I bury the living! Seppellisco i vivi - Film (1958)

I bury the living! Seppellisco i vivi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: I Bury the Living
Anno: 1958
Genere: horror (bianco e nero)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Curioso, piccolo thriller americano (ammantato da una forte patina horror) in cui il protagonista, Robert Kraft (Richard Boone), è il nuovo direttore responsabile del cimitero di Immortal Hills. Giunto lì, viene istruito dal becchino locale (Theodore Bikel, conciato alla Boris Karloff) che gli mostra la grande mappa delle tombe appesa al muro, suddivisa in spilli neri (tombe occupate) e spilli bianchi (tombe “prenotate”). Quando per un errore Kraft infila due spilli neri al posto dei bianchi e si accorge che il giorno stesso le due persone che avrebbero dovuto occupare quelle due tombe vuote sono morte, capiamo che qualcosa non va. Il “gioco” è infatti questo: ogni volta che Kraft mette uno...Leggi tutto spillo nero dove ne andrebbe uno bianco, la persona accidentalmente muore! Naturalmente nessuno vuol credere a una cosa del genere, ma di fronte all'evidenza... Il film sposta l'attenzione sulla progressiva follia che s'impadronisce del protagonista, il cui sguardo si fa sempre più allucinato ad ogni nuovo decesso. Di fatto Kraft si trasferisce a vivere nel cimitero per cercare di capire cosa stia succedendo, e il passo successivo (geniale) ci fa capire come una volta appreso di possedere il potere di morte sulla gente, Kraft si chieda se abbia anche quello di vita: cosa succederebbe se mettesse spilli bianchi al posto dei neri? E la terra sotto alle lapidi comincia a smuoversi... Sembrerebbe un film di zombi, a questo punto, ma tutto si risolve con la suggestione, perché di morti viventi non se ne vedono e la soluzione al grande enigma è prossima. E' come se il regista Albert Band avesse voluto fermarsi un attimo prima per lasciare il testimone a Romero. Il clima pesante, raffreddato da un buon bianco e nero, è indubbiamente efficace e il racconto procede piuttosto spedito (anche perché la durata supera di poco l'ora e dieci). Il cast non aiuta troppo, ma la mappa ricoperta di spilli riesce da sola a creare la giusta suspence, mentre anche la polizia si chiede come sia possibile che i decessi di tante persone possano essere legati a un foglio di carta appeso. Peccato aver sfruttato poco l'ambiente cimiteriale, confinato a qualche esterno, e aver lasciato invece spazio alla fidanzata del protagonista, le cui intrusioni assieme a quelle di altri personaggi secondari sgonfia un po' l'atmosfera. Ad ogni modo non ci si annoia e l'idea è indubbiamente di quelle che lasciano il segno. Non è un caso che Stephen King l'abbia inserito tra i cento film che secondo lui hanno in qualche modo cambiato la storia del cinema horror.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/04/08 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/07/14
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Ciavazzaro 23/12/09 10:43 - 4770 commenti

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Piccolo horror-thriller nel quale il nuovo responsabile di un cimitero scopre che mettendo in un tabellone delle tombe uno spillo nero nella tomba di persone ancora vive può causarne la morte. Il film è abbastanza cupo, il cast è convincente. Certo è una pellicola non troppo curata dal punto di vista tecnico, ma si fa vedere piacevolmente.

Metakosmos 17/05/17 13:18 - 300 commenti

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Interessantissimo film di Albert Band: la storia del custode di un cimitero che scopre come segnando con spilli neri determinate tombe sulla mappa causa la morte dell'acquirente ha del geniale. Il film prosegue in una spirale cupa e ossessiva focalizzandosi sulla paranoia del protagonista anche grazie a ottime trovate visive. Avremmo davanti una capolavoro totale del genere se non fosse per l'ultimo minuto, che rovina ogni cosa vista prima distruggendo tutta la suspense e la genialità creatasi. Rimane in ogni caso il bel lavoro.
MEMORABILE: La forma della mappa che sembra ingigantirsi sempre di più insieme alla paranoia del protagonista sull'orlo della follia.

