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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/02/08 DAL BENEMERITO G.GODARDI
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- Quello che si dice un buon film:
G.Godardi - Mediocre, ma con un suo perché:
Supercruel, Stubby, Viccrowley, Galbo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Gestarsh99, Jena, Daniela, Nando
Cinino produttore di reality show ha una brillante trovata: prendere dieci condannati a morte da tutto il mondo e piazzarli su un'isola a scannarsi tra loro. Ovviamente chi rimane avrà la grazia. Astuto action movie veicolo per una star del wrestling, che mescola all'azione pura anche un briciolo di riflessione sui media. Scorre via velocemente ed è ricco di scene d'azione. Certo molto è già stato visto (Battle royale e Fuga da Absolom) ma il risultato è più che discreto. Vinnie Jones ormai si è specializzato in psicopatici. Una visione la merita.
Mediocre action, dove tra cazzotti e un paio di velleità di critica sociale si finisce per annoiarsi. Gli elementi per divertirsi ci sarebbero tutti, ma le scene di combattimento/lotta sono banali, piatte e con una regia confusa. I personaggi non sarebbero nemmeno male, tamarri e grezzi al punto giusto, ma nessuno ha in bocca la battuta giusta. In italiano, a onor del vero, si perde molto, perché le caratterizzazioni sono perlopiù veicolate con accenti e sfumature linguistiche. Stone Cold deve sudare per avvicinare il The Rock attore.
Anche per il "Texas rattlesnake" è venuto il momento di esordire come assoluto protagonista in una pellicola targata WWE. Idea non molto originale ma che tutto sommato potrebbe sollazzare gli amanti dell'action allo stato puro, peccato che non incide più di tanto. Austin comunque non stona affatto, fisicamente c'è e del resto dice quattro battute in croce. Certo che questi presunti super criminali fanno un po sorridere, due donne una con marito piagnone, un giapponese di 150 cm, uno spacciatore, un pizzaiolo meridionale.
I creatori di Battle Royale e L'implacabile si saran mangiati le unghie degli alluci assistendo alle zotiche derive baccaglianti cui i loro inumani spettacolini futuristici han condotto in questi anni di mortality show caprini. Del tutto fuori luogo, col film qui presente, tirare in ballo riflessioni etiche sul guardonismo telematico e sul "mors tua vita mea": The condemned è solo un prodottucolo celebrativo in gloria del wrestler 'merecano Steve Austin, un GF isolano in cui scatenare l'erculeo lottatore proprio come sui ring della WWF (purtroppo non quella per la protezione animali). Anencefalico e dinamitardo come i Bay-film.
MEMORABILE: La cavigliera esplosiva lanciata con precisione millimetrica dentro l'elicottero in fuga; Il detenuto italico doppiato come il Benigno di Ragazzi fuori...
Ma sì dai, cosa ci si può aspettare da un film targato WWE? Un eroe pompatissimo e di poche parole e un variegato gruppo di scoppiati di ogni risma a far da vittime sacrificali. Non passi nemmeno per la mente il paragone con Fukasaku, qui siamo dalle parti dell'action caciarone dalla profondità di una pozzanghera dove anche il tentativo di far critica al potere mass mediatico lascia il tempo che trova. Tra i vari galeotti si fa ricordare Manu Bennet, il Crisso di Spartacus Sangue e sabbia.
Action americano che mette insieme un gruppo di "bastardi senza gloria" destinati a massacrarsi in nome della logica televisiva da reality show. Spunto già usato e realizzazione che può essere apprezzata per quel che riguarda ambientazione e scene d'azione. Purtroppo la caratterizzazione dei personaggi è oltremodo banale e il protagonista Steve Austin pochissimo espressivo. Meglio l'antagonista sadico Vinnie Jones.
Film prodotto dalla federazione del wrestling tutto sommato insignificante. La prima parte intriga quando vengono recuperati i brutti ceffi e si pregustano divertenti scontri stile L'implacabile. Ma i tipacci non sono poi granché e anzi spesso sono oltre il ridicolo. Si salvano solo Steve Austin, sorta di Schwarzy di quarta categoria e lo psicopatico as usual Vinnie Jones. Il film poi toppa completamente negli scontri tra i bruti, assai fiacchi e coreografati davvero male. Solita moralina finale anti-media ma pienamente pro USA.
MEMORABILE: il "terrore di Palermo", reso come una macchietta italica esagitata, che finisce subito impiantato su un palo
Produttore tv privo di scrupoli organizza un reality all'ultimo sangue da trasmettere in rete: teatro un'isola tropicale disabitata, protagonisti 10 condannati a morte prelevati in varie prigioni di cui uno solo dovrebbe sopravvivere al termine dello spettacolo... Film derivativo e di rozza fattura appesantito da discorsi moralistici appiccicati con lo sputo e deviazioni inutili. Quanto all'unico motivo di interesse, ossia vedere omaccioni che si menano di brutto, per fortuna accanto al bisteccone Austin figura anche il sadico Jones, ma comunque non si fa oltre la routine.
Un'edulcorata denuncia della televisione reality infarcita di notevole violenza gratuita in cui si narra la vicenda di carcerati che debbono sopravvivere su un’isola lottando tra loro. Pellicola poco memorabile che però si avvale di due personaggi degni di nota; Austin, stella del wrestling, e Jones, calciatore gallese di buon livello considerato tra i più “cattivi” della storia. Probabilmente i due alzano il volume ma tutto appare telefonato, nonostante il violento finale.
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- Istruzioni rapide per l'assemblaggio:
* prendete una bella isola insulare, isolata, solinga e solitaria alla Battle royale
* disseminatela di telecamerine allacciate in streaming coi computer di tutto il mondo (previo login a suon di dollaroni)
* prendete poi degli energumeni pericolosissimi e stereotipatissimi dalle peggiori carceri del mondo (meglio se palestrati e con le sopracciglia assai curate)
* prendete ancora dei bei collarini esplosivi e sensibilissimi da applicare alle caviglie dei bestioni di cui sopra (modello L'implacabile e/o Sotto massima sorveglianza)
* consegnate il mortale conto alla rovescia nelle mani di una star del wrestling statunitense invulnerabile e amatissima (Stone Cold Steve Austin)
* godetevi la fiera dell'inutilità più banale, schematica, stupida e fracassona.
That's it. - Ma quanti ne han fatti di sti reality con ammazzamenti? Già La decima vittima non era una novità assoluta... ed era il 1965!
- Io l'ho visto perchè speravo ci fossero dentro anche le sacche rosse del film ricercato da Rambo90 e invece nisba...
