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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/02/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 16/02/08 17:38 - 5737 commenti

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Commedia surreale-fantastica con l’ennesima critica ad una borghesia inesorabilmente votata a consumismo e conformismo. Percepibili reminescenze del primo Avati e delle stravaganze visionarie di certo Fellini, al quale peraltro il personaggio di D’Orsi (un regista di nome “Oderico Chellini”…) fa chiaramente il verso. Strambo Antonelli, tutta moine e sorrisi la Rome. Si vede l’ex colonia di Rimini, la stessa poi utilizzata in Zeder. Film suggestivo, ma riuscito solo a metà.

Renato 28/12/08 00:50 - 1648 commenti

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Un'opera strana ma di un certo interesse, figlia dell'assoluta libertà espressiva che il nostro cinema possedeva in quegli anni. Le ricercatezze sono forse fin troppe perché il film funzioni veramente, ed alla fine appesantiscono un po' tutto il discorso sul consumismo che è alla base dell'operazione; in ogni modo l'eleganza della confezione prevale su qualche sofismo di troppo. Le belle musiche di Nicola Piovani ed un notevole utilizzo degli esterni completano un buon film, che col tempo forse è invecchiato meno bene di altri.

Daidae 31/07/10 00:03 - 3183 commenti

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Non mi è piaciuto per niente. Noioso e incomprensibile, ho davvero faticato ad arrivare alla fine. Francamente non ci vedo nessuna somiglianza con le altre opere "contestatarie" come il bellissimo Hanno cambiato faccia o anche La proprietà non è più un furto (ma lì era davvero un altro paio di maniche). Un solo pallino.

Fauno 19/05/15 10:07 - 2212 commenti

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Il film verte sul condizionamento dei consumatori, spinti ad acquistare qualsiasi prodotto che possa rendere la vita un tale confort da annullare la volontà di fare alcunché. La visionarietà impiegata allo scopo è totale, come anche il surrealismo, che è non plus ultra, ed è solo con l'amore (ma con quello più vero!) che si può andare oltre. Chi si ribella restando fedele ai propri istinti viene candidato a detenere il potere supremo; chiaro che non potrà più cambiare ciò che ormai è irreversibile e acquisito. Dire splendido è davvero poco.
MEMORABILE: L'abito della Rome; Le attività ludiche e i punteggi degli amici; Il discorso di Mr. Smack.

Cotola 1/09/15 23:25 - 9052 commenti

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Film inusuale nel panorama cinematografico italiano (allora per la verità, meno asfittico di oggi): siamo dinanzi ad una sorta di favola-apologo contro il consumismo, la pubblicità ed il mito del denaro. Il protagonista è un ribelle che culla sogni amorosi: riuscirà a coronarli? La pellicola è discontinua e quindi non tutto funziona appieno, ma si lascia guardare piacevolmente e la confezione è buona e molto curata. Bella l'ambientazione ravvennate. Musiche di un giovane Piovani. Finale per nulla scontato. Non male.

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  • Discussione Fauno • 20/05/15 22:07
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Per Daidae: col film di Petri direi che non ha molto a che fare, perchè lì più che una ribellione al consumismo era una tentata distruzione dalle fondamenta di chi era pieno di denaro, e l'attività era centrata su una sola persona che faceva da prototipo a chi non aveva avuto scrupoli pur di arricchirsi.

    Molto più azzeccato il parallelo col film di Farina, che concordo sia molto bello, ma quello era un drammatico con venature horror, mentre questa è più una commedia grottesco-surreale, quindi, pur sovrapponendosi in certi argomenti, è impostata molto diversamente. FAUNO.