Canicola - Film (2001)

Canicola

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/02/08 DAL BENEMERITO REDEYES
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Redeyes 5/02/08 09:58 - 2449 commenti

I gusti di Redeyes

Canicola è una afosa, sudaticcia striscia di cemento coperta di flaccidi, senili corpi nudi. Sotto una soffocante calura è una sequenza di piccole storie familiari dove l'amore non entra se non per strade laide e tortuose. Un vecchio che rievoca la propria moglie morta. Una coppia distrutta da un dramma immane. Una donna sola e rugosa che cerca, rovistando nell'immondizia dell'alcool, una parvenza d'amore. Un' autostoppista logorroica che diverrà agnello sacrificale. Una giovane ragazza, prossima all'annichilimento, che s'interroga sull'amore.

Renato 23/09/08 12:58 - 1648 commenti

I gusti di Renato

Compilation di sgradevolezze assortite, raccontate con ritmo lento e camera spesso immobile. Seidl butta nel calderone anche un po' di sesso per evitare di far addormentare il suo pubblico ma, in qualche modo coerente con sè stesso, riesce perfino a renderlo fastidioso. Dopo due ore si ha comunque l'impressione di aver visto il classico film da festival (puntualmente premiato) che scivolerà via dalla memoria molto in fretta.

Capannelle 14/03/09 21:10 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Non va per il sottile Seidl, il suo componimento appare disturbante nella sostanza di certi passaggi e coraggioso nella scelta di esporre attori poco... presentabili. È vero però che tutta questa piccola borghesia da macero sta diventando sempre più di maniera. Che certi dialoghi senza costrutto e lentezze da festival se le poteva risparmiare. Che tutto sommato l'autostoppista merita la fine che fa. Villette a schiera e arredi minimali aiutano la sensazione generale di squallore.

Cotola 1/09/09 21:07 - 9044 commenti

I gusti di Cotola

Non male questo ritratto di un’umanità bizzarra, disturbata, deviata, chiusa in se stessa, ma soprattutto sola ed essenzialmente bisognosa di dialogo col prossimo. Il regista descrive con efficacia il senso di solitudine dei suoi personaggi da cui deriva una certa aridità dei sentimenti. Qualche scelta registica è discutibile (specie la scelta di scivolare, seppure brevissimamente, nel porno) ma l’insieme tiene.

Brainiac 3/09/09 16:41 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Quando un film precorre la cronaca con così largo anticipo, non si può che fare un plauso alla lungimiranza di un regista. Otto anni prima che la sconvolgente vicenda del segregatore di Amstetten vedesse la luce, infatti, Seild descrisse l'apparente impassibilità austriaca, ovattata borghesia sotto la quale proliferava un universo marcescente ed infetto. Il sesso si rende pornografia in quanto scollegato da ogni parvenza di legame affettivo. La regia ha un taglio quasi documentaristico, stile canonico ma adeguato all'indagine sociologica intrapresa.

Lucius 26/06/10 20:30 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Originale, con qualcosa di geniale nello script ed un'ambientazione caldissima. Una pellicola inusuale, divertente e particolare ambientata alla periferia di Vienna, dove strani personaggi, presi dall'afa, vanno in giro in mutande e ne combinano di tutti i colori. Particolarmente azzeccata la psicologia dei caratteri.

Greymouser 4/07/11 21:25 - 1458 commenti

I gusti di Greymouser

Austria, periferia viennese. Uno sfondo di supermercati, tristi villette piccolo-borghesi e appartamenti anonimi. Solitudini e vite vuote, che si cerca di riempire con la violenza, la meschinità e l'abuso della vita altrui. Un'afa che fa imputridire anche i sentimenti. La regia di Seidl è soda caustica e carta vetrata, e scava con acida, impassibile cattiveria in queste esistenze scorticate, in cui si mescolano, indistinti, vittime e carnefici. Un film che lascia una patina di indefinibile disagio.

Galbo 8/07/11 07:04 - 12393 commenti

I gusti di Galbo

C'è poco da stare allegri per la visione del genere umano fornita dal regista Ulrich Seidl. L'autore viene dal mondo dei documentari e si vede: con la precisione dell'entomologo ritrae la vita di un'ordinaria periferia urbana nella quale pare non ci sia posto per sentimenti o atteggiamenti positivi ma tutto è all'insegna della meschinità e della depravazione. Regia notevole e impressione finale disturbante ma tremendamente efficace nel suo genere.

Pigro 22/01/13 10:23 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Tutto il marcio piccolo-borghese di tutte le piccole Austrie di questo piccolo mondo eccolo spiattellato in un film spietato, grondante sesso rancido e miseria, violenza sfogata e dolore senza sfogo. Tante non-storie nei non-spazi di una non-esistenza moderna: villette a schiera linde e laide, orizzonti accecanti di centri commerciali, appartamenti irrispettabili. I separati in casa, il vedovo con la colf, l’autostoppista logorroica, la coppia con l’amico matto, il piazzista di sistemi di allarme: se questi sono uomini. Un pugno nei coglioni.

Pinhead80 25/03/15 11:39 - 4760 commenti

I gusti di Pinhead80

Può un quartiere soleggiato mettere a nudo la natura perversa dell'uomo? Seidl sembra dimostrarci che non solo è possibile ma ineluttabile. In questo microcosmo abitato da persone tarate e da corpi in sfacelo non c'è spazio per alcun tipo di umanità, ma solo il mero interesse personale. Non importa il modo in cui si arriva a soddisfare le proprie necessità, non importa quanto questo possa essere degradante moralmente e fisicamente. Lo sguardo nichilista di Seidl fa male per come riesce a far emergere il marcio nascosto nell'apparenza.

Ulrich Seidl HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Paradise: LoveSpazio vuotoLocandina Paradise hopeSpazio vuotoLocandina In the basementSpazio vuotoLocandina Import/export

Minitina80 17/11/19 09:29 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Seidl avrà sicuramente avuto le sue ragioni per concepire un film simile, ma è un'impresa ai limiti dell'impossibile sorbirsi due ore del genere. Sullo schermo si alternano persone insignificanti che parlano a vuoto o fanno cose senza senso. Se l'intento era mostrare la vacuità e l'isolamento interpersonale raggiunto dal popolo austriaco, l'obiettivo si può considerare raggiunto, ma il prezzo da pagare è alto perché il livello di pesantezza è abnorme. Una rappresentazione sconcertante da cui si desidera soltanto scappare.
MEMORABILE: L'insopportabile autostoppista.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Cotola • 31/08/09 23:30
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Il film ha vinto il premio della giuria a Venezia nonostante l'opposizione di Nanni Moretti che era il presidente.

    Fonte: Il Mereghetti 2006