

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/PDVD-323.jpg[/img]
    Ultima modifica: 9/05/23 13:47 da Zender