Il sesso del diavolo - Trittico - Film (1971)

Il sesso del diavolo - Trittico

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Già l'incipit sulla nave per Istanbul accompagnati dalle note d'una curiosa Stelvio Cipriani's “In-a-Gadda-Da-Vida” mette le cose in chiaro: Andrea (Brazzi), con a fianco nel letto la sexy moglie (Galli), nuda in atteggiamento provocante, le volte le spalle. Così come sul lavoro (è chirurgo) le cose non vanno proprio e il giudizio unanime su di lui si riassume in un'unica parola: "inconcludente". Per questo affoga nell'alcol i dispiaceri della vita e una volta giunto alla villa sul Bosforo di amici (Hakan e Koscina) le cose non andranno meglio. Anzi, scopre che lì ci abitava una sua amica scultrice suicidatasi e ai noti problemi s'aggiungeranno visioni e allucinazioni in buon numero. E' dal...Leggi tutto suo punto di vista che seguiamo una vicenda a cui partecipano anche l'ex governante (Özipek) della scultrice, un misterioso collezionista delle opere dell'artista, una bimba che s'introduce nel giardino della villa e loschi figuri che sembra vogliano ucciderlo. Anzi, qualcuno ci prova già durante una visita al castello, durante la quale Andrea si salva per miracolo. Oscar Brazzi sceglie la via dell'esoterismo, inserisce nella storia più elementi da decifrare che fungono però in buona parte da semplici suggestioni, senza concorrere realmente a comporre quel mosaico "giallo" che si sarebbe portati a tentare di risolvere nelle prime fasi. Lo stesso trittico del titolo (tre volti in bassorilievo che spiccano nel giardino) non si saprà mai fino in fondo cosa rappresenta, così come lasciano abbastanza perplessi scene come quella in spiaggia dove la Koscina riflette lungamente su un rametto di foggia particolare. Di sicuro il sesso ha una parte importante nella storia, ma come ogni componente vi entra ed esce senza trovarvi una collocazione decisa e certa, con le figure femminili che hanno comunque molta più voce in capitolo delle controparti maschili, ferme a osservare subendo gli eventi (Omar/Hakan non a caso toglierà presto il disturbo) e legate a un'immanenza che nel finale le donne abbandoneranno per salire verso l'estasi. C'è però una tale indecisione nella conduzione di Oscar Brazzi che il ritmo talvolta rallenta fin quasi a fermarsi, lasciandoci in balia del girovagare perduto di suo fratello Rossano spesso mummificato in espressioni poco significanti. Qualche buon esterno a Istanbul, il solito gran gusto nella colonna sonora di Cipriani (in cui però il plagio degli Iron Butterfly ricorre un po' troppo) e molti buoni spunti che se si fossero portati a compimento avrebbero anche potuto originare un thriller insolito. Si è optato invece per la strada del surreale e quasi della nouvelle vague con esiti velleitari, che sospendono tutto liquidamente lasciando molto alla libera interpretazione di chi guarda.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/02/08 DAL BENEMERITO IOCHISONO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/07/17
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Iochisono 24/02/08 22:31 - 133 commenti

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Giallo cui doveva collaborare anche Polselli che decise di rimanere in Italia a fare La verità secondo Satana. I fratelli Brazzi invece ci credevano e realizzarono in Turchia questo film che coniuga atmosfere da giallo televisivo dell'epoca (Brazzi era stato protagonista di due successi televisivi: Melissa e Coralba) e sexploitation (il film è uno dei primi che spinge sul versante "amore tra donne"). Molto weird ma pure piuttosto parco di spaventi, ha un'accattivante fotografia colorata e una notevole (esteticamente) Maitena Galli. Interessante.
MEMORABILE: Titoli di testa: la Galli e Brazzi in "cuccetta" sulla nave, con lei che smania nuda e lui che si gira dall'altro lato e spegne la luce. Buonanotte.

Fauno 4/10/11 20:51 - 2212 commenti

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Merita il massimo non certo per la conclusione, che a molti potrebbe apparire banale, ma per i suoi strumenti. A parte la bravura del cast e i magnifici colpi d'occhio di Istanbul, ci sono le sculture, specie il trittico, i costumi, la particolarità quasi unica che su due donne molto belle ne emerga una terza interpretata da un'attrice turca simile alla Cumani Quasimodo a fare lei da vera protagonista... Il regista la lascia andare liberamente e lei sforna doti mai viste prima, quasi a livello della Calamai in Profondo rosso. E l'ouverture con una versione di In-a-gadda-da-vida...
MEMORABILE: Il vassoio con gli zodiaci. Gli alti e bassi di Brazzi.

