Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Morley, 1870 (in realtà Frascati 1966, ma fa niente). In una clinica per malati mentali il dottor Vance (Berger) conduce strani esperimenti in laboratorio spalmando di burro o qualcosa di simile un povero criceto. Più matto dei suoi pazienti, verrebbe da pensare, che di fatto sembrano essere per tutto il film appena un paio: una vecchina affezionata a un gatto imbalsamato e un biondino allucinato che se ne gira a piede libero per la clinica di giorno e di notte. Gli altri si vedranno giusto nel finale per una rimpatriata in cortile. In puro stile baviano (soprattutto fotograficamente parlando), Scardamaglia comincia subito replicando SEI DONNE PER L'ASSASSINO...Leggi tutto (fontana compresa): la classe non è la stessa, ma l'effetto è accettabile e la prima vittima se ne muore di notte, in sottoveste, nel parco della villa. Il dottor Vance la seppellirà senza farne parola con nessuno (cosa che aveva già fatto altre volte, scopriremo) mentre intanto, al piano superiore della clinica, qualcuno cammina pesantemente. E' una donna sfigurata, di cui ancora nulla è dato sapere. Le cose cambiano con l'arrivo in loco di una bella visitatrice (Prévost) in fuga da una situazione poco chiara in cui è incorsa la notte stessa: il dottore le offre ospitalità e lei ricambia ficcando il naso un po' dovunque. Il risultato è che il biondino allucinato le entra in stanza e l'aggredisce (di controlli non se ne parla, nonostante in clinica ci lavori un bel po' di gente, tra domestiche e governanti...). Thriller di ambientazione tipicamente gotica, LA LAMA NEL CORPO non si cura troppo di offrire una sceneggiatura decente e cerca di salvarsi col clima ambiguo da horror d'altri tempi; ma gli sviluppi sono davvero puerili e dopo mezz'ora di passeggiate con candela per i lugubri corridoi della villa, di botta e risposta tra Vance e la sua nuova ospite c'è veramente poco di che rallegrarsi. Gli effetti si limitano al make-up della "sfregiata": una specie di sacchetto tipo pane spiaccicato e fatto aderire al volto (la poveretta era caduta nella calce viva, si scoprirà) per simulare orrende deformazioni. Degli esperimenti sul criceto spalmato se ne riparlerà verso fine film senza che nessuno ci dica comunque il perché di una simile follia (si parla vagamente di trapianti), del rapporto del medico con sua moglie è meglio tacere: lei pare rassegnata che questi ci provi con tutte quelle che passano in zona, lui nega l'evidenza. Come si poteva sperare che le cose andassero bene tra loro? E infatti... Poco sangue comunque, omicidi fuori campo o coperti dal buio, un colpo di scena nella soluzione che non convince nessuno. Resta il pregevole lavoro sull'immagine, una recitazione accettabile, ma è decisamente troppo poco...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/04/08 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/04/15
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Il Gobbo 23/04/08 19:38 - 3015 commenti

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In una scalcagnata clinica per malattie mentali arrivano una nuova infermiera e una ragazza, che scoprono ben presto che qualcosa non va per il verso giusto... Minore del gotico italiano, scritto dai soliti Gastaldi e Martino, con cast misto di inconsueti (fra cui l'amato Berger) e habituées (Righi e l'immancabile Medin White), e orgia di pseudonimi anglofoni. Un po' horror un po' giallo, con semi-colpo di scena in uno svolgimento abbastanza convenzionale, e dal ritmo blando. Curioso, ma Bava, Margheriti e Freda sono di un'altra categoria.

Undying 26/04/08 23:54 - 3807 commenti

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Uno dei gotici italiani di minor spessore (e parecchio contorto) che assembla mad-doctor, creature deformi (la donna dall'aspetto "mostruoso") e deviazioni mentali. Va da sè che l'ambientazione nella clinica per alienati (psichici, naturalmente) è ben proposta, grazie alla cura di una scenografia che resta, assieme alla presenza di William Berger, uno dei pochi motivi d'interesse del film. Si segue comunque, senza volerci trovare un nesso logico o una trama credibile, poiché il verosimile rifugge dal soggetto stesso e dagli allucinati dialoghi.

