Caramel - Film (2007)

Leggero, sensibile e divertente: le storie, i segreti e le emozioni del mondo femminile svelate con poesia e humor. Un piacevole scorcio nell'universo delle donne e nelle atmosfere, le musiche e i profumi del Libano. Meritatissimo il primato di film più venduto al festival di Cannnes 2007.

Commedia gradevole, quasi un Almodovar in salsa libanese anche se meno graffiante e coinvolgente. Storie di donne che passano per un salone di bellezza a Beirut e delle loro vicissitudini di ogni genere, affrontate con ottimismo nonostante un contesto sociale ancora tradizionalista. Bella la fotografia con colori caldi, abbastanza brave le attrici. La regia è senza infamia e senza lode, diversi passaggi e caratteri potevano essere approfonditi meglio.

Discreta commedia dal retrogusto amarognolo centrata su un salone di bellezza e sulle sue frequentatrici che vorrebbero rappresentare le diverse tipologie di donna del Libano. Non certo divertentissima e dal ritmo non particolarmente travolgente, ma comunque gradevole, garbata e ben confezionata. Tuttavia non so perché ma quando vedo film di questo tipo ho sempre l’idea che vengano fatti apposta per piacere a tutti. Ovviamente è solo una mia idea.

Piacevole ma non esaltante commedia franco-libanese. L'atmosfera è quasi quella di un Almodovar molto meno corrosivo e molto meno esplicito e la confezione è discreta, con una fotografia piuttosto azzeccata e un'orecchiabile colonna sonora. La storia però è piuttosto involuta e le storie di queste donne non coivolgono mai completamente. Almeno si evita la morbosità gratuita e la volgarità che ci si aspetterebbe da un film del genere.

Discreta commedia di produzione libanese diretta ed interpretata da Nadine Labaki. Il film ha il merito di affrontare il tema della condizione della donna nealla realtà medio-orientale in cui i problemi quotidiani non sembrano molto differenti da quelli occidentali. Gli autori descrivono diverse realtà con una certa sensibilità e senza nessuna volgarità ma manca un reale approfondimento psicologico dei personaggi in parte per la necessità di affrontare molte storie in poco spazio. Di rilievo fotografia e colonna sonora.

Piccole storie ruotanti attorno al negozio di una parrucchiera: c'è chi si trova impelagata in una relazione difficile, chi vuole sfondare nello spettacolo, chi si sta per sposare e teme la prima notte di nozze... Bigodini, canzoni, segreti, bugie, tanta solidarietà femminile, cose viste e straviste. Qui la novità dovrebbe essere l'ambientazione libanese ma perchè dovrebbero interessarmi maggiormente? Alla fine, resta poco, a parte il ricordo di qualche bel volto di donna, compreso quello di Nadine Labaki, protagonista e regista. Inconsistente.

Narrazione quasi tutta al femminile in un Libano non ancora dilaniato dalla guerra. I piccoli problemi di cinque donne sono trattati con delicatezza e sensibilità. Buono il cast, che appare affiatato nei piccoli gesti quotidiani. L'analisi psicologica dei personaggi appare lievemente edulcorata, ma la visione risulta piacevole.

Bel film dalle atmosfere molto coinvolgenti e molto caratteristiche; la regista (oltre che protagonista) Labaki è brava a sintetizzare un Paese intero (il Libano) nel microcosmo del salone di bellezza, caratteri femminili chiusi in un gineceo ideale ma a continuo contatto con l'altra faccia della medaglia, gli uomini. Sceneggiatura divertente, anche se alcune storie non sono eccessivamente approfondite. Belle fotografia e colonna sonora.

Commedia divertente, con più d'un tocco d'amaro, che ci porta in un Paese multiculturale e travagliato. Una raccolta di storie di donne descritte con leggerezza, ma con tratti di profondità; e il ritratto di un microcosmo dipinto con commossa partecipazione. Un film che mi ha parlato e lasciato qualcosa. Brava e bellissima Nadine Labaki.