Le Mans - Scorciatoia per l'inferno - Film (1970)

Le Mans - Scorciatoia per l'inferno
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Civirani ci aveva già provato l'anno prima a sposare cinema e formula 1 in una commedia francocicciesca che qualche risata la strappava. Con LE MANS (bizzarro il titolo, che fa riferimento all'incidente mortale che si vede in apertura ma che non ha nulla a che vedere col prosieguo) azzarda invece la strada del film sportivo a tutti gli effetti, con lunghissimi innesti di repertorio che innervano una storia elementare. Protagonista è il promettente pilota Dustin Rich (Bonuglia), ingaggiato dall'ex campione John Scott (Jeffreys) ritiratosi proprio dopo l'incidente di Le Mans visto in apertura. Proprietario...Leggi tutto di una scuderia il cui ingegnere ha appena ideato brillantissime soluzioni tecniche per trasformarla in vincente, Scott cerca di convincere Dustin a gareggiare per lui convincendolo di essere un campione. Tutto il film è inizialmente un lungo tira e molla tra i due, poi ampliato ai rapporti con l'altro sesso con l'aggiunta della coppia composta da un collega pilota di Dustin e la di lui ragazza (una giovane Edwige Fenech). Tutto il film però pare più che altro un riempitivo da montare come capita assieme al girato notevole delle corse d'epoca. Curioso che nessuno nel film parli di Formula 1 quando invece le immagini provengono proprio da lì, a cominciare dal celebre incidente a Jarama che vide Jacky Ickx speronare la BRM di Oliver provocando un gigantesco incendio. Un incidente integrato da spezzoni girati da Civirani proprio a Jarama e che quindi si integrano a riprese storicamente interessantissime (c'è anche il pilota "vero" Jean-Pierre Beltoise inquadrato mentre imbarazzatissimo scambia due parole con la Fenech!). Purtroppo LE MANS può al massimo puntare alla curiosità dell'appassionato di automobilismo, perché per il resto è difficile trovare interessanti dialoghi tanto scialbi e figure così insulse cui il modesto cast poco può aggiungere. Oltretutto l'integrazione tra i personaggi e le immagini di repertorio risulta assasi difficoltosa e spesso non si capisce nemmeno per quali posizioni stia lottando il protagonista. Non esiste un minimo di compartecipazione alle gare e tocca prendere atto del risultato a gara conclusa, con epilogo a Monza. Terribile la Fenech nella scena del risveglio post-incidente del fidanzato, ma anche la figura dell'ingegnere rivoluzionario con baffo bianco da nobile sabaudo un po' rintronato non scherza. Attualissimo invece il dibattito iniziale sul senso ultimo delle gare automobilistiche: utili a sperimentare nuove tecniche da trasmettere poi alle auto di serie o sciocco divertimento dai rischi sproporzionati? La questione è ancora aperta (benché si muoia molto meno di allora).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/02/08 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/07/17
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Ciavazzaro 18/02/08 12:43 - 4768 commenti

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Film ambientato nel mondo dell'automobolismo, con un ex-campione di formula uno ritiratosi in seguito a un terribile incidente a Le Mans che cerca di far diventare campione un ragazzo. Il film è poco interessante, la regia di Civiriani piatta. Il cast femminile è molto interessante, ma purtroppo le attrici non si spogliano (la Fenech ci concede solo una maglietta bagnata). Evitabile. Discrete le musiche di Stelvio Cipriani.

Fauno 2/10/10 12:04 - 2208 commenti

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Parte divinamente con titoli e intervista, per poi deflagrare ancora in fase di decollo. A parte i bolidi d'acciaio ed il romanticismo degli autodromi di una volta, il film si riduce a una lunga serie di dispettucci, ripicchine frivole e candeline da soffiare sulla torta, tanto che non se ne può più perfino della componente femminile molto ben dotata, Fenech in primis. Solo per dimostrare che spesso campioni strapagati, come testa non vadano oltre alla loro dote sportiva e così pure il loro entourage. Tante grazie, Osvaldo, lo sapevo già.

Daidae 9/12/11 22:19 - 3168 commenti

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Mi aspettavo di peggio, visto che il regista è Civirani, a mio parere uno dei meno dotati nel nostro panorama cinematografico. Film noiosissimo, senza mordente. Sembra di assistere a un documentario semi professionale sul mondo delle corse in pista. Mediocre e insapore.

Homesick 2/07/13 07:24 - 5737 commenti

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Chi non è appassionato di motori e corse automobilistiche può usare il tasto fast-forward e passare a quando i bolidi non sono in scena; in questo modo si rende anche conto della totale inconsistenza del film, ridotto a brandelli di dialogo messi in bocca a un pugno di attori che fanno svogliatamente capolino di tanto in tanto. E dire che quel titolo rovente e il cappello introduttivo avrebbero potuto aprire una porta su gioie, drammi, marciume e traumi dei retroscena sportivi... Di rara futilità.
MEMORABILE: Il compleanno del vecchio Franco Pesce.

Maik271 29/03/15 13:08 - 436 commenti

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Un incidente determina la fine della carriera di un pilota che cerca il riscatto nel mondo automobilistico come costruttore con l'aiuto di un esperto del campo e un pilota promettente. Il grande utilizzo di immagini di repertorio di gare vere (compreso l'incidente di Le Mans a cui si ispira il titolo) ne fa in certi momenti quasi un documentario. Non di grande interesse il resto, dialoghi inconsistenti, cast mediocre; belle donne sempre vestite e buone musiche di Cipriani.