Fauno 9/10/09 09:47 - 2212 commenti

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Non sono particolarmente amante del genere, ma l'ho visto volentieri. Attendibile la configurazione di Laura, non manca una giusta dose di brivido. Carina la Prevost nel ruolo di una ricercata. Ci si intercala bene nell'ambiente dei malati di mente di due secoli fa, anche se fino all'ultimo si crede che il più pazzo sia il dr. Vance. Molto bravo Philippe Hersent, mentre Berger lo troveremo più a suo agio in ruoli drammatico-politici di lì a breve.
MEMORABILE: La reazione della paziente col gatto imbalsamato, la scena del cocchiere.

Ciavazzaro 12/12/10 20:19 - 4770 commenti

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Ottimo incrocio tra giallo e gotico italiano, con la classica iconografia dell'assassino in guanti neri, travestito, con l'inseparabile rasoio. Il colpo di scena finale non sarà cosa incredibile da immaginare, ma funziona bene. Superba l'ambigua, letale e sexy Francoise Prevost, Berger funziona. Indispensabile la presenza della Medin. Da vedere.
MEMORABILE: La Medin che fa visitare all'infermiera la clinica.

Ronax 5/07/11 00:59 - 1255 commenti

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Horrorucolo di quarta mano dalla trama scalcinata e dall'andamento zoppicante, risibile nei maldestri tentativi di depistaggio nei confronti dello spettatore. L'ambientazione - una spettrale clinica per malati di mente di fine '800 - non sarebbe male, ma sceneggiatori e regista, pesantemente a corto di idee e di mezzi, non riescono a sfruttare adeguatanente l'opportunità. Spaventi, effetti e dialoghi al minimo sindacale. Magnificamente infida e sensuale la Prevost, che purtroppo il rasoio dell'assassino toglie di mezzo troppo rapidamente.

Daidae 7/11/11 18:06 - 3182 commenti

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Unico e ultimo film del produttore cinematografico Elio Scardamaglia. Buon mix di gotico e thriller all'italiana, anche se ha i suoi anni sulle spalle se li porta bene. Buono il cast femminile, non male quello maschile. Non è un capolavoro ma discreto.

Cotola 1/10/14 22:39 - 9052 commenti

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Un po' thriller, un po' gotico, un po' horror ma alla fine questo film presenta poche frecce al suo arco: le mani guantate dell'assassino ed un piccolo colpo di scena finale che non è poi così sorprendente. Nulla più. Per il resto si tratta quasi sempre di cose già viste e prevedibili che danno vita ad un filmetto bruttino ma non invedibile. Tra il mediocre ed il filmaccio.

Homesick 17/06/15 08:42 - 5737 commenti

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A metà anni Sessanta, in Italia si consolida il gotico e, con l'apripista di Bava, il giallo-thriller: qui si incrociano le due strade, cogliendo dalla prima la tradizionale ambientazione tetra fra aspiranti mad doctors, segreti, volti deturpati, domestiche ambiguamente devote e fanciulle in sottoveste; dalla seconda, iconografia e modus operandi dell'assassino. Di sangue, tensione e colpi di scena la regia non è molto pratica, ma in compenso lo script - a firma Gastaldi - prevede figure diverse dal solito come la Prevost, antitesi dell'eroina immacolata, e Righi, paziente di toccante tragicità.
MEMORABILE: L'omicidio della muta; il volto deturpato.

Deepred89 12/09/16 12:46 - 3708 commenti

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Thriller gotico dall’insolita cornice manicomiale che, pur con qualche ingenuità e tenendo conto di un budget visibilmente modesto (una sola location o poco più, tremendo make-up di uno dei personaggi, qualche effetto così così) offre un menù ricco e appetitoso, che comprende malati di mente, delitti seriali, oscure presenze del piano di sopra, strani esperimenti, segreti e ricatti, il tutto diretto con mestiere e senza inutili pause. Forte di un cast di volti piacevolmente “bis”, un prodotto genuinamente spassoso, degno di essere riscoperto.