Albstef90 17/12/13 10:39 - 78 commenti

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Film di ambientazione turca girato a bassissimo budget dal regista Oscar Brazzi. Il film è una sorta di horror esoterico dalla venature thriller-drammatico-psicologiche tinte di giallo. Prodotto weird tipicamente anni '70 in cui il regista si sbizzarrisce come può frammentando il film con un montaggio casuale e molto confusionale inserendo spesso nella pellicola atmosfere oniriche e quasi totalmente no-sense. Da rivedere almeno una volta per vedere ciò che era quel cinema seventies pop.
MEMORABILE: Il ramo sulla spiaggia; La partita a scacchi; Lo scorpione; Le atmosfere oniriche al limite del surreale; Il vassoio speciale con oroscopo.

Dusso 13/02/14 16:14 - 1566 commenti

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Visivamente riuscitissimo, location splendide come la villa direttamente sul Bosforo. Sicuramente il miglior film del regista, che si sbizzarisce in inquadrature e trovate tipiche del periodo e che, grazie alle musica di Cipriani (e alle location), riesce a ottenere il massimo, specialmente nel valorizzare la Koscina. Come trama sembra sempre che debba succedere quel qualcosa che invece si verificherà solo in minimi termini. Finale che può avere doppia interpretazione...

Maik271 30/06/14 20:36 - 436 commenti

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Un misero budget (da qui l'ambientazione turca), Sylva Koscina che flirta con la bella Maitena Galli senza però mai arrivare al dunque, se non nell'onirico finale, una sorta di strega turca ben caratterizzata, un Brazzi che non arriva al dunque e una storia che si fatica a seguire. Da salvare le due bellezze del film e le ambientazioni, da gettare la mancanza totale di suspense. Peccato.

Homesick 8/07/14 17:15 - 5737 commenti

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Sceneggiatura confusa e senza pungoli e regia piatta, che si affanna nell'inane tentativo di evocare un senso di mistero e inquietudine con un lavorìo di sequenze tronche, sfocature, visioni, riti magici e folklore turco. Il “trittico” si compone di due motivi ricorrenti del cinema esotico-erotico-thriller del periodo – il maschio in crisi e le tentazioni saffiche tra le due venuste primedonne -, chiudendosi con una spiegazione finale che all’epoca dovette apparire piuttosto insolita e ardita: insieme ai beneamati umori d’antan, un salvataggio in extremis per la pellicola di Oscar Brazzi.
MEMORABILE: Il montaggio sui titoli di testa, efficace introduzione alla vicenda; il ramo dalla forma strana.

Giùan 18/07/14 23:32 - 4562 commenti

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Quando l'impotente chirurgo, ridicolizzato dalla scultorea Sylva, le mette le mani al collo cercando di cancellar l'onta della propria vilipesa mascolinità, il pensiero non può non correre all'ineffabile tormentone messo in piedi da Arbore/Troisi: "Tu sei il grande latin lover Rossano Brazzi". Ed in effetti, sia pur involontariamente, il film tiene testa per larghi tratti alla gag di Indietro tutta, sfidando ogni buon (non)sense. Gli va dato atto tuttavia di una rustica naivetè, della "turca" fotografia di Trasatti e del dinamico duo saffico Galli-Koscina.
MEMORABILE: Il delirante finale; La circe Hulia Bengun.

Trivex 20/10/14 08:27 - 1744 commenti

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Film di genere, molto di genere. Con una storia praticamente insignificante, ma con notevoli elementi 70s che renderanno interessante la visione per gli addetti ai lavori. Ottime location, belle attrici (ma, nel confronto, la Koscina sbaraglia "l'avversaria"); classici gli elementi di complemento, con il medico afflitto che beve alcolici e fuma dall'inizio alla fine del film, credendo di essere diventato un mediocre (professionalmente e sessualmente). Scene di nudo presenti ma non eccessive, con un finale anche abbastanza incisivo.
MEMORABILE: Lui ci tenta, ma non ce la fa: lei ride.. lo prende in giro.. lui beve.. (che tristezza).

Markus 9/12/14 09:43 - 3690 commenti

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D’ambientazione turca, questo melodramma con venature morbose/sessuali di Oscar Brazzi si “gode” come uno sceneggiato Rai d’antan (tempi morti, tediosi dibattimenti un po’ borghesi sul perché e il per come della vita), ed è quindi l’occasione per dare un senso se vogliamo artistico al suo cinema; resta però il fatto che provoca non poca ilarità la visione di Rossano Brazzi che passeggia stancamente con aria annoiata per tutto il film (con un perenne bicchiere di whisky in mano) a scervellarsi sui suoi drammi.

