La presidentessa - Film (1952)

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La presidentessa
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Anno: 1952
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Remake de "Madame la presidente" di Frank Lloyd, rifatto come "La présidente" nel 1938 (regia di Fernand Rivers).
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 16/01/08 17:40 - 5737 commenti

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Un Germi molto diverso dal solito mette in scena una commedia teatrale licenziosa e vivace che si apprezza in massima parte per le interpretazioni del lussuoso cast: oltre al trio Pamapanini-Dapporto sr.-Pavese spiccano la Ninchi maniaca del lucidare i soprammobili, Coop capo usciere marsigliese che non sopporta i francesi del Nord, la Gore cameriera perennemente ilare; poi Tieri e Calindri. Tutto questo rende più che tollerabili i continui qui pro quo, alla lunga stancanti.

Renato 21/04/09 01:08 - 1648 commenti

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Germi diresse quest'opera su commissione senza crederci molto, lontana com'era dalle sue corde. Eppure il film è gustoso, si ride spesso anche grazie ad un cast notevole (grandiosi Luigi Pavese e Franco Coop) e l'impressione di vedere del teatro filmato è meno forte di quanto ci si potrebbe aspettare. Una raffinata pochade, con il solito vorticoso giro di personaggi che entrano ed escono, ma diretta con grazia.

Caesars 31/08/10 15:26 - 3778 commenti

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Esordio di Germi nella commedia, anche se ancora non in quella chiamata all'italiana. Qui traspone su grande schermo una testo teatrale francese (già portato al cinema) basato sul classico gioco degli equivoci. La cosa regge bene grazie soprattutto al grande cast attoriale che il regista ligure ha a disposizione. Brava e bella la Campanini, ottimo Carlo Dapporto, ben supportato da tutti i comprimari. Non siamo certo a livelli di eccellenza ma comunque il divertimento è assicurato. Il testo sarà riportato al cinema da Salce con risultati inferiori.

Faggi 25/04/18 01:52 - 1549 commenti

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Le fondamenta antiche e nobili della commedia sexy all'italiana (quella dei '70, con i Banfi, le Fenech, i Montagnani e le Carati) potrebbero anche essere individuate in oggetti senza grilli per la testa come questo, fatti per intrattenere con leggerezza e brio. Germi dirige con scaltro mestiere (strizza l'occhio alla pochade francese) e concede raffinatezze (certi brevi ma efficaci piani sequenza); il cast si prodiga con professionale destrezza; fotografia, ambiente e costumi sono cotti a puntino. Risultato: brillante, scanzonato, rilassante.

Daniela 27/08/20 07:54 - 12622 commenti

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Espulsa dal paese di provincia in cui si stava esibendo, una attrice di rivista va a protestare nella casa del Presidente del Tribunale e viene scambiata per la moglie di questi dal Ministro della Giustizia in visita inaspettata per una ispezione... La prima delle commedie satiriche di Germi, molto meno cattiva delle successive: sulla scorta di una pochade francese di successo, qui il tono è amabile, divertito, e il regista si limita a seguire il testo nel dirigere l'intreccio degli equivoci costellato da personaggi bizzarri affidati a bravi caratteristi. 
MEMORABILE: Ave Ninchi pulitrice indefessa di ottoni e argenterie; Calindri impiegato vessato; Scandurra agente traduttore che sa tutto. 

Zampanò 6/11/20 20:33 - 381 commenti

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La scosciata Pampanini del '52 grondava una carica erotica che le starlette della commedia sexy perderebbero il confronto. Per il cinema del tempo Gobette fu ninfa in trine e guêpière difficile da archiviare. La fiamma viene però stemperata al freddo di un'innocua pochade riadattata. Congegno ottocentesco preciso, battute senza virgole fuori posto, attori di vaglia (Dapporto, ma pure Ave Ninchi) ma, appunto, tutto un po' meccanico. Lo stesso Germi non lo sconfessò mai ma asserì di averlo girato per caso, in un periodo di vacanza.
MEMORABILE: Il flirt candelabri alla mano tra Gobette e il ministro.

Minitina80 27/12/20 09:01 - 2980 commenti

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La commedia che non ti aspetti, divertente e scorrevole, le cui le radici affondano nella pochade francese per le vicende amorose, gli intrighi e i colpi ad effetto. A dir poco brillante la compagine di attori che vi partecipa, autori di interpretazioni che confermano un lignaggio di altri tempi. Dapporto, Pavese e Tieri, solo per citarne alcuni, sono semplicemente fantastici. Per l’epoca doveva essere un pizzico audace, mentre quel senso di prurigine si è trasformato con gli anni in qualcosa di eccentrico ed esilarante allo stesso tempo.

Pessoa 12/07/22 22:11 - 2476 commenti

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Siamo di fronte alla più classica delle commedie degli equivoci, basata sulla splendida pochade omonima del 1912 già prestata al cinema prima e dopo questo film di Germi. Il testo originale costituisce un canovaccio di lusso che permette all'esimio cast di valorizzare l'esperienza maturata sui palcoscenici del teatro leggero, con i volti giusti anche nei ruoli secondari. Si ride molto ancora oggi, sebbene qualche battuta cada nel vuoto a causa degli anni passati, e la satira di costume mantiene una sua attualità. Un film divertente, che merita sicuramente una riscoperta.

Rambo90 25/03/23 03:03 - 7676 commenti

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Divertente commedia degli equivoci, per l'epoca abbastanza spinta con una Pampanini sensualissima e al tempo stesso carica di ironia. C'è un ottimo lavoro nella scrittura dei personaggi di contorno, interpretati da consumati attori in stato di grazia e la regia di Germi sa elevarsi al di sopra delle commedie del periodo. Carlo Dapporto superlativo, forse nel suo ruolo migliore al cinema.

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  • Curiosità Gugly • 22/04/09 22:25
    Portaborse - 4710 interventi
    Una recente edizione teatrale del testo con la regia di Proietti ha visto come protagonisti Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli.
  • Curiosità Daniela • 26/08/20 12:29
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Il soggetto è l'adattamento della pochade di Maurice Hennequin e Pierre Veber scritta nel 1912 e già portata sullo schermo nel 1938 da Fernand Rivers con l'omonimo titolo de La présidente.
    Ha avuto una nuova trasposizione diretta da Luciano Salce nel 1977, con Mariangela Melato e Johnny Dorelli. 
  • Discussione Pessoa • 6/09/22 23:18
    Formatore stagisti - 417 interventi
    In realtà questo film e quello omonimo di Salce non sono dei remake delle due pellicole francesi citate nelle note, ma tutte e quattro sono differenti versioni della pochade in tre atti La Présidente, di Maurice Hennequin e Pierre Veber, scritta nel 1912. Nessuna delle quattro è un remake, sono semplicemente diversi adattamenti cinematografici dello stesso pezzo teatrale.
    Ultima modifica: 6/09/22 23:22 da Pessoa
  • Discussione Zender • 7/09/22 07:45
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Imdb però lo dà come remake, bisogna verificare che non ci siano davvero dei riferimenti ai film precedenti, è capitato spesso, in film tratti anche dalle stesse opere.