Eccolo qui un altro filmettino anni '80 le cui premesse fanno gelare il sangue nelle vene. Christopher, interpretato da Bruno di Saranno Famosi, ha il sistema immunitario talmente messo male che da quando è nato vive in una teca di cristallo. Qui, comunque, suona, legge, vede la tv. Esprime il desiderio di conoscere la rockstar Alley Daniels (la Tawny Kitaen di Bachelor Party, Spiritika che, poi, è come sparita) e si innamorano. A vederlo (ma anche solo a leggerne) oggi fa tenerezza.
Ahi, l'amore! I muri creano liturgie e l'eternità sta tutta nell'inconsumabilità e nella tragedia. La vera tragedia però sta tutta in questo Love story da Caritas che coniuga gli aspetti più deteriori del cinema teenyromance e dell'estetica eighties più vogue, kitsch e pattona con una confezione da telefilm fine 70 misto primi passi del videoclip. Ne risulta metadone tagliato col Dietor. Del tutto vano e insensato sforzarsi a parlare di recitazione, di regia, di coinvolgimento emotivo, di valore. Meglio rivedersi tutta d'un fiato Sogni d'amore, la telenovela piemontese di gialappiana memoria.
A volte sembra che il mercato cinematografico statunitense degli anni '80 abbia guardato con un occhio alla "carta carbone" il vasto numero dei lacrima-movie prodotti in Italia il decennio precedente. Anche Crystal Heart è pienamente inserito nell'estetica brillante e multiestetica degli anni '80 (dal look alle canzoni passando per gli spot pubblicitari e le coreografie), la storia guarda sicuramente a situazioni precedenti. Nota di merito alla bellissima Kitaen (ex di Robbin Crosby dei Ratt e di David Coverdale dei Whitesnake).
La classica commedia sentimentale destinata a un pubblico prevalentemente adolescenziale e senza grosse pretese se non quella di riuscire a smuovere gli animi con le emozioni facili. Discreta colonna sonora dalle sonorità inconfondibili e per chi ama alla follia gli Anni Ottanta è un tripudio di acconciature e costumi tipici di quegl’anni. L’esito è prevedibile fin dagli inizi e anche i meno smaliziati indovineranno le sorti dei protagonisti, anche perché ricalca gli stereotipi del filone senza grosse derivazioni.
Accidenti a film del genere che, per quanto improbabili (qui in maniera particolare, visto che i due giovani innamorati sono separati da pareti di vetro causa rara malattia di lui), riescono maledettamente a coinvolgerti con il loro tragico seppur prevedibile intreccio! Non si tratta di solo di essere nostalgici dei mitici Anni Ottanta: l'argomento trattato genera empatia, il ritmo è sostenuto, la coppia protagonista affiatata e il personaggio di Chris colpisce per la voglia di vivere. Insomma, un dramma di certo non originale cui però va il merito di non vertere sul patetico.
MEMORABILE: L'ultimo quarto d'ora, per ovvie ragioni.
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più purtroppo che per fortuna, "finalmente" sono riuscito ad acciuffarlo. è l'atrocità fatta film. eroina tagliata col dietor. non mi spiego il divieto ai 14 che si buscò all'epoca. è così tipicamente teeny, così tipicamente 80's. così tipicamente teribbile.
Schramm ebbe a dire: più purtroppo che per fortuna, "finalmente" sono riuscito ad acciuffarlo. è l'atrocità fatta film. eroina tagliata col dietor. non mi spiego il divieto ai 14 che si buscò all'epoca. è così tipicamente teeny, così tipicamente 80's. così tipicamente teribbile.
Io, al contrario, ci sono affezzionato, se non altro per una questione "generazionale"
Non sarà un capolavoro, ma ha un suo perchè. E molto meglio di tanta robaccia che ci propinano oggidì.