Lucius 13/05/15 00:36 - 3015 commenti

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Il vento caldo del Mar Nero avvolge come un manto diabolico i personaggi di questo thriller esoterico ambientato in una villa sul Bosforo. La villa in questione racchiude un terribile segreto in un trittico satanico. Siamo al cospetto di una pellicola nera in cui ogni personaggio sembra racchiudere in sé la chiave dell'enigma. Tra sculture ancestrali, misteriosi accadimenti e amori saffici, la chiave per aprire la porta dell'inferno vi sarà servita su un vassoio d'argento. Un film in grado di sovvertire le regole del gioco, di un gioco che uccide!

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Ciavazzaro 20/05/15 23:00 - 4770 commenti

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Visto dopo una lunga attesa, ha soddisfatto le aspettative. Affascinante horror/mistery con una bella ambientazione turca e che presenta un cast variegato ed estremamente interessante, a partire dalla splendida Koscina e la straordinaria attrice che interpreta la diabolica domestica, che ruba veramente la scena; pure Brazzi più che discreto. Meravigliosa la soundtrack del maestro Cipriani, che dà un tocco magico alla pellicola. Non è un capolavoro, ma ha un grande fascino, non annoia mai e si fa seguire con notevole interesse fino alla fine.
MEMORABILE: La scena/sogno sulla spiaggia con la bellezza della Koscina nuda incorniciata dalla divina musica di Cipriani.

Daidae 10/06/15 02:28 - 3183 commenti

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Confuso e molto "ricercato", è un film che ti spiazza. Non è entusiasmante ed è lontano dall'essere un buon film, ma non è neppure una ciofeca. Belle le musiche, stupenda la Koscina qui veramente in gran forma, non male il resto del cast. Ottime le ambientazioni turche. Potrebbe ricordare come stile la mano di un Polselli più raffinato.

B. Legnani 26/12/15 01:08 - 5533 commenti

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Oscar Brazzi ha due armi: il fratello (che è sempre bravissimo) e una bella villa sul Bosforo. Purtroppo manca tutto il resto, a partire dalla storia, che procede con lentezze tediosissime e sbalza con snodi inspiegati. Si finisce col guardare gli attori (e il cronometro che scorre lento verso la conclusione, a sua volta non chiara). Il protagonista (già detto) è sempre un professionista, la Koscina è un po' sottotono, la Galli (qui forse al debutto) è interessante. Si nota la povertà della produzione.

Undying 7/01/16 14:41 - 3807 commenti

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Inenarrabile pellicola che mescola varie forme di preveggenza (astrologia, fondi di caffé, pendolo) senza avere uno sviluppo narrativo coerente e logico (cifrare la partita a scacchi). Brazzi riprende un cast composto malamente, sfruttando l'occasione di una gita a Istanbul e montando (malissimo) il film come fosse un amatoriale ante litteram (ovvero prima dell'avvento delle camcorder). Forse è presente qualche allusione massonica ma a sorprendere è la totale assenza di genere (thriller, erotico, giallo, drammatico). Buono lo score di Cipriani.
MEMORABILE: Lo scorpione intravisto da Brazzi durante un party.

Myvincent 22/01/16 08:59 - 3743 commenti

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Cosa c'è dietro la misteriosa morte di Claudine, una giovane scultrice amante dell'occulto? Il film si concentra sul significato che le sue opere nascondono, proprio come in un rebus da decifrare. I begli scenari d'Oriente incastrano perfettamente i volti dei protagonisti, primo fra tutti quello di Sylva Koscina, qui in un ruolo che "riveste" alla perfezione. Il tutto corroborato da una fotografia esaltata da una trama che riesce a lasciarsi andare dove vuole...

Panza 4/10/16 13:01 - 1842 commenti

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Le parti più criptiche ed enigmatiche trasmettono una certa suggestione (la governante, il bassorilievo, l'apparizione della scultrice morta), momenti alternati però ad altri francamente inutili dei giri a Istanbul della combriccola di amici in vacanza. Perlopiù la narrazione generale è tremendamente confusa, tanto che alla fine il regista non riesce a convincere davvero, anzi. Brazzi, nonostante l'età, si concede qualche scena hot. Malfatta la scena al castello con brutto svarione nel montaggio. Cipriani ricicla il tema di Intimità proibite di una giovane sposa.

