Color me blood red - Film (1965)

Color me blood red

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un H. G. Lewis decisamente minore, che al di là della bella idea del pittore che dipinge col sangue (poi ripresa anche dal nostro Bergonzelli) offre decisamente poco, a cominciare da effetti di sangue per nulla “creativi” e anzi, presenti svogliatamente quasi solo come trade-mark irrinunciabile del regista. La storia è quella di Adam Sorg (Oas-Heim), artista in crisi d'ispirazione che pare alla ricerca di un colore che possa rendere “vive” le sue tele. Una vera ossessione, risolta solo quando la sua assistente/amante (Warner) si taglia un dito: il sangue che sgorga offre a Sorg l'ispirazione. Comincia a dipingere tagliuzzando prima...Leggi tutto le dita della poveretta, poi le proprie. Ma non basta; c'è bisogno di più sangue, e non potendo togliersene lui ancora (è già mezzo rincretinito dalle improvvisate “trasfusioni” su tela) il primo passo è ovviamente l'accoppamento della poveretta. Se non altro il risultato è ottimo, perché il quadro, portato in galleria, entusiasma un critico e fa salire il prezzo alle stelle. Ma Song non vuol venderlo e viene spinto a farne altri. Serve nuova carne da macello, e un gruppo di ragazzotti in visita nelle vicinanze della casa sulla spiaggia in cui abita sembra fare al caso suo. Ad attrarlo è soprattutto una bella giovane (che è poi figlia della più fervente ammiratrice della sua arte), alla quale chiede di fare da modella per il suo prossimo quadro... Registicamente a dir poco dozzinale (ma questa non sarebbe una novità, per Lewis), il film si trascina per interi minuti senza dire nulla. Il plot è minimale: andrebbe bene per un corto e allungarlo riempiendo le scene con dialoghi inutili o estenuanti camminate del protagonista in casa sua non aiuta. Non è male l'atmosfera alla galleria d'arte, ma sono intervalli brevi, e il nostro pittore psicopatico (numerose le inquadrature sul suo sguardo alienato) non può da solo reggere il peso del film. La tonitruante colonna sonora di Friedman (anche produttore, ancora una volta) aiuta a dare un po' di peso, ma dopo un po' si fa ripetitiva. Si attende insomma il sangue, da sempre la principale ragion d'essere dei film di Lewis, ma al di là di un ragazzotto fiocinato in mare e di un post-sventramento “ad uso artistico” il film cede anche sotto questo aspetto. Recitazione mediocre, fotografia in linea, dialoghi abbozzati (basti vedere le prolungate scene dei ragazzotti in spiaggia, davvero terribili). Resta come curiosità la bicicletta acquatica su cui si spostano Sorg e la sua assistente in mare. Un po' pochino...

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/02/08 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Schramm 21/02/16 13:18 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Rosso su tela bel film si spera? Non contateci troppo. Lewis coniuga la brevità della vita con l’eternità dell’arte usando il sangue come linfatico massimo comun denominatore di corpo umano e opera che lava l’onta della critica e riaccende l’attenzione: per sinusoide, l’una nasce dalla morte dell’altro, in un gioco delle (p)arti tra vita rappresentata e sacrificata. E’ una bella idea, ma nelle sue inette mani va del tutto sprecata, tradita e assassinata dalla staticità, trademark di un cinema orizzontale e sclerotico, incapace di altezza larghezza e profondità. Altrimenti detto: una crosta.
MEMORABILE: Il primo quadro

Anthonyvm 30/05/20 18:58 - 5637 commenti

I gusti di Anthonyvm

Lewis sembra voler dare una sarcastica legittimazione "estetica" al cinema splatter che lui stesso ha creato seguendo in parte le orme lasciate da Corman con Un secchio di sangue e mettendo alla berlina il mondo dell'arte, fra snobismo e contraddizioni dei critici e dubbio talento di certi "autori" (tra cui Lewis pare inserirsi autoironicamente). Il problema, non dappoco, è il tedio: il gore c'è ma il bodycount è limitato, specie in una seconda parte che si sofferma troppo sui giovani "eroi", lasciando in disparte il folle pittore. Statico.
MEMORABILE: La faccia sanguinante della ragazza usata come pennello; La bicicletta-pedalò; La gustosa uccisione sul motoscafo; Il sangue recuperato dalle viscere.

Herschell Gordon Lewis HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Blood feastSpazio vuotoLocandina 2000 maniacs!Spazio vuotoLocandina The gruesome twosomeSpazio vuotoLocandina Blood feast 2
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Undying • 5/10/09 01:42
    Risorse umane - 7574 interventi
    E' solo un film, solo un film, solo un film!

    "It's only a movie, it's only a movie, it's only a movie": è la voce narrante che, nel trailer di Color me blood red, tranquilizza lo spettatore.
    Lo stesso anno, anche in Strait-Jacket (5 corpi senza testa) di William Castle si ode questo efficace slogan/avviso, che in seguito salterà fuori in svariati trailers, ad esempio viene riutilizzato per L'ultima casa a sinistra (1972) o per Last house on dead end street (1977).