Amazzoni donne d'amore e di guerra - Film (1973)

Amazzoni donne d'amore e di guerra

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Terribile Z-movie girato con due lire dallo specialista Alfonso Brescia (il quale si firma con l'abituale pseudonimo di Al Bradley), che riunisce un cast poverissimo (la più nota è Lucretia Love) e lo immerge nel bosco cercando vanamente di riallacciarsi all'epica delle Amazzoni. Le suddette, guerriere spietate che usano i maschi solo per i lavori di forza e per riprodursi tenendoli in schiavitù, amano scorrazzare nel villaggio vicino in cui gli abitanti vivono nel terrore e gli uomini si nascondono ad ogni loro frastornante passaggio temendo di finirne preda. Come mettere fine all'incresciosa situazione? Una coraggiosa donzella e un ex-schiavo trovano il sistema: ci...Leggi tutto si dovrà alleare con un gruppo di briganti delle vicinanze spingendoli ad insegnare ai maschi del villaggio le arti del combattimento un po' come facevano Trinità e Bambino con gli imbranati al servizio di Padre Tobia. Naturalmente, dopo i primi impacci, tutto sarà pronto per la grande battaglia tra gli alberi, in cui il regista fa indossare agli stuntmen del film maschere bianche e parrucche femminili provando a spacciarli per amazzoni. Purtroppo (o per fortuna, per gli amanti del trash) il mascheramento è dozzinale e si vede chiaramente come le amazzoni siano maschi pelosi e muscolosi: la risata è assicurata. Fin lì però ci si è sorbiti un avventuroso brutto oltre ogni limite, poverissimo in ogni sua componente, scritto (male) dalla coppia Amendola/Corbucci (Bruno) e diretto tirando via ogni scena: dialoghi patetici, azione imbevibile, qualche tetta che sbuca, paesaggi miserevoli. E dire che è in Cinemascope!

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Homesick 11/01/14 09:30 - 5737 commenti

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«Questo mondo è fatto per l’odio, non per l’amore»: chiusura pessimistica per un film esile e povero – un pacifico villaggio si organizza per difendersi dalle terribili donne guerriere -, che Brescia rinforza con scene di lotta e battaglia continue e cruente, senza dimenticare di prendersi qualche pausa ironica e persino boccaccesca. Nell’orda delle sanguinarie Amazzoni si distinguono la lesbica e misandrica Lucretia Love e la sacerdotessa Mirta Miller; tra gli abitanti del villaggio, il vile Benito Stefanelli. Nudo bucolico quasi integrale per Paola Tedesco.
MEMORABILE: Il ridicolo urlo di battaglia delle Amazzoni; le frasi anti-maschio della Love; la Tedesco palpeggiata dai briganti; l’addestramento dei contadini.

Herrkinski 23/02/16 03:36 - 8052 commenti

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Già dalle prime scene ci si rende conto di essere al cospetto di un trash in piena regola; l'impressione è presto confermata, tra dialoghi deliranti, messinscena da teatrino parrocchiale, location nei boschi dietro casa, fotografia perennemente sballata (con scene in notturna quasi incomprensibili), Ost ripetitiva e prove attoriali non pervenute. Avrebbe perlomeno divertito se avesse proseguito sulla falsariga dei primi 20 minuti, ma ben presto è un susseguirsi di soporifere battaglie coreografate male e nulla più; noioso anche per i trashofili.
MEMORABILE: I dialoghi femministi delle amazzoni; Lo scorpione palesemente morto; La prigioniera che cade sui paletti.

Alexpi94 7/09/18 23:32 - 186 commenti

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Discreto sexy-avventuroso in cui sono le donne (forzute e assai spietate) a seminare terrore verso le restanti popolazioni. Per sovrastare quelle belve, alcuni abitanti di un villaggio vicino cominceranno ad allenarsi (e prepararsi a dovere) per annientare quelle spietate sanguinarie. Nonostante la trama semplice (ma seguibilissima) il film risulta assai piacevole, alcune donne (spesso nude) sono bellissime (Tedesco, Love, Stubing ecc.) e le incantevoli musiche di Micalizzi valorizzano ulteriormente un prodotto non perfetto ma azzeccato.
MEMORABILE: La Tedesco e Tate che cavalcano nudi (dopo una scena d'amore); L'urlo delle amazzoni; Le musiche.

Panza 25/09/18 14:00 - 1834 commenti

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Portare avanti un soggetto così sintetico non è affatto semplice e qui non si può dire che si sia riusciti a farlo, dato che il film appare più lungo di quanto sia realmente per colpa di parentesi sentimentali e dialoghi poco curati che dovrebbero rimpinguare i momenti d'azione. Nemmeno in quest'ultimi si è dimostrata molta fantasia coreografando delle mere scazzottate, almeno nobilitate dalla bravura degli stuntman. Dimenticabile, nemmeno così erotico come farebbe pensare il titolo se non fosse per qualche seno qua e là.

Reeves 28/05/21 14:28 - 2152 commenti

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Uscito quasi contemporaneamente a "Le amazzoni" di Terence Young (anzi, precedendolo e rovinandogli lo sfruttamento commerciale), è uno dei pochissimi peplum vietati ai minori di 18 anni, per il nudo soprattutto di Paola Tedesco che resta l'unico motivo di interesse del film. Per il resto, situazioni scontate spruzzate da un femminismo involontariamente ridicolo e da scene d'azione quasi comiche, nonostante il maestro d'armi sia Benito Stefanelli.

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  • Discussione Colemar • 16/01/24 11:52
    Galoppino - 11 interventi
    Sembra introvabile, fatta eccezione per una edizione americana di soli 90 minuti, costosissima e probabilmente censurata.
    Qualcuno mi può dare una dritta?
    Ultima modifica: 16/01/24 11:53 da Colemar