Deepred89 22/06/17 23:02 - 3709 commenti

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Quattro borghesi in vacanza a Istanbul tra crisi di coppia (con l'impotenza che incombe e rispettivi drammi), abbondanti chiacchiere, blandi pruriti e ancor più blandi misteri. Un livello minimo lo garantisce la confezione, che copre con piacevoli vapori pop la totale mancanza di arrosto, dove il regista, con la scusa delle metafore sulla vita di coppia, trascura completamente il ritmo e si perde in un finale le cui futilità oniriche non rattoppano i buchi sparsi (a partire dall'intrigo noir). Rossano Brazzi, ottimo, sta al gioco con dignità.

Ronax 23/08/17 02:08 - 1255 commenti

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Coppie borghesi in crisi, belle signore divise fra crisi esistenziali e tentazioni saffiche, sfondi esotici e lussuose ville sul mare: tutto l'armamentario del cinema psichedelico a cavallo fra i '60 e i '70 si dà puntuale convegno in questo sconclusionato thriller dalle risibili venature misteriche allestito dal duo Brazzi senza badare alla logica narrativa ma badando molto alle spese dato che la ristrettezza del budget salta impietosamente fuori a ogni scena. Da segnalare una Koscina in gran spolvero e i ritmi lounge di Cipriani.
MEMORABILE: Le deliziose mises d'epoca della Koscina e della Galli.

Caesars 23/04/18 09:03 - 3794 commenti

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Guazzabuglio indecifrabile di vari generi cinematografici che non riescono a trovare una decisa sistemazione all'interno della pellicola. Un po' di esoterico, un po' di giallo, un po' di erotico, ma alla fine nessuno di questi generi emerge e rimane solo una confusione totale. Certo la bellezza della Galli e della Koscina riesce ad allietare un po' lo spettatore, ma sicuramente non basta a rendere potabile la visione del film.

Rufus68 14/09/18 20:01 - 3844 commenti

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Assolate atmosfere lounge (ricchi bianchi in trasferta esotica), belle signore, un vecchio leone come Brazzi: purtroppo tale materiale, allettante nella sua semplicità vintage, è costretto nelle ritenutezze di una trama di decifrazione impervia. In altre parole: della trama non si capisce quasi nulla. Vaghi esoterismi astrologici, paturnie esistenziali (impotenza dettata dal senso di colpa), una artista suicida, tocchi lesbo. Un minestrone che riceve il condimento di un finale ancor più strambo. Curiosità.

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Ira72 27/01/20 15:11 - 1313 commenti

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Come direbbe il buon Barbieri, un gran "mappazzone". Per nulla intrigante e indubbiamente noioso. Premesso che punta visibilmente più sulla parte erotica che su quella "gialla" (la tensione è inesistente), i protagonisti non fanno altro se non cincischiare da una poltrona a una piscina coi drink in mano, parlando del nulla e facendo ancora meno. L'ambigua figura di Fatma, poi, tra scene oniriche e scene reali, non coinvolge minimamente. Si attende così il finale confidando in chissà quale guizzo a sorpresa che, ahimè, non arriverà mai.

Faggi 5/09/20 14:52 - 1549 commenti

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Sconclusionato e bizzarro, estemporaneo e confuso; a tratti sembra improvvisato lì per lì. Ma con bella musica e una splendida Sylva Koscina. Esempio di psichedelia-pop esoterica mancata? Più o meno. Si nota qualche improbabile audacia; e si nota quella verniciatura che è tipica di certi sottoprodotti capaci, nonostante le crepe formali, di affascinare. Almeno non ci si annoia... Incuriositi, anche, dal voler scoprire dove l'artefice intende condurci (ovvero dove voglia andare a parare). E cosa importa se alla fine tutto precipita nel non-sense involontario? Nulla.

Il Dandi 14/10/20 00:31 - 1917 commenti

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Curioso mix di generi (giallo, erotico, horror, spionistico) che non riesce a nascondere una certa povertà produttiva spacciata per lussuosa (l'ambientazione turca), nondimeno affascinante per la sua verve drammatico-lounge. Brazzi (Oscar) mostra una certa eleganza (il dipinto del "trittico" che fornisce il sottotitolo) che avrebbe meritato una trama più lineare e coinvolgente (in una parola: più comprensibile). Il fratello (Rossano) è di nuovo quello di Coralba, latin lover in crisi di mezz'età perennemente pettinato da spettinato apposta.
MEMORABILE: Stelvio Cipriani plagia spudoratamente (e ripetutamente) "In-A-Gadda-Da-Vida" degli Iron Butterfly.

