Co-produzione tra Canada ed Usa, chiaramente ispirata da Mulder e Scully (interpretati, anche per il grande schermo, da David Duchovny e Gillian Anderson) e fedele - per struttura e stile - alla celebre serie televisiva. Tanto da sembrare una pura estensione che si dilunga dal monitor (all'epoca e per la maggiore) in formato 4:3 su uno schermo panoramico in 16:9 (2.35:1). Ma il contenuto è lo stesso, protratto su 120 minuti: avendo l'effetto - in diversi contesti - di provocare noia e stanchezza data dalla lunga durata della pellicola.
Versione per il grande schermo delle avventure degli agenti Mulder e Scully, in gran parte deludente. La storia ha un lento procedere, con qualche buco narrativo e vari personaggi in gran parte prevedibili. Bowman alla regia non trova il passo giusto e così, dopo un inizio interessante, il ritmo si affloscia. Interpreti al di sotto delle attese. Non brutto ma poco interessante.
Non memorabile trasposizione cinematografica del celebre serial televisivo. Il film aggiunge ben poco alle complesse trame della serie e in alcuni punti la vicenda pecca di chiarezza nella sceneggiatura che appare eccessivamente oscura e rigorosamente riservata agli "addetti". La regia inoltre è piuttosto anonima. La situazione migliora un po' nella seconda parte in cui il ritmo è più sostenuto e la storia maggiormente avvincente.
Film realizzato durante l'era di X-files e quindi in concomitanza con la serie televisiva, riproduce fedelmente l'atmosfera che ha catturato così tanti telespettatori nel mondo. L'idea che se ne ricava, tuttavia, è quella di un prodotto per la tv "allungato" per il cinema. Comunque sia un buon prodotto, godibile e ascrivibile a pieno titolo alla golden-age della coppia Mulder-Scully. Certo, da una trasposizione cinematografica ci si aspetta qualcosa di più. Due pallini e 1/2.
In un punto non precisato delle vicende della serie tv si colloca la storia del film, spin off della sottotrama della cosiddetta "X-Files Mithology" legata alla cospirazione aliena con il "Consorzio" o "Governo Ombra". Di fatto, è una puntatona di due ore in cui Scully viene infettata da un virus alieno e salvata da Mulder grazie all'intervento di uno dei cospiratori, colpito da improbabili scrupoli. Tutti gli altri personaggi del serial, come Skinner e Spender, hanno pochissimo spazio. Storia ardua da seguire per chi non è fan della serie. Un po' lungo.
Si inserisce bene nel contesto della serie, quasi come fosse un ulteriore episodio di quelli divisi in due parti. Paradossalmente è proprio questo il principale difetto della pellicola che, pur essendo avvincente e ben realizzata, non riesce mai a elevarsi al di sopra di un cosiddetto "episodio di lusso". Ma forse è giusto così, poiché in caso contrario avrebbe snaturato il senso della serie nella quale si inserisce.
Un buon fantathriller, ottimamente diretto da Bowman, che non molla la tensione per tutti i 120 minuti. Api "assassine" che riecheggiano Swarm, campi di grano in stile Grano rosso sangue (addirittura in Tunisia!), finale col gatto delle nevi che omaggia Shining, lobby massoniche, corpi umani che fungono da incubatrice aliena... Il tutto si sussegue con abbondanti colpi di scena. Disgustosi (e non poco feroci) gli alieni creati da Tom Woodruff jr, anche se si vedono poco. Godibile anche per chi, come il sottoscritto, non ha mai visto la serie.
Il film di X-Files soffre di un limite intrinseco al serial: deve portare la narrazione al limite dell'apocalisse per poi tirarsi indietro all'ultimo minuto, visto che gli autori hanno bisogno di lasciare il mondo così com'è. Questo corteggiamento infinito dello spettatore senza arrivare all'amplesso genera frustrazione, cosicché per sfogare tutta l'energia accumulata invano sentiamo il bisogno di sfogarci con chiunque, anche col pessimo Emmerich, il quale magari non distruggerà il mondo ma almeno gli infligge seri danni.
Discreto lungometraggio che mantiene fede alla serie madre, mischiando fantascienza e thriller politico. Non c’è quell’alone di mistero che rese speciali le prime stagioni, lasciando spazio a virus extraterrestri, astronavi giganti e quant’altro. Tanta tracotanza può soddisfare l’ingordigia dello spettatore più famelico, per quanto nel finale tutto deve tornare com’era prima per continuità con la serie. Un voyerismo, quindi, che soddisfa a breve, lasciando quel senso di insoddisfazione dopo. Nasconde piccole citazioni al suo interno.
Visto il grande successo su piccolo schermo, X-files arriva anche al cinema in quello che più che un film sembra un episodio doppio dell'omonima serie tv. Il film di Rob Bowman non è brutto, ma piuttosto anonimo e insipido. Alieni, mostri, complotti e misteri non mancano, ma nonostante questo un po' ci si annoia. Comunque una visione la merita e per la comprensione della storia non è necessario conoscere la serie.
Rob Bowman HA DIRETTO ANCHE...
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"Lo spirito è quello dei film dei grandi complotti, come Tutti gli uomini del presidente o Incontri ravvicinati del terzo tipo, che amo molto, dove esisteva un approccio intelligente all'universo degli alieni"
Fonte: Rob Bowman dixit, anteprima del film su Ciak maggio 1998.
Effettivamente c'è sentore di questi film durante la visione.
Ma le citazioni vanno da La cosa(l'antartide e i corpi umani ospiti di parassiti), L'invasione degli ultracorpi(il virus alieno si espande su corpi inermi), Shining(il finale sul gatto delle nevi), Swarm(le api "assassine") e finanche atmosfere kinghiane alla Children of the corn(i campi di granturco, i ragazzini all'inizio).