Resurrection - Film (1999)

Resurrection
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per ripetere in qualche modo la formula di SEVEN s'è pensato di sostituire Fincher con un regista ugualmente molto attento all'estetica come Mulcahy, ma il risultato è innanzitutto quello di privare la messa in scena della cupezza vincente del modello, rimpiazzata da una freddezza più solare in cui la solita pioggia battente non basta a restituire il fascino perduto. Il grigioverde di Fincher assume le sfumature di blu care a Mulcahy mentre si affronta ancora una volta il tema del killer che uccide seguendo un'ispirazione religiosa (i soliti passi dai Vangeli nascosti dietro ai numeri romani rinvenuti sui corpi delle vittime). Si recupera insomma...Leggi tutto un po' tutto il côté del genere di moda all'epoca per imbastire una storia di “ricostruzione” del Cristo (da completarsi a Pasqua) che suona un po' forzata come i continui conati di vomito degli agenti alla vista di ogni nuova nefandezza (ad un certo punto sono addirittura in tre, piegati con la mano sulla bocca). Il killer stacca un braccio qui, una testa lì, una gamba dall'altra parte e prepara il suo folle puzzle inseguito da un Christopher Lambert in versione supersbirro che non rappresenta esattamente il massimo dell'espressività. Mulcahy non abusa in virtuosismi, si limita a gestire con tecnica superiore alla media senza però mai lasciare davvero il segno, nemmeno quando non sarebbe difficile farlo (al momento del rinvenimento dei corpi mutilati, per esempio). Fortunatamente la sceneggiatura è scritta con discreto gusto e la storia procede facendosi interessante quando i sospetti si accentrano su di un'unica persona, individuata in anticipo sui tempi proprio come accadeva con Dente di Fata. Un thriller costruito seguendo un intreccio giallo dai criteri classici con indizi disvelati progressivamente, false piste e colpi di scena ma in cui la carenza di personalità è piuttosto evidente. Dovremmo essere a Chicago (di cui si mostra di tanto in tanto qualche scorcio turistico) mentre si gira soprattutto a Toronto; non a caso nel cast fa capolino, nella parte del prete, nientemeno che David Cronenberg. Molto gore, poco splatter, frequente ricorso ai topoi del genere e la netta sensazione che, pur non demeritando, il film lo si dimenticherà in fretta. Così come sarebbe meglio fare per gli struggimenti di Lambert quando deve mostrare sofferenza intensa al ricordo del figlioletto morto (in un crudo flashback che è tra le cose migliori del film). Poca sostanza ma un'onesta, per quanto fredda, riproposizione di SEVEN in cui il coinvolgimento non manca. Qualche azzeccato tocco ironico tra le righe.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/03/08 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/07/17
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Undying 31/03/08 00:16 - 3807 commenti

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Brutta giornata per il detective Prudhomme (Christopher Lambert): in quel di Chicago è chiamato sul luogo di un omicidio che ne anticipa una lunga sequela, opera di un intelligente serial killer, conoscitore dei numeri romani e dei passaggi biblici. Gli omicidi avvengono nei paraggi della Pasqua, ed infatti le parti del corpo dei cadaveri (un braccio, una gamba, la testa) servono per la "rinascita" di un Gesù piuttosto particolare. Ennesimo giallo à la Seven, prodotto da Lambert (che pure recita convinto) e diretto con stile da Russell Mulcahy.

Trivex 22/09/10 10:44 - 1744 commenti

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Il film racconta una storia sicuramente non originale, riuscendo nel contempo a sopperire a tale disagio con una buona atmosfera pesante, discrete performance dei partecipanti, una regia ferma e tecnicamente dotata. Intriganti, le complicazioni della trama non sono eccessive, riuscendo in questo modo a non annoiare, ne a far perdere di vista lo sviluppo del raccontato. Ci sono alcuni dei soliti stereotipi dell'investigatore, scaltro ma disturbato (come molti personaggi del genere), anche se il disagio deriva da una grande tragedia. Un buon film, da vedere.