Rufus68 19/04/20 20:43 - 3843 commenti

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Sorprendente horror che sembra provenire direttamente dalle più raffinate produzioni di vent'anni prima. La storia delle puntine bianche e nere sulla mappa del cimitero che decidono la vita e la morte è solo un pretesto narrativo. A questo si aggiungono, poi, alcune trovate registiche di bell'effetto (auditive, come l'ossessivo suono dello scalpello e visive, come la lampada che oscilla sopra il volto del colpevole) che sfruttano con intelligenza i topoi del genere affermatisi dal muto in poi. Solido, atmosferico. Notevole Bikel.

Myvincent 12/07/21 07:50 - 3743 commenti

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Quando il nuovo direttore si insedia nel cimitero da presiedere, si verificano morti inspiegabili per la sola apposizione di spilli neri in spazi mortuari da occupare, proprio come si trattasse di un rito voodoo. Cosa si nasconde dietro? E' la forza di un pensiero malvagio che agisce? Seguite fino in fondo questo noir/thriller che, senza una goccia di sangue, non mancherà di angosciarvi ed incuriosirvi. La morte, fedele compagna di tutti, è di scena.

Giùan 9/09/23 10:38 - 4562 commenti

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Raro caso di film da cui si vorrebbe fosse tratto un libro (o meglio un racconto lungo), non sorprende in tal senso fosse particolarmente apprezzato da Stephen King proprio per la sua qualità di scrittura (Garfinkle peraltro collaborò allo script de Il cacciatore). Da parte sua Band lavora argutamente col ridotto budget disponibile, valorizzando la notevole idea della mappa (che assurge a vero satanico protagonista) e puntando sul parossismo di un Boone il cui progressivo abbrutimento ancora scuote. Peccato per troppi personaggi sbagliati e un finale che non è proprio "la morte sua".

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  • Curiosità Zender • 28/04/08 07:55
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Fa parte dei cento film (realizzati tra il 1950 e il 1980) che Stephen King ritiene abbiano dato "un peculiare contributo al genere horror" (ed è anche fra i suoi preferiti).
    (Fonte: S. King, Danse Macabre, 1981)
  • Curiosità Schramm • 21/08/17 17:28
    Scrivano - 7694 interventi
    In omaggio al film, che a suo dire è stato uno tra gli horror che maggiormente lo traumatizzarono in tenera età, Stephen King ha scritto un omonimo racconto che ne è l'ideale remake. Trovando che i 7 minuti finali rovinassero tutto, si è sempre augurato di vederne realizzato un remake che aggiustasse il tiro. Non vedendosi realizzato il desiderio, decise di provvedere lui stesso. Il (notevole) racconto è ora leggibile nell'ultima sua raccolta Il bazaar dei brutti sogni.

    (Fonte: Stephen King, Il bazaar dei brutti sogni, introduzione autobiografica a Io seppellisco i vivi)
  • Homevideo Buiomega71 • 1/12/18 15:22
    Consigliere - 25997 interventi
    Annunciato in dvd (rimasterizzato in HD) per la neonata Freak Video (Home Movies), con il titolo I bury the living! Seppellisco i vivi
    Ultima modifica: 23/12/18 11:46 da Buiomega71
  • Homevideo Xtron • 18/03/19 12:45
    Servizio caffè - 2152 interventi
    Il dvd FREAK VIDEO / HOME MOVIES

    Audio inglese
    Sottotitoli in italiano e inglese
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 1h14m04s
    Extra: introduzione della Maga Freaka

    immagine a 18:36

    Ultima modifica: 18/03/19 18:02 da Zender
  • Homevideo Mco • 18/03/19 23:34
    Risorse umane - 9970 interventi
    Buona uscita davvero per un film non così conosciuto anche nel mondo del genere.