Iris - Un amore vero - Film (2001)

La scrittrice Iris Murdoch viene colpita dal morbo di Alzheimer e comincia a dipendere dal marito che scopre un linguaggio elementare per comunicare con lei. Ricostruendo attraverso i flashbacks episodi passati della vita della protagonista (interpretata da giovane dalla Winslet) il film ne delinea un'immagine completa effettuandone una buona caratterizzazione psicologica. Il film appare peraltro la storia realistica di un amore sofferto ed anticonvenzionale ma profondamente vero e capace di resistere alle difficoltà. Ottimo cast.

La vita di una grande letterata e filosofa inglese piena di creatività e passione colta nella fase di un'irrevocabile malattia degenerativa. Eyre, con un abile montaggio, crea una continuità tra passato pieno di vitalità e di intelligente spregiudicatezza e il presente in cui la donna è in balia del male e amorosamente accudita dal marito. Nello stesso tempo, è una storia di amore e complicità fatta di entusiasmi e sensualità, sostituite poi dall'abnegazione e dal dolore. Un cast che superbamente interpreta le fasi di queste vite senza cadere mai nel patetico.

Un film intenso e interessante, che racconta la vita della scrittrice Iris Murdoch. Judi Dench, al solito, è straordinaria e riesce a restituirci alla perfezione il dramma di una persona che finisce del tenebroso vortice dell' Alzheimer. Sua degna spalla è Jim Broadbent nel ruolo dell'affettuoso marito. La regia di Richard Eyre è corretta e cerca di donare dinamismo a una vicenda che rischia di essere troppo statica, con continue alternanze tra passato e presente. Quello che alla fine pesa sul giudizio finale, che rimane ampiamente sufficiente, è una certa "pesantezza".

Tra passato e presente “Iris” si snoda assonnato e rispettoso attraverso i classici cliché del melodramma biografico. La regia di Eyre edulcora troppo e non reinventa nulla, ma ha la sottile astuzia di soffermarsi sull’unica carta vincente: il cast. Dench, Winslet e Broadbent (tutti giustamente candidati all’Oscar) sono semplicemente perfetti. Bella la fotografia di Roger Pratt.