Rambo90 11/09/11 23:34 - 7697 commenti

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Un buon thriller, che ricalca molto le atmosfere di Seven (e anche i rituali del serial killer). La regia di Mulcahy è adatta al genere, con qualche bella inquadratura e un buon montaggio ritmato, così come aiuta anche la fotografia cupa. Lambert dà una delle sue prove migliori (del resto il soggetto è suo) e l'identità dell'assassino non è scontata. Da vedere.

Kekkomereq 19/10/11 21:20 - 358 commenti

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Thriller televisivo molto buono, che mescola la religione con la storia di un criminale che vuole far risorgere Gesù. Un punto a favore del film è la regia, che lo rende molto appassionante, sopratutto nelle scene finali. La regia riesce anche a rendere interessante la storia e la sceneggiatura, perché si capisce subito chi è l'assassino. Christopher Lambert come sempre recita male (anche se ha fatto di peggio), ma l'opera è abbastanza piacevole.

Deepred89 20/12/14 03:13 - 3706 commenti

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Implausibilità, colpi di scena telefonati e un protagonista (Lambert) raramente così opaco non smontano del tutto un thriller dall'ottimo ritmo e dotato di belle scene di morte e agonia (con abbondanza di dettagli gore, dettagli anatomici di cadaveri e pure qualche accenno splatter). Pur lontanissimo dall'atmosfera alla Seven che Mulcahy vorrebbe ricreare, un notevole e piacevolissimo intrattenimento, sufficientemente svelto da non far soffermare lo spettatore sui difetti. Demolito all'epoca dell'uscita, merita un'occhiata, purché uncut.

Rigoletto 30/01/15 10:26 - 1786 commenti

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Ottimo thriller firmato Mulcahy su un soggetto dello stesso Lambert; e che il protagonista si trovi un po' più a suo agio lo si capisce fin da subito. L'opera in sé è realizzata bene, tesa emotivamente, sostenuta da un ritmo narrativo eccellente su una storia che attinge al sacro (tema che nel 1999, a cavallo fra due millenni, è stato sfruttato anche in Giorni contati). La commistione fra sacro e thriller (o horror in altri casi) mi ha sempre appassionato e quindi la promozione è piena. Ottima prova del cattivo di turno.
MEMORABILE: Il corpo fra i quarti di manzo.

Anthonyvm 25/11/19 14:39 - 5686 commenti

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Fra i vari Seven-wannabe dei tardi '90 e primi 2000, questo di Mulcahy è fra i migliori. Il plot non riserva grosse sorprese: indagini di routine, scene d'azione occasionali, confronti psicologici... Però l'idea di un killer che vuole ricostruire il corpo di Gesù è malata e originale. Per fortuna le scene di sangue sono davvero crude e non tradiscono l'aura disturbante del soggetto. Lambert non ha particolari doti espressive, ma se la cava come poliziotto tormentato. Da provare, anche se il finale conciliante, quasi televisivo, non convince.
MEMORABILE: La morte del bambino su modello Cimitero vivente; Cronenberg nei panni di un prete; La sanguinosissima scena della gamba amputata; Il ratto del bebè.

Beffardo57 1/12/19 17:25 - 262 commenti

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Talmente brutto da sembrare, a tratti, parodistico. In sostanza - nelle intenzioni degli autori - avrebbe dovuto essere una specie di Seven II, anche se non manca una citazione dal Silenzio degli innocenti. Latita però il lugubre clima (non solo meteorologico) del film di Fincher e non bastano per riprodurlo cateratte di pioggia artificiale. La confezione è da serie televisiva e la storia non è meglio. Ma si tocca il fondo con l'interpretazione del protagonista Christopher Lambert, qui decisamente inespressivo.

