Margherita Gauthier - Film (1936)

Margherita Gauthier
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Titolo originale: Camille
Anno: 1936
Genere: drammatico (colore)
Note: Il film è tratto dal romanzo e dal dramma di Alessandro Dumas figlio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/02/08 DAL BENEMERITO REBIS
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Rebis 29/02/08 23:34 - 2332 commenti

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L'amore di Margherita, prostituta d'alto bordo, per il giovane Armando, scatena le ire del di lui padre. Impagabile George Cukor: rubate alla Garbo tutte le legnosità, le scollature, le distanze dal personaggio e le macchinose posture, la denuda e crea la malia, l'icona. Prosciuga la storia di lacrime, la inonda di luce (complice Karl Freund alla fotografia) poi spinge il dramma sul ritmo celere della commedia sofisticata. Per la Garbo una generosa e sincera divinità, il suo apice. Per il cinema un melò terso, smagliante e modernissimo, tra i più belli prodotti dalla vecchia Hollywood.
MEMORABILE: L'arrivo del padre.

Capannelle 20/05/09 09:52 - 4399 commenti

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Poteva pigiare il pedale sul versante melodrammatico ma Cukor ha giustamente equilibrato il racconto con toni da commedia sofisticata mettendo una grande Garbo al centro della scena. Senza rinunciare alla forza dei sentimenti che stringono lei e Armando (un bravo e funzionale Robert Taylor) in una morsa devastante, da vivere con costante partecipazione. Se la Garbo è magnetica altrettanto brava è chi le dona la voce nella versione italiana, Tina Lattanzi.

Daniela 30/01/19 12:53 - 12625 commenti

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Quando appare sul palco del teatro, la cortigiana Margherita assomiglia ad una nuvola avvolta da pizzi e merletti, una bambola di carne per il piacere altrui. E' la passione che la spinge prima a distaccarsi dalla vita mondana ed i suoi orpelli, poi a rinunciare al suo bene più prezioso, l'amore che Armando prova per lei: quella che infine lui stringe fra le braccia, in un epilogo annunciato fin dalle prime sequenze, è una donna infine spoglia, debole e febbrile, ma proprio per questo ancora più sublime, "divina" come l'attrice che le presta il meraviglioso volto di marmo modellato dalla luce.

Siska80 5/10/20 17:45 - 3738 commenti

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Delicata versione della "Traviata" con una bellissima ma un po' fredda Greta Garbo e un affascinante e appassionato Robert Taylor. Valido anche il resto del cast; la trama è abbastanza aderente al romanzo e sono da segnalare gli eleganti costumi e la bella fotografia. Memorabile la scena in cui Armando insulta pubblicamente Margherita, credendola una donna priva di scrupoli; finale inevitabilmente cupo (data l'epoca nel quale il film è ambientato).

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