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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/05/08 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Tra le meno epater delle prove clarkiane, la più sobria e contenuta, la più attenta a interporre la narrazione allo shock value, ma anche la meno riuscita, vampirizzata com'è dall'asfissiante onnipresenza di un Woods -che per non farsi mancare niente firma anche lo script e coproduce- gigione fino al macchiettismo.
La creazione delle nuove leve della microcriminalità e il loro sfruttamento non sconvolge granché, anche se come protagonista del misfatto viene scelto uno degli attori più schizzati in assoluto come Woods (che qui però si deve contenere, essendo boss). Magistrale l'interpretazione di una Griffith che è come il vino: migliora invecchiando, memorabile e indimenticabile come aplomb nei conflitti a fuoco e nel ruolo della "pupa"; i due ragazzini fan più pena che altro e forse anche per questo il finale che ne scaturisce è abbastanza prevedibile...
MEMORABILE: Il poliziotto grasso, all'inizio, fa sbudellare; La barzelletta sull'indiano e quel che segue.
James Woods HA RECITATO ANCHE IN...
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- Per Schramm:
Lo devo rivedere. Come voto mi sa che più o meno confermerò il tuo, e devo darti atto di aver fatto un commento breve, ma chiaro e lineare.
Diciamo che le parti intermedie fra le colluttazioni varie sono discretamente monotone e che il soggetto è senza infamia e senza lode. La Griffith però è una di quelle che invecchiando si abbellisce, e la grinta non le manca...Ultima modifica: 31/01/17 12:57 da Fauno