Minitina80 6/12/20 23:17 - 2984 commenti

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Si vede che il modello di riferimento è quel Seven che tanti proseliti ha generato. L’assassino seriale ha caratteristiche simili, anche se lo spazio lasciato alle sue gesta dà l’impressione di essere più ampio. Lambert, purtroppo, non sembra essere adatto al ruolo; non per limiti professionali, ma per la sua fisiologia di attore distante dal poter interpretare un detective con quelle caratteristiche. Non mancano le ottime intuizioni, penalizzate soltanto da qualche piccolo difetto che non gli consente di raggiungere vette innevate e solitarie.
MEMORABILE: La composizione con i pezzi di cadaveri.

Nicola81 18/01/21 23:19 - 2857 commenti

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Thriller che nel tema portante e nelle atmosfere ricorda inevitabilmente Seven, ma sarebbe ingiusto considerarlo un pallido epigono: la storia è ben congegnata e non accusa cali di tensione, il serial killer di turno non ha nulla da invidiare a colleghi ben più blasonati, e gli omicidi sono di impressionante efferatezza. Lambert non è mai stato un fenomeno, e qui si trova alle prese con un personaggio abbastanza stereotipato (un poliziotto acuto ma segnato da una tragedia familiare), però almeno ci mette la giusta convinzione. Chi ama il genere dovrebbe concedergli una chance.

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Ira72 14/06/21 11:36 - 1313 commenti

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Dopo venti minuti appare evidente chi possa essere l'assassino. E invece. Non mancano i colpi di scena in questo thriller la cui sceneggiatura non brilla per originalità ma ben scorre, intrattenendo gradevolmente. Se Lambert pare inadatto al ruolo, per la poca naturalezza dell'interpretazione, è altrettanto vero che la sceneggiatura sopperisce alle sue mancanze inanellando una serie di omicidi dallo sfondo religioso di rara efferatezza, con macabri ritrovamenti. Ritmo e tensione assicurati.

Pumpkh75 10/01/22 15:49 - 1749 commenti

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Compatto. Ricalcato sul modello in auge nel periodo, tralascia ogni arzigogolo per procedere in maniera lineare ma convinta, concedendosi, e questo sotto sotto è il motivo che tanto ce lo fa piacere, sanguinose derapate nel horror puro che colorano di rosso la recita. Tutto ciò che c’è di brutto riguarda invece Lambert: la sua interpretazione immobilizzata (ci pensa Robert Joy a compensarla), la ridicola nuvoletta di Fantozzi che lo segue ovunque, l’enorme mah della sottotrama sul lutto personale.Voto finale? Comunque un bel Seven.

Kinodrop 5/03/23 18:05 - 2948 commenti

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Un serial killer spinto da sedicenti disegni religiosi e un detective ancora turbato dalla morte del figlioletto, sono i principali protagonisti di questo thriller che vorrebbe rinverdire il successo di precedenti consimili. Purtroppo, tranne per l'idea portante di un crocifisso ricomposto con le membra di sventurate vittime, la narrazione ha poca originalità e ad ogni inquadratura si palesa un déjà vu approssimativo. Si fa seguire in virtù di un ritmo sostenuto e per il sanguinoso modus operandi del folle assassino, mentre per nulla rimarchevole è la prova di un monotono Lambert.

Piero68 6/07/23 09:50 - 2957 commenti

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Film derivativo. Peccato che Mulchay, seppur discreto regista, non abbia i numeri di chi nel genere ha fatto di meglio. I troppi chiaro scuri sono gestiti malaccio e alla fine più che avvalorare il prodotto lo rendono a tratti irritante, dal momento che alcune scene sono difficili da seguire. Anche la storia è abbastanza prevedibile. Nel complesso comunque un film discreto.
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  • Homevideo Undying • 30/03/08 23:22
    Risorse umane - 7574 interventi
    Film poco conosciuto, in realtà particolarmente riuscito grazie allo stile secco e al tempo stesso agitato di Russell Mulcahy, regista particolarmente attivo con Christopher Lambert (Highlander, Scacco Mortale) e già responsabile dell'accattivante Razorback - Oltre l'Urlo del Demonio.
    Il film in questione è stato distribuito in DVD da tempo (etichetta CDI-Medusa) pertanto lo si può trovare a prezzi stracciati nei centri commerciali (sui 6 €).