E poi la Kitaen veniva da un mio culto assoluto, il Gwendoline jaeckiniano.
boh, è realizzato peggio di un telefilm, ha una ost ammazzamarroni, una storia che vorrebbe strappar lacrime e invece ruba solo imprecazioni, attori che perdindirindina che prurito alle mani...poi ha quel taglio smaccatamente ottantiano (acconciature kitsch, video da primi esperimenti mtv) che dà davvero alle pelotas
dovendo capitombolare in quel versante, meglio allora l'ammiratore segreto o il primo hughes...
la spina comunque me la son tolta, avrei dovuto all'epoca, ché a volte mai è meglio del tardi.
Schramm ebbe a dire: boh, è realizzato peggio di un telefilm, ha una ost ammazzamarroni, una storia che vorrebbe strappar lacrime e invece ruba solo imprecazioni, attori che perdindirindina che prurito alle mani...poi ha quel taglio smaccatamente ottantiano (acconciature kitsch, video da primi esperimenti mtv) che dà davvero alle pelotas
dovendo capitombolare in quel versante, meglio allora l'ammiratore segreto o il primo hughes...
la spina comunque me la son tolta, avrei dovuto all'epoca, ché a volte mai è meglio del tardi.
Per me resta un piccolo "guilty pleasure", e mi resta nel cuore soprattutto per il periodo.
Poi certo, uno che si guarda Crystal Heart dovrebbe sapere a cosa va incontro, dopotutto, e chiaro che un Gil Bettman non può competere con un John Hughes per via di "giovanilistico ottantiano", semmai con un Michael Gottlieb.
DiscussioneTomastich • 22/06/13 13:38 Call center Davinotti - 117 interventi
mi piacerebbe sapere perchè la gente debba spendere 90 minuti della propria esistenza a vedere film di questi tipo se poi incomincia a far girare il disco rotto del "kitsch, pacchiano, ecc..ecc.". Poi invece i film degli anni 50-60-70 sono tutti INVECCHIATI BENE, mentre i film degli anni 80 sono tutti pieni di questi aggettivi. L'autocensura non è mai consigliabile a nessuno, ma dio santo, controllatevi e qualche volta cambiate pure disco.
to begin with, non sai mai a cosa vai incontro intraprendendo una qualsiasi visione, di qualunque epoca sia. puoi fartene un'idea anche precisa leggendone in giro, ma per quanto tu possa guarnirti la crapa di recensioni e giudizi non è mai assolutamente detto che l'idea che ti fai finirà giocoforza col rispecchiare la tua. solo questo basterebbe per me a voler vedere qualsiasi cosa.
rispondendo specificamente al film, quando ero cinno mi interessava il trailer, più ancora mi lasciava incuriosito il fatto che le poche critiche raccolte all'epoca fossero tutte pesantemente negative (è quasi sempre segno che a me possa invece piacere). forse soddisfatta la visione a quell'epoca avrei trovato dei pur labili motivi di appagamento o di simpatia (che mi sarei probabilmente rimangiato oggi). invece sparì abbastanza rapidamente dalle sale e non lo si trovava con facilità nei videonoleggi di allora, per cui è finito col diventare quello che io chiamo "debito di visione", cioé un recupero a tempo debito, o se preferisci fuori tempo massimo (lo stesso discorso può quindi valere per tutti i mondos: visti oggi con un'altra testa, un altro sguardo e in un'altra epoca non posso che compatirli: ciò non toglie che mi interessi recuperare quelli che mi ossessionavano da bimbo). non condanno in toto i film "di questo tipo" (né di contro, per tua norma, trovo che i film di epoche antecedenti siano necessariamente tutti belli e tutti invecchiati bene solo perché antichi, io questo non l'ho mai detto in alcun dove), anzi come rispondevo anche a buio vi sono gingilli del genere teenyromance che porto ancora con me (certo hughes o XXX, per dire)
che poi questo film sia kitsch e pacchiano cariadenti e strappalacrime a ogni costo semplicemente perché rispecchia una decade che del kitsch e del pacchiano ha fatto la propria araldica non è colpa mia. posso solo prenderne atto e con tua buona pace riferirlo qui, con tutta l'irritazione che il film mi ha lasciato. a ciascuno i vinili che si merita. lascio quindi a te la libertà di difendere il film a spada tratta e il disco rotto della magnificazione.