Noodles 5/07/21 09:08 - 2233 commenti

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Veramente un peccato che le ottime atmosfere ricreate da Oscar Brazzi e le belle location turche facciano da sfondo a una storia completamente nonsense, senza capo né coda, con un finale totalmente da interpretare. Sarebbe cosa buona nei film, per carità, se però ci fosse qualche base da interpretare. Delirio totale dunque, per quanto ben rappresentato. Buono anche il cast, sebbene Rossano Brazzi dia l'idea di essere un pesce fuor d'acqua. Buona la colonna sonora di Stelvio Cipriani, anche se con qualcosa di già sentito. Tutto buon fumo in definitiva, ma di arrosto non se ne vede.
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  • Musiche Daidae • 10/06/15 02:25
    Compilatore d’emergenza - 1313 interventi
    Solo a me è sembrato
    che la musica di testa e di fine film è molto simile
    a quella di Cani Arrabbiati?
  • Discussione B. Legnani • 26/12/15 01:54
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Il cast, proveniente da IMDb, comprende erroracci.
    Questo è corretto, e dovrebbe apparire in futuro così anche su IMDb.

    Rossano Brazzi, Sylva Koscina, Maitena Galli, Fikret Hakan, Güzin Özipek, Aydin Tezel, Hülya Sengül, Ali Necati Çakus, Paola Natale, Brizio Montinaro, Domenico Stefanucci, Franco Romagnoli
    Ultima modifica: 26/12/15 01:55 da B. Legnani
  • Discussione B. Legnani • 26/12/15 01:59
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    la governante si chiami Fatma, da quale attrice è interpretata?


    Si tratta di Güzin Özipek. https://tr.wikipedia.org/wiki/G%C3%BCzin_%C3%96zipek
    Ha lavorato come attrice di cinema, di teatro e di operetta.
    Ultima modifica: 26/12/15 02:02 da B. Legnani
  • Discussione Fauno • 26/12/15 23:01
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Per me sarà sempre indimenticabile...ha reso questo film supremo. FAUNO.
  • Curiosità Ellerre • 30/06/17 16:40
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    Il chirurgo Andrea (Brazzi), in uno dei suoi momenti di obnubilamento, ha la malsana idea di lanciare una sfida a scacchi a Fatma (Özipek), la misteriosa e diabolica governante.

    PRIMA PARTITA
    Evidentemente in balia dell’alcol il buon Andrea non sa bene come muovere i pezzi e alla prima partita, pur trovandosi inspiegabilmente in nettissimo vantaggio (quasi impossibile perdere in quella posizione), riesce a prendere matto in due mosse…



    Andrea gioca col nero e la sequenza di mosse è: … Cxc2+, Rd1 Axa1, Da5#. Ecco la posizione di matto sulla scacchiera...



    La cronaca: lui dà scacco di Cavallo mettendolo in presa, lei sposta il Re invece di mangiare il Cavallo, lui, ingordo, va a papparsi una torre salvo prendere matto di Regina alla successiva...



    SECONDA PARTITA
    Ma ad Andrea non è bastata la lezione e decide di giocare ancora, questa volta con i pezzi bianchi.



    In realtà nel montare la scena vengono mischiate due differenti posizioni, entrambe disastrose per il bianco. La prima posizione è questa:



    Nella seconda (vedi qui sotto) Andrea muove la Torre in h1 per poi subire scacco di Donna in e4. A questo punto non gli resta che abbandonare...


  • Musiche Caesars • 5/07/17 08:55
    Scrivano - 16812 interventi
    Mi ha molto incuriosito leggere, nel commento del maestro Marcel Davinotti, che nel film è presente una versione di Stelvio Cipriani del famoso pezzo "In-a-gadda-da-vida" degli Iron Butterfly
  • Musiche Zender • 5/07/17 09:24
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Sì, è evidentissima la cosa, ne parla anche Fauno nella sua recensione. Puoi sentirla su Youtube (il film intero si trova)
  • Musiche Caesars • 5/07/17 16:08
    Scrivano - 16812 interventi
    Ho sentito il pezzo. Non c'è dubbio, è un ri- arrangiamento di "In-a-gadda-da-vida".
  • Homevideo Caesars • 23/04/18 11:58
    Scrivano - 16812 interventi
    Il film ottenne il visto di censura (nr. 57444) con V.M.14 in data29 dicembre 1970.
    Il film fu risottoposto ad esame a seguito di modifiche di alcune scene e fu approvato, questa volta con V.M.18 (visto nr.57637), il 15 febbraio 1971. Sul sito di Italia taglia si possono trovare dettagli sulle scene aggiunte/modificate (nella scheda del visto di censura 57637).
  • Curiosità Lucius • 29/01/23 00:01
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=220]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/sessodeldiav220.jpg[/img]