    Se amate il tema stile Seven è consigliatissimo.

    Il film è proposto nel formato anamorfico 1.85:1 con audio in dolby 5.1.
    Vano extra limitato ad quattro schede bio-filmografiche e due trailers (originale ed italiano).
  • Discussione Raremirko • 15/05/14 11:24
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    D'accordissimo con tutti, davvero un buonissimo clone di Seven; Lambert si conferma dotato (è autore del soggetto), anche se la recitazione è a malaapena discreta.

    Comunque davvero buono, e certe scene sono d'impatto (tipo l'apparizione del Cristo alla fine).

    Sottovalutatissimo dalla critica.
  • Discussione Gestarsh99 • 15/05/14 17:21
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Uno dei parti migliori di Mulcahy, assieme a
    Razorback - Oltre l'urlo del demonio.

    Quando lo vidi in tv mi attendevo una mezza ciofeca ciclostilata invece il film mi sorprese molto positivamente, anche perchè non andava tanto per il sottile nelle crudeltà (mi sembra che il passaggio televisivo fosse pure tagliuzzato nella nota scena conclusiva a sfondo splatter/blasfemo).

    L'epilogo richiama in un certo senso il disvelamente conclusivo di un altro cult-movie di epoca e tematica differenti:
    Gli orrori del liceo femminile (1969).
  • Discussione Buiomega71 • 15/05/14 18:06
    Consigliere - 25998 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Uno dei parti migliori di Mulcahy, assieme a
    Razorback - Oltre l'urlo del demonio.

    Quando lo vidi in tv mi attendevo una mezza ciofeca ciclostilata invece il film mi sorprese molto positivamente, anche perchè non andava tanto per il sottile nelle crudeltà (mi sembra che il passaggio televisivo fosse pure tagliuzzato nella nota scena conclusiva a sfondo splatter/blasfemo).

    L'epilogo richiama in un certo senso il disvelamente conclusivo di un altro cult-movie di epoca e tematica differenti:
    Gli orrori del liceo femminile (1969).


    E da una vita che ho in stand-by la vhs della Medusa, ma non mi ha mai ispirato (sento puzza delle solite sevenate da bancarella)

    La presi esclusivamente perchè diretto da Mulchay (regista che amo soprattutto per Highlander e Razorback-appunto- nonchè per quel sottovalutato thriller visionario che è Verdetto Finale)

    Le critiche ufficiali lo massacrano. Sempre detto io che non c'è niente di meglio di un consiglio di un davinottiano, altro che criticatutto!

    Quello che hai scritto, Gest, mi ha incuriosito (e forse mi rispolvero la vhs che pensavo di non vedere mai)
    Ultima modifica: 15/05/14 18:15 da Buiomega71
  • Discussione Gestarsh99 • 15/05/14 19:25
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    E' un film intrigante che ha dalla sua una buona suspense e delle prove attoriali efficaci, un Seven in tono minore.

    Anch'io prima di vederlo l'avevo preso sottogamba.
  • Discussione Raremirko • 16/05/14 23:59
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    A me invece ha sempre interessato.
  • Discussione Raremirko • 17/05/14 00:10
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Aò Buio, pure io ti dico che è buono e che ne rimarrai soddisfatto, fidati.
  • Homevideo Deepred89 • 20/12/14 03:22
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    In Italia uscì al cinema in un'edizione tagliata (espunta un'inquadratura del cadavere sul water, fortemente accorciate la scena della gamba e quella del crocifisso, per un totale di oltre un minuto) per non ottenere divieti.
    Il dvd presenta la versione integrale e probabilmente ciò vale anche per la vhs (immagino siano presi dallo stesso master).
  • Homevideo Xtron • 1/11/23 09:21
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Uscì in edicola nel 2003 in allegato alla rivista di videogiochi PCFun di Edizioni Master. In CD-ROM in formato .avi con codec Xvid.