In barca a vela contromano - Film (1997)

In barca a vela contromano

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Intricata commedia ospedaliera che Stefano Reali dirige offuscando non poco le parti più divertenti in favore di un intreccio che mette in luce più d'una delle magagne riconducibili al comune problema della malasanità. Il protagonista Massimo Migliarini (Mastandrea), apparentemente un giovane ricoverato per un'operazione ai legamenti, non è affatto quello che dice di essere: d'accordo con chi lavora in ospedale, è chiamato a scoprire qualcosa che il film non ha affatto intenzione di svelare subito. Conosce nella sua stanza Gigi (Catania), allettato da quattro anni in attesa di ripetute operazioni alle rotule (non cammina) e diventato l'amico di tutti,...Leggi tutto nel reparto.

Gioviale, espansivo, travolgente, questi entra subito in confidenza con Massimo aprendogli gli occhi sul discutibile operato del medico (Bechini) che lo cura, il quale tuttavia è proprio il contatto di Massimo all'interno. Insomma, fin dalle prime battute si capisce che qualcosa non procede nel verso giusto, lì, e mentre i personaggi dialogano piuttosto brillantemente, nel contempo - utilizzando un riuscito impianto corale - il film comincia a piazzare una serie di colpi di scena che si susseguiranno in gran numero fino alla conclusione, mostrando quanto l'intento primario di Reali sia una costruzione che punta non solo alla commedia o al dramma ma anche a sviluppare una sorta di giallo. Perché in più occasioni noi, insieme a Massimo (Mastandrea, attraverso gli occhi del quale la vicenda viene raccontata), subiamo una serie di spaventosi raggiri che a dire il vero non sempre sono espressi con il massimo della chiarezza.

Il film richiede infatti un'attenzione non comune per essere compreso in tutte le sue parti: molto di ciò che appare chiaro, poco dopo viene messo in discussione, mentre Catania affabula con la sua parlantina citando un ammalato di cancro lì ricoverato che pare si stia riprendendo meglio del previsto. Per questo viene citata (alterandola non poco) la vicenda che dà il titolo al film: quella del navigatore britannico Francis Chichester che, nel 1966, fece il giro nel mondo in barca a vela controvento (“Contromano” lo dice, sbagliando, il personaggio di Mattioli, che peraltro ribattezza “Chipster” il povero navigatore) curando in tal modo “naturalmente” la grave forma di tumore ai polmoni in cui era incorso.

Animato da un cast ricco di volti celebri (ci sono in secondo piano Favino come dottore allupato, Brignano paziente, Conti infermiere...), ben recitato soprattutto da un ottimo Mastandrea, un Catania strepitoso e un Mattioli decisamente in parte, cede invece sotto il profilo della messa in scena, fin troppo povera e penalizzata dall'ambiente unico nonché da una scialba fotografia. Ma anche la regia di Reali non è delle più brillanti, condannando il film a una resa relativamente modesta che – sia per l'originalità della proposta che per la recitazione – non meriterebbe. Di gran classe invece le musiche del maestro Mauro Pagani.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/03/08 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/10/22
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Galbo 27/03/08 15:20 - 12391 commenti

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Un giovane neolaureato in medicina si presta a farsi ricoveare in un reparto di un grande ospedale romano per indagare su un traffico di posti letto a pagamento ma si accorge di essere strumentalizzato. Commedia di Stefano Reali molto divertente ma con un retrogusto amaro dedicato alle storture del sistema sanitario italiano. Il film è molto riuscito nella prima parte, un po' meno nella seconda dove la sceneggiatura diventa più macchiettistica e meno incisiva. Molto bravi Mastandrea e Antonio Catania.

Tarabas 17/05/09 14:57 - 1878 commenti

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Infiltrato in corsia per scoprire il traffico dei posto letto, il protagonista scopre un mondo parallelo non privo di dignità, tra infermieri cinici e malati dal grande cuore. Soprendentemente sincero questo film, che parte senza pretese e poi sale di livello, grazie soprattutto a Catania, qui coprotagonista del sempre bravo Mastrandrea e all'inaspettato Mattioli, portantino cattivo ma in fondo leale, personaggio un po'western. Davvero interessante.
MEMORABILE: "L'ortopedia è così, è una scienza empirica".

Brainiac 19/05/09 00:32 - 1083 commenti

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Sospenderei il mio giudizio sulle commedie italiane anni '90: di quasi tutte conservo un buon ricordo (anche se solo qualche titolo di Virzì mi piace ogni volta che lo rivedo) ma il più delle volte la seconda visione è un po' meno di quanto mi ricordassi, come nel caso di "In barca a vela contromano". I caratteristi (Mattioli, il petulante Catania che straparla, Brignano) non aggiungono nulla, anzi danno quel tocco da commedia commerciale. Eppure i momenti comici ci sono (la scena della telefonata, alcumi comprimari triviali); Catania comunque parla veramente troppo. Non male.