Rufus68 7/01/17 21:21 - 3843 commenti

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Sconclusionato goticuzzo che non si sa dove voglia andare a parare. Gli ingredienti di rito ci sono tutti e però non si amalgamano mai in qualcosa di digeribile. Il ritmo è lento e la gratuità dell'intreccio lo decelera ancor più. E lo sceneggiatore, per soprammercato, non ci risparmia il deforme di turno (che gotico è senza un bel Quasimodo da mostrare?). Il finale vorrebbe essere imprevedibile, ma non lo è poi tanto, almeno per spettatori smaliziati e, a quel punto, sfiniti.

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Faggi 26/06/18 10:46 - 1549 commenti

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Spaghetti-gotico dal condimento saturo di materia prima (la tetra clinica per psicotici, l'aspirante dottore folle, i rumori sinistri, la bella fanciulla minacciata, l'essere deforme, i segreti e i misteri del passato, l'assassino armato di rasoio, i personaggi secondari ammantati di ambiguità, ecc.). Tonalità thriller (da romanzo giallo) diffusa ma inconsistente a catalizzare vera tensione psichica, potenzialità erotica che resta sulla carta e incursioni nel comico involontario completano il quadro di un lavoro che vive solo d'atmosfere.

Ira72 3/04/19 16:11 - 1313 commenti

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Il connubio guanto di pelle/lama affilata, nel contesto thriller quasi anni 70, ha sempre il suo fascino. L'atmosfera, però, è di quelle gotiche, più noir che gialle e la tensione, nonostante il mix di generi, latita parecchio. In questa clinica di psicotici alcune avvenenti pazienti vengono pian piano misteriosamente (ma nemmeno troppo) decimate. Con ritmo lento e senza nemmeno troppa enfasi. Tanto che si anela al finale, tra uno sbadiglio e l'altro, sperando di veder sgorgare almeno qualche goccia di sangue credibile. Invano.

Il Dandi 15/09/20 00:40 - 1917 commenti

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Nonostante una discreta correttezza formale (particolarmente valida e curata la fotografia) un giallo pudico nato già vecchio, che nel tentativo di coniugare thriller e gotico sembra fare il percorso di Bava all'indietro mentre il mondo andava tutto da un'altra parte (e pure molto più di corsa). Restando in tema di castelli adibiti a cliniche per malati mentali La bestia uccide a sangue freddo è sì un film tecnicamente inferiore, più cialtronesco e buttato via, ma anche più dannatamente moderno e godibile.
MEMORABILE: Il colpo di scena finale.

Noodles 11/12/21 08:38 - 2233 commenti

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A metà tra gotico e giallo, è un film che delude di gran lunga, anche perché si presenta bene, soprattutto nelle ambientazioni inquietanti e in alcune trovate presenti nell'incipit. Andando avanti però l'interesse passa il testimone alla noia, che non se ne andrà mai sino a un finale in cui il colpo di scena è telefonato che più non si può. Gli intrecci tra i personaggi, retti da un cast modesto, sono a volte frettolosi a volte incomprensibili. Qualcosa di decente in regia e in fotografia si intravede, ma non è sufficiente. Si poteva fare molto di meglio. Occasione sprecata.

Myvincent 30/01/23 23:19 - 3743 commenti

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Ci sono tanti elementi gotici: la villa sinistra e piena di segreti, la pazza deforme rinchiusa in una stanza, i cavalli imbizzarriti che scalciano nottetempo... Il resto è un classico prodotto horror estetizzante in cui le false piste sui falsi colpevoli sono da piluccare con gusto. I “tenebrismi” non mancano, illuminati appena da candelabri tremolanti e il finale liberatorio è puro sfogo alle tensioni fino a quel momento accumulate.