Il Gobbo 4/01/16 10:38 - 3015 commenti

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Già i film sulle corse sono noiosi, come peraltro le corse stesse. Se poi gli americani schieravano Steve McQueen o Paul Newman e noi si rispondeva con Bonuglia... Certo gli americani non avevano Edwige, però qui sottoutilizzata. Roberto Messina fa il pilota tedesco accreditato come Bob Messenger (!). Civirani farà anche I due della Formula 1, chissà se riciclando il materiale

Dusso 6/11/17 18:50 - 1566 commenti

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Molto interessante per chi è appassionato di corse (le vere riprese delle gare dell'epoca). Il film, a dispetto di un regista solitamente peggiore, è nei "raccordi" tra il vero e il falso, discretamente realizzati. Il problema principale è che i filmati delle gare sono decisamente troppo lunghi e che durante le stesse non si riesce a capirne l'andamento se non nel finale. Su tutto questo si costruisce un film con un bel cast femminile (nude look della Fenech e un capezzolo della Iacopucci il massimo concesso). Noioso ma a suo modo originale.

Myvincent 14/06/20 08:19 - 3726 commenti

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Col pretesto della tragedia di Le Mans si sviluppa questo film dalla trama esile e naturalmente incentrato negli ambienti delle corse automobilistiche. Maurizio Bonuglia viene sfruttato anche qui per quel suo piglio ribelle e anticonformista, mentre Lang Jeffries è perfetto nel ruolo di ex-campione, serio nei suoi proponimenti di talent-scout e di poche parole. Tutto il resto è un insopportabile ronzio di motori e scene di gare che occupano quasi i 3/4 del film, rendendolo sfiancante a dir poco.

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  • Homevideo Geppo • 4/11/08 15:05
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Disponibile in Germania il DVD con traccia audio italiano e tedesco.
    Etichetta: MCP
    Durata '92
    Ultima modifica: 4/11/08 23:11 da Geppo
  • Homevideo Xtron • 9/08/12 18:35
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Medusa ha una durata di 1h32m06s

    Ultima modifica: 10/08/12 09:23 da Zender
  • Curiosità Zender • 10/07/17 19:59
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Moltissime le scene automobilistiche nel film. Vediamo le principali:

    LE MANS 1955
    L'incidente di Le Mans a cui fa riferimento il presentatore del dibattito a inizio film e dal quale - dice - si è salvato il presente in studio John Scott (Jeffries), ritiratosi dalle gare dopo quel giorno, è quello che avvenne davvero alla 24ore di Le Mans dell'11 giugno 1955 e che causò 84 morti tra il pubblico sulle tribune, dove volò l'auto. Le tante immagini di repertorio che si vedono nel film vengono da lì:



    JARAMA 1970
    La prima gara di F1 cui assistiamo nel film è quella di Jarama del 19 aprile 1970. Al via vediamo vediamo la prima fila con Jack Brabham su Brabham (n. 7), Denny Hulme su McLaren (n. 5) e Jackie Stewart su March (n.1):



    Durante la corsa ecco la Lotus di Graham Hill (col casco identico a quello che porterà suo figlio Damon):



    Al primo giro si sfiorò la tragedia, con la BRM di Jackie Oliver che centrò in curva la Ferrari di Jacky Ickx (insieme avevano vinto la 24 ore di Le Mans l'anno prima, per coincidenza!). La scena viene riportata nel film e si vede che durante l'incendio Oliver salta fuori dall'abitacolo:



    A questo punto subentra la fiction: Oliver si "trasforma" in Dustin Rich (Bonuglia), che gira nella stessa curva una scena in cui viene ricreato l'incidente. Lo si vede saltare dal fuoco in primo piano...



    ...togliersi il casco...



    ...e buttarsi nell'erba a farsi spegnere il fuoco che lo sta ancora bruciando:



    Cosa che realmente avvenne durante il vero GP (immagine qui sotto), solo che il pilota incendiato non era più Oliver ma Ickx, che ne uscì con diverse ustioni:



    ZANDVOORT 1970
    Altra tragedia nel gran premio d'Olanda del 21 giugno 1970 a Zandvoort. Qui sotto vediamo la Fenech che parla con un Jean Pierre Beltoise (il pilota vero, allora in forza alla Matra-Simca) evidentemente in imbarazzo:



    Al via (sempre immagini di repertortio integrate nel film) si vedono in prima fila scattare in testa Jacky Ickx (Ferrari, a destra) e Jochen Rindt (Lotus, a sinistra):



    Qui il gruppo si sgrana: Ickx precede Rindt (che vincerà), Jackie Oliver (BRM) e Jackie Stewart (March):



    Al 23° giro la tragedia, e qui subentra la fiction: Franco (Di Paolo), l'amico di Dustin nonché compagno di Cora (Fenech), esce di pista e si salva all'ultimo momento lanciandosi fuori dall'auto:



    La macchina s'incendia creando un rogo pauroso a bordo pista (nel film senza vittime):



    La realtà è purtroppo diversa: in quel rogo morì sul colpo il povero Piers Courage (sulla sua De Tomaso), decelerando da 260 all'ora a zero in una sessantina di metri (questa è un'altra immagine, non più presa dal film):



    MONZA 1970
    Per quanto riguarda l'ultima gara si passa disinvoltamente dalla F1 alla F5000, una formula a ruote scoperte decisamente minore e più economica (e senza che Dustin Rich si accorga di correre in un campionato completamente diverso!)! Siamo per l'esattezza al Gran Premio Lotteria di Monza del 21 giugno 1970. Non è stato facile risalire all'evento esatto (nel film non si spiega mai nulla), ma capendo facilmente che il circuito è quello di Monza...



    ...ho poi individuato la Lola T190-Chevrolet dello svedese Ulf Norinder...



    ...e la McLaren M10B-Chevrolet di Howden Ganley avendo così la certezza che l'evento fosse proprio quello: