Come uccidere vostra moglie - Film (1965)

Strepitosa commedia su uno scapolo impenitente che dopo una notte di bagordi si trova sposato con una donna: meravigliosa (Virna Lisi al suo meglio), ma pur sempre moglie. Accusato a torto di averla uccisa, si farà assolvere per "legittima difesa" da una giuria di mariti. Ritmo frizzante, due protagonisti eccezionali e due comprimari (il cameriere Terry-Tomas e l'avvocato Mayehoff) all'altezza che danno vita a un film godibilissimo, tra i migliori del genere "scapoli vs. ammogliati" molto in voga in quegli anni. Splendidi anche i fumetti!

Simpatica commedia in cui Lemmon è mattatore assoluto coadiuvato da una splendida Virna Lisi che fa il suo esordio oltreoceano e da alcuni comprimari di gran classe. Non tutto diverte allo stesso modo ma alcuni momenti sono particolarmente riusciti come quello dell'irruzione al circolo. Gustosi ma esornativi i fumetti.

Scritta da George Axelrod, autore di Quando la moglie è in vacanza, questa commedia diretta da Richard Quine è una piacevole farsa che mette alla berlina (come nella migliore tradizione del genere) il tipico maschio americano. Dotato di una regia disinvolta che riesce a mantenere un ritmo adeguato, il film si avvale di buone interpretazioni sia degli attori principali (compresa Virna Lisi) che del formidabile cast dei caratteristi.

Single per vocazione, un disegnatore di fumetti si ritrova suo malgrado sposato con una straniera che non capisce una parola di inglese. La donna è una splendida bionda molto affettuosa e disponibile, però ai suoi occhi ha l'enorme difetto di essere... moglie. Commedia piuttosto simpatica, anche se troppo forzata per essere davvero divertente. Lemmon mattatore può contare su un'ottima spalla comica (Terry-Tomas), mentre Virna Lisi, considerata la parte, deve affidarsi unicamente alla sua bellezza, peraltro considerevole.

Commediola sfilacciata e smaccatamente misogina e maschilista, salvata esclusivamente dalla verve incontenibile di Lemmon e dalla bellezza mozzafiato della nostra Virna Lisi. Stupisce che a firmare un copione tanto altalenante sia Geroge Axelroad, artefice di vari capolavori (uno su tutti, Quando la moglie è in vacanza). Si lascia seguire per la simpatia degli interpreti e per la cura della confezione ma Quine ha senz'altro fatto di meglio.

Fumettista scapolone, incastrato da donzella italiana, progetta un divorzio estremo. La spudorata misoginia diventa biblico proclama nella trascinante scena del processo per uxoricidio. Meno male che sotto la scorza maschilista vibra una brillante commedia intonata al più classico humor, e sostenuta da un Lemmon in gran forma (e da una Virna Lisi bella e brava). Qualche macchinosità o impaludamento di troppo non frenano l’esprit comico borghese, che si scatena in una complessiva presa in giro di maschietti e femminucce.

Un disegnatore di fumetti, che è anche un inguaribile playboy, si risveglia, dopo una sbronza notturna, sposato con una bella bionda. Da lì iniziano i guai, che si complicano quando la ragazza scompare. Simpatica commedia con il trio Jack Lemmon, Terry-Thomas e Virna Lisi che regge egregiamente tutto il film. Forse la Lisi, nella versione italiana, è fatta passare per una ragazza greca, ma l'impeccabile umorismo britannico di Terry-Thomas, nei panni del maggiordomo, resta intatto. Jack Lemmon ci regala un personaggio simpatico e riuscito.

Commedia divertente. Quine, che aveva già diretto Lemmon cinque volte, questa volta gli sceglie come compagna la bellissima Virna Lisi, che nella versione originale recita la moglie italiana ma per esigenze di doppiaggio da noi diventa greca, sebbene indossi - ben visibile - una fascia da Miss Via Veneto. Terry-Thomas, nei panni del maggiordomo, è assolutamente sublime. Da vedere, possibilmente in lingua originale, per una serata leggera.

Uxoricidi di tutto il mondo, unitevi! Potrebbe essere questo lo slogan del film, una maschilista commedia americana. Alcune trovate sono veramente azzeccate, come il fatto che Jack Lemmon sia "obbligato" a fare nella vita reale tutto ciò che compie nelle sue strisce. Scene come quella del processo finale invece non sono solo irrealistiche, ma anche incidentalmente ridicole. Ne viene comunque fuori un prodotto di tutto rispetto, che d'altro canto si dimentica facilmente. Divertentissimo il cameriere, ma nella vita reale avrebbe problemi mentali.

Commedia sofisticata che solletica gli impulsi misogini dei mariti infelici giocando sugli aneliti uxoricidi del protagonista fino allo scontatissimo finale politically correct. La trama parte da un ottimo spunto ma si sfilaccia progressivamente per colpa di una sceneggiatura non molto incisiva che dispensa qualche situazione divertente senza però mai affondare i colpi nei momenti topici. Grande interpretazione del cast che salva parzialmente la pellicola dalla noia ma alcune soluzioni narrative appaiono piuttosto telefonate e prive di nerbo.