Cerveza 15/02/23 08:31 - 370 commenti

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In una curiosa clinica psichiatrica più simile a un lussuoso resort, alcuni pazienti sono richiusi nelle segrete, mentre altri hanno a disposizione stanze principesche e dama di compagnia. La struttura cela (malissimo) anche un misterioso segreto. Diverse sono le incongruenze e le forzature, come ad esempio gli innamoramenti sbrigativi e gli esperimenti scientifici un po’ ingenui, però il film è ben confezionato, fotografato e discretamente recitato, lasciandosi guardare senza però provocare troppi brividi. Come sempre perfetto il volto terreo di Harriet White nel ruolo di assistente.
MEMORABILE: Il dottore che porta Gisèle nel villone del '600 scusandosi del fatto che non sia granché.

Occhiandre 17/02/23 14:01 - 158 commenti

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Orrida/ilare parata di personaggi dai nomi improbabili e dubbia moralità fra gnaulìo di dialoghi, musiche e pomposità gotica. Vari i topos ripresi da Argento, come i passi in soffitta. Difficile stupirsi d'incoerenza e abusi di potere di ambiziosi "scienziati" (laurea coi prosciutti?) dalla "longa mano" su ogni essere femminile. Con la scusa del maniaco assassino abbiamo belle scene (la fontana trasparente nel buio) e il personaggio della bionda ospite fa sganasciare mentre indaga su una donna nascosta in soffitta, la cui deformità rende succube il professorone (a stento la cura).
MEMORABILE: Colori e luci di certe scene; Panoplia di lame su sfondo rosso; In negativo: l'infermiera carina si fa accalappiare dal medico col tronfio mantello.
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  • Discussione Zender • 16/11/15 15:08
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    Nella release della FilmArt sono presenti l'audio italiano, quello inglese e quello tedesco e i sottotitoli (removibili) in tedesco.
    Ultima modifica: 3/03/18 16:57 da Zender
  • Homevideo Digital • 24/06/16 14:16
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 20/09/2016.
  • Homevideo Von Leppe • 11/10/16 13:19
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Sono due volte che compro il dvd sinister e due volte mi è capitata una copia fallata.
  • Homevideo Digital • 11/10/16 14:08
    Portaborse - 4007 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    Sono due volte che compro il dvd sinister e due volte mi è capitata una copia fallata.
    Fallata in che senso?
  • Homevideo Von Leppe • 11/10/16 14:14
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    si blocca al decimo capitolo. Sul dischetto si nota un lieve avvallamento su un un lato.
  • Homevideo Il Gobbo • 3/03/18 16:41
    Segretario - 762 interventi
    Valido il blu-ray (e dvd) tedesco con audio italiano intitolato "Die Mörderklinik"

    https://www.amazon.it/dp/B013SBJVFC/ref=pd_luc_rh_sim_01_01_t_img_lh?_encoding=UTF8&psc=1
    Ultima modifica: 8/03/18 17:10 da Zender
  • Musiche Gosp • 23/02/21 18:51
    Disoccupato - 29 interventi
    Incredibile la somiglianza del tema per violino di Francesco De Masi "Mary solo con te" con la melodia di "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin, composta diversi anni dopo (ispirazione? citazione? plagio?...chissà).
    Ultima modifica: 24/02/21 08:32 da Zender
  • Musiche Zender • 24/02/21 08:31
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Vero. Considerando che l'arpeggio iniziale è notoriamente preso da Taurus degli Spirit, se a quello ci attacchiamo De Masi metà canzone è fatta :) D'altra parte era ben conosciuta l'attitudine di Page a riprendere lavori altrui.
  • Musiche Von Leppe • 24/02/21 13:38
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Gosp ebbe a dire:
    Incredibile la somiglianza del tema per violino di Francesco De Masi "Mary solo con te" con la melodia di "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin, composta diversi anni dopo (ispirazione? citazione? plagio?...chissà).
    Questa melodia si sente anche nel finale di "Operazione paura" dello stesso anno.