Nando 18/06/10 13:39 - 3814 commenti

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Una storia di malasanità girata con garbo ed attenzione. Un buon cast con un giovane Mastandrea ed una serie di validi caretteristi. La narrazione scorre in maniera lineare con alcuni momenti malignamente ironici. Accattivante l'indagine psicologica dei personaggi.

Vico 19/06/10 03:17 - 2 commenti

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Reali firma una delle migliori commedie degli ultimi vent'anni. Magistrale Catania, vero protagonosta del film, il quale dà vita ad un'interpretazione straordinaria di un malato che reagisce al cinismo ospedaliero che vorrebbe libearsi di lui (autentico bubbone della malasanità) creando un traffico di posti-letto. Ottimo Mastandrea nei panni del ragazzo sempliciotto che affronta un ruolo più grande di sé (quello di spia), autentica rivelazione Mattioli nel ruolo dell'infermiere burbero ma dal cuore d'oro. Bellissima la colonna sonora di Pagani.

Cif 24/09/10 22:43 - 272 commenti

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La commedia italiana anni '90 è questo: prendi un soggetto che proprio non diresti mai (un ospedale, la malasanità), mettici tanti caratteristi (Mattioli, Conti) ed una trama inconsueta (tra il giallo ed il grottesco). Colpi di scena, non si sa mai a chi e cosa credere. Il regista tesse una poesia minore, un lirismo sporco come una corsia d'ospedale e pesante come l'accento romano dei personaggi. Troppo bravo Catania, esageratamente bravo. Sempre positivo Mastandrea, che si è fatto un nome proprio su queste pellicole.
MEMORABILE: Quando "Lazzaro" si alza e cammina: che emozione...

Tomastich 18/02/11 11:55 - 1255 commenti

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Un autentico giro di truffe che sembrano infinite. Troviamo un'ambientazione "policlinica" in questa pellicola di Reali, l'ambientazione che si lega in modo inscindibile dalla storia narrata. Una storia all'italiana: la malasanità, la bugia e il sentimento.

Rambo90 7/10/14 23:21 - 7693 commenti

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Interessante commedia sulla malasanità con tocchi quasi gialli, vista la miriade di colpi di scena ben piazzati. Il film è leggermente penalizzato da una regia con un taglio troppo televisivo, ma è ben supportato dall'ottimo cast dove, oltre al buon duetto Mastandrea-Catania, si segnalano un Mattioli strepitoso e un Favino alle prime armi. Cattura l'attenzione e parla di un tema poco sfruttato dal cinema italiano, con una sceneggiatura brillante e meritevole.

Paulaster 27/10/16 09:56 - 4413 commenti

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Negli anni 90, quando si faceva ancora denuncia sociale, il film esamina il micro malaffare dei posti letto. Le corsie del policlinico come un mercato del pesce dove si smercia la salute al miglior offerente agendo da Robin Hood di borgata. Venature leggere per stemperare, ma il continuo balletto dei dubbi di Mastandrea lascia il segno per giudicare chi se ne approfitta, i dottori assenti e i poveri pazienti. Bravo Catania nel reggere i dialoghi e Mattioli col physique du rôle dell'infermiere trafficone.
MEMORABILE: L'uscita dalla porta principale del cardiologo.

Pessoa 19/01/19 07:15 - 2476 commenti

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Delicata commedia di Reali nata con l'encomiabile intento di denunciare la piaga della malasanità negli ospedali italiani. Purtroppo si tenta di affrontare un elefante con un fioretto e i colpi sferrati, pur colpendo, non incidono mentre le atmosfere noir si sgretolano contro la logica del "volemose bene". Eccellente il cast con Mastandrea molto in parte e Catania, vero mattatore della pellicola, molto in forma. Buone anche alcune caratterizzazioni di contorno, come la caposala interpretata dalla Rossi, mentre Bechini è troppo evanescente.

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Panza 10/10/19 21:51 - 1842 commenti

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L'ambiente ospedaliero tratteggiato da Reali (che sceneggia con la collaborazione di Abatantuono, il quale però non recita nella pellicola) è particolare, un microcosmo che per certi aspetti si avvicina a una bolgia dantesca. La critica alla malasanità italiana rimane in sottofondo (non voleva essere un film di denuncia) e serve come mezzo per indagare sulla psicologia del malato: in questo senso il miglior personaggio è quello di Catania, ciarliero e istrionico. Bravo anche Mattioli, interprete sottovalutato e qua ben impiegato. Fotografia scarsa.
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