Bob & Carol & Ted & Alice - Film (1969)

Schietto e permissivista. Teoria e pratica dell’amore libero sessantottino – dalla classica scappatella in assenza del coniuge allo scambio di partner – raccontata sempre con classe e buon gusto, seguendo una sceneggiatura dal ritmo incessante e ricca di fine ironia. Per il suo esordio registico Mazursky si affida ad una magnifica doppia coppia: i travolgenti e contagiosi Culp e Wood – quest’ultima, splendida, spesso in déshabillé - e i più tradizionalisti Gould e Cannon.

Semiseria testimonianza dell'illusione della libertà dei costumi sessuali e dei rapporti di coppia aperti tipici degli anni Sessanta attraverso il racconto delle avventure di due coppie di amici, che dopo essersi confessati le reciproche infedeltà finiscono per provare ad andare a letto tutti e quattro insieme. Un quadro brillante e provocatorio dei tempi, tra ironia e psicanalisi, con un cast di livello ben assortito.

Riuscita commedia sulla difficoltà nell'adeguarsi ai cambiamenti una volta entrati nell'età adulta, con una bella carrellata di mode sessantottine e assurdità new age sulla rivoluzione sessuale. Ironia e dialoghi a raffica come nei Woody Allen di pochi anni dopo, bella confezione, cast spassoso con un Gould adorabilmente imbronciato, qualche ingenuità che tutto sommato non disturba, finale coerente e riuscito. Un bel ritratto d'epoca condotto con piglio scattante e moderno, interessante esordio di un regista da riscoprire.

Reduci da un weekend di terapia di gruppo, Bob e Carol danno una svolta al loro matrimonio all'insegna della sincerità e della libertà sessuale, tentando di coinvolgere anche i loro più cari amici Ted e Alice, inizialmente assai scettici... Svaporato lo scandalo suscitato al momento dell'uscita, la commedia che segna l'esordio registico di Mazursky resta assai godibile per il suo spirito satirico, pungente ma in fondo anche bonario nei confronti di questi borghesi benestanti intimamente conformisti, che mimano lo spirito hippie, interpretati da un quartetto di attori in gran forma.

Importante commedia su una coppia di altoborghesi californiani che scopre l'amore libero sulla scia del Sessantotto. Film figlio del suo tempo foriero di frutti per i posteri, non sempre si mantiene interessante ma è comunque ben diretto e scritto con gusto. Malgrado i numerosi spezzoni comico-satirici perfettamente riusciti, tra malintesi e situazioni (forse) paradossali, il regista decide di non prendere una posizione netta sul tema evitando di ridicolizzare i nostri. Giusta decisione che arricchisce e valorizza gli spunti di riflessione di un'opera da riscoprire. Attori perfetti.